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Autore: HeywelGalwine    01/05/2016    2 recensioni
Avete mai immaginato di viaggiare in terre dove nessun uomo ha mai messo piede prima d'ora?
Heywel si, e per questo lui e la sua giovane compagna Gwen intraprenderanno una lunga a pericolosa avventura, per esplorare e scoprire la loro amata terra: Tohlann. Un territorio ostile, freddo, ma pregno di eroi e leggende, che il nostro Heywel ci descriverà e racconterà attraverso i suoi occhi.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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VIAGGIO NELLE TERRE DI TOHLANN, CAPITOLO PRIMO

Dopo la pubblicazione del mio ultimo manoscritto (dei e leggende) è seguito un periodo di inattivitá di circa un lustro , durante il quale mi sono dedicato ad esplorare questa grande terra che mi ha generato e a ricostruire la sua lunga storia di eroi e leggende. Ebbene la mia penna si presterà ancora una volta a trascrivere i miei pensieri e le mie riflessioni parlandovi di questo mio lungo viaggio.
Ma prima di parlarvi delle montagne di Gwynterald, delle mura ciclopiche di Widran o delle valli profumate e luminose di Fjorlann vi parlerò delle persone, dei colori e dei profumi della Terra Di Vera. Vi parlerò quindi non solo di ciò che è disegnato sulle carte, ma anche di ciò che questa regione lascia nel cuore dei viaggiatori. 
Tohlann è una madre severa, una terra ostile e rigida, ma allo stesso modo è una madre saggia e maestra. Un luogo amaro.
E questo mio nuovo manoscritto è un elogio che intendo farle.



In ogni viaggio la parte più importante è quella che precede la partenza. Ovvero la fase preparatoria, delle ricerche e degli studi. Durante questa fase gli esploratori di rispetto sono soliti preparare tutto il necessario per affrontare ogni situazione, come calzature resistenti, abiti caldi e comodi, armi, vivande e strumentazioni. Possiamo dire che nel mio viaggio questa fase è venuta meno, o meglio, è stata fortemente trascurata. 
Certamente essendo io un amante di popoli e lingue antiche conosco in linea generale la culla di esse, ovvero Tohlann. La mia preparazione però non era e non è tutt'oggi minimamente sufficiente ad intraprendere quell'avventura.
Ad ogni modo partiamo con ordine.
Mi piacerebbe incominciare il mio racconto con una lunga e minuziosa descrizione del giorno in cui tutto ebbe inizio. Tuttavia era una mattina normale di una primavera normale di esattamente mezzo decennio fa. Stavo appunto scrivendo varie bozze per la mia nuova storia e nel farlo elaboravo nella mia testa una trama convincente. Tuttavia nulla mi ispirava quell'irrefrenabile euforia che provo ogni volta che scrivo. 
Devo ammettere che la cosa mi lasciò perplesso. 
continuai ostinatamente per diverse ore, accartocciando le carte e scompigliandomi nervosamente i capelli. 
Non contento, anzi assolutamente contrariato, andai nella mia biblioteca personale , e iniziai a consultare morbosamente tutti i volumi. 
In essi erano riportate le grandi storie di altrettanto grandi eroi, le loro gesta più celebri.
Proprio allora delle domande mi si fissarono nella testa 
"Ma chi erano questi eroi? Quali luoghi fecero da sfondo alle loro grandi gesta?"
In quel momento mi resi conto per la prima volta che nei miei libri citavo e parlavo di luoghi che non avevo mai visto. In effetti non ero mai uscito dalla mia valle. 
Provai un'improvvisa e grande angoscia nel realizzare ciò. Accantonai perciò questi pensieri, e consumando un buon pranzo, subito me ne liberai. Almeno credevo.
Così la giornata passò inquieta fino a che, dopo una frugale cena, mi addormentai, insoddisfatto dell'improduttiva giornata appena trascorsa. 
Quella notte feci un sogno, un sogno davvero magnifico.
Ero sulla cima di un monte così alto che il cielo mi accarezzava il viso e il vento nascente mi sussurrava parole dolci e sibilanti per poi scendere a valle serpeggiando come una viverna tra le fronde di abeti secolari e maestosi. La neve sotto i miei piedi nudi era calda e soffice e di tanto in tanto un fiocco solitario mi si posava sulle guance sciogliendosi immediatamente. 
Davanti a me le nebbie di Gwynterald si stagliavano nel cielo rosato della prima alba.
[Le nebbie di Gwynterald si trovano oltre l'omonima fascia di montagne a sud di Tohlann. Ne parleremo più avanti durante la nostra avventura]. Mi svegliai allora con la dolcezza di quel sogno ancora nel cuore ma al contempo con l'amarezza di essermi destato da un sonno così piacevole. Gwen, la mia giovane fantesca, entrò nella mia stanza da letto con un infuso sopra un piccolo vassoietto di legno, per svegliarmi come faceva ogni mattina. Ma io allora ero perfettamente sveglio, e anzi, turbato. Dissi a Gwen di non preparare la colazione e lesto mi infilai camicia, tunica, calze, brache e stivali e uscii di casa, più irrequieto che mai. Percorsi varie stradine, finchè non arrivai alla piazza porticata dove si teneva il mercato, che a quell'ora era in allestimento. Li avrei trovato l'ispirazione per quest'opera.
   
 
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