Fumetti/Cartoni americani > Alvin Superstar
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Autore: Aittam    16/05/2016    0 recensioni
In un episodio della nuova serie emerge che tra i compagni di classe dei Chipmun sembra essere molto apprezzato un gioco di ruolo fantasy molto simile a World of Warcrft: Mystic Mountain Adventure (da cui prende anche il nome della Fic) io ho quindi deciso di scrivere questa specie di Saga Epica partendo dal primo capitolo, penso che sarà l'unica Fic basata su questo argomento e spero di renderla migliore possibile.
ovviamente i personaggi non possono che non essere Alvin e company, però non saranno intenti a giocare al loro videogame preferito bensì a viverlo con il nome di battaglia dei loro avatar: saranno loro a combattere in prima persona contro un nemico malvagio e spietato come pochi, Logard, re dei Goblin, vuole infatti dominare sulla terra di Chipmunkaris, dove Alvin è destinato a regnare al fianco di Brittany con Simon come consigliere, Jeanette come maga di corte e Eleanor e Theodore alla difesa del popolo. sarà qualcosa di memorabile spero.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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2. il Guerriero, il Barbaro e lo Stregone
 
Jason era morto e il figlio sedeva sul suo trono pensieroso, osservava distrattamente i piccoli Alvin, Simon e Theodor inscenare un piccolo combattimento con spade di legno e per scudi dei coperchi di alcune pentole; li guardava e pensava tra se e se: “Figli miei!” era tranquillo, il suo regno era sempre rimasto in pace fino a quel momento e da quando suo padre era al potere non era accaduto nulla all’infuori di qualche sporadica incursione degli orchi ma ciò era stata debellata; lo stesso valeva per il suo regno che era prosperoso e grande, dominava senza problemi sugli altri Chipmunks esercitando un potere benevolo e pronto alla decisione del popolo, interpellava infatti, per ogni importante decisione, i sindaci delle diverse cittadine sul quale si estendeva il regno glorioso e pacifico di Chipmunkaris che raccoglievano tutte le idee, opinioni e pensieri di ogni abitante.
Era un posto tranquillo, la sala del trono era decorata con stemmi rappresentanti figure stilizzate o meno di Chipmunks rampanti, rami a forma di C, stemmi a forma di Ghianda che racchiudevano il profilo di uno scoiattolo… questi erano appesi alle pareti in perfetto ordine e nella sala erano sistemati i cinque tavoli nel quale sedevano coloro che pranzavano la sera e a mezzogiorno e, durante le riunioni dei sindaci consiglieri, si sedevano i rappresentanti delle città; i tavoli però ora erano sgombri e il legno riluceva sotto le luci delle candele e dei lampadari.
<< Non puoi battermi putrida bestia! >> gridava Alvin verso Theodore che stava interpretando magistralmente un Orco.
<< E invece vi batterò principi di Chipmonkaris! Vi ho in pugno, sgretolerò le vostre ossa con le mie mani e masticherò le vostre carni con i miei sporgenti denti inferiori!!! VI UCCIDERÒ!!! >>
<< Non ci avrai orrido demone! >> gridò Simon puntando la sua bacchetta finta; fin da quando era piccolo Simon aveva sempre desiderato diventare uno stregone e sapeva che, per puro caso, era possibile… solo che era molto difficile.
<< Mi hai colpito! Getterò una maledizione su te e sulla tua famiglia! >>
<< Non puoi farlo, sei un orco! Gli orchi non lanciano maledizioni! >> ribadì beffardo Simon.
<< Ma io sono un orco magico, uso la magia come te e sono più potente! >>
<< Oh no! Fratello, come faremo a ucciderlo, dovremo unire i nostri pateri, io la mia magia e tu la tua spada per battere questa lezza bestia! >>
<< D’accordo compare, al mio tre attacchiamo: uno, due, tre! >>
Alvin e Simon si gettarono sul fratello e il primo fece finta di conficcargli la spada nel ventre, Theodor finse un lamento e Simon gli lanciò un potente sortilegio che lo fece cadere di peso sopra i due.
<< È incredibile! Voi pivellini mi avete battuto! >> gemette l’orco accasciandosi a terra.
Theodore spalancò gli occhi e fece: << BUUU!!!, voglio passare la mia vita a combattere con gli orchi! >>
<< Ma non volevi diventare un barbaro una volta? >>
Chiese ridendo il padre.
<< Si papà, sarò un barbaro forte e temibile, e combatterò al servizio del regno per il bene di tutta la popolazione! Sarò un potentissimo guerriero e batterò tutti gli orchi che si presenteranno al mio cospetto! >>
<< Amo la tua perseveranza ma… vediamo se sai affrontare questo! >> e Alvin colpì Theodor con la spada giocattolo sui polpacci facendolo cadere sul sedere.
<< Ehi! >>
<< Prima regola del buon guerriero, tenere sempre alta la guardia! >> ribadì Cayus ridacchiando fra se e se.
 
Passarono alcuni anni e quell’innocenza aveva lasciato il posto a una ferma decisione; ormai avevano undici anni e tra poco le loro storie sarebbero cambiate, quello di cui Re Cayus però si preoccupava era Simon, se non fosse stato per un caso fortuito, lui non sarebbe potuto diventare qualcuno; non ci vedeva molto bene e combattere corpo a corpo con un paio di occhiali non era la miglior cosa in cui cimentarsi; Simon però era destinato a diventare mago fin dalla nascita, Cayus lo sapeva dato che la notte della sua nascita, primogenito, gli apparve in sogno un chipmunk vestito di bianco che si levò il cappuccio rivelando il suo volto barbuto, gli disse che lui era colui che uccise, tempo fa, il re degli Orchi (non specificò quale ma è ovvio che noi lo sappiamo) e gli disse che quel suo figlio sarebbe diventato il suo degno erede per poi muovere le dita in modo ipnotico e creando una sfera di luce elettrica con le mani che fece scomparire unendo queste, aveva inteso tutto prima che lo stregone sparisse.
Passarono infatti alcuni giorni e Theodor fu pronto a salutare i fratelli per partire verso nord, verso le Foreste Grigie e le montagne degli Orchi.
Quella stessa sera Simon si trova nella foresta in cerca di noci quando una strana luce lo investì in pieno e una voce si levò dal buio della foresta: - TU ERI DESTINATO A DIVNETARE UNO STREGONE E DUNQUE È CIÒ CHE QUESTA NOTTE SARAI FINO ALLA FINE DELLA TUA VITA! –
Dal folto del fogliame comparve uno spirito luccicante e perlaceo che gli tese la mano, Simon la prese e si tirò su, lo spirito era corporeo e riusciva a percepirlo.
<< Chi siete? Un fantasma? >>
<< Non proprio, ti basti sapere che salvai tuo nonno da morte certa e uccisi il re degli orchi; io sono infatti Leks, distruttore di Korlarg, vidi tuo padre quando era in fasce efui il primo chipmunk a diventare uno stregone, vissi per anni e anni proteggendo la comunità dei Chipmunks a lor insaputa ma non riuscì a fare molto; salvai numerose vite ma ne feci perdere altre; voglio che tu diventa il più potente stregone che sia mai esistito, anche io come te ero partito con il presupposto di esserlo ma scoprì le difficoltà che ne implicavano, dovrai tenere la schiena alta e il volto diretto all’orizzonte per continuare, un giorno diventerai forse più potente di me; intanto io ti insegnerò tutto ciò che so ma, fino ai tuoi dodici anni, dovrai tener nascosta questa tua abilità! >>
<< Cosa intendi con… oooh! >>
Simon allargò le braccia in basso e fu stupito nel vedere dei sottili archi di luce bianca protendersi per poi scomparire.   
<< Quella è una sciocchezza, ti basta pensare che accada e succede, sono le scie del pensiero; ma puoi molto di più: governare gli elementi, dominare le correnti aeree e acquatiche, controllare il tempo e la materia, lanciare maledizioni, controllare il pensiero delle persone, utilizzare armi potenti incantare oggetti, uccidere, far rifiorire le piante, donare fertilità e vitalità a una pianta secca o a un animale sterile, e, talvolta, e molto raramente, riportare in vita i morti, in un modo o nell’altro! >>
<< Cosa? Tutto questo! Non riuscirei a farlo, sono ancora troppo giovane per imparare tutte queste cose! >>
<< Non ti preoccupare, ogni cosa a suo tempo, l’importante è che riesci a fare ciò che ti chiederò; Non sarà ne facile ne difficile, ti devi solo esercitare ma la cosa più importante è che non devi parlarne prima dei dodici anni. >>
Trascorsero diverse sere a provare i diversi incantesimi: ormai Simon aveva imparato a padroneggiare cose semplici come le scie del pensiero (ci era voluto pochissimo) e ora era in grado di controllare a piccoli passi gli elementi: sapeva smuovere la terra, sollevare di poco i sassolini controllare un liquido in un bicchiere e decidere la direzione della punta di una fiammella; ancora un po di allenamento e questi poteri sarebbero potuti diventare molto pericolosi.
Nel frattempo Theodore stava vivendo la sua vita da barbarico guerriero solitario; ogni sera, prima di addormentarsi nel giaciglio che ogni mattina era costretto a disfarsi per dirigersi sempre più lontano da casa; gli mancavano i suoi fratelli e aveva decisodi intraprendere questa vita proprio perché amava molto la sua famiglia e voleva proteggerla; era comunque un’inguaribile golosone e cucinava da dio: ogni mattina catturava un bel pesce, qualche coniglio, talvolta un cervo o un’roso e capitava non di rado che gli capitasse tra le mani un Landrevo, un grosso cavallo con corna di cervo e coda di cinghiale; era ottima la carne di quell’animale e si sposava perfettamente con qualunque cosa; il problema è che era difficile da uccidere ma in fondo era questo il bello, faticare per ottenere qualcosa di gratificante.
Quella sera camminava stancamente nella neve, la coda ben nascosta nel mantello da viaggio di un pesante tessuto bruno rossastro; camminava con la pesante ascia a tracolla, il cappuccio nascondeva il volto che  alla reggia era conosciuto per la sua dolcezza e paccioccosità ma che in quelle regioni significava pericolo per i nemici: troll, orchi, Androscimmie e Minotauri delle Nevi lo temevano come pochi altri Chipmunks; era diventato una leggenda in tutta la regione: era infatti conosciuto come “Darnak il Terribile” e il suo nome lo aveva acquisito combattendo contro un gigante che lo aveva avvisato di aver avuto una premonizione “Ricordo che un uomo mi avvisò sull’arrivo di un Chipmunk di nome Darnak ma che comunque non sapeva di chiamarsi con questo nome; lui mi avrebbe ucciso e avrebbe riconosciuto il nome che avrebbe portato fino alla morte!” ciò lo disse prima di venir ucciso, si chiamava Laker ed era un gigante di ben dodici metri, una stazza considerevolmente grande dato che sono rari quelli che raggiugono i dieci metri.
Ma quella sera forse sarebbe cambiato tutto; era un bosco buio e freddo e Theodore, anche se non lo voleva ammettere, aveva una paura matta del buio e sapeva benissimo quante terribili insidie si nascondevano li… aveva solo undici anni ma era diventato temuto come un guerriero di cinquanta e, malgrado tutto, aveva paura di incappare in qualche brutta bestia che gli avrebbe teso un agguato nelle tenebre… non sarebbe stata la prima volta ma… Guardia Alta!
Theodore camminava silenzioso nella neve e poteva sentire degli strani fruscii attorno a lui quando un’ombra immensa si parò davanti a lui, sarà stata alta due metri.     – Darnak, per te è finita! – gridò una voce cavernosa sollevando una pesante clava.
- Questo è sleale, non ero pronto! – si sfilò l’ascia dal lungo manico al qual l’elmo era appeso; si accovacciò imbracciando l’ascia di ferro chinando il capo e indossando l’elmo dorato con de grandi corna bianche con la punta nera; sollevò lo sguardo e dai buchi degli occhi nell’elmo il suo sguardo luccicò di furia.
- Ora sono pronto! – e partì all’attacco verso l’orco; combatterono avanzando lungo il sentiero, a un certo punto Theodore vide un lago ghiacciato ed ebbe un’idea: si diresse correndo verso lo specchio gelato e fu inseguito dall’orco che raggiunse senza problemi la lastra ghiacciata; ci saltò sopra ma non sembrò nemmeno incrinarla; forse era più spessa di quanto pensasse.
Combatterono per tanto tempo, ora sotto la luce della luna poteva vederlo bene: aveva la pelle verde-giallastra e due occhi piccoli e neri che sovrastavano una bocca enorme con grossi canini inferiori ricuri versoil nasone a grugno; aveva una muscolatura spaventosa che pareva esplodere sotto le due fasce nere borchiate che scendevano da ogni spalla unendosi alla cintura che racchiudeva una specie di gonnellino di maglie di fero pieno di frange; l’orco combatteva con ferocia e ruggiva mostrando i denti affilati e durissimi; a un certo punto un colpo di clava fece cadere all’indietro Theodore che batté violentemente la testa si rialzò e fece roteare la lunga asta che reggeva l’ascia loa cui lama colpì il fianco del mostro acendolo stramazzare al suolo per poi rialzarsi grondante di sangue da una lunga e profonda ferita sul fianco; Theodore però era storidito dal pungente odore del sangue di orco che era talvolta usato come arma dagli stessi, non vide la durissima massa della clava che gli volava addosso, non vide lo spuntone d’argento conficcarsi nel suo addome e fargli rizzare il pelo venendo scosso da un’ondata di adrenalina purissima; la prima cosa che pensò fu infatti: “Voglio morire di nuovo!” per poi stramazzare al suolo senza vita mentre l’Orco moriva dissanguato.
L’ultima cosa che vide in assoluto però non fu l’orco bensì il cielo dove una strana figura aleggiava su di loro: su quello strano animale luminoso, forse un cavallo, era ben eretta una creatura anche essa luminosa ma piuttosto piccola e forse simile a un Chipmunk dato che vedeva benissimo la coda… aveva due trecce corte che le volteggiavano serpentine attorno all’elmo vichingo e venivano sovrastate da due ali dorate che sbucavano dai lati di questo, aveva una silouette, da quello che riusciva a vedere, non troppo magra ma atletica; era stupenda.
Poco prima di morire, Theodore, detto Darnak il Terribile, sentì di essersi innamorato.  

P.S.: mI sembra superfluo dire che il titolo è un chiaro omaggio a Clash Of Clanse, in oltre farmi perdonare per qualsiasi errore grammaticale .
mi raccomando, recensite!
   
 
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