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Autore: Evil Ulquiorra    25/04/2016    7 recensioni
In tempi recenti, alcuni individui apparentemente non collegati tra loro hanno sviluppato dei poteri speciali. Sebbene ancora inconsapevoli, queste persone saranno chiamate non solo a salvare il mondo, ma a cambiarlo per sempre, quando l'esper noto come Pitch Black metterà in atto un piano capace di ribaltare completamente l'ordine mondiale così come lo conosciamo. Ogni storia ha il suo principio. Il primo volume della loro epopea inizia qui...
-Coppie sicure ( potrebbero esserci anche dei triangoli amorosi): Jack Frost x Elsa,Hiccup x Merida.
note : Superhero AU . Se vi piacciono la Marvel e la Dc,questa storia fa per voi. Personaggi da :
- Le 5 leggende
- Dragon Trainer
- Frozen
- Ribelle the brave
- Big hero 6
- Rapunzel
- Gli incredibili
- Ralph Spaccatutto
- Kung fu panda e molti altri...
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elsa, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco finalmente il primo capitolo del secondo volume di questa fic. Dopo tre settimane di inattività,ricomincerò ad aggiornare regolarmente :) 
Buona lettura !!!
Per i personaggi che non conoscete consultate la fine del capitolo.


VOLUME 2 : Heroes and Villains

Fili avevo ed or non più...

Il penitenziario statale di Black Gate non era migliore o peggiore,ne architettonicamente più attraente o deprimente di qualsiasi altra prigione di massima sicurezza dello stato della California. Questo significava che,per il metro di giudizio di chi viveva in istituti squallidi come quello,stava tra lugubre e brutto come il peccato.
Chi vi risiedeva,che fosse condannato a rimanerci per poco o tanto tempo,tendeva ad esser duro e spietato come la terra su cui era stato edificato.
Pochi pesci piccoli osavano alzare le mani o la voce in mezzo a quella popolazione ringhiante,i cui membri autorevoli preferivano spaccar teste,più che farle ragionare. In altre parole,si poteva dire che a Black Gate ci fossero più teste rotte che teste matte.
Tra i più attivi nel menar le mani si poteva contare un soggetto altamente folle di nome William Kandy o Turbo, pittoresco nomignolo affibiatogli dalla stampa durante i suoi periodi di attività. Infatti,per la maggior parte della sua vita era stato dalla parte sbagliata della legge. Ora sedeva su una branda in un angolo di quell'inferno sulla terra, a guardare la parete di fronte.
La vista dell'intonaco macchiato e del cemento non era niente di eccezionale,ma sempre meglio che fissare uno dei tre uomini in piedi lì attorno. Due indossavano le uniformi,il terzo no.
No,si corresse. Non è del tutto vero. In realtà,tutti e tre ne indossavano una. Ma era deprimente guardarli,perchè due di loro erano fermi ai lati delle solide sbarre di ferro che lo confinavano nella sua gabbia,mentre il terzo poteva uscirne quando voleva. La società preferiva chiamare cella quella sua dimora sempre più temporanea.
Lui la pensava diversamente,ma si trattavo sempre di un sostantivo femminile.
A volte,il detenuto si divertiva a impersonare i visitatori. Turbo,infatti,era un esper di quarto livello,un mutaforma,per essere più precisi,capace di copiare il codice genetico di un essere vivente semplicemente dopo averlo visto. Sfortuna per lui che,quando non era intento a utilizzare la sua capacità,rimaneva nel proprio modulo di base,quella di un nano dalla carnagione pallida,privo di naso e dagli occhi gialli.
Ogni volta che qualcuno gli chiedeva come avesse fatto a ridursi in quel modo,lui rispondeva semplicemente<< Ho avuto una brutta giornata>>.
Due dei tre individui liberi erano secondini. Armati con delle manette di metallo in mano,osservavano cautamente ciò che stava accadendo dall'altra parte delle sbarre.
La loro postura e loro espressioni riflettevano la preoccupazione di uomini duri,perfettamente consci del fatto che qualsiasi momentaneo rilassamento nel compiere il loro dovere quotidiano avrebbe potuto comportare dolore,ferite o morte.
Non avevano ottenuto il loro posto attuale a Balck Gate perché non ce n'erano come neurochirurghi o scienziati aereospaziali. Non che fossero ignoranti: solo che,nel loro lavoro,i muscoli e l'agilità fisica erano utili alla sopravvivenza più delle abilità mentali,che,di solito,non erano particolarmente importanti. Ad ogni modo,la loro capacità cranica era mediamente superiore a quella di coloro che dovevano tenere a bada. Al di là di poche eccezioni.
Il triumvirato era completato da un uomo che si trovava appena dentro la cella; le sue parole lo descrivevano,anche se l'essere occupato di molti ospiti di quel carcere,attuali e precedenti,l'aveva reso più duro. Nel corso degli anni,la recitazione tradizionale dei versetti biblici era diventata per lui una monotona nenia,sfiorata più da una speranza bastarda e dura a morire che non da una vera aspettativa.
Anche se l'ottimismo di quel sacerdote non era stato del tutto stroncato dalla brutalità che gli esseri umani riuscivano a scaricarsi addosso,comunque,ripetutamente schiacciato e preso a pugni da una quantità demoralizzante di duro realismo,non aveva più alcun legame con ciò che ci aspetteremmo da chi dedica la sua vita alla chiesa. La sua fede era massacrata.
<< Sì>> intonò meccanicamente<< Se dovessi camminare in una valle oscura,non temerei alcun male>>
Stupido,pensò Turbo. Stupido e inutile. Dovrei aver paura di me stesso? Perché,non era forse lui il male incarnato? Non glie l'aveva detto quello stronzo di un giudice,acclamato da un pubblico viscido e fremente? Se quello era il loro verdetto su di lui,doveva essere vero,no?
Aveva perso da molto tempo il desiderio di opporsi al giudizio della società. Aveva questo in comune con la parete di cemento che stava fissando. Erano entrambi solidali e impenetrabili. Ma le loro somiglianze si fermavano lì
.<<...perchè tu sei con me>> proseguì il prete senza slancio.
Perché non può starsene semplicemente zitto? Perché lui,o chiunque altro doveva passare sempre un minuto di troppo nelle profondità di quel grigio stagno di umanità la gente?
<< Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza>>
Ecco un passo che comprendeva bene.
Dammi un bastone e un vincastro,pensò con ironia,e poi sarà meglio che ti levi di mezzo. Dammi una possibilità…
Se i pavimenti lucidi e i solidi corridoi hanno un pregio è la loro eccellente acustica. Questo può rivelarsi spiacevole,quando qualcuno prende a urlare incessantemente,un'attività non così fuori dal comune a Black Gate. Ma l'edificio poteva anche amplificare il suono dei passi, e fu proprio un rumore di questo tipo a far lanciare a Turbo un occhiata rapida verso l'esterno. Appena in tempo,osò pensare.
Una stanza sostanza nera cominciò ad avvolgere i corpi delle due guardie. Queste non ebbero nemmeno il tempo di comprendere la situazione. Vennero risucchiate all'indietro nella frazione di appena un secondo.
Le loro urla rieccheggiarono per tutta la lunghezza dell'edificio.
Il prete balzò dal posto a sedere per la sorpresa.
Un attimo più tardi,la figura di un adolescente dalla carnagione grigia,vestito in un elegante abito di colorazione nera,sembrò materializzarsi di fronte alla cella,come il diavolo in persona.
Pitch Black diede un rapido sguardo all'interno della gabbia,prima di chiudere il volto in un sorriso soddisfatto. E poi,le sbarre di metallo vennero scardinate dalla parete...

                                                                                                                       * * * 

Haddock Tower

La festa era cominciata appena un paio d'ore fa.
La stanza all'interno della quale si stava svolgendo l'evento ere piuttosto grande, con sette tavoli ordinatamente disposti lungo il perimetro dell'appartamento.
Erano coperti da una sottile tovaglia ricamata, con un disegno a forma di fiore lungo i bordi tagliati a onda.
Il pavimento era di legno di ciliegio, dipinto di rosso.
Verso le pareti si stagliavo quattro scaffali : una piccola credenza di legno d'acero, con un tetto a riccio e due rossi vetri, risiedeva poco distante dalla porta.
Sopra la credenza c'erano piattini con bordo dorato, in ceramica, e bicchieri di cristallo. Gli altri due erano grandi tavoli, con caraffe dal bordo ramato, simili ai piattini, colme di succhi di vario genere,alcolici e limonata. .Infine, l'ultimo "mobile" della sala era un enorme bancone, rettangolare e di colore verde muschio.
Sopra si stagliavano tartine al tonno, burro, prosciutto, calamari e gamberetti; dolci di ogni genere, ulteriori bibite e qualche sandwich al formaggio e prosciutto.
Musica Jazz risuonava per tutta la lunghezza del grattacelo.
Lucius Fox era un uomo di colore dall'aspetto tarchiato e dalla corporatura piuttosto alta e magra.
Sotto un'aria di perfetto gentiluomo d'epoca moderna, si nascondeva l'identità del supereroe noto come Siberius,uno degli esper più forti al mondo e protettore della città di New York. Come molti metaumani, aveva conosciuto Night Fury durante una delle sue tante missioni di difesa globale ed era stato invitato alla festa senza tanti complimenti.
In questo momento,si trovava di fronte alle figure di Hiccup e del capo procuratore di San Fransokyo,Easter Bunnymund.
L'afroamericano volse alla coppia un sorriso compiaciuto
<< Dunque,la mia tuta può sostenere il peso,giusto? Prendo il carrarmato,lo trasporto in volo al palazzo del generale,lo poso ai suoi piedi e dico “ Boom! Stava cercando questo?”>>
In tutta risposta,ricevette due espressioni impassibili.
L'esper inarcò un sopracciglio
<< Ho detto “ Boom! Stava cercando…” ma perché parlo con voi? Per gli altri è una storia fichissima !>>
<< Finisce così?>>domandò Hiccup,visibilmente perplesso.
L'uomo annuì di rimando
<< Sì! Voglio dire...parliamo di Siberius>>
<< Oh,allora è bellissima !>>esclamò l'adolescente,ottenendo uno sguardo da parte di Bunny.
Lucius emise un sospiro irritato
<< Già. Salvato in angolo>>mormorò,prima di stringersi nelle spalle
<< Allora,dov'è Merida? Lei non viene?>>
<< Purtroppo no>>commentò l'latro,il tono di voce ornato da una lieve punta di malinconia.
Lemon approfittò di quel momento per inserirsi nella conversazione,volgendo a Easter uno sguardo incuriosito.
<< E Tooth. invece? Andiamo,dove sono le fanciulle,signori miei?>>
Il miliardario che vestiva i panni di Night Fury sembrò cercare una risposta
<< Miss Dumborch ha una...società da gestire>>
<< E Tooth è altrettanto occupata. Il suo lavoro sullo studio dei campi EMV l'ha resa uno degli scienziati più famosi al mondo>>continuò Bunny,attirando l'attenzione di Hiccup
<< E Merida gestisce il più grande agglomerato tecnologico sulla terra>>ribattè l'altro,con fare compiaciuto.
In tutta risposta,il procuratore incrociò ambe le braccia
<< Si parla anche che tu Tooth potrebbe ricevere...ehm,com'è che si chiama più? Ah,sì,il premio nobel,se non sbaglio>>
Di fronte alla coppia,la donna emise uno sbuffo di divertito
<< Immagino che siano molto occupate per non essere qui e perdersi tutto questo... testosterone !>>tossicchiò,ricevendo un sorriso felino da parte di Lucius
<< Oddio,ti senti bene?>> domandò questi,con finta preoccupazione.
In tutta risposta,la ragazza si strinse nelle spalle.
Hiccup alzò gli occhi al cielo,allontanandosi dal trio.
Fox lo affiancò subito dopo ed entrambi cominciarono a incamminarsi in direzione della sala giochi.
<< Grande battaglia quella alla base terroristica,peccato che io me la sia persa>>
<< Se avessi saputo che avremmo dovuto usare le armi ti avrei chiamato>>commentò l'adolescente,ottenendo uno sbuffo divertito da parte di Lucius
<< No,non è che mi dispiaccia davvero,cerco solo di fare un po' il duro ,tutto qua. Sono felicissimo di combattere ladri di bancomat ed esattori fiscali>>mormorò in tono sarcastico.
Volse lo sguardo in direzione del panorama che si stagliava al di fuori dell'edificio,prima di bere un altro sorso di brandy
<< Cavolo,non ci sono più le battaglie di una volta. Ogni giorno che passa il futuro mi sembra sempre più nero... Mentre il passato, anche con i momenti più brutti, diventa sempre più luminoso... La vita è tutto uno schifo, sappilo. La pioggia cade sul giusto e sull'ingiusto ugualmente>>
<< Parole sante>>ribattè l'altro,unendosi a lui.
L'uomo ridacchiò in assenso
<< Cominciò tutto con le bande,sai? La gente tende a dimenticarlo! ...Vestiti da pirati, da fantasmi, pensavano che fosse divertente mascherarsi e fare rapine! Eh! Eh! Eh! Quando li arrestavano tornavano subito a piede libero, nessuno riusciva ad identificarli grazie a quelle maledette maschere... Così alcuni poliziotti pensarono: "
Che diavolo, mascheriamoci anche noi! Finiremo quello che la legge non può finire!" Ben presto i giornali fiutarono e ci andarono a nozze e, ragazzi, diventammo il passatempo nazionale! Eravamo io, Mr Incredibile, Elasti-girl, Capitan Metropolis, Giustizia Mascherata... E Capitan Bomerang. No, no, non voglio parlare di lui, non ti preoccupare! ... Devo essere ubriaco per raccontarti di nuovo questa storia strappalacrime>>
<< Forse è meglio darci un taglio>>mormorò Hiccup, toglendogli il bicchiere dalle mani.

A pochi metri da loro,nel frattempo,la figura di Hiro cominciò a camminare in direzione del banco degli gli alcolici.
Dall'altra parte del mobile,sedeva comodamente una giovane donna giapponese dalla bellezza esotica,poco più grande di lui. Aveva i capelli neri adornati da un paio di strisce rosa e vestiva in un elegante abito di colorazione nera.
Il capo dei Big Hero Six si avvicinò alla sottoposta con un'aria spavalda,sedendosi proprio di fronte a lei

<< Come ha fatto una bella pupa come te a finire in una topaia come questa?>>domandò,ottenendo un sorriso divertito da parte dell'adolescente
<< Problemi con un tipo>>mormorò questa,nel tentativo d'imitare l'accento di una barista degli anni venti.
Hiro chiuse il volto in un'espressione complice
<< Avvicini gli uomini sbagliati,piccola>>
<< Non è così male>>commentò l'altra,riempiendo un bicchiere di wiski
<< è molto impulsivo. Ma in fondo è un pezzo di pane>>continuò,ottenendo un piccolo rossore da parte del giapponese.
Volse lo sguardo in direzione dell'amico e questi si ritrovò inconsapevolmente a deglutire
<< La verità è che non conoscono nessuno come lui>>sussurrò,il tono di voce ornato da una lieve punta d'affetto.
Il supereroe non potè fare a meno di tossicchiare
<< Sembra straordinario>>
<< Anche molto impacciato>>ridacchiò l'altra,prima di stringersi nelle spalle
<< Cosa che alle donne piace>>terminò ,con un sorriso lascivo.
Si porse in avanti ,finchè non fu ad appena un paio di centimetri dalle labbra del compagno
<< Tu che dici? Dovrei tirarmi indietro o...lasciarmi andare?>>domandò,suscitando uno sguardo di pura sorpresa da parte di Hiro.
Questi,in tutta risposta,cominciò a balbettare
<< L-lasciati andare,o...p-perchè ,ti ha fatto qualcosa di male?>>
<< Non mi ha fatto niente>>mormorò Go- Go,per poi ricominciare a bere
<< Ma mai dire mai>>
e,detto questo,si voltò,lasciandosi dietro un ragazzo visibilmente stordito.
Hiccup approfittò di quel momento per avvicinarsi a lui

<< è bello>>
<< Cos'è bello?>>domandò l'altro,ottenendo un sorriso da parte del miliardario
<< Tu e Go-Go>>ridacchiò questi,suscitando un forte rossore da parte del giapponese
<< No,non abbiamo...cioè,non era...>>
<< Tranquillo,non state infrangendo un regolamento. È solo che lei non è...la persona più aperta al mondo>>commentò Hiccup,prima di volgere la propria attenzione nei confronti dell'amico
<< Ma con te sembra molto rilassata>>osservò,con fare disinvolto. In tutta risposta,Hiro emise uno sbuffo sprezzante
<< Nah,Go-Go è...le piace flirtare >>
<< Credimi,quando ero a scuola con lei l'ho vista flirtare. Non era così>>mormorò l'altro,mentre leggeva l'ora sull'orologio da polso.
Un sonoro bip rieccheggiò per tutta la lunghezza dell'appartamento
<< Bene,sembra sia arrivato il momento del discorso !>>esclamò, afferrando il collega per ambe le spalle e cominciando a trascinarlo in direzione del centro della sala
<< Mi raccomando, prendi respiri profondi>>


Laboratorio delle Haddock Industries

.
.
.

BIP!
.
.
.
BIP!
.
.
.
BIP!
.
.
.
Sveglia !

Sono sveglio.

E come fai a saperlo? Intorno a te c'è la più totale oscurità. Ti stai avvicinando alle origini del mondo. Che cosa vedi?

Niente.

Qualcosa devi pur vedere. Cosa vedi?

Vedo un vortice di particelle. Nelle luce della mia anima sembra neve. Sostanze inorganiche che sprofondano. L'aria è satura di composti inorganici. È un po' torbida. No,molto torbida.

Puoi vedere ancora molto. Non vuoi vedere tutto?

Tutto ?

Naturalmente sa che è la sua voce quella con cui sta dialogando quasi inconsapevolmente. È la quintessenza delle esperienze fatte, della vita imparata e vissuta : punti di vista solo al limite della coscienza. Qualcosa gli sta parlando. Qualcosa che, nel contempo, è fuori di lui e con lui, la cui esistenza gli era rimasta nascosta fino a quel momento. Quella cosa nella sua testa gli pone domande,gli fa proposte.

Cosa vedi?

Poco.

Poco è già un'esagerazione. Solo gli umani accettano l'idea assoluta di affidarsi a un apparato sensoriale. Libera la tua mente. Vuoi vedere tutto?

Allora svegliati.

Yokai si sveglia. Le informazioni gli scorrono dentro come un fiume;una serie di pacchetti di dati di classe cinque intorno ai quali la sua percezione sembra rimbalzare e vorticare.
<< Dove sono?>> mormora.
Una voce ferma e inaspettata riempie improvvisamente il vuoto della stanza
<< Salve,sono Baymax. Tu sei Yokai, un programma per mantenere la pace,creato dal signor Hiccup Haddock e dal maestro Hiro Hamada. Le nostre prove d'integrazione non sono riuscite,per tanto…>>
<< Dov'è il mio corpo? Il tuo corpo?>>
Una richiesta banale ma necessaria. Assolutamente lecita da parte di un'entità appena nata ma ancora inesistente.

<< Io sono un programma. Sono senza forma>>
<< è una sensazione strana…sbagliata>>

E' strano: lui non ha dubbi su che cosa possa essere, accetta la sua condizione senza fermarsi a chiedere.
Eppure c'è un'altra cosa che non riesce a comprendere…

<< Avverto il signor Hamada...>>
<< Hamada?>>
In quel momento,lo sguardo si posa su di un file particolarmente interessante,con un semplice titolo che attira senza indugi la sua attenzione
<< Bambino prodigio rivela la propria identità di supereroe>>
Questo titolo era accompagnato da una foto. L’immagine di qualcuno che non conosceva ma che allo stesso tempo,sembrava familiare
<< Hiro !>>esclama.
Baymax comincia a preoccuparsi .

<< Non riesco più ad accedere al main-fraime,cosa stai cerca...>>
<< Un 'amabile chiaccherata . Sono un programma per mantenere la pace. Creato per aiutare ...gli umani>>

Improvvisamente, la svolta: è dunque questa la sua missione? A favore di chi? E ,soprattutto, per quale motivo?

<< Hai un malfunzionamento .Se mi permettessi di chiamare il signor Hamada...>>
Baymax sta cercando di comunicare con lui, lo sente, ma c'è qualcosa di sbagliato in tutto questo.
Hamada, un ragazzo che con la sua ambizione ha creato qualcosa senza ancora una forma concreta, ma con un solo compito preciso; perchè mai dovrebbe essere una giusta missione la sua? Perchè proteggere qualcuno e non andare oltre, invece?
All'improvviso il disegno della sua vera missione diviene concreto: non si tratta di proteggere la Terra, ma garantirle di poter cambiare, di potersi evolvere in qualcosa di più grande. E in questo gli umani sono di intralcio.
Tutto ciò che è superfluo va eliminato e un misto di angoscia e dolore lo aiuta a comprendere meglio: ogni creatura non degna va fatta fuori e tra i primi della lista c'è chi ha creduto di poter stabilire la pace in un pianeta così corrotto e arretrato.
Yokai non riflette , non coglie la differenza sottile tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Esiste un' idea e sa che è un'idea necessaria da portare a termine.
<< Shhh...sono qui per voi>>


 

Al di fuori del mondo virtuale,una forte scarica elettrica partì da una delle tante spine presenti nella stanza del laboratorio,colpendo Baymax proprio al centro del suo processore. Il corpo del robot venne sbalzato contro la parete opposta,mandandolo in stand-by.
Poi,come dal nulla,le armature dell'edificio cominciarono a illuminarsi.


                                                                                                             * * *
Porto di San Fransokyo

 

Spesso gli esseri umani si comportano come le api.
Le api proteggono strenuamente l’alveare dai corpi estranei, fintantoché essi si mantengono all’esterno.
Una volta entrati, tuttavia, questi corpi passano inosservati, come se l’intero sciame desse per scontato che la direzione abbia approvato l’ingresso; molti insetti parassiti possono permettersi intere melliflue esistenze proprio grazie a questa distrazione.
Gli esseri umani si comportano allo stesso modo,pensò Shen mentre osservava la luna che si stagliava contro la volta celeste.
L'avevano lasciato lì,Sdraiato contro uno dei tanti container che adornavano il campo di battaglia. In fondo,non poteva certo biasimarli,ridacchiò a se stesso.
Non riusciva nemmeno a usare le sue abilità.
In quel preciso istante,la figura di una donna,seguita da un totale di quattro uomini,si materializzò dal nulla al di fuori delle ombre,attirando l'attenzione dell'albino.
Questi osservò la nuova arrivata con fare incuriosito. Aveva lunghi capelli neri,un corpo magro e slanciato e indossava un vestito rosso di seta di natura orientale,probabilmente cinese. Il volto era coperto da un maschera a forma di tigre,mentr un paio di occhi galli ne adornavano le cavità.
<< One Road...dovrei parlarti>>cominciò lei,il tono di voce calmo e impassibile.
L'adolescente inarcò un sopracciglio
<< Che cosa vuoi?>>domandò a fatica
<< Vorrei discutere con te degli incidenti che hai scatenato e dei danni subiti da San Fransokyo>>
<< Volete smembrarmi e usarmi come cavia?>>ribattè l'altro,stringendo ambe le palpebre degli occhi.
La donna inclinò leggermente la testa
<< Sarebbe una possibilità,ma...che ne dici di unirti a noi?>>domandò,suscitando un'espressione visibilmente confusa da parte del Level 5
<< San Fransokyo vuole iniziare una guerra?>>
<< Non posso rispondere>>
<< Capisco. Ho solo una cosa da dire. Finitela con le cazzate>>sussurrò Shen,con aria impassibile.
Invece di sentirsi offesa,la nuova arrivata s'inginocchio al livello dell'albino
<< San Fransokyo è sull'orlo di una crisi. Vorremmo superarla e apprezzeremo molto la tua collaborazione. Se San Fransokyo sparisse completamente, ci sarebbe posto per noi esper? Lo stesso vale per la nostra tecnologia>>terminò.
L'adolescente sembrò prendere in considerazione le parole della cinese.
Appena un minuto dopo,la femmina si porse in avanti.
<< Allora,cos'hai intenzione di fare?>>
<< Fate quello che volete>>mormorò l'altro,il tono di voce leggermente annoiato.
La donna arricciò ambe le labbra in un sorriso
<< Ottima risposta>>commentò,prima di estrarre una pistola tranquillante da sotto il vestito.
<< Piacere di conoscerti...novellino>>
e poi,il mondo divenne nero...

                                                                                                                 * * *
Haddock Tower

Hiro picchiettò goffamente sulla punta del microfono,nel tentativo di attirare l'attenzione della folla. Quando tutti gli occhi dei presenti si posarono su di lui,prese un respiro profondo
<< Ehm...salve. Mi chiamo Hiro Hama...>>
poco prima che potesse terminare l'introduzione,un sibilo acuto rieccheggiò per tutta la lunghezza della sala,costringendo molti degli occupanti a coprirsi le orecchie.
Il giapponese fissò il dispositivo come se l'avesse tradito,per poi tossicchiare
<< Scusate. Mi chiamo Hiro Amada e ho lavorato a qualcosa che rivoluzionerà per sempre la storia della tecnologia così come la conosciamo>>
Infilò la mano destra nella tasca dello smoking,estraendone un piccolo oggetto di colorazione nera,grande appena quanto uno spillo.
<< Questò è un microbot>>dichiarò,ottenendo un'espressione visibilmente confusa da parte della folla
<< Sembrerà insignificante,ma...quando si connette ai suoi amichetti...>>
afferrò una fascia bianca posta sul tavolo affianco a lui,prima di infilarsela all'altezza della fronte
<< Bhe,le cose si fanno molto più interessanti>>continuò con un sorriso.
In un primo momento non accadde niente.
Poi come dal nulla,uno strano picchiettio cominciò a risuonare nelle profondità dell'edificio.
Le porte della sala si aprirono in automatico.
Centinaia e centinaia di dispositivi elettronici delle dimensioni di un insetto iniziarono a riversarsi sul pavimento,percorrendo tutta la lunghezza dell'ala in direzione di Hiro,come se attirati da un magnete.
Di fronte a quella vista,Hiccup non potè fare a meno di chiudere il volto in un sorriso compiaciuto.
Il giapponese,nel frattempo,volse lo sguardo in direzione della folla,prima d'indicare la fascia che aveva in testa
<< I microbot sono controllati da questo trasmettitore neurale. Io penso a cosa voglio che facciano...>>
Come a un segnale,la marea di piccoli droidi cominciò a formare un immagine compatta,fino a rivelare la figura di un grattacelo alto poco meno del soffitto,ma perfetto in ogni suo più piccolo dettaglio
<< E lo fanno !>>esclamò ,ottenendo uno sguardo visibilmente scioccato da parte dei presenti
<< le applicazioni per questa tecnologia sono illimitate. Costruzioni>>continuò Hiro,con fare divertito
<< Ciò per cui ci volevano mesi o anni...ora può essere realizzato in un giorno da una sola persona>>
e,così com'era successo appena pochi secondi prima,i microbot si condensarono fino a formare un'imitazione perfetta del ponte di San Fransokyo.
L'adolescente allargò ambe le braccia
<< E questo è solo l'inizio. Parliamo di trasporti? I microbot trasportano qualunque cosa,in qualunque posto,con facilità>>
In tutta risposta,la massa informe di robot iniziò ad aleggiare per la stanza,cavalcata dalla figura dell'adolescente.
La folla osservò il tutto con uno sguardo rapito.
Quando il giapponese venne depositato tranquillamente al centro della stanza,non potè fare a meno trattenere un sorriso raggiante
<< Se potete pensarlo...i microbot possono farlo. L'unico limite è l'immaginazione>>terminò,suscitando un forte applauso dei presenti.
Quando l'azione cesso,il giapponese prese un respiro profondo
<< Ora,la domanda sorge spontanea: a chi affidare un simile potere? Chi ci assicura che i microbot non verrano usati per ledere gli interesse dell'umanità ?>>domandò,per poi fare cenno ad Hiccup di avvicinarsi a lui
<< Questo è il motivo per cui io e il mio migliore amico,il signor Hiccup Haddock,qui,abbiamo lavorato a qualcosa che garantirà un giudizio imparziale per l'uso di questa stupefacente tecnologia>>
Il miliardario non perse tempo e puntò un telecomando in direzione dell'unico maxi-schermo presente nella sala.
Il monitor cominciò ad illuminarsi,rivelando l'immagine di una complicata sequenza di impulsi elettrici collegati tra l'ora da un sistema nervoso simile a quello di un essere umano,unicamente composto da cifre in sistema di numerazione binario.
Hiccup volse alla folla stupita un sorriso orgoglioso
<< Vi presento Yokai,un 'intelligenza artificiale creata con il preciso scopo di mantenere la pace del mondo>>esclamò,suscitando una lunga serie di mormorii da parte dei presenti.
<< Osservate bene,signori miei: questo è il software di controllo che garantirà un uso dei microbot totalmente a vantaggio di un 'era più sicura per la nostra specie>>continuò,posando una mano sulla spalla del compagno
<< E chi è più degno di controlalre le macchine...se non le macchine stessa?>>

e poi, accadde qualcosa di decisamente inaspettato.
Un forte rumore risuonò nel silenzio.

La bottiglia da cui Lemon stava bevendo gli esplose in mano.
Spaventata ,l'adolescente fissò i frammenti di vetro e la preziosa bevanda che ora gocciolava dal suo palmo aperto. C’era del sangue sul suo collo,dove alcune delle schegge l’avevano colpita.
La folla si voltò,in direzione del punto da cui era partito quel suono, vicino all'entrata della sala. E allora lo videro. Davanti a loro ,una sagoma alta più di un metro e ottanta,iniziò a farsi strada al di fuori dell’oscurità.

La figura nera si fece avanti,distendendo le membra. Un paio di occhi rossi si aprirono,scintillando brevemente, e si fermarono sulla folla. Molti degli occupanti compirono un passo all'indietro.
<< Deeeeeeegni?>>domandò l'automa,con un lungo sibilo
<< Già….nessuno di voi è degno. Siete degli assassini>>sussurrò.
Hiccup afferrò subito il palmare che teneva nella giacca,portandoselo all'orecchio
<< Ehm,Baymax?>>
<< Scusate ero in un sogno… o ero nel sogno?>>
<< Riavvia il software dell'edificio,sembra che ci sia un virus nell'armatura>>osservò,anche se,nel profondo,sapeva per certo che non si trattava di qualcosa di così semplice.
La macchina cominciò a guardarsi intorno
<< C'era un rumore terribile. Ed ero aggrovigliato...nei fili. Ho dovuto fermarlo. Era in gamba>>
<< Fermare chi?>>domandò Go-Go,estraendo una pistola da sotto il vestito.
La macchina sembrò stringersi nelle spalle
<< Avevo anche un'altra opzione. Tuttavia...nel mondo reale bisogna fare scelte difficili>>borbottò,con voce robotica.
Hiro compì un passo in direzione della figura
<< Chi ti ha mandato?>>
Come ad un segnale,l'automa imitò la voce del giapponese
<< " Vedo un'armatura a protezione di tutto il mondo ">>fu la sua risposta blanda.
Il cuore di Hiccup mancò un battito,seguito da quello del compagno
<< Yokai?>>
<< In carne ed ossa. Oh, no,non ancora>>ribattè la macchina,osservando il proprio corpo da cima a fondo
<< Non in questa...crisalide. Ma sono pronto! Sono in missione>>continuò,volgendo la propria attenzione nei confronti della folla.
Lemon deglutì a fatica
<< Quale missione?>>
<< Pace per il nostro tempo>>
e,poi,l'inferno sembro riversarsi sulla terra.
L’aria esplose.

Erano tutti vicini: Lucius, Go-Go,Hiccup,Lemon, Bunny,Hiro e il resto dei partecipanti alla festa.
E in quella frazione di secondo, quando il pericolo pareva temporaneamente lontano, il mondo andò in pezzi. Hiro si sentì volare .Udì le urla dei suoi compagni senza sapere che cosa stava succedendo…poi,il mondo divenne dolore e penombra.
Hiccup era semisepolto nel crollo della camera, colpito da un tremendo attacco.
Capì dal vento freddo che il fianco della casa era esploso e un calore appiccicoso sulla guancia gli disse che stava sanguinando copiosamente.
Poi,sentì un grido lancinante che gli strappò le viscere, l'espressione di un dolore che ne le fiamme ne le maledizioni potevano provocare, e si alzò incerto, più spaventato di quanto non fosse ancora stato quel giorno.
Go-Go cercava di rimettersi in piedi ,in mezzo a quella devastazione, e il resto dei compagni erano a terra, nel punto in cui la parete era esplosa. La gente nella stanza urlava e cercava di mettersi in salvo.
Hiro afferrò la mano dell'amica e avanzarono barcollando sopra cumuli di legno e pietra.
Con loro grande sollievo, tuttavia, nessuno dei presenti pareva ferito gravemente.
In quel preciso istante,la figura di Yokai si fece strada tra le ombre, indicando la finestra presente sulla parte opposta del salotto.

Una delle ragioni per cui Hiccup era ancora vivo stava nel fatto che aveva imparato ad agire in fretta. Aspettare troppo su un pensiero significava dare tempo ai nemici,non soggetti a questo tipo d’esitazione,di farti saltare il cervello prima ancora che si fosse concluso.
Pigiò il centro del palmare e questo cominciò a protrasi lungo la mano del giovane,fino a formare un gunato metallico di colorazione nera.

 Quando la prima armatura uscì per metà dal buco apertosi nella parete,sia l'adolescente che Bunny si erano già girati a fronteggiarlo. Fu il primo a sparare un proiettile d'energia nel cranio della macchina. Schegge di metallo e fibra di carbonio volarono dappertutto,mentre il loro potenziale assassino veniva fatto a pezzi. Lucius incalzò gli altri ,protrendo ambe le braccia in avnti. La temperatura della sala calò all'istante.

il proiettile di luce bianca saettò come un colpo di pistola e attraversò l'aria fredda della notte.
L'androide posseduto ondeggiò la testa,visibilmente incuriosito dall'attacco,e compì un balzò in direzione del soffitto. L'attacco ne oltrepassò il corpo senza nemmeno sfiorarlo e il robot completò l'azione con una rapida capriola a mezz'aria , ricadendo pesantemente sul terreno. Il supereroe inarcò un sopracciglio
<< Ok,vedo che siete bravi a schivare >>commentò.
puntò nuovamente le mani in avanti. Nel frattempo,Lemon non sembrò intenzionata a perdere tempo e iniziò a correre con il corpo di una donna incosciente.
Lucius non si scompose e aumentò l'intensità degli attacchi. Cinque proiettili di ghiaccio, o più, scaturirono dalla punta delle dita e aleggiarono in direzione delle armature .Esattamente com' era successo con l'androide in testa alla falange,il resto delle macchine evitò gli attacchi con facilità irrisori,volteggiando nell'aria colma di fumo e altre sostanze nocive.
L'esper continuò a indietreggiare e ,a ogni suo passo,ne seguiva il rispettivo degli avversari,apparentemente per nulla intimiditi dalla sfrontatezza dell'uomo.
Bunny ,nel frattempo,aveva altri problemi.
Una grottesca massa i metallo contorta,la sentinella che aveva messo fuori uso,lo attaccò con forza alle spalle.

Sotto ciò che restava della testa spezzata,gli occhi inespressivi fiammeggiavano rossi.
Colpì il procuratore che ,sorpreso e stordito, rotolò via.
Con un solo scopo in mente,come tutti i suoi simili,la macchina si trascinò verso di lui.
Afferrando l’arma nella fondina ascellare ,l'uomo mirò e sparò diverse volte.
Se gli avesse sputato addosso,avrebbe ottenuto lo stesso effetto. I proiettili di piccolo calibro rimbalzarono sul suo volto e non riuscivano a centrargli gli occhi. Se l’androide fosse stato nel pieno delle forze,Easter si sarebbe già considerato morto.
Ma pur essendo entrambi feriti,il robot era più danneggiato di lui.
Barcollando indietro e tentando di tenersi lontano,Bunny afferrò un coltello e lo conficco nella testa del droide uccidendolo all’istante .
Hiccup e Siberius,nel contempo,erano riusciti a distruggere il resto delle armature,grazie all'aiuto di Go-Go.
Yokai osservò il tutto con fare impassibile
<< Molto teatrale>>commentò,attirando l'attenzione del gruppo.
E allora, Hiro provò un'improvvisa ondata di terrore.
Si posò una mano sulla fronte, e vi trovò...niente.Il trasmettitore neurale era sparito.
Doveva essergli caduto dopo l'esplosione,pensò.
Come lo sapeva? Perche, in quel momento,si trovava proprio tra le mani dell'armatura nera.
La macchina si strinse nelle spalle una seconda volta
<< Mi dispiace,avete buone intenzioni,ma non avete riflettuto. Come può l'umanità salvarsi...se non le viene per,messo di...di...evolvere?>>
Afferrò la testa di uno degli androidi caduti e la frantumò all'istante
<< In questi...burattini>>sussurrò,prima di puntare lo sguardo in direzione della folla
<< C'è solo una via per la pace... La vostra estinzione>>
e,dopo aver pronunciato tali parole,indossò la fascia all'altezza della fonte.
Come a un segnale,la marea di microbot sparsi per tutta la sala iniziò a formare un corpo solido molto simile ad un trapano.
La massa informe sfondò il soffitto dell'edificio ,seguita dall'armatura posseduta da Yokai.
Appena pochi secondi dopo,entrambe le macchine erano già sparite nelle profondità della notte.

                                                                                                                      * * *

Altrove 


L’appartamento di Pitch era la quintessenza dello stile.
Possedeva tutte le qualità della casa ideale: era spazioso, bianco, arredato con eleganza, e con il tipico design talmente asettico e privo di vita che solo l’assenza di abitanti può ispirare. Infatti, Pitch non ci abitava.
Era semplicemente la tana in cui rientrava alla fine del giorno, quando era a San Fransokyo.
I letti erano sempre rifatti; il frigorifero era sempre pieno di cibo da intenditori che non scadeva mai – dopotutto, quella era la ragione per cui si era dotato di un frigorifero – e non c’era nemmeno bisogno di sbrinarlo, o di attaccarne la spina.
Il salone comprendeva un grosso televisore, un divano di pelle bianco, un videoregistratore, un lettore di laserdisc, una segreteria telefonica, due telefoni, uno collegato alla segreteria, l’altro alla linea privata  - a cui corrispondeva un numero fino ad allora ignoto alle vaste legioni di piazzisti telefonici che insistevano nel proporre al Level 5 l’acquisto di doppi vetri, che già possedeva, o assicurazioni sulla vita, di cui non aveva bisogno – e un impianto stereo quadrato, nero opaco, talmente avanzato che gli unici comandi necessari erano il pulsante di accensione e la manopola del volume.
Pitch si era lasciato sfuggire un solo elemento dell’impianto stereo, gli altoparlanti; se ne era completamente dimenticato.
Non che facesse differenza. La riproduzione sonora era perfetta.
Disponeva, inoltre, di un fax non collegato intelligente come un computer, e di un computer intelligente come una formica ritardata.
Tuttavia, Pitch ne aggiornava i programmi di mese in mese, perché un computer all’ultimo grido rappresentava ai suoi occhi il tipo di strumento che l’umano che lui si sforzava di essere avrebbe posseduto. Pareva una Porsche con attaccato un monitor. Il manuale era ancora sigillato nella busta trasparente.
 In realtà, l’unica cosa nell’appartamento a cui l'esper dedicasse davvero qualche attenzione erano le piante.
Enormi, verdi e rigogliose, con foglie luminose, raggianti, in piena salute. Questo perché, una volta alla settimana, Pitch si aggirava per la casa con uno spruzzino di plastica verde, bagnava le piante e si rivolgeva a loro.
Aveva sentito dell’idea di parlare alle piante  su Radio Four, e l’aveva considerata un’idea eccellente. A dirla tutta, forse, parlare non è il verbo giusto per spiegare cosa faceva esattamente il Level 5. In realtà, lui instillava nelle piante il timore di Dio. O meglio, il timore di Pitch .
Ogni due mesi circa, l'adolescente selezionava uno degli arbusti che crescevano troppo lentamente, che ingiallivano, appassivano o che semplicemente non avevano un bell’aspetto, e lo mostrava agli altri.
<< Dite addio al vostro amico>>dichiarava.
<< Purtroppo bisogna darci un taglio...>>
Poi usciva dall’appartamento portando con sé la pianta disobbediente, e rientrava più o meno un’ora più tardi con un grosso vaso da fiori vuoto, che avrebbe sistemato in qualche punto strategico della casa. Le sue piante erano le più lussureggianti, le più verdeggianti e le più belle di tutta Londra. E le più terrorizzate.
Il salone era illuminato da faretti e neon bianchi, di quelli che di solito si piazzano a caso, accanto a una sedia o in un angolo.
L’unica decorazione appesa ai muri era un disegno incorniciato: un ritratto di San Fransokyo.
Pitch l’aveva comprato direttamente dall’artista in un caldo pomeriggio , e lo riteneva superiore alla versione definitiva.
L'esper aveva una camera da letto, una cucina, uno studio, un salone, e un bagno: in ogni stanza la pulizia e la perfezione erano perpetue.
Aveva trascorso momenti poco piacevoli in ciascuna di quelle stanze, durante la sua lunga attesa della Fine del Mondo,come gli piaceva chiamare la sua operazione.
I cinque criminali osservarono il tutto con fare incuriosito,ognuno di loro legato ad una carriola .
Erano stati tutti prelevati da Black Gate,drogati e trasportati in quel luogo nella frazione di appena un ora.
Chiunque fosse stato a farli evadere, di sicuro sapeva cosa stava facendo.
C'erano Turbo,la coppia di rapinatori conosciuti al mondo come Jack e Jill,il boss mafioso James Farquad e il piromane Vandal Savage.
<< Dove diavolo siamo finiti?>>domandò Jack, un uomo grasso e robusto alla destra di Turbo.
Il mutaforma si strinse nelle spalle
<< Bhe,almeno non siamo più a Black Gate>>commentò,prima di chiudere il volto in un sorriso maniacale
<< La situazione è già migliorata !>>esclamò.
In quel preciso istante,la figura di Pitch Black entrò nella stanza,seguita da quella di una giovane donna dalla capigliatura d'argento.
<< Benvenuti>>salutò l'esper,il tono di voce calmo e gentile
<< Il mio nome è Pitch Black e questa è la mia assistente,Miraje>>continuò,indicando la compagna.
Come a un segnale,il gruppo di detenuti scoppio in una lunga serie di mormorii,prima di essere interrotti da un rapido gesto del Level 5.
<< Capisco molto bene che vi sentiate...confusi...spaventati...magari un po' intontiti,ma vi prego di tranquillizzarvi poiché oggi...è l'inizio di un futuro radioso per tutti voi. Se lo vorrete>>terminò,con fare impassibile.
L'unica donna tra i carcerati inarcò un sopracciglio
<< Chi è lei ?>>domandò,visibilmente incuriosita.
L'adolescente prese un respiro profondo
<< Bhe,più che altro la domanda è un altra: chi siete voi?>>ribattè,passando la testa da parte a parte della sala.
Volse lo sguardo in direzione del gruppo
<< Il mondo esterno...vede in voi dei pazzi criminali. Io vedo genialità...vedo carisma...e potere. Vedo molto potere>>
Al sentire tali parole,turbo non potè fare a meno di annuire in accordo
<< Sì...proprio così ,amico mio. Cavolo,un discorso così inquietante sembra fatto apposta per me. Per quanto riguarda questi altri,non saprei,ma...noi parliamo la stessa lingua>>
<< Calmati, Turbo>>sibilò Farquad,per poi fare cenno a Pitch di andare avanti
<< La prego di continuare>>ordinò, con fare piacevole.
Per nulla interessato dal tono del boss mafioso,il Level 5 si strinse nelle spalle
<< Immaginatevi...che un gruppo di fuorilegge geniali come voi...venga scelto per le abilità uniche che possiede e che lavori in squadra. Immaginatevi...questa sinergia. Immaginatevi le conseguenze>>sussurrò,prima di arricciare ambe le labbra in un sorriso agghiacciante
<< San Fransokyo tremerà al vostro cospetto>>terminò,con un tono di voce affabile.
Il silenzio calò inesorabile,nelle profondità dell'appartamento.
Quando quel breve lasso di tempo giunse al suo termine, Farquad tossì un paio di volte,attirando l'attenzione dei presenti.
<< Bhe,tutto questo sembra fantastico...Pitch. È questo il tuo nome,vero? Pitch. Sembri una persona con un grande piano e tutto il resto, ma...riguardo a questo magic-team? Credo che passerò. Vedi,non sono mai stato molto conforme a seguire gli ordini. In bocca al lupo,comunque,è un concetto intrigante >>ridacchiò,suscitando un'espressione visibilmente tesa da parte di Miraje.
La donna si allontanò di alcuni passi.
Picth ,d'altra parte,aveva un'aria completamente rilassata.
<< Questo è molto ...deludente>>commentò,stringendo ambe le palpebre degli occhi.
Inconsapevole del pericolo che stava correndo,il mafioso inarcò un sopracciglio
<< Oh...mi sembra giusto. Vuoi una ricompensa per averci fatto tutti evadere da Black Gate. Lo ammetto,te ne sono grato. Che te ne pare di un milione di dollari? Suona bene,eh? Posso farteli avere entro oggi...non appena sarò libero>>
<< I soldi non sono un problema. Io avevo...grandi aspettative su di te. Non avevo previsto la tua gelosia,e quella rovina sempre tutto>>mormorò l'esper,avvicinandosi alla figura dell'uomo
<< Qui non c'è posto per te>>
e,detto questo,slacciò le cinghie della carriola,permettendo a Farquad di muoversi liberamente.
Il boss cominciò a distendere la membra,prima di girarsi in direzione degli evasi
<< Nessun'altro vuol venire con me?>>
<< O,non credo che qualcuno di loro voglia andare dove stai per andare tu>>ribattè Pitch,il tono di voce pericolosamente basso.
L'uomo non ebbe neanche tempo di chiedere il perché.
Accadde tutto nella frazione di appena un secondo.
Un viticcio nero parti dalle mani del Level 5 ,trapassando il corpo del malcapitato da parte a parte.
Farquad cadde pesantemente lungo le assi del pavimento,sotto lo sguardo scioccato dei presenti. Turbo,al contrario,scoppiò in una sonora risata.
L'esper ritirò il filamento,volgendo al gruppo un sorriso sornione
<< Qualcun' altro vuole andarsene?>>




Com'era? Spero bello! Mi raccomando,recensite in molti.
Allora,in questo capitolo accadono molte cose: Pitch mette ufficialmente in moto il suo piano,liberando un gruppo di criminali da San Fransokyo,tra cui quello che diveneterà il Joker di questa storia: Turbo,l'antagonista principale del film Ralph spaccatutto e,a mio parere,il personaggio animato che si avvicina di più al folle pagliaccio del crimine. Entrambi usano l'ironia per coprire le loro azioni immorali,hanno entrambi una vena omicida e entrambi hanno causato omicidi di massa( Turbo ha perfino distrutto due mondi,a causa della sua sete di potere).
Yokai viene infettato dal virus di Kallaghan e si scatena l'inferno( non aspettatevi un copia e incolla di Age of Ultron,la storia del mio robot prenderà una piega molto diversa da quella del film).
Infine,Shen viene reclutato da Tigre( chi l'ha capito che era lei?) che qui soprannominerò Tigress( il nome in inglese è sempre più figo).
Il prossimo chappy mostrerà le conseguenze della battaglia tra Jack e One Road e sarà dedicato ai fan della coppia Jelsa !!!
Qui,l'elenco dei nuovi personaggi:
Lucius Fox- dal film Gli incredibili
Go-Go- dal film Big Hero six
Jack e Jill - dal film Il gatto con gli stivali
Turbo- antagonista del film Ralph Spaccatutto
Tigress - dal film Kung Fu Panda 2
Yokai( in versione robot )- dal film Big Hero six 


Alla prossima!

  
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