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Autore: nueblackcrowfriend    08/04/2009    4 recensioni
Gli Slayers hanno ri-incontrato Xellos…ma lui li ha trasportati su un altro pianeta, mettendoli davanti ad un misterioso, potente essere, che vuole sottoporre loro e altri fandom a sfide mortali e combattimenti assurdamente crudi per sfizio personale. Riusciranno gli Slayers a vincere anche questa battaglia? O andrà a finire tutto quanto a schifio? (citazione da Mezzogiorno e Mezzo di Fuoco, di mel Brooks). Capitolo 1: Introduzione. Capitolo 2: Slayers vs Cattivi di Final Fantasy. Capitolo 3: Slayers vs Anti-eroi Marvel + special di Natale.
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amelia, Gourry Gabriev, Lina Inverse, Zelgadis Greywords
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Sei avventurieri a noi ben noti stavano percorrendo una tranquilla stradina di campagna; uno spadaccino alto, biondo, abile, coraggioso, con gli occhi azzurri, ma completamente leso, una specie di gigante di pietra coi capelli blu e le orecchie a punta, una giovine fanciulla dai capelli neri, con una collana con pentacolo al collo, un’altra giovine dai capelli biondi, una vera bellezza se non fosse stato per la coda da rettile che s’intravedeva sotto la gonna, una maga dai capelli viola e una rossa con una fascia nera in testa e delle misure degne di una bimba di sei anni.

< Vuoi rimediarti una batosta di prima mattina, Signor Narratore? > chiese la maga Lina Inverse.

La verità fa male, vero?

Comunque, ad un bivio, incontrarono qualcuno che nessuno di loro fu felice di vedere.

< Xellos! > urlarono in coro.

< Salve a tutti! ^^ > sorrise il Mazoku, balzando giù dal ramo < Seguitemi, c’è qualcuno che vuole vedervi >

< E se non volessimo? > chiese Lina, preparando un Fireball.

< Non avete scelta! >

Continuando a sorridere, lanciò una specie di tetraedro verde fluorescente, che sprigionò una luce che li inghiottì tutti.

Quando si dissolse, si ritrovarono in una specie di arena circolare costruita in pietra multicolore; ad un lato c’era una torre su cui si trovava uno schermo gigante, e più sopra una piattaforma recintata con un trono.

La persona sul trono era visibile sullo schermo, un ragazzino con gli occhiali, i capelli scuri e una mano inguantata di nero.

< Beh, salve Slayers > salutò cordialmente la figura < Mi compiaccio di darvi il benvenuto nell’Arena dello Scontro di Morte >

< No, fermo! > esclamò Lina < La parte “Scontro di Morte” non mi interessa, noi ce ne andiamo! >

< Oh, certo, lo fareste. Se non fosse per un piccolo impedimento. Siamo su un altro pianeta, costruito apposta per questo evento >

< Bah > ghignò Lina < Vediamo se farai tanto il difficile quando un Giga Slave starà riducendo questo posto a segatura >

< Non penso proprio > ghignò la figura, mostrando una piccola sfera arancione < Carina, vero? >

< Perché brilla così tanto? > chiese Philia.

< Ah, non c’è un vero motivo; mi piace l’arancione > spiegò l’essere < Tuttavia, ha il potere di dieci miliardi di Giga Slave grandi come stelle che esplodono tutti nello stesso istante. Efficace come deterrente, vero? >

< Quindi, perché ci hai portati qui? >

A parlare era stato un uomo abbigliato in modo strano: una specie di calzamaglia rossa e blu, con parte delle braccia collegate al busto da una specie di ragnatela; un motivo simile copriva l’intera tuta, che aveva un simbolo a forma di ragno in petto e uno rosso sulla schiena; gli occhi erano due enormi macchie bianche contornate di nero.

< Ah, curioso che sia proprio tu a porre una domanda del genere > sorrise l’essere < Vedi, questa è una sfida tra esseri di vari fandom per sollazzarmi. Al vincitore andranno ricompense al di là di ogni immaginazione >

< Ah, stupendo, non bastava Arcano, ci voleva anche questo megalomane >

< Un momento > interruppe un bestione nerboruto, tutto nero, con un ragno bianco in petto e sulla schiena < Non vedo cosa c’entri con me il combattimento dell’Arrampicamuri qui vicino >

< Ho richiamato sia buoni che cattivi > spiegò il figuro.

< E se noi non volessimo? > domandò Lina, sull’orlo di una crisi di nervi, con conseguente lancio di Dragon Slave.

< Ecco cosa succede > sorrise il Cattivissimo, schioccando le dita.

A seguito di ciò: Zelgadiss si ritrovò trasformato in uno di quei pupazzetti col capoccione ciondolante che si tengono sui cruscotti, Gourry divenne un pupazzo a molla e Philia cadde per terra.

< Che…che mi hai fatto? > chiese, impaurita

< Ti ho trasformata in umana. Senza la tua forza non puoi reggere la mazza che hai legata alla gamba, quindi sei caduta >

< Ritrasforma subito Mister Zelgadis, se non vuoi subire il castigo della Giustizia! > urlò Amelia.

< Mi stai annoiando. Venom…questo farà male. >

< Cosa? > chiese l’esse nero e bianco, poco prima che il suo strato superficiale gli fosse tolto, lasciandolo un normale uomo dai capelli biondi.

La sostanza, che aveva assunto la consistenza di catrame, si appiccicò addosso ad Amelia, che presto ne fu ricoperta, trasformandosi in una versione del bestione femminile e col mantello.

< Che è questa schifezza? >

< Qualcosa di veramente interessante > spiegò l’organizzatore di quell’evento < Ti darà una forza straordinaria, capacità rigenerative, lancio di ragnatele e quant’altro >

< Perfetto! > urlò Amelia, spiccando un balzo di decine di metri e atterrando in cima alla torre < Ora la Giustizia colpirà ancora più forte, più veloce, più inarrestabile! Malvagi di tutto il mondo, tremate e pentitevi dei vostri crimini, la nuova Amelia sta arrivando per difendere i deboli e gli oppressi! >

< Già > ghignò l’essere < Ma c’è sempre l’altra faccia della medaglia. Quel simbionte si nutre di te. E esalta la tua aggressività, o comunque i lati peggiori della tua personalità. Infatti, un pezzetto alla volta ti trasformerà in una mostruosità crudele, spietata, una quintessenza di tutto ciò che c’è di marcio nell’animo di un uomo. Diventerai un mostro anche agli occhi di un Mazoku >

< Aaaaaaaah! > urlò la principessa di Saillune < Toglietemelo toglietemelo toglietemelo toglietemelo toglietemelo toglietemelo toglietemelo toglietemelo toglietemelo toglietemelohohohoho! >

< Lasciala stare! > urlò Sylpheel.

< Umph. Per te non mi spreco neanche ad inventare qualcosa di sarcastico e ironico >

Con un altro schiocco di dita, Sylpheel si ritrovò interrata fino al collo.

< Adesso basta > ringhiò Lina, con un numero tale di venette pulsanti in fronte che nessun mangaka aveva mai avuto il coraggio di disegnarle < Lascia stare i miei amici! >

< Ora come ora hai problemi più urgenti >

Dopo un battito di mani, ogni singolo filo d’erba dell’arena (ed erano tanti) si trasformò in una lumaca grossa come un pitone reticolato.

< Aaahaha! > urlò Lina, cercando di fuggire dalle mostruosità striscianti che le venivano addosso da tutte le parti.

< Mi diverto come uno scemo a maltrattare così i personaggi > ghignò il sadico essere < Cos’altro posso metterci? >

In rapida successione, apparvero: otto lumache con sei zampe di rospo, delle cangu-lumache, un dragone-lumaca, per terminare con un uomo con la testa di lumaca e una marea di tentacoli terminanti in altre lumache.

< Eeeeek! > strillò Lina < Cosa diavolo sarebbe, quello? >

< Un mostro-lumaca da violenza carnale stile hentai. Vuoi favorire? >

< Adesso basta… > Lina aveva superato la fase del terrore, era passata a quella dell’isteria malefica < È più oscuro del crepuscolo, è più rosso dello stesso sangue, è sepolto sotto la marea del tempo, nel tuo nome immenso, faccio appello ai poteri più remoti dell'oscurità, perché mi aiutino a distruggere i miei nemici e tutti coloro che saranno tanto folli da osare ostacolarmi. Dragon Slave! >

Il possente fascio di energia rossa volò verso la cima della torre, dove il suo bersaglio attendeva immobile, ponendo semplicemente avanti la mano.

< Grazie > disse, intercettando il raggio e afferrandolo < Avevo giusto bisogno di una ricarica per il mio portatile. Ti arrendi? >

< Immagino di non avere altra scelta > ammise Lina.

< Visto, che si può ragionare pacificamente? >

In un istante, i vari incantesimi si sciolsero, le lumache sparirono e tutto tornò normale.

< Lasciate ora che vi spieghi le regole della Guerra Segreta > disse l’oscuro essere con un colpetto di tosse < Le varie squadre si affronteranno in un ordine stabilito in maniera scientifica. Cioè in base a come gira a me. L’unica regola è evitare di ammazzare l’avversario >

< Ammazzare? > chiese Sylpheel.

< Sì > rispose l’oscuro essere, vagamente sorpreso < Ammazzare, uccidere, terminare, annientare, dissanguare, trapassare. Scegli la tua versione >

< Scusa > disse Sylpheel, vagamente imbarazzata < Quelli della Mediaset ci sono andati pesanti con noi, usiamo sì e no “togliere di mezzo” o “eliminare” >

< Vantatene, mi raccomando > commentò Lina.

< Tornando all’unica cosa importante…cioè quello che dico io… il modo per vincere è assurdamente semplice: basta buttare gli avversari fuori dall’arena, gonfiarli come zampogne o costringerli ad arrendersi. La prima squadra che perde tutti i suoi giocatori, è eliminata. Oltre ai combattimenti ci saranno anche alcune PAB >

< Uh, grazie, ci offri da bere al bar? > chiese Gourry.

< Non ho detto Pub, cerebroleso, ho detto PAB >

< Che significa? > chiese Zelgadis

< Prove Assurdamente Bastarde > ghignò il Cattivissimo, per poi far apparire alcune figure in ombra, che divennero visibili mano a mano che lui le presentava

< Il primo è questo geniale adolescente giapponese e sociopatico, il cui nome letto al contrario lo accusa di omosessualità >

< Ah. Ah. Ah > commentò il biondo noto come Light Yagami < Sto morendo dal ridere >

< Taci, o la notte di fuoco con Misa te la sogni > ordinò secco il Cattivissimo.

< Zguzi Bwana > rispose Light.

< Il secondo > continuò l’oscuro essere <È l’ancor più geniale ma sano di mente ragazzo prodigio, un vero vanto per l’Irlanda. Tutti dicono quanto è intelligente >

< Se posso permettermi di rispolverare una battuta da uno dei libri > commentò ghignando Artemis Fowl < Non ho mai detto a nessuno quanto sono intelligente. Metterei troppa paura a tutti >

< Il terzo è un vero duro, un demone dal potere inimmaginabile! >

< Non esageriamo > disse piatto l’essere noto come Spawn.

< Il quarto è uno dei più crudeli! Date il benvenuto…al Ptt, Presentatore del Torneo Tenkaichi, quello coi baffetti e gli occhiali! >

< Mi sento fuori posto qui >

< Ah, sì? > chiese l’essere malefico < E quella roba che hai fatto in Ecuador? >

< E va bene, ho assalito un centro rifugiati per bambini orfani di guerra con del gas nervino, ma il governo mi aveva pagato per eliminare tutti i testimoni… il lavoro è lavoro, no? >

Ecco, questa era un’inquietante verità che avrei volentieri fatto a meno di conoscere.

< L’ultimo è un bambino molto puccio, voi Slayers dovreste conoscerlo bene, no? >

< Oh, certo, sono indimenticabile > sorrise il diretto interessato.

Lina cominciò a sudare freddo.

Gourry fece scivolare la mano verso la spada.

Zelgadis cominciò a castare un Astral Vine.

Amelia cadde a terra, shockata.

Philia si portò una mano alla bocca.

Sylpheel ebbe un mezzo collasso.

Stavano fissando il volto dell’Hellmaster Phibrizzo.

< Non…non è possibile! > riuscì ad articolare Lina < Sei morto! >

< La qual cosa per me rappresenta un ostacolo assurdamente insignificante >commentò l’oscuro essere < Dove vuoi sederti, Phibry? >

< Ovunque tranne che accanto a Spawn, mi fa paura >

< Fammi capire bene > ghignò Zelgadis < Sei il Signore degli Inferi e hai paura di quel wrestler? >

< Anch’io lo sottovalutavo > rispose mestamente Phibrizzo < poi mi hanno detto che ha ammazzato a mani nude un tale Malebolgia, che aveva circa la stessa potenza di Shabranigdu >

Spawn si scrocchiò le vertebre e gli Slayers cercarono di farsi piccoli piccoli.

< Ehm, scusate? > chiese Spiderman < Magari questi nomi per voi significano molto, ma chi sarebbe Shba…Sagaba… quello, insomma? >

< Spiego subito > disse la malefica creatura con un gesto di sufficienza < Provate ad immaginare un incrocio tra Onslaught, Galactus e Apocalypse, mettetelo al comando di un esercito di demoni virtualmente infinito e avrete ottenuto Shabranigdu >

< Ah > fece l’Arrampicamuri, perdendo la consueta voglia di sarcasmo < E quel tipo ha accoppato qualcosa del genere a mani nude >

< Ma insomma > sbottò Lina < Chi sei, tu resusciti i Principi Demoni e li asservi ai tuoi comandi? Tu che puoi costruire e distruggere pianeti come se niente fosse? Tu che, per portarci qui, hai potuto infrangere le barriere dello Spazio e del Tempo? >

< E che, tanto per rendere la cosa più interessante, ha restituito allo spadaccino biondo qui la Spada di Luce? > completò, materializzando l’arma e facendola levitare verso Gourry.

< Esatto > continuò Lina < Chi sei? >

< Ma è ovvio, no? > rispose l’oscuro figuro < Sono l’autore della Fanfiction! >

 

# # # # # # #

 

Poco dopo, erano nella locanda lì vicino.

< Non abbattiamoci > cercò di tranquillizzarli Philia < Siamo comunque un manga popolare, la gente ci adora! >

< Ce ne vuole per adorare qualcosa come te, Philia-chan ^^! > disse una voce incorporea, probabilmente appartenente ad un individuo sempre sorridente, coi capelli viola tagliati a caschetto, vestito da prete e maniaco dei segreti.

Philia andò in un angolino a deprimersi.

< Ascoltatemi -chomp- squadra > disse Lina, tra un boccone e l’altro < è vero che abiamo sconfitto molti avversari –buurp!- ma –munch- stavolta sarà molto più difficile. Non dimentichiamoci che non sappiamo di cosa sia capce questo Autore. Di sicuro è un vero malefico mostro assetato di sangue >

< Ha parlato l’angioletto… > disse la solita voce incorporea.

< Quindi, qual è il tuo piano? > chiese Zel, mentre Lina si sfogava strangolando Gourry.

< Andare a mangiare, non si pianifica bene a stomaco vuoto > rispose la rossa, mollando lo spadaccino esangue.

Zel scoccò un’occhiata alla monumentale costruzione di stoviglie, posate e ossi spolpati che i due si erano lasciati dietro.

< Già…starai di sicuro morendo di fame > commentò Zel, guardando la monumentale costruzione di stoviglie, posate e ossa spolpate che si ergeva sul tavolo.

< Quanto dobbiamo pagare? > chiese Lina al cameriere, un omaccione di due metri vestito in un completo scuro, rasato a zero, e munito di un paio di occhiali a specchio.

< Niente, per i concorrenti è gratis in tutto questo pianeta artificiale >

< Tutto gratis? > domandò Lina, con gli occhi luccicanti.

< Certo > rispose l’omaccione < Vitto, alloggio, sauna, bagno termale, massaggi shiatsu, bodyguard contro i fan troppo possessivi, ricambi, palestre, attrezzature, squadroni della morte per disperdere il tifo violento… tutto! >

< Per citare John Hammond > sorrise l’Autore, entrando nella locanda < Qui non badiamo a spese >

< Tu! > gridò Amelia puntandogli contro l’indice con fare accusatorio < la tua intera condotta è un affronto alla Giustizia! Hai commesso l’indicibile scelleratezza di rapire i beniamini del pubblico dai loro fandom, costringendoli a venire qui per il tuo divertimento personale! Preparati a subire il castigo di Amelia di Saillune, il fiammeggiante fulmine della Giustizia di colpirà con la potenza di un milione di meteore! >

< Che, hai finito? > domandò l’Autore, tenendo in mano un librone < Con tutto il tempo che ci hai messo sono arrivato solo a metà di Guerra e Pace, continua un altro po’, le tue ciance mi conciliano la lettura >

< Mai abbassare la guardia! > esclamò Amelia trionfante, balzando su di lui.

< Sacrifice Cyrcle >

La principessa si ritrovò bloccata a terra, come se avesse polsi e caviglie incatenati al suolo; sentì una puntura sulla schiena e il suo sangue formò un pentacolo intorno a lei; quando l’Autore sollevò la mano, vide delle macchie rosse affiorarle dagli abiti.

Il suo sangue stava filtrando in superficie.

< Sei fortunata > commentò l’Autore < che mi servite tutti vivi, quindi mi vedo costretto a non rispondere alla tua aggressione >

< Che ha detto? > chiese Gourry, confuso.

< Per stavolta non la pesto, è più chiaro così? > concluse l’Autore, prima di svanire in un soffio di fumo.

Amelia scoprì di potersi muovere di nuovo, mentre il suo sangue le ri-fluiva dentro attraverso la pelle e Zelgadis la aiutava a rialzarsi.

Mentre si dirigevano verso il ristorante, ebbero modo di osservare qualche altro concorrente: uno era alto quasi due metri, vestito di rosso, nero e grigio con un paio di tondi occhialini gialli; aveva lunghi capelli neri e portava guanti con su disegnati dei pentacoli.

C’era un ragazzo con i capelli biondi sparati in aria che portava lunghi guanti neri; metà del suo corpo indossava un impermeabile, tenuto fermo da una cinta alla spalla con una piastra di metallo a forma di volto animale, e come arma aveva uno spadone enorme.

Quando arrivarono al ristorante, videro un ragazzino biondo con i capelli a porcospino e delle specie di vibrisse sulle guance, che quanto a mangiare poteva competere con Lina e Gourry; nel negozio lì vicino, un altro biondo (ma quanti biondi ci sono qui? ndLina) vestito di nero, comprava vari ingredienti. Un ciuffo di capelli gli copriva l’occhio destro, e l’altro aveva un buffo sopracciglio a spirale.

Ad un altro tavolo, un uomo coi capelli rossicci (anche se cambiano colore ad ogni saga..) e semi delle carte tatuati sulle guance, costruiva un castello di carte.

< Sembra che ci sia gente forte >commentò Gourry < Tu che ne dici, Lina? >

Lina non lo stava calcolando neanche di striscio, troppo impegnata a mangiare, quando piatti e tavolo le sparirono da sotto il naso; appena alzò lo sguardo, vide che le era stato rubato da un…essere tra i più strani che avesse visto.

Aveva il volto diviso in due parti, una bianca e una nera, con occhi gialli e capelli verdi. Vestiva con una cappa nera decorata con nuvole rosse bordate di bianco, dalla quale emergeva una grossa pianta carnivora.

La “cosa” sollevò il tavolo e ingoiò tutto, stoviglie comprese, poi lo lasciò cadere e se ne andò, ruttando sonoramente.

Lina: O___O

Gourry: O___O

Amelia: O___O

Zel: O___O

Philia: O___O

Sylpheel: O___O

> Lina…stai calma. > disse Gourry, pronto a placcarla se si fosse gettata addosso al poveraccio.

< Che…che stai dicendo? > domandò lo spadaccino, spaventato.

<  …è più oscuro del crepuscolo, è più rosso dello stesso sangue… >

!!!

Gourry le ficcò un tovagliolo in gola e lei balzò all’inseguimento del ladro di pasti, mentre il resto della squadra la afferrò al volo prima che potesse fare una strage.

> Lina, calmati! Non possiamo accopparli fuori dalle gare! > cercò di dire Gourry.

Lina, per tutta risposta, gli mollò un calcio all’indietro, cogliendolo in mezzo alle cosce.

X___X

< La squadra degli Slayers è pregata di presentarsi nell’arena, pena lo Smembramento Centripeto! >

Visto che non sembrava una bella cosa, trascinandosi Lina (bloccata da svariate catene e lucchetti in lega Adamantio e Orialchon) e Gourry (intento a tenere del ghiaccio sulla parte lesa), gli Slayers si diressero verso lo stadio, dove vennero accolti dal boato della folla, dalle urla dei loro fans, dalla pura emozione che…

< E allora, l’hai finita con gli stereotipi? > chiese Zel, abbastanza seccato da quella retorica inutile di cui faceva sfoggio il narratore.

Ehm…comunque, il succo è che entrarono nello stadio mandando la folla in visibilio, punto.

< Signori e signore > cominciò il Ptt < ecco a voi gli Slayers! Un anime molto famoso, che contano migliaia di fans in tutto il mondo! E ora…gli SFIDANTI!

Dalla parte opposta entrò un gruppo di individui sinceramente inquietanti: il primo era un vecchio vestito con un camice da laboratorio,che teneva i capelli in una coda di cavallo.

La seconda aveva ali piumate che uscivano dalle braccia e mani viola artigliate; vestiva con una veste rossa e d’oro, e aveva i capelli simili a corna, con una lunga ciocca sottile che le pendeva sul volto.

Poi, un essere di sesso confuso con un lungo kimono e capelli verdastri.

Seguì un uomo alto quasi due metri, vestito con uno yukata blu, che portava un’asta d’oro da bonzo; aveva tatuaggi ed un rosario sul petto scoperto, e i capelli lunghi e blu stretti in due code, con un ciuffo arzigogolato sulla fronte.

Il quinto era un vecchietto gobbo vestito con un impermeabile bianco, chiuso sul petto nudo da un fermaglio a forma di cuore deformato; aveva le orecchie a punta e gli occhi gialli, e l’unica peluria del suo corpo era costituita da un corto pizzetto.

< Ammazza, che soggetti > pigolò Sylpheel.

Il sesto fu…un’orchestra sinfonica di 80 elementi.

???

Partirono i violini e le trombe, mentre le percussioni davano brevi colpi scanditi. Mano a mano, le note si fecero più incalzanti, mentre appariva un coro e dal cielo scendeva una macchia di luce bianca.

estuans interius, ira vehementi

estuans interius, ira vehementi…

La sfera luminosa si trasformò in un uomo dai lunghi capelli argentei, con un cappotto nero e fasce di cuoio incrociate sugli addominali; aveva due spallacci e una grande ala nera, mentre al fianco portava una lunga katana.

Sephiroth!

(taratatan)

Sephiroth!

Tutti: O___O

< E ora, lasciamo che i capitani delle due squadre si presentino > sorrise il Ptt

Gourry occhieggiò a Lina, ancora in preda a furore omicida

< Eh-eh…mi sa che dovrò andare io…glom.>

Salirono sul palco e Gourry notò che l’alato aveva occhi verde-viola con pupille da gatto.

< Ehm…mi chiamo Gourry Gabriev, e faccio le veci del capitano Lina Inverse >

Cri-cri-cri…

< Che altro…ah, giusto, siamo qui perché siamo stati costretti da quel mostro psicotico dell’Autore a partecipare pena la tortura a morte, ma speriamo che la ricompensa possa realizzare davvero qualunque desiderio…che cavolo, in fondo un Autore può fare qualsiasi cosa… perfino ritrasformare una chimera… ma che sto a ddì?>

Zel venne come preso da un Flash, gli vennero gli occhini lucidi e si pietrificò (più del solito)

< E lei? > domandò il Ptt avvicinando il microfono al platinato.

< Beh, come dice la canzone, il mio nome è Sephiroth. Il mio cognome è tutt’ora oggetto di dibattito, visto che sono stato creato dal sangue di più esseri. Comunque non so cosa ci faccio qui, non sono cattivo, ho solo avuto un’infanzia difficile. Ho quasi distrutto il mondo per rubare l’energia vitale di ogni essere e usarla per trasformare il mio pianeta in un’arca mistica per viaggiare tra le stelle, ma non sono cattivo. Ho chiesto perché avrei dovuto esserci, e mi hanno detto che i fan se lo aspettano… >

< Ah. Vuol dire loro qualcosa? >

< Sì! Basta con le SephyAeris! Santiddio, mi hanno mutato inoculandomi il DNA di sua madre, sarebbe incesto! A parte il fatto che l’ho leggermente trafitta! Non mi sembra questa gran dimostrazione d’amore! Eccheccazzo, ma che si fumano gli autori di fanfiction? >

< Ah, io tiro bamba avvolta nello spek, gli altri non so > rispose l’Autore.

< Ah. E, dove ha preso la…ehm…quella? >

< Cosa? Oh, la mia ala! Sono stato chiuso per cinque anni e rotti in un vortice di energie mistiche dentro al cratere di una meteora magica infestato da un dèmone-mutante spaziale che mi ha riversato addosso i suoi influssi > si accorse in quel momento che tutto il pubblico che non lo conosceva era alquanto annichilito < Che c’è? Che ho detto? >

< Glom…e i suoi compagni? >

< Il primo è il mio padre legale, nonché il bastardo che mi ha usato come cavia rendendomi mentalmente instabile. La seconda è una strega del futuro nata e morta a causa di un paradosso temporale, venuta nel nostro tempo per impedire che accadesse quello che avrebbe dovuto accadere e che è di fatto accaduto qualora lei fosse appunto venuta nel nostro tempo. Il travione è un Angelo della Morte creato da un megalomane; non fatevi ingannare dalle movenze ambigue, è un vero mostro. Quello con l’asta da bonzo è un Invocatore Non-Morto capace di trasformarsi con le anime dei defunti; inoltre, il suo spirito, o Eone, è quello di sua madre. L’ultimo è quello più pericoloso: sì è spinto fin nel cuore della Tenebra più totale, rimettendoci la sua capacità di essere umano, e venendo spaccato in tre entità, delle quali due sono state distrutte; ora lui è l’Oscurità. Altro? >

Gourry tornò dal gruppo a passo meccanico, bianco e pietrificato.

< Allora, com’è andata? > chiese Sylpheel, tutta sorrisi

 

 

 

Ecco, dopo che Andre-chan mi ha aiutato a capire il mio errore, ho riscritto completamente la storia eliminando ogni riferimento ad opere altrui, com’è giusto che sia.

La qual cosa mi ha aiutato a rendere il tutto anche più personale, aggiungendo qualcosa di tipico di me.

Spero che le recensioni tornino numerose, e che la nuova versione vi sia piaciuta.

Comunque assicuro che io e Andre-chan abbiamo comunicato via e-mail, le ho dato i dati di questa nuova versione e lei ha concordato che in questo modo non è più un plagio della sua opera.

Ah, già: il Sacrifice Cyrcle è un incantesimo usabile solo da un Autore di Fanfiction.

 

 

Allora, questa è una nuova modifica; in tempi relativamente brevi, questo capitolo ha ricevuto diverse visite; ammetto che l’idea di un altro ACT senza il consenso di Andre-chan è sbagliata, gretta e meschina, ma ne abbiamo discusso e lei mi ha detto che dovevo inserirlo in un contesto TOTALMENTE diverso.

Ecco quindi i crudi fatti:

  • Il contesto è stato completamente cambiato. Nell’ACT gli Slayers si iscrivevano intenzionalmente, c’erano regole precise ed era un torneo sportivo. In questa sono stati rapiti, vengono gettati nell’arena in scontri anche contro belve feroci (non sono ancora apparse ma ci saranno) e il fair-play è al minimo sindacale, quel poco indispensabile da allontanarmi dal rating rosso e da evitare di far arrabbiare i lettori perché maltratto troppo i loro beniamini.
  • Ho totalmente cancellato qualunque cosa che si rifacesse ad Andre-chan, sia riferimenti che citazioni.
  • Gli scontri hanno una struttura molto più elastica, non sono più tornei di arti marziali, ma sono più simili a quelle che ha dovuto affrontare Hulk nella saga Planet Hulk.
  • Il semplice Ptt è stato affiancato da altri quattro malvagi per fare da giudici di gara.
  • Tanto per andare sul sicuro ho dato una nuova traduzione del Dragon Slave (anche se il significato letterale dell’incantesimo è lo stesso).
  • Ora l’unica cosa che hanno in comune è che gli Slayers combattono altri fandom. La mia Guerra è molto più cruda perché, oltre ai combattimenti feroci, alle terribili barbarie, alle bestie assassine e quant’altro, i miei Poteri di Autore Malefico interverranno spesso ad incasinare i duelli.

Ho sbagliato.

Ho fatto penitenza.

L’autrice contro cui ho commesso il mio errore si è detta d’accordo con la nuova versione.

Ho ri-postato qualcosa che non plagia nulla, anche se tiene i vecchi testi (almeno, la parte di mia sponte), perché mi divertivano.

Ilmio stile non è cambiato.

Quindi perché non recensisce nessuno?

Se volete dirmi che ho sbagliato, ho già capito! Ma ho fatto ammenda.

Scrivo questo alla luce della totale mancanza di recensioni in data odierna, sperando che qualcuno mi dica cosa ne pensa, se così migliorata (perché una cosa che passa da plagio a farina del proprio sacco migliora e basta) è più bella o più divertente.

È chiedere troppo, desiderare che qualcuno prema quel benedetto link “Vuoi inserire una recensione?”, anche dopo la brutta puzzonata che ho fatto prima della ri-scrittura?

Sinceramente e sperante in recensioni, Gamby.

  
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