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Autore: Daisy_of_light    28/04/2016    5 recensioni
[Hit the floor]
Fans fiction dedicata alla Zude, coppia SLASH CANON del telefilm 'Hit the floor'. Jude si risveglia di soprassalto nel cuore della notte e si ritrova a dover fare i conti con un attacco di panico in piena regola, ma ora non è più solo, c'è qualcuno pronto ad aiutarlo. Post 3x7 per il semplice fatto che ci sono dei riferimenti al passato di Zero.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice: allora, primo esprimento con una coppia slash per la sottoscritta! XD in pochi conoscono questa coppia che è CANON nel telefilm 'Hit the Floor', in quanto il telefilm è ancora in fase di traduzione. Io amo alla follia gli ZUDE e non potevo stare inattiva, dovevo scrivere qualcosa assolutamete! XD ambientata dopo la 3X7 solo per alcuni piccolissi riferimenti. Ci si vede in fondo alla pagina, per chi volesse leggerla!

Disclaimer: I personaggi non sono miei! Magari lo fossero!!! XD 

 


NEVER BE ALONE
 

 

-Non abbastanza!- 
-Non sei abbastanza.- 
-Non basti...- 
-Non abbastanza!- 


 

Jude spalancò gli occhi e si alzò a sedere di scatto, gli ultimi rimasugli di un incubo che si diradavano pian piano davanti ai suoi occhi. Eppure quelle voci, quelle voci così familiari, ma fredde, continuavano a rimbombargli nella mente. Il respiro si faceva sempre più veloce, emesso in rapida sequenza. Il petto era stretto e contratto in una morsa, la sensazione di soffocare sempre più intensa. Jude si piegò su di lui, quasi accasciandosi sul letto, mentre gocce di sudore iniziavano a scendergli lungo il viso e i battiti accelerati del suo cuore gli rimbombavano nelle orecchie. Lo stesso scorrere del sangue nelle sue vene produceva un suono assordante, come se delle onde si stessero infrangendo contro gli scogli.
La parte razionale del suo cervello era a conoscenza di cosa gli stava accadendo: quello era un attacco di panico con i fiocchi. Jude sapeva benissimo come affrontare certi attacchi, non era di certo il primo, non sarebbe stato l'ultimo, ma questa volta non riusciva proprio ad applicare nessuna delle regole per riuscire a calmarsi. Era caduto in un loop infinito. Più cercava di fare respiri profondi, più la gola e il petto sembravano non accettare quell'aria che sembrava quasi prenderlo in giro, rifiutandosi di riempirgli i polmoni. Tra i colpi di tosse, Jude si piegò sempre di più in avanti, ormai toccava con la fronte le coperte del letto. Stava cedendo, questo lo aveva capito dalla vista che si faceva sempre più oscura e dallo sciabordio del sangue sempre più intenso nelle sue orecchie. Avrebbe presto ceduto all'incoscienza.
Fu in quell'istante che sentì due braccia forti avvolgerlo e alzarlo, facendogli posare la schiena contro una parete calda e solida, in una posizione semi sdraiata. Il corpo di Jude si irrigidì d'istino, ma il suo cuore sapeva benissimo che non c'era nulla di cui aver paura. Infatti le due braccia si strinsero di più attorno a lui con una gentilezza tale che Jude si abbandonò all'abbraccio. Fu in quel momento che il rumore assordante del suo cuore fece spazio a una voce roca e profonda, che gli sussurrava all'orecchio:

 

-Jude...calmo...respira piano...calmo...-
 

La voce di Zero, il suo respiro caldo sul collo, la sensazione pungente della barba sulla pelle, la dolcezza del suo abbraccio si scontrarono con la sua mente e i ricordi del suo incubo. La parte che aveva fatto più male era stata proprio quella riguardante Zero. Si ricordava dello sguardo disgustato che gli aveva rivolto il biondo, delle sue parole che avevano bruciato più del fuoco e della sua schiena che si allontanava. Il terrore di perdere la persona che era diventata la sua vita lo fece ricadere nello stato di panico. Era entrato in circolo vizioso da cui non riusciva ad uscirne. Fu in quel momento che sentì Zero irrigidirsi alle sue spalle. Jude si sentì sollevare e si ritrovò seduto dritto, incollato a quel corpo marmoreo che lo sosteneva da dietro. Zero fece scivolare una mano lungo il petto di Jude, fino a posarsi direttamente sopra al suo cuore, e lì rimase.
 

-Jude...ascolta...concentrati sul suono della mia voce...segui il mio respiro...-
 

Zero iniziò ad inspirò profondamente, trattenne il fiato per qualche secondo e poi lo rilasciò, amplificandone il suono, in modo che potesse arrivare a Jude. Il biondo ripetè l'operazione ancora e ancora e il moro si ritrovò a seguire come incantato i movimenti del corpo caldo dietro di lui. I primi respiri furono comunque brevi e spezzati da colpi di tosse che gli fecero tremare tutto il corpo, ma Zero non smetteva di fargli da coach e proseguiva con la sua guida.
 

-Coraggio, Jude...sono qui...sono qui...-
 

Il biondo iniziò a baciargli il collo e la spalla, riscaldando quei lembi di pelle gelida che riusciva a raggiungere con le sue labbra. Risalì e affondo parte del viso tra i capelli ragazzo, il naso proprio dietro al padiglione auricolare di Jude. Inspirò ancora, inebriandosi dell'odore naturale e familiare della pelle del moro, e sussurrò:
 

-Ti amo, Jude...-
 

Il respiro di Jude si bloccò e il suo cuore perse un battito, però, questa volta, non per il panico, ma per il sentimento di gioia infinita che si era espanso nel suo petto e poi era scoppiato, riscaldandogli le membra gelate. Gli si inumidirono gli occhi e cercò di girarsi nell'abbraccio verso il biondo, ma Zero lo bloccò:
 

-Shhhh...non parlare e non muoverti...pensa solo a respirare...-
 

Jude si rilassò totalmente tra le braccia dell'amato, il respiro che, pian piano, si regolarizzava insieme al battito del suo cuore, l'incubo ormai scemato e dimenticato. Il tutto aveva lasciato spazio a una placida stanchezza che lo stava minacciando di farlo addormentare in pochi attimi. Zero doveva averlo percepito, perché si sdraiò sulla schiena, portando con sè Jude, accoccolandoselo addosso. Il moro, guidato dalla semplice memoria del corpo, posò la testa nell'incavo tra il collo e la spalla di Zero che lo circondò con il braccio, tenendolo stretto.
 

-Gideon...- sussurrò Jude cercando di non cadere preda di Morfeo.
 

-Shhhh...dormi...Sono qui e non andrò da nessuna parte...- lo interruppe il biondo, aumentando la forza della stretta e schioccando un bacio tra i capelli di Jude. Con quella rassicurazione, Jude si addormentò cullato dal battito ritmico e dolce del cuore di Zero. 
 

Jude si risvegliò guidato da delle carezze lente e gentili che scendevano dalla nuca per arrivare alle spalle. La sua testa era posata su una superficie calda, ma rigida e, quando cercò di sprofondarci all'interno, rise. Un cuscino che rideva? Si chiese Jude che si decise ad aprire gli occhi.
 

-Ehi...hai deciso di unirti al mondo dei vivi, eh?- fu la domanda con cui lo accolse Zero non appena lo vide mettere a fuoco chi aveva davanti.
 

Jude si lasciò andare a un sorriso sereno e richiuse gli occhi, stiracchiandosi sul petto di Zero come un gatto e ricambiando la stretta del biondo che lo salutò:
-Buongiorno...- 

-Buongiorno a te...- rispose Jude posando un bacio sul pettorale del ragazzo -Che ore sono?- 

-Credo le 13 passate...- fece Zero con noncuranza, girandosi verso la sveglia sul comodino.

-Che cosa?!- esclamò Jude alzandosi di scatto -È tardissimo!- 

-Guarda che oggi non hai nulla in agenda e io non ho allenamento...Quando è suonata la sveglia e tu non hai mosso un muscolo, ho capito che eri ancora stanchissimo, quindi ti ho lasciato dormire...- spiegò Zero alzandosi seduto.

 

Jude sorrise alla premura del biondo: in effetti si sentiva ancora abbastanza stanco, tanto che si era svegliato nella stessa posizione che aveva assunto quando si era addormentato...dopo l'attacco di panico. Al ricordo di quello che aveva sognato, Jude abbassò lo sguardo e sentì il suo stesso volto impallidire. Zero se ne accorse, perché gli pose una mano sotto il mento e lo costrinse a sollevare lo sguardo, ad incontrare i suoi occhi.
 

-Questa notte mi hai veramente spaventato a morte...mi sono svegliato e ti ho visto accasciato su te stesso, mentre sembravi soffocare...a fatica ho mantenuto la calma...- confessò Zero, accarezzando le labbra di Jude con il pollice. Jude prese la mano di Zero, se la portò alle labbra e vi posò un bacio al centro del palmo, come a voler chiedere scusa dell'accaduto.
 

-Ti va di dirmi che cosa è successo?- azzardò il biondo, sperando di convincere il moro ad aprirsi con lui.
 

Jude ci riflettè un attimo: ormai Zero lo conosceva meglio di qualsiasi altra persona, più di una volta si era sfogato con lui, mostrando il suo lato più debole. La stessa cosa aveva fatto Zero qualche giorno fa, si era aperto con lui, raccontandogli il suo passato. Zero se l'era meritata la sua fiducia cieca.
 

-Ogni tanto mi succede...di soffrire di attacchi di panico...da quando ho scoperto come gestirli, ce l'ho sempre fatta a calmarmi anche se ero solo...questa notte, invece, non riuscivo ad applicare tutto quello che ho imparato negli anni per superarli... Si vede che sono fuori allenamento! Era da un po' che non ne avevo uno...sopratutto non a causa di un incubo così.-
 

-Cha hai sognato?- chiese ancora Zero, la mano che risaliva suo viso di Jude, arrivando ad accarezzargli una guancia. Jude andrò incontro al tocco del biondo, lasciandosi proteggere da quel gesto mentre riviveva l'angoscia di quella notte.
 

-È iniziato con il solito incubo in cui voci conosciute, soprattutto quella di Oscar, mi dicevano che non sono abbastanza. Tutti mi usano, ma io non sono mai all'altezza. Poi è culminato con te...- Jude fece un respiro profondo e abbassò lo sguardo -Mi hai rivolto questo sguardo terribile, mi hai detto che non ero nulla per te, che non ero degno e te ne sei andato... Tante persone mi hanno abbandonato e ho sognato spesso una cosa simile, ma sognare te, ora che siamo insieme, ora che potrei anche perderti nel caso la nostra storia potesse andare male...-
 

Gli si incrinò la voce, incapace di continuare a parlare. Zero risolse il problema: lo avvolse di nuovo tra le braccia, affondandogli la mano tra i capelli e spingendogli il capo verso il petto. -Non sentirai mai quelle parole pronunciate da me, Jude. Mai e poi mai...purtroppo non ti posso assicurare che il nostro sarà il rapporto più semplice del mondo, ma posso giurarti che ti amo e che non ho mai amato nessuno come te! Tu sei abbastanza, Jude! Tu ora sei il mio tutto... Ti amo, Jude.-
 

Jude ricambiò la stretta con tutto il sentimento e la gioia che quelle parole gli avevano trasmesso. Dalla gola stretta in un doloroso groppo commosso, riuscì solo a rispondere: 
-Ti amo tanto anche io, Gideon!-

 

Restarono abbracciati un altro po', beandosi del loro contatto, del calore confrontante dei loro corpi. Sciolsero l'abbraccio solo per potersi dare uno di quei baci mozzafiato e profondi che solo loro erano in grado di scambiarsi. Fu difficile separarsi, ma furono costretti dalla mancanza di fiato. Jude sorrise radioso al suo bel biondo, accarezzandogli il collo. Notò, però, le profonde occhiaie che circondavano gli occhi azzurro cielo del suo ragazzo e chiese: 
-Zero, ma non hai dormito?- 
-Non ci sono riuscito... Ho preferito stare sveglio nel caso tu avessi avuto bisogno di me... E poi sei stupendo quando dormi...- confessò il ragazzo, un po' in imbarazzo per la rivelazione.

 

Jude si illuminò a quelle parole e posò un altro bacio sulle labbra del ragazzo che aveva di fronte, questa volta meno passionale, ma pregno di amore.
 

-Allora tu riposa un altro po'... Io vado a preparare qualcosa da mangiare e torno subito... Ho grandi progetti per la nostra camera da letto oggi!- fece Jude, con un sorriso malizioso, iniziando ad alzarsi dal letto. Però Zero lo bloccò, prendendolo per un polso. Il moro si risedette al suo posto, interrogando il biondo, incapace di decifrarne l'espressione.
 

Il giocatore guardò intensamente negli occhi il suo amante e sussurrò, un po' triste: 
-Mi dispiace di essere stato la causa scatenante del tuo attacco di panico...- 
-Stupido...- esordì Jude, rimproverando bonariamente Gideon -Non è stata colpa tua...al contrario! Prima ti ho detto che sono fuori allenamento nel gestirli dato che ultimamente non ne ho avuti. E lo sai perché?-

 

Al gesto negativo di Zero, Jude rispose: 
-Per merito tuo! Da quando sei diventato mio, io sono felice per la prima volta nella mia vita.- 
Il sorriso radioso che seguì quelle parole, spiazzò totalmente Zero per qualche istante. Poi, il biondo decretò: 
-Fanculo colazione, pranzo e riposo!- 
Prese Jude per le spalle, lo sbattè sul letto, approfittando dell'effetto sorpresa, e si issò su di lui, concludendo:
-Ti voglio ora!- 

 

Jude non ebbe tempo per rispondere che Zero iniziò a baciarlo profondamente, lasciando che le loro lingue giocassero ed esplorassero l'una la bocca dell'altro. E poi fu pura passione, quella passione guidata dall'amore che sconfigge e abbatte le paure. 



FINE.

 
Note dell'autrice: (di nuovo...) Che ne dite? Allora, vi devo una spiegazione. L'idea di un Jude che soffre di attacchi panico mi è venuta mentre guardavo gli episodi. Il poveretto, tra compiacere il padre e lo stress del lavoro e dei vari intrighi che ci sono dietro, lo vedo molto soggetto ad attacchi di panico e di ansia, per questo nella ff sostengo che questo non sia l'unico, ma è una mia idea. Spero che vi sia piaciuta e che non abbiate ritenuto i personaggi troppo OOC. Ho voluto farli un po' più morbidi, data la circostanza delicata. Grazie a chiunque l'abbia letta! XD Sono qui, nel caso vogliate farmi sapere cosa ne pensiate. Alla prossima! Ciao ciao!XD (la stessa ff la trovate anche su wattpad nel mio profilo omonimo. Tutto quello che è pubblicato lì è mio!XD)
  
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