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Autore: Eleonoruccia    04/05/2016    0 recensioni
La vita di Lexie Evans si intreccia con quella di uno sconosciuto dal quale è attratta e al contempo infastidita. Se cercate una storia d'amore, non è quello che troverete. È piuttosto un incontro-scontro tra due estranei, vittime di un'incoercibile attrazione. Ipnotica. "Non ho mai amato gli spazi angusti. Non che la redazione di una testata giornalistica così importante avesse degli ascensori angusti, intendiamoci, ma la gente a volte sa essere terribilmente ingombrante". Assaggio di una divina tossicità o di un infernale sublime?
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3




Ipnotico. Ipnotico è l’odore delle foglie bagnate di rugiada. Ipnotico è il silenzio che segue un temporale. Ipnotico è l’accenno di due respiri che si sfiorano dopo essersi a lungo cercati, scontratisi per poi perdersi di nuovo. 

Ipnotico. Non c’è forma che possa descrivere meglio ciò che disperatamente inseguo. Ostinato tormento dell’anima mia, persa nel mare nero delle mie più torbide sfumature.

Decido di non pensarci. Spirito illuso e disilluso nel giro di pochi effimeri istanti che sembrano eterni.
Infilo la giacca di pelle, incurante, incrocio il mio sguardo allo specchio; due occhi azzurri scrutano la mia immagine estranea. ‘Estranea’. Sembra ridicolo pensare al mio riflesso come qualcosa che non mi appartenga, eppure la mia immagine serafica non rivela i miei demoni interiori. Mi concedo solo quest’attimo di riflessione, infilo la mano nella tasca in cui il mio cellulare vibra insistentemente. Sullo schermo lampeggia il nome di Chase. Chase Fitzroy Carter. Il mio gemello. Il mio migliore amico. La quintessenza della mia anima, che piuttosto che palesarsi, si nasconde dietro una facciata di strafottente freddezza. 
Ecco, Chase è esattamente l’opposto. Solare e egocentrico, abile con le parole quasi quanto me, ma non esita a mostrare il suo lato solare che lo rende amabile in qualsiasi contesto. Persino da mia madre: Mrs. Carter.
 
***



E’ una notte insolitamente calda per essere dicembre, quando Lexie Evans e Sarah Clarks escono dal taxi che le ha condotte al Loft, sulla 5th Avenue, uno dei locali più In della città. 
Il clima mite ricorda a Lexie il primo giorno di lavoro, quando in un pomeriggio di dicembre i suoi occhi hanno incontrato di nuovo lo sguardo di quell’angelo biondo che, forse, avrebbe cambiato la sua vita per sempre.
 
***



Non posso fare a meno di sentirmi in imbarazzo quando, scendendo dallo ‘Yellow Cab’, lo sguardo di molti giovani newyorkesi si posa sulle gambe affusolate che fanno capolino dall’abito rosso cremisi che Sarah mi ha prestato per l’occasione. Lei del resto, non sembra per niente turbata dalle attenzioni che le sono rivolte; è abituata alla reazione degli uomini alla sua sensualità, anzi, al contrario di me, le occhiate di apprezzamento non fanno altro che rafforzare la sua sicurezza. Ed è dietro il suo incedere così sicuro che, piccola nel mio abito da 700 dollari, seguo la mia migliore amica all’interno del locale al momento più glamour di New York.
Se fino a pochi secondi fa mi sentivo impacciata e fuori luogo, adesso non posso che essere grata all’esuberanza di Sarah per aver insistito tanto affinché non indossassi i miei insulsi abiti. Non sarebbero stati adatti a un ambiente come questo.
Luci di tutti i colori illuminano a intermittenza un ampio salone bianco circondato da vetrate che, estendendosi fino al soffitto, mostrano New York illuminata in tutto il suo spettacolo.
Al centro un’enorme pista da ballo, con tutt’attorno divanetti bianchi che ben contrastano con il nero del pavimento e dell’angolo bar.
La musica, troppo alta, mi impedisce di sentire le parole di Sarah mentre, tenendomi per mano, mi guida tra la folla, ad una scala a chiocciola che conduce ad un soppalco.
Lassù, l’ambiente è, se possibile, ancora più bello, con tavolini in cristallo sparsi qua e là e, in fondo, un piccolo cordoncino rosso che separa la sala principale dal privé. 
Da aspirante photojournalist quale sono, la curiosità ha la meglio e non posso fare a meno di sbirciare quali Very Important People vi siano all’interno. 
Per un attimo, il mio cuore manca un colpo. Lui è lì, con una maglia nera e jeans attillati, sembra divertirsi molto in compagnia del suo vasto gruppo di amici. È lo stesso tizio che ho visto quel pomeriggio al parco durante il servizio fotografico, quello che non sembrava riconoscermi, eppure ho la strana sensazione che non sia il ragazzo strafottente e sicuro di sé  che ho incontrato in ascensore. Piantala, Lexie. Ti stai facendo troppe paranoie. La mia dolce Lily mi intima di lasciar perdere  tutte queste fissazioni, ma Savannah, il diavoletto che mi porto dietro da anni, mi suggerisce di approfondire i miei sospetti. Per una volta decido di ignorarla e mi dirigo al tavolo su cui c’è scritto ‘riservato’, dove Sarah agita le braccia per richiamare la mia attenzione. Dopotutto, potrebbe rivelarsi una serata interessante mi dico, e gioisco dentro per questa casuale coincidenza d’incontri.
  
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