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Autore: mency    13/05/2016    2 recensioni
"Il destino, il caso, o quello che volete li hanno uniti. Dopo anni di lacrime, di solitudine, di tristezza, si ritrovarono proprio in quel locale triste e buio. (...) Ma ogni bella storia è destinata a finire. Nel peggiore dei casi è destinata a non iniziare."
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Lei aveva sempre odiato quel locale: lo considerava buio, triste e soprattutto caro. Lei non beveva. Non aveva mai diviso una birra con lui o qualsiasi altra bevanda alcolica. Ordinava il suo succo alla pesca e brindava con lui. “A noi, che abbiamo superato questa settimana!” gli diceva sorridendo.
Lei odiava quel locale in cui spesso entravano i suoi vecchi amici. Non poteva evitare i loro sguardi o peggio non poteva evitare di salutarli. Una volta lui finì la sua birra in fretta e l’accompagnò fuori mentre alcuni suoi amici prendevano posto vicino a loro. Le mise un braccio attorno le spalle e la portò via sotto gli sguardi di disapprovazione di quei stupidi traditori.
Lei odiava quel paese. Un giorno gli disse che si sarebbe trasferita a Roma e che sarebbe tornata in quel luogo desolato solo per lui. Dopo che si erano lasciati lei non tornò più, e adesso seduto al loro tavolo la immaginava sorridente, col suo succo alla pesca e il suo solito brindisi.
Lei non aveva mai avuto un soprannome durante il liceo, e adesso ne aveva uno. Lei lo adorava, lui non lo capiva ma lo accettava. Lui non aveva mai avuto un soprannome, nemmeno in quegli anni all’università. Lei lo aveva sempre chiamato per nome, qualche volta “Amore”. Non sentiva il bisogno di essere chiamato in altro modo da lei.
Lui era solo senza di lei. L’aveva abbandonata per tanto tempo e lei era rimasta ad aspettarlo. “Nessuno era come te” gli rivelò una sera mentre erano abbracciati. Lui rimase sorpreso. Lei, che aveva cercato nelle braccia e negli sguardi delle altre ragazze, colei a cui non aveva mai pensato, si era rivelata quella giusta. Il destino, il caso, o quello che volete li hanno uniti. Dopo anni di lacrime, di solitudine, di tristezza, si ritrovarono proprio in quel locale triste e buio. Lei era con gli stessi amici che qualche anno dopo l’avrebbero tradita, usata e non capita, mentre lui era con il suo migliore amico. Proprio quella sera ordinarono tutti e due al bancone, e proprio quella sera ricominciarono a parlare. Quella sera la loro vita cambiò.
Ma ogni bella storia è destinata a finire. Nel peggiore dei casi è destinata a non iniziare.
La loro storia sarebbe potuta durare per sempre. Eppure adesso lui si ritrovava da solo al loro tavolo, con la musica della radio che accompagnava i suoi pensieri. Sperava che lei entrasse in quel locale all’improvviso, come quel sabato, con i capelli spettinati e il colletto della camicia storto. Sperava che lei ordinasse il suo succo alla pesca, e che lo baciasse una volta ancora. Lei non sarebbe tornata mai più. Era l’unica persona che non l’aveva ancora tradita e delusa, e adesso era colui che l’aveva fatta soffrire più di tutti. Non erano servite a nulla le scuse, le grida, i messaggi, le richieste di perdono. Lei aveva perso per sempre la capacità di amare qualsiasi altra persona e lui aveva perso l’unica donna che lo avrebbe mai amato.
Lui alzò leggermente il bicchiere e sussurrò alla sedia vuota di fronte a lui un ultimo brindisi, stringendo il bicchiere e immaginando di sentire la sua risata da bambina.
   
 
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