Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony
Ricorda la storia  |      
Autore: Clessidrus    06/05/2016    0 recensioni
Ambientata in una piccola cittadina del Far West, la storia tratta delle avventure di un cowpony solitario che dovrà salvare i cittadini dalla tirannia di un perfido tiranno.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era l'alba di un nuovo giorno a Desert Town, una piccola città abitata da puledrini che vivevano in pace ed armonia tra loro.
A differenza del nome che portava, la cittadina aveva diverse sale giochi, fummetterie, negozi di giocattoli, pasticcerie e sopratutto un rifugio per animali di piccola taglia.
Un'altra particolarità di Desert Town era la valuta usata, i beni materiali e i servizi venivano pagati in caramelle e cioccolatini, infatti le sue caramellerie erano in realtà delle banche dove tenere il zuccheroso denaro. Era come un Paese Dei Balocchi ma senza la malefica fregatura.

Il saloon più frequentato era il Trottolino Amoroso, un locale dove si poteva bere dell'ottimo latte caldo, giocare a Uno scommettendo caramelle e sopratutto c'era dell'ottima musica suonata dal pianista di turno, per non parlare delle belle puledrine che cantavano.
Un giorno entrò nel locale uno straniero, era un puledrino dal manto bluastro e la capigliatura fucsia, aveva gli occhi rossi e un cutie mark a forma di cupcake alla ciliegia. Il ragazzo si avvicinò al barista, un puledrino dal manto grigio con gli occhi e la criniera verde acqua, e come cutie mark aveva una lattina.


- Desidera? - Domandò il barista
- Voglio un bicchiere di latte............con doppio cioccolato. -

Tutti i puledrini furono scioccati nel sentire tale affermazione. Il barista non sapeva che fare, ma alla fine lo accontentò e in pochi secondi gli preparò un bicchiere di latte con doppio cioccolato.

- Sicuro di reggerlo? - Domandò preoccupato il barista
- Scherzi? Giusto ieri mi sono mangiato cento marshmallow e sono andato in bagno solamente una volta. -

I clienti abituali del saloon cominciarono a parlare tra loro.

- Caspita, è il puledrino più tosto che abbia mai visto. -
- Per me sta bluffando. -

Così il puledrino prese il bicchiere e bevve tutto d'un fiato, lasciando basiti tutto quelli che lo stavano guardavano.
Ad un tratto i suoi occhi cominciarono a roteare all'impazzata e rise come un matto a causa degli eccessivi zuccheri che aveva ingerito. Dopo aver tossito un pochino tornò ad essere serio.


- Non l'ho nemmeno sentito. -
- Ma certo. - Disse sarcasticamente il barista mentre puliva il bicchiere
- Chi sei tu? - Chiese uno dei puledrini che giocava ad uno
- I pony di Equestria mi hanno sempre chiamato con diversi nomi. Quelli di Appleloosa mi conoscono come Luke Short, quelli di Dodge City come Wyatt Earp, a casa mia invece Buffo Tappetto. Ma voi, miei stimati coetanei, potete chiamarmi con il nome più selvaggio è brutale che abbiate mai sentito..........Tortino. -
- Aw, è un nome così dolce. - Disse una delle ballerine.
- No, non lo è! - Disse con il broncio il giovane cowpony

Le altre puledrine cominciarono a ridere sottovoce perché trovarono dolce il modo in cui Tortino teneva il broncio.

- Ad ogni modo perché sei qui? - Chiese il barista
- Sono un pony girovago che ama l'avventura. Devo dire che trovo questa città un po noiosetta. Mi sono fatto ingannare dal suo nome, credevo che una città come Desert Town avesse un sacco di problemi. Invece qui è tutto perfetto. -
- Si sbaglia, questa città non si chiama Desert Town, ma Dessert Town. Famosa per le sue esportazioni di dolci. -
- Ma il cartello............ e il narratore......... loro dicevano........ -
- Ho chiesto mille volte a Smemorino di sistemarlo. -
- Scusami Frizzino me l'ero dimenticato. Ti prometto che domani sistemerò tutto. -

Disse Smemorino che stava su un tavolo con alcuni suoi amici

- Finisci la tua storia Smemorino. -
- Ma certo...........ho dimenticato a dove ero arrivato........... pazienza, ve la dovrò raccontare dall'inizio per la settima volta. -

Ovviamente partì un facehoof generale da parte di tutti i clienti del saloon.

- E comunque la nostra città ha un sacco di problemi, ma li mascheriamo egregiamente con tutta la dolcezza e la pucciosità di questo posto. -
- Pucciosità? - Domandò Tortino
- Hey barista? Voglio la coppa speciale per favore. - chiese cortesemente un cliente
- Arriva subito! -

Frizzino andò nelle cucine e preparò una gigantesca coppa gelato al gusto fragola e vaniglia e la consegnò al cliente il suo ordine. In quel momento dalla coppa sbucò una graziosa puledrina che sembrava una piccola e graziosa arancia.

- Ciao tesorino! -

Disse euforicamente la ragazza che diede un bacio sulla guancia del cliente che svenne dalla gioia. Poi la puledrina si leccò il muso ricoperto di panna.

- Ecco a cosa mi riferivo. - Disse allegramente Frizzino
- Adoro fare queste sorprese ai nostri clienti. -

Disse la ragazza dal manto arancione, poi notò il nuovo arrivato e si avvicinò a lui con molta disinvoltura.

- Ciao, non ti ho mai visto da queste parti. Mi chiamo Clementina, lavoro in questo saloon da pochi mesi. -
- Piacere di conoscerti, sono Tortino, professione pony girovago. -
- Sei molto spiritoso. - Disse con tono amichevole Clementina
- Clementina, sali sul palco, devi cantare. - Disse Frizzino
- Vado immediatamente. -

Così la puledrina corse un momento in bagno per togliersi da dosso la crema del gelato, dopodiché con molta disinvoltura salì sul palco e iniziò a cantare la canzone preferita da tutti i pony del saloon accompagnata dalla band e dalle ballerine del locale. In quella circostanza il cowpony guardò ammaliato la bellissima Clementina che con la sua voce aveva attirato l'attenzione di tutti i ragazzi. 

- Quella Clementina sa come trattare i maschi. -
- Già, è veramente incantevole...........volevo dire brava, è molto brava. -

Disse Tortino che cominciò ad arrossire lievemente, a quel punto decise di distrarsi e continuò a parlare con il barista che stava pulendo i bicchieri.

- Prima stavate parlando di alcuni problemi sorti a questa città. -
- Oh sì. Purtroppo la nostra città non è più tranquilla dal giorno in cui si insediò un pericoloso criminale che non si fa scrupoli a rubare le caramelle agli altri. -
- Chi sarebbe costui? -

Domandò lo straniero, ma la sua risposta arrivò immediatamente, perché in quel momento entrò il criminale più temuto della città. Era un puledrino dal manto indaco e con la criniera viola scura, il suo cutie mark era una faccina che brontolava.
I puledrini del locale rimasero immobili sulle loro sedie e fecero finta di non guardare il giovane delinquente che guardò a muso duro un ragazzo che stava seduto sullo sgabello.


- Ehehehehe, prego. Ho tenuto il posto caldo solo per lei signor Brontolino. -

Il ragazzo scese dallo sgabello e corse via dalla paura, mentre Brontolino si sedette al posto libero.

- Che avete da guardare? - Domandò minacciosamente Brontolino

I clienti ripresero le loro attività sforzandosi di non guardarlo, mentre il pianista iniziò a suonare la canzone preferita del criminale . Dopodiché Brontolino sbatté gli zoccoli sul tavolo.

- Barista! Voglio la coppa speciale, immediatamente! -
- Certamente........... brutto scorbutico. -
- Come hai detto scusa? - Domandò il delinquente con la pistola a portata di zoccolo
- Oh beh, ho detto...........arriva subito. Datemi solo un paio di secondi. -

Frizzino entrò velocemente nella cucina del locale e preparò la coppa speciale. 
Intanto per ammazzare il tempo Brontolino prese la pistola e la punto contro un pony che stava giocando a carta.


- La prego signor Brontolino, non faccia. -
- Oh andiamo, lo devo fare, mi sto annoiando. -

Alla fine Brontolino sparò un colpo e centrò il poveretto che cadde a terra. Tutti guardarono la scena e iniziarono a piangere per lo sconforto.................fino a quando la vittima non si alzò.
Infatti a Desert Town le pallottole erano fatta di chewing gum già masticate, e erano talmente appiccicose da attaccarsi facilmente al manto dei pony.


- Non è giusto, è già la quarta volta in due settimane che mi scegliete come bersaglio. Adesso dovrò radermi il petto............ di nuovo! -

Disse il puledrino che uscì dal saloon piangendo. Intanto tornò Frizzino con la coppa speciale.

- Ecco a te, spero che sia di tuo gradimento. -

Dalla coppa gelato sbucò una puledrina dal manto coloro zucchero filato, e prima che potesse fare o dire qualcosa venne legata con un lazo da Brontolino.

- Ciao bellezza, ti va di venire a casa mia a giocare a scacchi? - Domandò Brontolino
- No, non voglio giocare con te. -
- Non hai scelta, ti ho legata come una salsiccia. -
- Lasciami andare, ti ho detto che non voglio. -
- Niente storie, vedrai che ci divertiremo. -

Brontolino tirò senza sosta la fune e provò a trascinare la ragazza, ma ad un certo punto venne colpito in testa da un cuscino. Era stata Clementina a lanciare l'oggetto più pericoloso che si potesse trovare a Dessert Town.

- Lasciala andare Brontolino! Siamo stanchi della tua prepotenza! Se fossi tua madre ti sequestrerei tutti i tuoi giocattoli e ti farei andare a letto senza cena! -

Tutti i presenti rimasero ammutoliti, non perché Clementina si era ribellata al manigoldo, ma per le parole che aveva adoperato. A Dessert Town colui o colei che iniziava la frase con "Se fossi tuo padre o tua madre", rischiava dalle due alle venti lune in cella. Ovviamente questo fece arrabbiare moltissimo Brontolino.

- Come osi parlarmi in questo modo?! -

Preso dalla collera il piccolo delinquente liberò la puledrina e con il lazo prese Clementina per gli zoccoli e la legò come una salsiccia.

- Pagherai per quello che hai detto cantante da strapazzo. -

Poi Tortino prese la sua pistola per puntarla contro Brontolino..............ma quest'ultimo aveva già puntato la sua arma sulla criniera della povera Clementina.

- Non ci provare straniero, altrimenti rovinerò la sua criniera con una gomma appena masticata. -
- No ti prego, ci ho messo sedici ore ad eliminare le doppie punte! - Urlò Clementina dalla paura
- Sei veramente un mostro. - Disse Tortino

Brontolino iniziò a indietreggiare con in groppa l’ostaggio e senza che nessuno potesse intervenire uscì dal saloon e cavalcò il suo monopattino.

- Si va a casa! – Esclamò il delinquente

Tortino uscì velocemente dal locale per fermare Brontolino, ma il farabutto corse il vento. 

- Per mille cactus spinosi! -

Disse scoraggiato il puledrino che gettò a terra il cappello dalla rabbia e rientrò immediatamente nel saloon.

- Frizzino? Sai dov'è diretto? – Domandò Tortino
- Di sicuro nella sua caverna sul monte Caramellato, li tiene tutti i giocattoli confiscati e i suoi “forzati” ospiti. –
- Intendi i suoi prigionieri? –
- E io che ho detto? Purtroppo per Clementina è la fine, nessuno è mai uscito dal suo covo. –
- Non capisco, ve ne state lì impalati mentre quel bullo tiene prigionieri dei poveri innocenti? –
- Siamo pony pacifisti e crediamo nella bontà del prossimo. – Disse uno dei clienti 
- Cosa? –
- Devi sapere che in questa città noi pratichiamo il culto delle Fluttershynesimo. Lodiamo il pony della flora e della fauna Fluttershy e usiamo i suoi insegnamenti nella vita reale. – Aggiunse un altro cliente
- Ok, questo spiega un sacco di cose. Ecco perché pratico il Dashienesimo. – 

Disse Tortino che si diede un facehoof, ma nonostante ciò lui non si diede per vinto.

- Ascoltatemi puledrini e puledrine di Dessert Town, io vi prometto sul mio onore e i biscotti all’amarena che catturerò Brontolino e salverò i prigionieri dovessi campare per centocinquanta lune senza mangiare nemmeno una caramella gommosa! –

Al discorso di Tortino applaudirono tutti i clienti del locale, mentre Frizzino pianse per la commozione.

- E’ un gesto nobile da parte tua, ma dovrai sbrigarti. Tra poco Brontolino raggiungerà il suo covo e chissà a quali terribili giochi costringerà a giocare la povera Clementina. –
- Sarà difficile, lui ha il monopattino MX-42 con pedana in alluminio e ruote più grandi. Non riuscirò mai a raggiungerlo con il mio vecchio catorcio. –
- Forse io posso darti una zampa. – 

Disse un puledrino con gli occhiali da nerd che sorseggiava un frullato alla fragola.

- In che modo? – Domandò Tortino 
- Ho appena inventato un mezzo che rivoluzionerà la storia, seguimi! -

Così Tortino e Frizzino seguirono il giovane inventore fuori dal saloon e lì c’era un bizzarro veicolo a tre ruote.

- Forte! – Disse stupefatto Tortino
- Questo gioiellino è in grado di andare ad una velocità superiore a quella di qualsiasi monopattino, inoltre è molto utile per il rassodamento della massa muscolare. L’ho chiamato “Il monopattino con la ruota in più”. –
- Eh, che ne dici di triciclo? – Gli propose Tortino
- Fa lo stesso. – Concluse il nerd

Lo straniero salì sul veicolo e mise gli zoccoli posteriori sui pedali.

- Buona fortuna Tortino. – Disse il barista
- Stai tranquillo, tornerò da vincitore. –

E fu così che il nostro eroe partì per un pericoloso viaggio per fermare Brontolino e salvare la ragazza di cui si era invaghito da almeno venti minuti. 
Intanto il delinquente raggiunse la sua tana con il fiatone a causa della ripida salita, dopodiché prese Clementina e la liberò.


- Benvenuta a casa mia! – Disse orgoglioso di se Brontolino

La ragazza diede una rapida occhiata e notò che la caverna era ben arredata, poi sentì le urla dei prigionieri.

- Facci uscire! –
- Ti prego! –
- Abbi pietà di noi! –
- Silenzio cani! Altrimenti non avrete i biscotti! – Disse lo scontroso pony
- Come osi trattare dei pony come degli animali domestici? – Domandò inorridita Clementina
- Cosa? No, quella è la cella dove ho rinchiuso tutti i piccoli cani stanadiamanti, la cella dei pony è laggiù in cucina. –

Poi Clementina sentì le urla strazianti dei pony provenire dall'altra sala.

- Basta per favore! –
- Non vogliamo più giocare con te! –
- Tranquilli oggi giocherò con una nuova amica. Allora Arancina……… -
- Clementina. –
- E’ la stessa cosa. A cosa vuoi giocare? A scacchi? A campana? A Monopony? –
- Ascoltami svitato, tu non mi costringerai a giocare a nessuno di questi giochi. Mi sono spiegata? –

All'inizio Brontolino non disse nemmeno una parola e cominciò a trottare attorno al suo ostaggio. Clementina aveva un po’ di paura perché non aveva la benché minima idea della reazione che avrebbe avuto il suo rapinatore, fino a quando non iniziò a ridere.

- A dire la verità ho un metodo infallibile per ottenere sempre quello che voglio. –

Ad un tratto prese una boccetta di profumo dal cappello e lo spruzzò contro Clementina che iniziò ad annusarne la fragranza.

- Oh no, sei un villano, vuoi farmi addormentare con l’essenza di vaniglia! Devo resistere …….. ma il profumo è così buono, è come riceve le carezze dalla propria mammina. –

Alla fine Clementina cedette, cadde a terra e cominciò a dormire mentre Brontolino emise la sua risata diabolica. 
Non molto lontano dal nascondiglio di Brontolino, il prode Tortino continuò a pedalare. Non fu difficile trovare la strada anche perché la scia che aveva lasciato il malvivente con il suo monopattino gli dava un grande aiuto.
Tuttavia Tortino cominciò a sentire molto caldo e come uno schiocco si era dimenticato di prepararsi una borraccia d’acqua per il viaggio, fino a quando non vide un puledrino con un totem in testa.


- Hey! Per caso sei uno sciamano? –

Il ragazzo annuì con la testa.

- Ottimo, potresti fare la danza della pioggia per favore? –

Il piccolo sciamano lo accontentò e attraverso dei passi di break-dance creò dei nuvoli di pioggia e cominciò a piovere………….. peccato che quello che era……….

- Limonata? E cosa me ne faccio? Se la bevo mi verrà ancora più sete! Preferisco rimanere disidratato grazie. –

Così Tortino proseguì il viaggio nonostante la gola secca.
Nel frattempo Clementina si svegliò e notò che i suoi arti erano stati bloccati da delle funi legate a dei paletti di legno. 
Con tutta la forza provò a liberarsi ma con scarsi risultati, fino a quando non giunse Brontolino.


- E’ inutile, sono molto bravo a fare i nodi avendo uno zio che lavora nella marina. –
- Che cosa hai intenzione di fare? –
- Ti costringerò a giocare con me. E per farlo userò gli animali più diabolici che Equestria abbia mai visto. Ha ancora una possibilità, dimmi che vuoi giocare con me e io ti libererò. –
- Strozzati con la pasta di zucchero. –
- Lo prendo per un no. Mi dispiace, ma non mi dai altra scelta. –

A quel punto Brontolino si avvicinò alla gabbia delle sue bestie e l’aprì. 
In meno di pochi secondi gli animali uscirono e si avvicinarono a Clementina, quest’ultima tremò di paura perché attorno a lei si erano avvicinati tantissimi………conigli.


- No aspetta Brontolino, richiama i tuoi animaletti e io giocherò con te a qualsiasi gioco che tu voglia. –
- E’ troppo tardi ormai. Coniglietti? Mostratele tutto il vostro affetto! –

I conigli cominciarono a salire sulla pancia di Clementina e strofinarono i loro musetti su di essa. La ragazza cominciò a ridere e a lacrimare dagli occhi.

- No! Vi prego! Basta! -

Poi i soffici animaletti cominciarono ad usare i suoi zoccoli come cuscini e la guardarono con i loro occhi sgranati. Clementina era in serio pericolo, perché non solo si stava godendo un rilassante massaggio ma non poteva fare a meno di ammirare la pucciosità di quei conigli. 

- Ti scongiuro, questa tortura è terribile, falli smettere! Voglio giocare! -
- Oh mia cara, ma questo è il gioco. Si chiama "Una dolce fine", presto piangerai e singhiozzerai talmente tanto per l'eccessiva pucciosità dei miei coniglietti che ti mancherà il fiato. Sono veramente un essere spregevole. -

Ma mentre Brontolino gongolava per l'imminente vittoria, sentì il rumore di un veicolo a tre ruote. Era quello di Tortino che finalmente riuscì a raggiungere il covo, tuttavia aveva il fiatone per la ripida salita che aveva percorso, senza contare che stava morendo di sete.

- Lasciala..............andare.........oppure io........oppure io...........accidenti sono assetato. Dammi un po d'acqua, ti prego? -
- Oh poverino, ma certo. Anche se sei mio nemico, sono sempre un buon padrone di casa. -

Così il malvivente andò in cucina a prendere una bottiglia d'acqua e la consegnò a Tortino. 

- Tieni, non fare complimenti. -

Tortino cominciò a bere tutto d’un fiato dalla bottiglia riempiendo le sue guanciotte di acqua. Dopo essersi idratato il puledrino assunse un atteggiamento da eroe della situazione.

- Molto meglio. Arrenditi Brontolino, libera subito Clementina e gli altri prigionieri o sarò costretto ad usare le maniere forti. –
- Questa è buona, pensi veramente di avere qualche possibilità contro di me? D’accordo, accetto la sfida! -

Poi il delinquente andò un attimo nel ripostiglio e prese dagli scaffali le armi più pericolose che aveva in casa………….due polli di gomma, e ne consegnò uno a Tortino.

- Allora mi stai sfidando ad un duello all'ultimo sangue? Guarda che ho studiato l’arte del “colpo di gomma” da un vecchio eremita che vive sulla cima del Monte Della Risata. –
- Ah davvero? Io invece……….no, sono un autodidatta. In guardia! –

Così i due puledrini presero con la bocca le loro armi letali e cominciarono a duellare tra loro. Era una lotta senza esclusioni di colpi e i due combatterono come se fosse una questione di vita o di morte.
Tortino e Brontolino uscirono dalla caverna e continuarono il duello all’aperto, mentre i conigli continuarono a torturare amorevolmente Clementina.
La ragazza cominciò a riflettere ed ebbe un idea su come liberarsi.


- Ah che meraviglia, siete delle creature così adorabili. Mi sento un po’ in colpa, voi mi state trattando come una principessa mentre io non so come ricambiare la vostra gentilezza…………..Ma certo, se mi liberate potrei spazzolare le vostre soffici code batuffolose. Allora ci state? -

I conigli in un primo momento non erano molto convinti di fidarsi di lei, ma poi vennero attratti dagli occhi sgranati della puledrina che li guardava con aria innocente. Alla fine accettarono l’offerta e slegarono Clementina.

- Grazie tesorini. Mettiamoci a lavoro. -

A quel punto Clementina prese una spazzola per gli animali e cominciò a pettinare la coda del primo coniglio.

- Mentre aspettare, qualcuno puoi prendermi le chiavi per aprire le celle dei prigionieri, per favore? –

I conigli si rifiutarono di obbedirle, ma vennero di nuovo ipnotizzato dallo sguardo da cerbiatto di Clementina e corsero subito a recuperare le chiavi. 

- Magari il mio sguardo funzionasse sugli ausiliari del traffico, così non pagherei più nessuna multa. – 

Concluse Clementina che continuò a spazzolare le code dei conigli. 
Intanto Tortino e Brontolino continuarono a loro lotta all'ultimo pollo, il cowpony solitario mostrò un innata abilità per questa arte, ma il farabutto era molto bravo a schivare i colpi. 


- Devo ammetterlo, sei molto bravo. - Disse Tortino
- Ti ringrazio, ma le tue lusinghe non ti salveranno. -

Ad un tratto Brontolino con la sua abilità e riuscì a disarmare il suo avversario che ormai era con le spalle al muro.

- Per te è finita cowpony, preparati ad essere schiaffeggiato dal mio pollo di gomma! -

Ma prima che potesse dargli il colpo di grazia, Brontolino sentì delle urla di gioia. Dalla caverna uscirono tutti i suoi prigionieri che corsero più veloci del vento per salvarsi il proprio manto. 
L'ultimo pony ad uscire era Clementina insieme alla mandria di conigli e proprio in quell'istante Tortino escogitò un efficace diversivo.


- Guarda, c'è il carrettino dei gelati! -
- Dove?! -

Esclamò Brontolino alla ricerca del gelataio. Tortino ne approfittò per scappare con la puledrina in sella al triciclo, ma Brontolino si accorse subito dell'inganno e andò a prendere subito il suo monopattino.
Così partì l'inseguimento, la coppia aveva un buon margine su Brontolino.


- C'è l'abbiamo fatta! - Urlò di gioia Clementina
- Aspetta a cantar vittoria. - Disse Tortino

Il cowpony non aveva torto perché in quel preciso istante Brontolino cominciò a sparare. In quella circostanza usò come proiettili dei chiodi e uno di essi centrò la ruota posteriore sinistra del triciclo facendo rotolare i due pony in sella su una valle piena zeppa di cuscini.

- Che botta. - Disse intontita Clementina
- Ma cosa.............. -

Tortino non terminò la frase perché giunse Brontolino con la pistola puntata contro di loro.

- Sorpreso? Ho piazzato moltissimi cuscini ai piedi della montagna, ci tengo alla sicurezza dei miei ospiti. Per voi è finita, vi rinchiuderò nelle mie prigioni e giocheremo insieme per sempre! -

Brontolino continuò a camminare verso di loro ma ad un tratto iniziò a sprofondare.

- Oh no, sto calpestando i cuscini più morbidi! Sto per essere risucchiato dai cuscini mobili! Aiuto! Aiuto! - 

Il povero puledrino stava per essere risucchiato da tutta quella morbidezza fatta di piume. Tortino non ci pensò due volte e corse verso di lui lanciandogli un lazo.

- Afferralo presto! -

Non appena Brontolino prese il lazo, Tortino e Clementina cominciarono a tirare con i denti e alla fine riuscirono a salvargli la vita..............ma essendo un criminale ne approfittarono per legarlo come una salsiccia.
Così i nostri eroi cominciarono a trottare per raggiungere Dessert Town.


- Il tuo regno del terrore è finito Brontolino. Nessuno giocherà più con te. - Disse Clementina
- No! Non è giusto, io vi offro ogni tipo di gioco e voi li rifiutate. Solo perché voglio giocare con voi vengo punito. - 
- Giocare? Tu mi hai imprigionata! - Ribatté la puledrina
- Solo perché ci tenevo a giocare con te. Nessuno vuole essere mio amico, anzi mi evitano. Eppure ho sempre dei bei giochi, offro cibo e bevande, inoltre pulisco lo sporco che lasciano. Dov'è che sbaglio? -
- Sbagli l'atteggiamento. E' vero ti comporti come un vero gentelcolt in casa, ma non puoi creare l'amicizia basandoti solo sulle cose materiali. Interessati un po quello che vogliono gli altri e non solo quello che vuoi tu. - Disse saggiamente Tortino
- Wow...........grazie. -

Intanto a Dessert Town un puledrino stava facendo la vedetta dalla torre dell'orologio, mentre tutti i cittadini aspettarono con impazienza le sue notizie.

- Allora lo vedi? - Domandò Frizzino
- Non ancora...................aspetta. Sì! E' Tortino! E c'è anche Clementina! -

La folla iniziò ad urlare di gioia e non appena Tortino e Clementina entrarono in città li accolsero come se avessero vinto i Giochi Di Equestria. I cittadini alzarono in cielo il loro grande eroe, finché non giunse il sindaco Leggino.

- Tortino, per aver salvato la vita di questa ragazza dalle grinfie di questo fuorilegge, ti consegno ufficialmente una riproduzione in finissimo cioccolato a latte della chiave della nostra città. - 

Poi arrivò il segretario del sindaco che consegnò la piccola chiave all'eroe.

- Incredibile, grazie di cuore. - Rispose Tortino con un pizzico di sarcasmo
- E ora veniamo a noi lestofante. Siamo stufi delle tue continue birbonate............-

In quella circostanza tutti risero per l'ultima parola che il sindaco aveva detto.

- Silenzio! Per tanto la tua punizione sarà...................non mangiare la Nutella per un anno intero! -
- No!!!!!!!!!! - Urlò il povero Brontolino
- Aspetti signor sindaco! Non dategli questa punizione severa! - Disse Tortino
- Se la merita per quello che ci ha fatto passare in questi ultimi tempi! -
- Ma lui voleva solo degli amici, pensava che questo fosse l'unico modo. Dategli un'altra possibilità, vi prometto che questa volta sarà molto più socievole. -
- Oh sì, vi prego! Mi dispiace per quello che ho fatto! Non sapevo che esistessero altri modi per farsi degli amici. Cercate nel vostro cuore la forza per perdonarmi. -

In quel momento il piccolo delinquente iniziò a piangere come una fontanella. Nel giro di un paio di secondi i cittadini di Dessert Town cominciarono a intristirsi, perfino il cuore del sindaco si sbriciolò come un biscotto inzuppato nel latte.

- Va bene, va bene! Ti perdoniamo! ma smettila di piangere, altrimenti piango pure io! - Disse in sindaco Leggino che iniziò a piangere in maniera ridicola.
- E comunque il nostro credo ci impone di essere gentili con tutti. - Affermò Frizzino
- Per fortuna che io sono un Twilightista. - Concluse Brontolino
- Grazie signor sindaco, insegnerò al nostro nuovo amico i veri valori che stanno alla base dell'amicizia. - Concluse Tortino

Così la pace regnò sovrana a Dessert Town.
Da quel giorno Brontolino diventò più gentile verso il prossimo e promise di non obbligare più qualcuno a giocare contro la sua volontà.
Nonostante in questa storia c'era un criminale, l'unico pony che ricevette la punizione fu Clementina per aver detto quell'ingiuria contro Brontolino. Dovette lavorare a campi di marshmallow per sei mesi come spaventa-pony per evitare che qualche delinquente provasse a mangiucchiarsi quelle prelibatezze zuccherata.
E il nostro eroe, vi domanderete? Il sindaco lo nominò sceriffo della città................... ma lui rifiutò, perché era un pony molto ambizioso, e sapeva serviva qualcuno che praticasse un mestiere indispensabile per questa città. 
Infatti diventò un dentista e guadagnò un sacco di soldi visto che a Dessert Town i puledrini mangiavano grandi quantità di zuccheri e si facevano venire le carie ai denti.




 FINE 


L'Angolo Dell'Autore

Nell'ultima prova mi avete fatto arrabbiare costringendomi a scrivere una storia sanguinolenta. 
Vediamo se sopravvivrete dopo aver letto questa storia super zuccherosa e super pucciosa...............se ci siete riusciti spero che almeno vi sia piaciuta
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > My Little Pony / Vai alla pagina dell'autore: Clessidrus