Anime & Manga > Akatsuki no Yona
Ricorda la storia  |      
Autore: Nico_Tina    14/05/2016    3 recensioni
Ho cercato di ambientare la storia in un contesto diverso da quello originale (semi AU). Buona lettura :)
"Hak aveva un profumo cosí gradevole e attraente che le sembrò quasi un'altra persona, non aveva mai pensato a lui..in quel modo.
-Cosa vuoi dire con questo?- chiese Yona sottovoce.
Hak le guardò le labbra e provò un irrefrenabile impulso di baciarla, come aveva immaginato tante e tante volte.
-Solo.. Solo stai guardando dalla parte sbagliata- le sussurrò all'orecchio, avvicinandola a lui e insinuando la mano tra i suoi morbidi capelli scarlatti."
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Son Hak, Yona
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Il prossimo!- la voce della principessa Yona, secca e senza emozione risuonava nell'ampia stanza del castello Hiryuu. Una lunga fila di servitori era al cospetto della principessa, intenta a ricevere giovani scapoli provenienti da tutto il regno di Kouka. Re Il aveva organizzato  l'incontro con la speranza che la sua unica figlia, la principessa Yona, potesse trovare finalmente marito, ma a quanto pareva, lei era intenta a rifiutare chiunque gli si presentasse dinanzi  e rifiutava i regali dei pretendenti con un cenno della testa gridando di volta in volta -Il prossimo!-.
I servitori sembravano indaffarati a scusarsi con gli invitati, si offrivano di mantenere loro cappello e soprabito e li accompagnavano verso l'uscita.
L'ennesimo giovanotto si presentò dinanzi la principessa inchinandosi per salutarla. Il suo sorriso era speranzoso, carico di aspettative e il suo sorriso pulito ed elegante. Era vestito di tutto punto con una giacca finemente adornata di decori dorati. Doveva provenire da una ricca famiglia che gli aveva dato un'educazione adatta ad un vero nobile.
La principessa guardò il ragazzo dalla testa ai piedi. Gli sorrise, gli fece un cenno di saluto e poi esclamò -Il prossimo!-.
Il sorriso del giovane si spense in un secondo e raggiunse l'uscita a passi svelti.
Intanto re Il varcava la soglia della grande sala, seguito dal suo servitore personale e soldato Hak. Rimase allibito dal comportamento della principessa e mortificato congedò tutti i pretendenti, scusandosi. Intanto Hak ridacchiava, compiaciuto della situazione.
Quando la stanza si svuotò il re chiese spiegazioni a sua figlia che altro non fece che dire -Erano tutti così noiosi. Padre, non troverò mai marito, non voglio".
Re Il, ormai afflitto e rassegnato ruotò gli occhi verso l'alto, come per chiedere aiuto ad un'entitá superiore. Sua figlia era davvero una ragazza viziata e indisponente, ma la amava come la sua stessa vita, se non di più, e non avrebbe fatto nulla per renderla infelice.
Il trono avrebbe dovuto aspettare ancora molto tempo prima di vedere un'altra incoronazione.
Re Il uscì dalla stanza e Hak si avvicinò alla principessa, seduta su di una specie di trono che svettava sulla sala.
Il ragazzo si inchinò, poi lanciò uno sguardo verso la principessa imbronciata.
-Posso chiedere la vostra attenzione vostra altezza?- intanto aveva un sorrisino sghembo, come faceva di suo solito per prenderla in giro.
-Il prossimo!- sbuffò infastidita la principessa, lanciando uno sguardo stizzito verso il suo servitore ma anche amico d'infanzia.
Hak intanto continuò a sghignazzare, fino a quando la principessa scese dal suo trono, si avvicinò a lui e lo colpí sulla fronte con la mano aperta, producendo un suono secco. Si allontanò velocemente mentre Hak quasi si rotolava  a terra dalla risate.
Dopo qualche secondo Hak tentò di raggiungerla, ma la principessa si dirigeva spedita verso la sua camera da letto.
-Altezza, altezza! Dai Yona, scherzavo!- urlò Hak mentre la seguiva per il lungo corridoio tappezzato di arazzi e illuminato da grandi candele appese al muro.
La principessa arrivò alla sua stanza e fece per chiudersi alle spalle le grandi porte di legno, ma Hak svelto come un fulmine riuscì a bloccare la porta con un solo braccio e si insinuò al suo interno. La principessa, di spalle, rimase immobile.
-Principessa, stavo scherzando. È così divertente vedervi rifiutare tutti quegli uomini imbellettati fino alla punta dei capelli, senza un minimo di virilità e carattere- disse Hak guardandosi intorno. Le pareti della stanza della principessa erano interamente tappezzate di stoffa, un letto a baldacchino era posto nel centro, l'aria odorava di cipria e fiori. La luce delle poche candele accese stava quasi per spegnersi, rendendo l'atmosfera calda e intima.
Hak non ebbe alcuna risposta acida come si aspettava  e nemmeno volarono ornamenti per capelli o addirittura vasi, come succedeva sempre quando lui la punzecchiava. Lui era stato suo amico d'infanzia,
molto tempo prima e per lui lo erano ancora, anche se lei rimaneva la principessa erede al trono e lui un semplice servitore del re e un soldato quando serviva.
Hak capí subito che qualcosa non andava. Si avvicinò a lei e vide che stava piangendo. Lui sentí subito una stretta al cuore, ogni volta che vedeva la principessa piangere o essere triste scattava qualcosa in lui che d'istinto gli faceva sentire l'impulso di proteggerla.
Poggiò delicatamente l'indice della sua mano sotto il mento della principessa, alzandole il viso. I suoi grandi occhi erano velati di lacrime, la sua pelle pallida era rossa intorno agli occhi.
Hak si maledisse per un attimo, a volte non riusciva a controllare il suo istinto nel fare ironia e scherzare.
Gli occhi della principessa guardarono dritti quelli di Hak.
-Non voglio deluderlo- disse lei.
Hak colse subito il significato della frase.
-Non succederà- le rispose.
-Allora perchè continuo ad ostinarmi e faccio resistenza? In fondo è questo che devo fare, assicurare una forte discendenza al re, comportarmi come si deve, fare quello che va fatto. Ma non ci riesco. Non voglio rinunciare a.. a..-.
La principessa si interruppe, spostando lo sguardo. Hak la costrinse a guardarlo ancora negli occhi. Qualcosa in lui non poteva fare a meno di essere compiaciuto della situazione, la sua debolezza in qualche modo lo provocava.
Chiuse forte gli occhi e si ricordò di dover rimanere al suo posto.
-Non siete voi ad essere sbagliata. Voi volete solo essere libera, volete scegliere per la vostra vita ed è giusto. E poi andiamo, quelli non sono uomini. Sono solo femminucce infiorettate che non sanno nemmeno cosa significa essere coraggiosi. Voi...tu, meriti di più-.
Yona lo guardò quasi sorpresa, mentre lui quasi sussurrava le parole socchiudendo gli occhi.

La principessa sentì per la prima volta una sensazione nuova, luminosa. Il suo cuore cominciò a battere più forte senza che se ne accorgesse. Si scostò un po' da lui, ma qualcosa sembrava attirarla come una calamita, una forza che non riusciva a spiegarsi. Hak aveva un profumo cosí gradevole e attraente che le sembrò quasi un'altra persona, non aveva mai pensato a lui..in quel modo.
-Cosa vuoi dire con questo?- chiese Yona sottovoce.
Hak le guardò le labbra e provò un irrefrenabile impulso di baciarla, come aveva immaginato tante e tante volte.
-Solo.. Solo stai guardando dalla parte sbagliata- le sussurrò all'orecchio, avvicinandola a lui e insinuando la mano tra i suoi morbidi capelli scarlatti.
Yona trattenne il sospiro e chiuse gli occhi, combattendo con una sensazione del tutto nuova. Avere il corpo di Hak cosí vicino, sentire il suo odore e il suo calore la faceva sentire come ubriaca, ebbra.
Hak avvicinò la principessa ancora di più a lui cingendole il fianco con una mano.
Dentro di lui una voce gli gridava di stare al suo posto, ma lui non riusciva ad ascoltarla.
Sfiorò la guancia di Yona con le labbra, esercitando una leggera pressione. Yona sospirò.
Hak accerezzò i capelli di Yona, lentamente, cercando di conservare quel briciolo di lucidità che gli rimaneva.
-I..i tuoi capelli..hanno un buon profumo- sussurrò mentre gli sfiorava la nuca con le punte delle dita. Yona provò un brivido lungo la schiena.
Hak incorniciò il viso della principessa come se stesse sfiorando un fiore. Avvicinò il suo viso a quello della principessa e poggiò la sua bocca su quella di lei.
Per un attimo tutto si fermò, anche il cuore di Yona si rifiutò di battere, per poi riaccendersi all'impazzata, facendo sentire un calore roseo sulle sue guance, mentre Hak muoveva le sue labbra con armonia, calde e morbide sopra le sue.
Il bacio si fece più veloce, frenetico e caldo. Le mani di Yona cercarono il collo di Hak e non si trattenne nel circondare le sue spalle, stabili e forti, con le braccia.
Le mani di Hak cercavano i lacci del corpetto dietro la schiena di Yona, mentre insieme si muove
vano all'indietro, verso il letto tappezzato di tende polverose e pesanti.
La schiena di Yona toccò il piolo di sostegno del baldacchino, Hak le baciò il collo lentamente, con ritmo regolare.
Hak sentiva dentro di sè un desiderio sempre più forte che si dischiudeva sempre più velocemente.
Si sbottonò la bianca e leggera camicia, mentre Yona non riusciva a staccare gli occhi da quelli azzurri e intensi di Hak.
Le loro labbra si incontrarono più volte, frenetiche e affamate di sensazioni. Hak sbottonà il corpetto di Yona e in un attimo lei rimase in sottoveste, 
il suo corpo esile e la pelle candida accesero in Hak un desiderio sempre più forte, ardente ma allo stesso tempo intimorito dalla sua fragilità la sfiorava come per preservare la sua innocenza, come se sotto ogni suo tocco potesse spezzarla.
Per un attimo Yona si sentì nuda, forse quasi lo era, ma accanto a lui si sentiva protetta, al sicuro, sentiva gli occhi di Hak su di lei come se volessero difenderla dal mondo circostante. Non sapeva bene cosa stava facendo o cosa l’avesse spinta a farlo, si trovò immersa in un vortice di sensazione e non ebbe nemmeno il tempo di assimilare tutto ciò che stava accadendo. In quel momento esistevano solo loro due, i loro profumi e il loro calore.
Hak riprese a baciarla poggiando le mani sulle sue braccia, le baciò il collo scendendo fino al petto, lei le allacciò dietro il suo collo e dopo un attimo venne posata sul letto. Per un piccolo istante Hak la guardò negli occhi, come per chiederle il permesso di toccarla ancora, sfiorarla ancora e di più. Lei come risposta lo spinse contro di sé.

 























*angolo autrice*
Spero vi sia piaciuta la mia ff, grazie per essere arrivati fin qui! :) Ringrazio le ragazze del gruppo "Akatsuki no Yona Italia" per avermi dato l'ispirazione per questa one shot :)
Le immagini sono tratte da  
Kuroorihime to Kawaki no Ou
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Akatsuki no Yona / Vai alla pagina dell'autore: Nico_Tina