Capitolo
1
Il Diario…
( Alex
è l’abbreviativo di
Alexander)
Da
qui su tutto sembrava più piccolo: la foresta sembrava un
parco e il lago
sembrava solo un piccolo stagno. Spostai lo sguardo dal finestrino allo
zaino
sul sedile di fianco a me e presi il mio diario, che consisteva in un
quaderno
rosso con una R nera sopra, scrissi la mia paginetta di routine e poi
lo rimisi
a posto. In quel
momento ero sola, ma
sapevo che in aeroporto, ad aspettarmi, ci sarebbe stato Alexander.
Alexander
era il mio manager, e si prendeva sempre cura di me anche essendo di
soli 5
anni più grande. Ed ecco la voce dell’hostess che
pregava di allacciare le
cinture perché l’aereo stava per atterrare. Appena
scesa dall’aereo mi guardai
intorno e, sotto il cartellone con su scritto “
aéreoport de Paris” c’era
Alexander vestito in modo elegante con un docile sorriso.
-Ciao
Rose, com’è andato il viaggio?-
-
Bene ma… cosa sono tutte queste formalità?
Abbracciami no?- dissi aprendo le
braccia. Il suo sorriso si allargò e mi abbracciò.
-
Qual è la prima cosa che dobbiamo fare qui?-
-
Andare a mangiare qualcosa. Non sei affamata?-
-
In realtà ho solo voglia di qualcosa da bere. Mi porti in
qualche bar?
-chiesi.
-
Ok! Conosco un bar che si chiama Blue Moon. Il proprietario, Jo,
è amico mio,
ci riposeremo lì per un po’ e poi andremo in hotel
-
-
Io ci sto - dissi salendo a bordo della macchina nera di Alexander.
Dopo circa
15 minuti di viaggio arrivammo fuori un locale meraviglioso con un
insegna
altrettanto bella. L’insegna aveva uno sfondo nero con sopra
disegnata una luna
piena centrata tra la scritta Blue Moon in
una meravigliosa scritta gothica bianca e blu ( immagine a fine
capitolo ).
Entrammo e vidi una persona che non mi sarei mai aspettata di vedere
lì. Liz. Aveva
la divisa del locale, tutta nera con
una luna disegnata sul taschino sul petto, quindi lavoravo
lì. Non mi vide
arrivare e mi avvicinai di soppiatto.
-
Hey Liz non pensavo di incontrarti qui! - dissi arrivata al banco, lei
alzò lo
sguardo sorpresa e sorrise.
-
Bè Rose sinceramente neanche io - uscì da dietro
al bancone e mi venne ad
abbracciare.
-
Quindi voi due vi conoscete? - chiese Alexander seduto al bancone.
-
Si! Ci siamo conosciute quando sono andata a fare le foto a Milano per
quel
giornale…- provai a spiegare.
-
Si ero lì in vacanza e ci siamo conosciute durante una sua
pausa e siamo
diventate subito amiche- disse Liz. Io annuì e dalla porta
dietro il bancone
uscì un uomo molto alto, con i capelli corti e neri e con
gli occhi verdi
smeraldo. Di certo non si poteva dire che era un uomo brutto u.u
-
Hey Jo come va? - disse Alexander all’uomo dietro il bancone.
-
Hey Alexander! Chi è questa bella ragazza? Hai fatto
conquiste eh? - disse
facendogli l’occhiolino. Mi schiarì la gola.
-
Piacere Rose Shade e tu devi essere Jo, il proprietario del bar- dissi
con una
faccia così u.u
-
Hey che bel caratterino! - disse Jo incominciando a ridere
-
Già la mia Rose ha proprio un bel caratterino - disse Alex
ridendo a sua volta.
Avrei fatto questioni su quel MIA ma passai oltre e lentamente
ritornò serio.
-Hey
Jack smettila di fare l’idiota -
-
Stefan ma chi si sta muovendo? - bisticciavano due ragazzi seduti ad un
tavolo.
-
Hey Liz vieni un secondo? - disse uno dei due. Nemmeno
quest’ultimo finì la
frase che sia il mio cercapersone che quello di Alexander suonarono
all’unisono.
-
Hey chi ha il numero del mio cercapersone? - chiesi guardando lo
schermo. Alex
guardò il mio cercapersone e mi spiegò che il
numero apparteneva ad un
produttore che dovevamo incontrare oggi.
-
E come mai ha anche il mio numero di cercapersone? Questo doveva essere
un
numero privato - dissi sbuffando.
-
Rose mi sa che l’hotel lo andiamo a vedere dopo -
-
L’avevo capito -.-“ - Dopo aver salutato Liz e Jo
ce ne andammo. Stavamo in
macchina finché non urlai un sonoro
-TORNA INDIETROO- avevo dimenticato il
mio zainetto nel bar.
-
Entro solo io, faccio il prima possibile - entrai velocemente nel bar,
chiesi
scusa e presi lo zainetto. Quando uscì mi schiantai
letteralmente contro un
ragazzo che non avevo visto, facendo cadere tutto a terra.
-
Scusami - dissi iniziando a raccogliere tutto quello che era caduto
dallo
zainetto.
-
Figurati - disse aiutandomi a raccogliere gli oggetti restanti. Appena
rimesso
insieme i pezzi ^^ salì sulla Alexander’s Machine che
partì di corsa.
P.V.
JASON
Stavo
entrando nel Blue Moon quando qualcosa mi venne addosso.
-
scusami - mi disse iniziando a raccogliere le cose che le erano cadute.
-
Figurati - dissi aiutandola. Avevo lo sguardo basso e per questo non
riuscì a
vederle il viso. Aveva dei capelli castani, abbastanza lunghi, era
snella e si
muoveva in modo aggraziato. Salì su una macchina nera e
partì. Guardai a terra
e trovai un quaderno rosso con sopra una R nera, lo raccolsi e lo misi
nello
zaino, glielo avrei ridato appena l’avrei rivista.
-
Bah - dissi tra me e me. Entrai nel bar e mi andai a sedere al mio
solito
tavolo, quello con Stefan, Jack e Liz che aveva appena finito il turno.
-
Guardate chi si rivede, Misteeeeer Jaaasooon! - disse Stefan con aria
da
presentatore di un quiz a premi, feci un inchino.
-
Ciao Jason - mi salutò Liz, mentre Jack, che
l’abbracciava, alzò solo la mano.
Salutai entrambi e passammo così il nostro pomeriggio, tra
chiacchiere e
risate.
P.V.
ROSE
Andammo
alla riunione con il produttore e mi feci spiegare in cosa consisteva
il film.
Gli occhi dell’uomo che avevo di fronte si illuminarono.
-
Bè in pratica è la storia di due nemici naturali
che si innamorano -
-
Una specie di Romeo e Giulietta? - chiesi.
-
Si! Solo che i due nemici sono esseri sovrannaturali, si tratta di una
guerra
che viene portata avanti da secoli da due casate. Quella dei vampiri e
quella
dei licantropi- spiegò il produttore.
-
Si mi piace come idea. E io chi dovrei interpretare? -
-
L’affascinante licantropa che si innamora di un vampiro da
uccidere. In pratica
sarai la co-protagonista. Basta solo firmare il contratto -
Alexander
lesse il contratto e poi me lo porse annuendo. Firmai, tanto io non
avevo
niente da perdere.
-
Perfetto allora ci vediamo Giovedì con la consegna dei
copioni -
-
A giovedì allora - dissi alzandomi e stringendo la mano che
l’uomo mi porgeva.
Salutammo e ce ne andammo.
P.V.
JASON
Stavo
sul mio letto e continuavo a guardare lo zaino, volevo almeno aprire
quel
quaderno per vedere a chi appartenesse, ma mi sembrava una
cosa… non proprio
giusta. Ma alla fine il mio lato curioso prese il sopravvento. Mi alzai
ed
andai a prendere il quaderno. Lo guardai per qualche secondo e poi lo
aprì.
Proprietà
di Rose Shade.
Ecco
cosa c’era scritto sulla prima pagina, la
curiosità era troppa e continuai a
leggere.
24 Febbraio
Caro
diario,
penso
di
fare una grande cavolata scrivendoti, ora sono un personaggio pubblico
e
potresti andare in mano a qualche giornalista che ti pubblicherebbe, ma
nel
frattempo ho bisogno di sfogarmi con qualcuno e non me la sento di
scaricare i
miei problemi su qualcun altro.
Oggi
è
l’anniversario della morte di mia madre. In una lettera che
mi lasciò mi disse
che quando diventavo maggiorenne e quando volevo potevo chiedere a mio
padre di
consegnarmi il pacchetto. Sono maggiorenne e ho preso la decisione che
tra poco
mi farò consegnare questo pacchetto, vorrei solo aspettare
il momento opportuno.
Ho
paura di
scoprire cosa c’è al suo interno!
Oggi
mio
fratello è strano, spero stia bene, quello a soffrire di
più è lui, anche se io
ho visto la morte di nostra madre in diretta.
Ora
devo
andare, Alexander sarà qui tra poco.
Ciao
By Rose
Bè
almeno ora so più cose di lei. 1 so che è
maggiorenne, 2 so che le è morta la
madre, 3 so che è
un personaggio
pubblico. Ma che ci sarà in quel pacchetto?
La
curiosità mi uccideva e quindi lessi un'altra pagina.
4
Marzo
Caro
Diario,
Questi
impegni di lavoro mi occupano troppo tempo!
Oggi
chiederò a mio padre di darmi quel pacchetto. Sono curiosa!
…
Quando
ho
chiesto di consegnarmi il pacchetto di cui parla mia madre nella
lettera lui mi
ha risposto che dovevo pensarci bene.
Parole
testuali:
Rose,
figlia mia pensaci
bene, non so cosa c’è in quel pacchetto,
è una storia troppo lunga… tua madre
una volta ti scrisse un’altra lettera che mise vicino a quel
pacchetto, capirai
tutto a tempo debito.
Gli
risponderò domani e ti farò sapere. Speriamo che
non sia niente di grave.
A
domani…
Rose
5
Marzo
Caro
Diario,
Oggi
ho dato
la risposta a mio padre. Non mi importa se quel pacchetto mi
cambierà la vita.
Devo sapere! E così lui mi ha consegnato il pacchetto con
una lettera. Mi sono
chiusa in camera mia e ho aperto il pacchetto che questa notte non mi
ha fatto
dormire ( e aggiungere DANNATO PACCHETTO) ti allego qui la lettera
Incollata
ad un'altra pagina del diario c’era una
busta con all’interno una lettera. La presi… era
giusto sapere tutto questo di
una sconosciuta? Tutta quella storia mi attirava terribilmente. Come
una
farfalla che viene attirata dalla luce anche se sa che
quest’ultima la ferirà.
Anche se quella storia andava sempre più verso il buio.
Presi la lettera
facendo attenzione e la lessi.
Cara
dolce,
piccola Rose,
forse
quando
aprirai questa lettera non sarai poi così piccola, sarai
già una signorina,
anzi una donna, perché a 18 anni ormai si è
già una donna! Ora hai cinque anni
e mi sembra la cosa migliore iniziare a scrivere questa lettera che poi
ti consegneremo
quando raggiungerai la maggiore età.
C’è
una cosa
importante per cui ti abbiamo scritto questa lettera, di solito certe
cose si
dicono di persona, ma ho il brutto presentimento che non
arriverò a vederti già
grande.
Un
giorno
trovammo un cesto fuori alla nostra porta, Nicole era piccola aveva 4
anni, e
guardando in quel cesto trovammo un bellissima bambina con gli occhi
color
cioccolato, angelo mio quella bambina eri tu.
Vicino
a
quel cesto c’era una lettera e un pacchetto.
La
lettera
era per noi e ci diceva che tu eri una bambina speciale e che per non
metterti
in pericolo avevano deciso di affidarti a noi e il
pacchetto… del pacchetto se
ne parlava anche nella lettera e c’era scritto che puoi
aprirlo solo tu. Sappi
solo che io e tuo padre ti abbiamo sempre amato come una figlia.
Ti
voglio
bene
La
tua Mamma
Sulla
lettera c’era una macchiolina, come di una lacrima.
Sinceramente quella lettera
aveva commosso anche me. Stavo entrando nella vita di una ragazza della
quale
non avevo mai visto gli occhi. La stavo conoscendo come mai nessun
altro aveva
fatto. Voltai ancora pagine e continuai a leggere. L’ultima
pagina che avrei
letto quel giorno.
Questo
è il
continuo della pagina di prima… mia madre aveva ragione,
solo io potevo aprire
quel pacchetto. Appena lo toccai il sigillo ( che sembrava in cera
lacca) si
aprì da solo mostrandomi il contenuto.
Al
suo
interno c’era una croce formata da delle pietre di un colore
strano, tra il
topazio e il marroncino. Su un cartoncino all’interno del
pacchetto c’era scritto:
Con
la speranza che un giorno ci rivedremmo…
Sappi
solo che ti abbiamo voluto bene e che sei
una bambina speciale.
Con
amore
Charlotte
e Sebastien.
Quando
ho
girato il cartoncino ho trovato una scritta:
Insieme
in
Francia ( scritto in francese).
Ho
parlato
con Alexander e gli ho detto che volevo partire senza dirgli il vero
motivo,
ovvero che volevo andare in Francia per cercare i miei veri genitori,
lui mi ha
già trovato un lavoro in Francia. Speriamo vada tutto bene.
Baci…Rose
Chiusi
il quaderno/diario e lo rimisi nello zaino, sperando di incontrare il
prima
possibile questa ragazza della quale conoscevo i pensieri ma non gli
occhi.
Ragazzi
spero che questo primo capitolo del sequel vi piaccia…
è
venuto lunghissimo ! O_O mai successo!! Bah… avvolte la
fantasia prende il
sopravvento sulla razionalità!
Grazie
Fatemi
sapere se vi piace!
UN
MONUMENTO D’ORO AD ALESSIA/ ALICE GRAZIE 1000
DELL’IMMY
Grazie… Kiss Kiss Rose