Ti guardo e non mi capacito del fatto che, anche quest'anno, festeggi il compleanno insieme a me. Sono felice, tutto qui. Non posso immaginare come potrà essere il nostro futuro insieme, continuo a pensarci, ma mi rendo conto che non mi importa, più di tanto. Te ne stai lì, con l'aria assonnata e i capelli spettinati, ancora più spettinati perché, per scherzo, ci passo una mano sopra. Tu ridi, fingendo di arrabbiarti, e io anche. Ridiamo, perché siamo contenti e non mi sento di dare per scontato tutto questo: abbiamo trascorso tanti momenti difficili, il più delle volte rischiato di separarci, di non essere più quel favoloso duo che combatte la criminalità, che va oltre la legge, che è composto da due persone che nell'animo sono una sola, dal giorno in cui hai deciso di prenderti cura di me, con la promessa che hai fatto alla persona che più mi voleva bene. Quella promessa ha cambiato la mia vita: è la mia stessa vita. So che, mentre mangi svogliatamente la tua colazione, dentro di te sei contento, perché ho scelto io la data del tuo compleanno, che tu non sapevi e che, forse, non volevi sapere. So che, mentre mi guardi con l'aria ancora assonnata e anche un po' beota, in realtà tu sei riconoscente nei miei confronti, perché hai un momento in più da festeggiare, perché sai che hai una persona che non ti lascerà mai. Il tempo passa, ma il mio amore per te no: lo hai deciso tu, quando hai detto che City Hunter siamo in due e non uno solo. Soffro molto quando non mi vuoi mostrare il tuo amore, quando hai paura di dirmi la verità, quando temi di sentirti debole, sopraffatto dalle tue paure, dalla mancanza di coraggio che ti impedisce di confessare quello che provi. Non mi importa che tu non mi dica niente, ogni giorno mi dimostri ciò che tu sei: l'uomo dei miei giorni, l'uomo della mia vita. Tanti auguri, per i tuoi 36 anni, Ryo.