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Autore: Emily Kingston    15/05/2016    0 recensioni
11.04.16
Ciao, ti ricordi di me?
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Past Tense'
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Per qualcuno
che probabilmente non la leggerà mai,
ma va bene anche così.
Sarà il mio messaggio in una bottiglia.
 
 
Hello

“Hello, it’s me
I was wondering if after all these years you’d like to meet
To go over everything
They say that time’s supposed to heal you
But I ain’t done much healing”
 
Ciao, ti ricordi di me?
È passato un po’ di tempo, devo ammetterlo. L’ultima volta che ti ho vista avevi un altro colore di capelli e anche io. Avevi anche gli occhi un poco stanchi e il sorriso tirato, solo dopo ho scoperto perché. Ma non è questo che importa.
Ti scrivo perché mi manchi.
È difficile da dire, ma è così.
E non so se faccio bene – a dirtelo, intendo – perché magari io non ti manco più. Magari tu non ci ripensi più a quello che avevamo. Magari, ogni tanto, giusto raramente, non ti capita di piangere pensando a tutti quegli “e se”.
Be’, a me sì.
Ma solo ogni tanto.
Giusto raramente.
(Quasi sempre.)
 
Sta arrivando l’estate.
L’aria già ne porta l’odore ed è arrivato il caldo e ormai c’è quasi sempre il sole.
Mi piace da morire questo periodo dell’anno – mi fa sentire sempre un po’ più felice.
Chissà dove sei adesso.
Io sono in camera mia, sul letto, la finestra aperta e la luce che si spenge lentamente, perché il sole sta tramontando. A Bologna tramonta un po’ prima di quando sono a casa.
Casa…
È strano come, fino a poco tempo fa, non riuscissi a sentire casa mia davvero casa. Mi stava tutto così stretto e mi sentivo così tanto fuori posto.
Di recente qualcuno mi ha chiesto perché mi piace tanto Londra e io gli ho risposto che non è una questione estetica, ma uno stato d’animo. Londra è casa. Londra è dove mi sento sempre bene, sempre nel posto giusto.
Ultimamente, però, anche casa è diventata davvero casa.
Mi ritrovo sempre più spesso a volerci tornare – ad avere bisogno di farlo. E mi ritrovo sempre più spesso a sentirne la mancanza e ad apprezzarla quando ho l’occasione di tornarci.
A te non manca mai tornare a casa?
 
A volte una casa non è fatta di quattro pareti. Ma di due occhi e il battito di un cuore1.
Un tempo tu facevi parte di quella che per me era casa.
Perché te ne sei andata? Perché me ne sono andata?
 
Ciao, ti ricordi di me?
Ora ho tinto i capelli di viola. Ho fatto tutto da sola, a casa, tra mille pasticci, ovviamente, perché se no non sarei io.
Ho smesso di mangiarmi le unghie, anche se ci litigo ancora, perché sono fragili e si spezzano sempre.
Guardo tante serie tv e mi piace ancora leggere, anche se ho meno tempo di prima per farlo.
Non sono più la ragazza romantica piena di ottimismo e speranza che conoscevi. Sono un po’ più cupa e meno fiduciosa in tutto ciò che mi circonda (e sono diventata tanto codarda e spaventata, ma ho un po’ paura a dirtelo).
Sotto, sotto, lo so di essere sempre io.
Ho scoperto che mi piace il sushi e ho provato a sperimentare altri tipi di cucina.
Vorrei farmi un altro tatuaggio – anzi, forse altri due, perché i tatuaggi non si portano pari.
Mi piacerebbe farmi un piercing al naso, ma ho paura.
Mi piacciono i rossetti scuri.
Ho comprato un po’ di abiti femminili.
Ho sempre paura dei ragni, ma di recente ne ho salvato uno, quindi, forse, sono migliorata.
Sono stata in qualche posto nuovo a fare le vacanze e ho smesso di litigare con mio fratello.
Mi piace tanto guidare e spesso vado in macchina da sola la sera, così posso ascoltare la musica.
Sono stata al concerto degli Imagine Dragons ed è stato davvero bellissimo.
Piano, piano sto ricominciando a scrivere qualcosa (forse) .
 
Mi manchi.
Io ti manco mai?
Spero che tu stia bene.
Io starò bene.
 
Scusa se ti ho scritto, ma dovevo salutarti. Dovevo farlo, altrimenti non avrei potuto lasciarti andare.
Altrimenti non avrei potuto lasciarmi andare.
 
Ciao.
 

 
1Frase originale in lingua inglese (non so se tratta da una canzone, un romanzo... Io l'ho trovata decontestualizzata):
"Sometimes home isn't four walls. It's two eyes and a heartbeat".
 
 
 
   
 
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