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Autore: Anastasija00V    12/05/2016    0 recensioni
Eravamo soli.
Io e lei.
Kamijo-Hizaki.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note:ho immaginato l'impersonificazione di Kamijo in Luigi XVII, e quella di Hizaki in sua sorella, Marie Thérèse Charlotte, conosciuta più comunemente come Madame Royale.

Spero vi piaccia ^_^

 

 

Eravamo soli.

Io e lei.

La mia principessa.

Io e Marie Thérèse Charlotte, che si faceva chiamare semplicemente “Marie Caroline”, come la sua zia preferita. Sorella di nostra madre.

 

Io e lei.

Mia sorella.

Quell'altezzosa di Madame Royale.

 

Io e lei.

Che avevamo passato le pene dell'inferno, che avevamo appreso la morte dei nostri genitori quando non eravamo che bambini.

Decapitazione.

Solo bambini.

Torture.

Eravamo solo bambini!

Prigione.

Solo...bambini...

 

Io e lei.

Che bello, sembra tutto come prima!

 

Divisi.

 

Prima.

 

Io e lei.

Mi guarda.

Non parla.

Ha deciso di portare il lutto con se.

Ama sempre le belle cose.

Ma non parla.

 

Io e lei.

Vicini e distanti.

Eppure insieme.

 

Hai visto mamma?

 

Io e lei.

Mi guarda.

Immobile.

Non piange.

Bellissima e triste.

Sembra una bambola.

Io e lei.

Ci prendiamo per mano.

Avanziamo come soldati in questa radura zitta, dove le foglie degli alberi si muovono. Non sussurrano.

Anche i fiori sono in lutto.

Qualche rosa qua e là.

Selvatica.

Non siamo come loro.

Non lo siamo mai stati.

Nemmeno io.

 

Avanziamo ancora.

Non possiamo avere freddo.

Ma percepisco che si gela.

 

Siamo a Saint-Denis.

Io e lei.

Non so cosa ci sia venuto in mente.

Non siamo mortali.

Qualcuno ci guarda.

La città non dorme. Mai.

La città è un po' come noi.

Solo più sfuggente.

Io resto.

Noi restiamo.

 

Entriamo nella basilica.

Io e lei.

C'è profumo.

Un profumo diverso.

Mi viene in mente quello di nostra madre.

Parfum de Trianon.

Ma qui non c'è niente che assomiglia a casa nostra.

Ci sono tombe.

Tante tombe.

Marie Caroline si stringe a me.

 

Non aver paura principessa.

 

Mi guarda.

L'espressione cambia.

Mi dice che non vuol restare.

Ma in cuor suo sa che deve.

Proseguiamo.

Sembra una danza.

Un altro ballo a Versailles.

Ma non c'è la musica e tutto tace.

Non si può parlare.

Solo pregare.

 

Ecco la tomba!

Io e lei.

Lei è totalmente distrutta.

Non si inchina.

Non piange.

Restiamo composti.

Come ci aveva insegnato lei.

Fino al giorno della sua morte.

 

Hai visto, mamma?

Anche noi ora siamo come te.

Ci vedi?

Puoi vederci?

Siamo cresciuti.

E vorremmo chiederti perdono per tante cose.

Soprattutto io che sono stato bugiardo e cattivo.

Per colpa loro!

Sei stata una brava mamma.

La più bella e graziosa di tutte.

Lo sei ancora.

Solo un po' più solenne.

Vorremmo abbracciarti.

Lo faremo con i nostri cuori spezzati.

Canteremo raccontando la tua storia.

La storia di una donna e di un regno che l'ha tradita.

La storia dell'austriaca.

Una fanciulla fragile costretta dalla vita crudele ad abbandonare la sua famiglia.

Ma sai una cosa?

Anche se hanno cercato di infangare la tua anima, resterai sempre la più nobile delle regine di Francia.

Marie Antoinette De Hasbourg-Lorraine.

 

 

 

   
 
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