Note delle nove del mattino: …credo mi sia rimasta sullo stomaco la pizza, ieri sera. O non so come spiegarmi queste 300 parole tonde tonde che sembrano molto un lapsus freudiano. Non ho parole, davvero. Non picchiatemi per piacere.
[The tragedy] The whole
world is watching
Totus mundus agit histrionem.
Ed è su questo
palcoscenico fatto di ossa e lacrime e polvere che va in scena la tragedia di
due anime dannate e maledette.
Niente
sceneggiatura, niente prove; appena uno stralcio di copione che nessuno dei
figuranti ha voluto imparare a memoria.
Al centro del palco
i due dannati che si tengono per mano.
Uno nasconde le
lacrime sotto una maschera di impassibilità ed eterna
tristezza – perché la colpa è sua e solo
sua – l’altro le caccia via sorridendo e sorride per entrambi.
Bianco e Nero si
confondono, su questo palco.
Dov’è il Giusto? Dov’è lo Sbaglio?
Chi è il Bene? Chi è il Male?
Ma una risposta a
quelle domande non esiste perché non esiste distinzione: sono entrambi il Bene ed entrambi il Male, entrambi sono uno Sbaglio
abominevole e spaventoso agli occhi di tutti.
Ed è per questo che
Bianco e Nero di mescolano e si confondono e ad essi
si uniscono il Rosso degli occhi di uno e il Verde di quelli dell’altro.
E il Rosso diventa un mare di sangue
in cui i due dannati annegano lentamente
e
di Verde sono i riflessi di una lama mortale che trafigge, dilania e massacra
le loro coscienze corrotte.
Le risate fanno da
sottofondo a questa tragedia fino all’ultimo istante, sovrastando le poche
parole che le due anime miserabili sussurrano al niente.
«Ti salverò.»
«Ti
porterò via da qui e staremo insieme. Solo io e te.»
E a porre fine alla tragedia sono
proprio loro,
annientati
da quella stessa lussuria che li
spingeva
uno verso l’altro e li legava come una catena.
Alle risate si
uniscono gli applausi quando il sipario tinto di cremisi cala su di loro,
nascondendo agli occhi del pubblico quell’ultimo bacio.
Un ultimo bacio che sa di fiele e
di ferro.
Di lacrime e di sangue.
D.P.P.: Deliri
Post Partum
Sono le tre del mattino ma sapete quando ti prendono le illuminazioni e devi scrivere a costo di farti uscire gli occhi dalle orbite e/o addormentarti sul pc.
E inoltre non funziona il wifi quindi questa
cosa la posterò tra qualche ora e so già che se mia madre mi trova in piedi mi
ammazza mannaggia a me che sono tornata a vivere con i miei non potevo
restare da sola?
Non ho sinceramente un cavolo da dire a parte che questa cosa non ha né
capo né coda e che non doveva nemmeno essere così visto che in origine dovevo
scrivere qualcosa per il compleanno di Mika la
punteggiatura è andata a farsi fottere lo so. Pensavo che la AU per la MikaYuu Week fosse
l’apice del nosense e dell’onirico ma a quanto pare
mi sbagliavo di grosso.
E quindi niente. Buon compleanno a Mika e buon qualcosa a tutti voi.
Maki