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Autore: Ash Visconti    10/05/2016    0 recensioni
“Oh sì, pensi che io sia pazzo, lo pensate tutti… ma, Fury, a te ed agli altri non è mai venuto in mente che forse io volevo solo il bene per l’umanità?”
Norman Osborn post Dark Reign.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Norman Osborn
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mister Osborn. Goblin Verde. Pazzo. Iron Patriot. Eroe. Sporco criminale. Con quanti appellativi lo avevano definito in tutti questi anni?
Oh, quanto era cambiato da quando aveva acquisito quella formula del Dottor Stromm, ed era diventato un nuovo essere più forte, più resistente, più determinato e deciso, il Goblin!
Aveva tutto: al determinazione ed i mezzi per fare il buono ed il cattivo tempo, per essere il principe del crimine, ma subito un eroe mascherato gli si era parato davanti: l’Uomo Ragno!
Quel dannato eroe! Sua ossessione! Quante volte aveva desiderato vedere il suo fottuto cadavere ai suoi piedi!
Oh, ma lui aveva scoperto chi si celava sotto la maschera del ragno (e viceversa) ma quello sbruffone  dell’Arrampicamuri aveva imparato, non sulla sua pelle ma sulla sua anima, cosa si rischiava nello sfidarlo. Si rischiava di farsi male, molto male, ma soprattutto di perdere i propri cari. Così imparò Peter Parker, la notte in cui morì Gwen Stacy.
Lui ed il ragnaccio si erano scontrati in uno scontro all’ultimo sangue dove il ragno aveva sfogato tutta la sua furia ma non l’aveva ucciso l’eroe, bensì il suo aliante. Ricordava bene il dolore che aveva provato quando le lame del suo aliante gli avevano trapassato il petto, quando l’acciaio gelido gli era entrato nella carne…
Ma non era morto. No.
Era sopravvissuto grazie ad un fattore rigenerante di cui egli stesso non era a conoscenza, ed aveva tramato nell’ombra per anni dall’Europa per rovinare la vita di Peter Parker. Proprio lui infatti aveva avviato tutti gli eventi della faccenda dei cloni del Ragno, al solo scopo di far credere a Parker di essere un falso.
Eheheheheh… che goduria lo shock di Parker nel rivederlo… Peter avrebbe scoperto in seguito che era anche riuscito a far abortire contro il suo volere e senza che lo sapesse sua moglie Mary Jane, incinta al nono mese di quella che doveva esser la loro primogenita.
Fu lui uccidere Ben Reilly, ma fu sconfitto momentaneamente dall’Uomo Ragno, quando lo crivellò con le sue bombe zucca. Peter scoprirà in seguito che Norman era anche riuscito a far abortire contro il suo volere e senza che lo sapesse la sua cara mogliettina Mary Jane, incinta al nono mese di quella che doveva essere la loro primogenita.
Grazie al su patrimonio mise a tacere ogni possibile domanda sul suo recente passato e sull’identità di Goblin (ah, il potere dei soldi!) e per mesi si divertì un  mondo a perseguitare l’Uomo Ragno attaccandolo tramite la stampa e mettendo sulla sua testa una taglia di cinque milioni di dollari, nonché facendolo accusare di omicidio. Infine, di nuovo come Goblin, lo sfidò apertamente dopo aver rapito la sua cara zietta. Qualcosa però andò storto: dopo aver partecipato alla mistica Riunione dei Cinque, infatti, egli credeva di aver ottenuto il potere supremo, ma ebbe invece in dono la più totale follia. E l’Uomo Ragno lo sconfisse ancora.
Essendo la sua identità ancora segreta, venne curato in casa sua con cerotti epidermici e psicofarmaci per mantenerlo in uno stato di accettabile lucidità.
Ma niente poteva fermare il Folletto Verde!
Attaccò di nuovo Peter, questa volta ipotizzando di farne il suo erede sciocca idea: l’Uomo Ragno ebbe la meglio e si stupiva pensando che all’epoca meditava Osborn addirittura il suicidio.
Mah, misteri della depressione!
Alla fine però, l’identità di Goblin venne finalmente svelata pubblicamente e Osborn fu arrestato.
Ma le prigioni non sarebbero state a lungo la sua casa quando quegli idioti degli eroi cominciarono a menarsi tra loro per quello stupido Atto di Registrazione, quel coglione di Tony Stark, sfruttò Goblin, insieme ad altri supercriminali radunati in una task force speciale chiamata "Thunderbolts", tenuta sotto strettissima sorveglianza, per sostenere il fronte a favore della registrazione.
Seriamente, Stark lo capivi che i Thunderbolts non erano una semplice Legione Penale?
Ma qualcosa cambiò con quell’esperienza, sì cambiò: il Goblin fu messo da parte e venne richiamato dal governo per diventare il direttore dei Thunderbolts.
Fu lui, sì lui, sotto gli occhi delle telecamere di tutto il mondo, ad uccidere la regina Veranke, mettendo fine all'invasione aliena degli Skrull e liberando il mondo.
Quel giorno fu un eroe.
Il Presidente degli Stati Uniti destituì Stark dal ruolo di direttore dello S.H.I.E.L.D. e dell’Iniziativa, mettendo lui, sì lui, Norman Osborn al suo posto: in questo modo egli assunse il totale controllo della comunità supereroistica.
Una nuova era cominciò.
Dette così via al suo Regno, organizzando subito una riunione chiamata Cabala con alcuni dei maggior criminali del mondo: il Dottor Destino, Namor il Sub-Mariner, Emma Frost, Loki e Hood.
Sciolse lo S.H.I.E.L.D., lo sostituì con l’organizzazione H.A.M.M.E.R., e decise di creare una nuova formazione di Vendicatori (appoggiata dal Governo), formata da validi combattenti: Occhio di Falco, l’Uomo Ragno, Ms. Marvel, Wolverine, Capitan Marvel, Ares, il dio della guerra e Sentry, l’eroe col potere di un milione di soli che esplodono.
“Il mio nome è Norman Osborn... e approvo questi Vendicatori!”
Occhio di Falco… alias l’infallibile Bullseye; l’Uomo Ragno… altri non era che Venom, imbottito di psicofarmaci per mantenere un aspetto umanoide; Ms. Marvel era la bionda Moonstone, che sostituiva una ribelle Carol Danvers; Wolverine, era solo Daken, il figlio di Wolverine dagli stessi poteri, con addosso un vecchio costume pacchiano di suo padre; e Capitan Marvel, è il kree Noh-Varr successore di Mar-Vell, un pappamolla che non capiva i loro metodi necessari.
Su suggerimento di Ares, si rese conto che mancava una figura simbolica come Capitan America o Iron Man ed allora assunse il ruolo di leader sul campo, indossando una della armature di Stark dipingendola dei colori della bandiera U.S.A. e adottando il nome di Iron Patriot.
“Oh sì, sei molto figo con quella cosa addosso Osborn!” aveva scherzato Daken.
Daken, piccolo bastardo arrogante! Ora lo sapeva, si divertiva alle sue spalle, ora lo sapeva, sì, sembrava che aiutasse i suoi nemici ma in realtà voleva solo divertirsi e creare caos, quel piccolo figlio di puttana era leale solo a sé stesso!
Ma lo consolava il fatto che per la massa lui era un eroe. Era Iron Patriot, che avrebbe sconfitto ogni male!
“Io, Norman Osborn... ho ricevuto le chiavi dell’impero!”
Per aumentare il potere a sua disposizione, aveva creato la sua formazione di X-Men, gli Oscuri X-Men, sotto il comando di Emma Frost, sua socia nella Cabala. Peccato che tutto andò a puttane quando i lacchè di Xavier si misero a fare i fottuti eroi ed Emma e Namor rivelarono il loro doppio gioco. Furioso per l’umiliazione, partì insieme agli Oscuri Vendicatori e agli Oscuri X-Men per sconfiggere definitivamente i mutanti. Benché con la sua armatura sconfisse con facilità Scott Summers la superiorità numerica degli X-Men era schiacciante e decise di ritirarsi insieme ai suoi uomini.
Gli sciocchi cercavano di opporglisi, ma lui aveva i mass media e la gente lo adorava!
”Io sono Norman Osborn... e su un canale nazionale mi hanno accusato di essere un pazzo criminale!”
“Io sono Norman Osborn... e sono stato curato! Non sono più Goblin, ovviamente.”
Poi il suo regno finì.
Finì quando decise di assaltare Asgard stessa.
Con un pretesto fattibile (che non sia mai che non sia fattibile!, eh!) lui, i suoi Oscuri Vendicatori ed i soldati dell’H.A.M.M.E.R. sono andati in Oklahoma per assediare la patria di Thor.
Ma questo segnò la fine del suo "regno" giacché decise di attaccare senza la necessaria autorizzazione presidenziale e si pose definitivamente fuorilegge. Un redivivo Capitan America guidò verso Asgard vari gruppi di Vendicatori non ufficiali e supereroi non registrati in difesa dalla patria di Thor.
Qui, fu sconfitto anche se rischiò di lasciarci anche lui la pelle quando Sentry fu posseduto da suo lato oscuro Void.
Ed ora eccolo qui, in una cella di massima sicurezza del Raft, assieme a tutti i suoi complici ancora vivi.
Beh, tranne Daken…
Sentì che qualcuno lo stava osservando dallo spioncino della porta e, voltandosi, lo riconobbe.
“Nick Fury, sei qui per divertirti alle mie spalle?”
“In realtà volevo che mi aiutassi a risolvere un dubbio: il tuo “regno” era proprio necessario?”
“Ma certo! Per il bene dell’umanità lo era!”
L’occhio dell’uomo sprizzava puro scetticismo.
“Oh sì, pensi che io sia pazzo, lo pensate tutti… ma, Fury, a te ed agli altri non è mai venuto in mente che forse io volevo solo il bene per l’umanità?”
“Chissà perché non ti credo…”
Idiota idealista!
“IO volevo solo fare del bene al mio paese e al Mondo: ma ti sei guardato attorno? O sei irrimediabilmente cieco? La Terra è in balia di mutanti, psicotici con superpoteri, terroristi, alieni e mostri. Chiunque abbia un potere al di là di un normale essere umano, si sente autorizzato a mettere un costume colorato e pensa di essere al di sopra della Legge. Sai, ci sono cinque diversi possibili modi in cui l’umanità finirà…”
E li elencò sulla punta delle dita:
“I mutanti prenderanno il potere e cancelleranno la razza umana. Hulk perderà finalmente il controllo di sé e diverrà inarrestabile. Il Punitore ucciderà la persona sbagliata e darà origine ad una serie di eventi che porteranno ad un olocausto nucleare. Prima o poi i supereroi affronteranno una minaccia di cui non capiranno l’entità o la vera natura e, nel tentativo di distruggerla, arrecheranno un danno irreparabile al pianeta. Il Dottor Destino darà libero sfogo alle sue manie di grandezza e attaccherà varie nazioni con la sua tecnologia avanzata…
Capisci? Capisci? IO sono l’unico, L’UNICO, in grado di fermare tutto questo! A tal fine operava la H.A.M.M.E.R. e i miei Vendicatori!”
Seguì un momento di silenzio, poi Fury parlò:
“E’ vero il mondo è caotico… ma gli eroi esistono proprio per questo: per controbilanciare il caos.”
Idiota idealista!
“Dimmi, anche l’assalto ad Asgard faceva parte di tutto questo?”
“Era necessario!”
“Sapevi che in realtà Loki ti stava plagiando affinché attaccassi Asgard?”
COSA?
“C-come? E perché?”
“Beh, perché Loki è Loki. Anche se alla fine sembra essersi pentito. Si è sacrificato per fermare Void…”
Nick Fury non poté proseguire di fronte ad un suo sclero verbale, ed alla fine decise di lasciarlo solo a sfogarsi.
Era assurdo, era il re aveva tutto sotto controllo ed invece era un burattino ed aveva perso tutto, tutto!
Qualcuno rise.
Si voltò ed eccolo, eccolo! Lì, nell’angolo, il Goblin Verde rideva di lui.
“Smettila di sghignazzare! E? colpa tua, è solo colpa tua tutto quello che è successo!”
Quello rise e avvicino il suo volto ad un centimetro dal suo.
“Sveglia Osborn! Comando io! Non tu! Norman Osborn, piantala di prenderti in giro... io sono qui. Sono sempre qui! E-he-heheheeeeeeeeeee!”.
 
   
 
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