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Autore: Rinalamisteriosa    12/05/2016    1 recensioni
L’acqua non è un mostro che la tira giù, sempre più giù, fino a inghiottirla e mangiarla viva. L’acqua è sua amica, più o meno.
E perché deve soffrire di idrofobia proprio quel giorno, dato che non l’ha mai avuta?
Deglutisce incerta. A suo modo è pronta a scendere dalla scaletta e a immergersi, ma non fa in tempo ad avvicinarsi a essa che qualcuno la prende agilmente in braccio, le sussurra di chiudere la bocca e si tuffa in piscina.

[Modern!AU | Shinpachi & Chizuru | No Pair: non sembrano piuttosto una sorellina con il fratellone?]
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{Partecipa a “It’s time for Tombola! Challenge” su EFP forum}
*Un grazie enorme alla mia gemellina lontana perché era nata da una nostra sfida xD*
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chizuru Yukimura, Shinpachi Nagakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza reclina sconsolata il capo, chiudendo gli occhi e tirando un lungo sospiro.
“Nagakura-san, secondo me è inutile insistere… Sono negata. Il nuoto non è cosa per me, non imparerò mai: meglio lasciar perdere e tornare a casa!”.
Seduti al tavolino di un piccolo bar a pochi metri dalla piscina pubblica, Yukimura Chizuru non ha ancora bevuto il succo alla pesca che ha ordinato qualche minuto prima, troppo presa a deprimersi finché non ha confidato all’uomo tale pensiero pessimista.
Lei indossa un costume intero, color glicine, perfetto per la corporatura esile e poco formosa che si ritrova.
Nagakura Shinpachi, in risposta, sbatte il pugno sul tavolo, facendola sussultare tanto da dover poggiare istintivamente le mani sul cappello di paglia che la ripara dal sole.
“Non puoi gettare la spugna alle prime difficoltà, Chizuru-chan! Nessuno nasce imparato, basta impegnarsi e-”, si accorge della sua espressione basita e modera il tono, “scusa. Tra poco torniamo indietro e ci riprovi, okay?”.
Le sorride incoraggiante, anche se subito si fa distrarre da una bionda attraente che, ignorandolo, prosegue per la sua strada.
“Ehm… Va bene…” risponde con titubanza e con un pizzico di nervosismo che non sa se sia dovuto all’idea di tornare in piscina oppure al suo comportamento da ebete.
Scuote la testa e cerca di rilassarsi.
Finalmente prende il bicchiere e porta la cannuccia arancione alle labbra, succhiando la dolce bevanda.
Per fortuna è rimasta fresca, la disseta mentre osserva Nagakura-san ricomporsi e fare altrettanto con la lattina di birra, scolandosela in un attimo.
Lui porta una camicia azzurra con le maniche corte, un costume nero e un paio di occhiali scuri.
Le viene da chiedere l’ora.
“Le nove e mezza”, la informa con un sorriso bonario.
“Meno male che la mattina presto questo posto non è pieno di gente. Ho ancora un’ora prima che vengano a prendermi…” dice, più a se stessa che a lui.
Shinpachi annuisce, tirando indietro la sedia per alzarsi. “Allora sarà meglio che torniamo alle tue lezioni di nuoto!” la esorta.
Poi dà un’occhiata al marsupio, fa spallucce e va a pagare per entrambi.
Dieci minuti dopo, Chizuru è ferma a bordo vasca, una cuffietta bianca a trattenerle i capelli castani, l’acqua incolore e innocua che le incute ugualmente timore. Teme di affogare mentre si sforza di stare a galla e al contempo di seguire le indicazioni di Nagakura-san.
Ma no, Chizuru. Non lo permetterebbe mai. Anche se prima è successo che hai bevuto un po’ proprio quando lui ha cercato di avvicinare un’altra donna…” si dice.
Chiude gli occhi e si impone di non pensarci. Se vuole imparare, basta pensieri negativi e paure infondate.
L’acqua non è un mostro che la tira giù, sempre più giù, fino a inghiottirla e mangiarla viva. L’acqua è sua amica, più o meno.
E perché deve soffrire di idrofobia proprio quel giorno, dato che non l’ha mai avuta?
Deglutisce incerta. A suo modo è pronta a scendere dalla scaletta e a immergersi, ma non fa in tempo ad avvicinarsi a essa che qualcuno la prende agilmente in braccio, le sussurra di chiudere la bocca e si tuffa in piscina.
Trattiene il fiato e non si stupisce che questo qualcuno sia Nagakura-san senza occhiali da sole e camicia, anche se ritrovarsi quegli occhi azzurri come il cielo così vicini e il viso a una spanna dal proprio le risulta tanto strano quanto piacevole. Allora si ricorda di respirare e le viene da ridere, sperando così di scacciare imbarazzo del momento e brividi per il contatto improvviso con l’acqua.
“Nagakura-san, perché l’hai fatto?” gli domanda, giusto per togliersi il dubbio, stringendosi maggiormente a lui per non andare a fondo. Del resto sono in un punto in cui lei non tocca.
“Come? Non è ovvio? Per aiutarti meglio!” esclama Shinpachi.
Ma vedendo che Chizuru non capisce bene cosa intende, prosegue con aria soddisfatta di sé e saputa: “Ascolta, io pensavo di starti vicino e di tenerti a galla, così imparerai più in fretta a… ehm… sincronizzare i movimenti di braccia e gambe”.
“Ah… beh… allora d’accordo. Grazie mille, Nagakura-san!” lo ringrazia.
Il sorriso grato, ingenuo e dolcissimo che la ragazza gli rivolge, mentre si mette in posizione sotto la sua supervisione, fa davvero sciogliere e l’uomo si sente un verme al pensiero di non aver fatto abbastanza per aiutarla fin dall’inizio, preso com’era a cercare con lo sguardo altre donne in bikini.
Adesso però sa come rimediare.

  
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