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Autore: VampireOfSuburbia    17/05/2016    2 recensioni
Ahh, l’adolescenza… Che periodo complicato.
I primi litigi, i primi scontri con il mondo.
Le prime serate in discoteca, o meglio ancora (per chi come me odia andare in discoteca) i primi concerti.
Le prime serate passate a bere in compagnia, i primi tatuaggi, i primi piercings..
L’adolescenza si può definire in generale come “la prima volta”.
Il nostro cervello sembra andato in tilt. Se fino a qualche anno fa rifiutavamo categoricamente anche solo di sederci vicino ad una persona che non fosse del nostro stesso sesso, ora è tutto cambiato.
Proviamo attrazione per il sesso opposto (e perché no, magari anche per il nostro stesso sesso o entrambi) e generalmente cerchiamo un approccio con le altre persone.
Dico “generalmente” perché non tutte le persone cercano questo approccio.
Come faccio a sapere che non tutte le persone lo cercano?
Perchè io non lo cerco.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ahh, l’adolescenza… Che periodo complicato.

I primi litigi, i primi scontri con il mondo.

Le prime serate in discoteca, o meglio ancora (per chi come me odia andare in discoteca) i primi concerti.

Le prime serate passate a bere in compagnia, i primi tatuaggi, i primi piercing..

L’adolescenza si può definire in generale come “la prima volta”.

Il nostro cervello sembra andato in tilt. Se fino a qualche anno fa rifiutavamo categoricamente anche solo di sederci vicino ad una persona che non fosse del nostro stesso sesso, ora è tutto cambiato.

Proviamo attrazione per il sesso opposto (e perché no, magari anche per il nostro stesso sesso o entrambi) e generalmente cerchiamo un approccio con le altre persone.

Dico “generalmente” perché non tutte le persone cercano questo approccio.

Come faccio a sapere che non tutte le persone lo cercano?

Perchè io non lo cerco.

 

Non fraintendetemi, ma soprattutto non saltate a conclusioni affrettate!

Leggete ciò che ho da dire prima di giudicare.

 

Sono una persona apparentemente “tranquilla”, che non da fastidio a nessuno e che si fa i fatti suoi.

Detto ciò, non è che posso definirmi del tutto asociale, perché non sarebbe vero, però posso definirmi selettiva.

Selettiva cosa significa?

Significa che con un solo sguardo o al massimo con lo scambio veloce di due parole, riesco a decidere se tu puoi rientrare nella mia stretta cerchia di amici.

Sono superficiale?

Credetemi, no. Ed anche se so perfettamente che non dovrei giudicare un libro dalla copertina, fino ad ora non ho mai sbagliato.

Come faccio a saperlo?

Ho sperimentato. Ho provato a diventare amica di varie persone che non rientravano nei miei standard, giusto per capire se fosse giusto continuare ad essere così selettiva.

Il risultato?

Ho provato a diventare amica di un ragazzo apparentemente normale, ma con una parlantina assurda. La nostra “amicizia” è durata esattamente sette mesi.

Poi è venuta la volta di una ragazza più piccola di me di un anno. La nostra “amicizia” non penso sia mai esistita, però quanto meno se ci becchiamo per strada ci salutiamo.

E così via. Potrei fare davvero molti esempi, ma vi risparmio la lista.

 

E se pensate che la parte più difficile dell’adolescenza sia “l’amicizia”, beh vi sbagliate di grosso!

A parer mio, la parte più difficile è il rapporto con una persona che potrebbe potenzialmente interessarci.

Come detto in precedenza, essendo una persona apparentemente “tranquilla” non ho mai suscitato un grande interesse nei confronti del sesso opposto.

La cosa che fa davvero ridere è che ho costantemente dei colpi di fulmine. Ovunque io vada, riesco a trovare un ragazzo che riesce ad attirare la mia attenzione (esteticamente parlando).

Il problema?

Sono tutti COSTANTEMENTE fidanzati.

Ma stiamo scherzando? Tu sconosciuto, non devi assolutamente essere fidanzato perché io sono il tuo destino. Sono io, non quella!

Dico che questo è divertente perché mi “innamoro” almeno tre volte al giorno!

Quando però non trovo una persona che riesca ad attirare la mia attenzione, mi ricordo che dall’altra parte del mondo ci sono i miei mariti famosi che mi apprezzano per quello che sono.

Dai, ammettetelo.. Anche voi ragazze e ragazzi siete segretamente innamorate/i di un/una qualche attore/attrice, cantante, calciatore, ecc..

Scherzi a parte, non mi sono mai innamorata così tanto da riuscire a dichiararmi a qualcuno, ma sono sicura che se dovessi mai farlo riceverei un “mi dispiace, ma ti vedo di più come un’amica”, oppure “sei come un fratello per me” o meglio ancora “mi ricordi mio padre”.

Ora vi starete chiedendo “ma questa non era femmina fino a tre secondi fa?”

Si sono femmina, ma probabilmente sono nata in un corpo sbagliato. Sono un classico maschiaccio a cui interessa di tutto tranne che le cose strettamente femminili, a parte il trucco.. Il trucco ci sta e poi ci sono anche ragazzi che si truccano!

Come dicevo, fortunatamente non sono mai stata rifiutata perché… Non mi sono mai dichiarata. Ho sempre preferito tenere i miei sentimenti per me piuttosto che esporli all’esterno. A causa di questo ho perso molte occasioni.

Al contrario, però, mi sono trovata alcune volte dall’altra parte.

Non sono una figa della madonna, ma a quanto pare ho successo… tra i tredicenni, i quarantenni, i pervertiti e gli “strani”.

Io non chiedo niente di particolare. Chiedo un ragazzo di media/alta statura, con un bel viso ed un fisico né troppo grosso né troppo magro.

E caratterialmente parlando deve essere simpatico ed aperto. Deve condividere anche i miei gusti musicali (almeno in parte).

Ho rifiutato quasi tutti i ragazzi che mi hanno dichiarato il loro “amore”.

Non datemi della stronza, perché non lo sono! Fidatevi che come è difficile trovare il coraggio di dichiararsi, è altrettanto difficile trovare il coraggio di rifiutare una persona.

O almeno, questo vale per me. Ed è difficile proprio perché non sono stronza e mi dispiace deludere le speranze della gente.

Ogni volta che una persona che non mi interessa si dichiara, mi sento male.

Sono seria, ci rimango male e cerco di uscirne con frasi come “mi dispiace, ma per ora voglio pensare a me stessa” oppure “ti voglio bene, ma non in quel senso”.

Risultato?

Il 90% di queste persone non è nemmeno rimasta mia amica. E forse hanno anche ragione.

 

L’ultimo argomento di cui voglio parlarvi è senza dubbio il rapporto con i genitori.

Lo sentite il suono della parola “genitori”?

A me personalmente mette i brividi.

Non pensate male, voglio bene ai miei genitori, però anche loro a volte diventano pesanti.

In questo periodo della nostra vita credo che ci vedano ancora come bambini di due anni.

Avete presente?

Non fare questo, non toccare quello, non bere, non uscire, non fumare, non saltare scuola, non rimanere incinta (sì, lo so signorine mie.. almeno una volta vostro padre ve lo ha detto con tono minaccioso).

Io ora frequento un istituto che si basa sull’informatica.

Non l’ho scelto io.

La mia idea era quella di andare a fare l’artistico, essendo una ragazza a cui è sempre interessata l’arte.

Poi però sono arrivati loro con le loro frecciatine.. “Dopo cosa farai?” “Ed il lavoro?” “Diventerai il nuovo Sgarbi?” “Quale centro sociale frequenterai?” e molto, mooolto altro.

Ero arrivata ad un punto in cui per farli stare zitti ho dovuto accontentarli. Ed ecco perché studio informatica.

Mi piace?

Ni. Mi piace l’informatica come materia, ma non mi piacciono le altre materie d’indirizzo. Nonostante ciò vado abbastanza bene.

Andrò quasi sicuramente a fare un lavoro da ufficio, il che, con i tempi che corrono, non è male.

Il problema è che farò un lavoro che non desidero fare.

Il lato positivo? Potrò attaccare il sistema dall’interno e creare la massima distruzione. Nessuno potrebbe sospettare di me.

Ritornando al rapporto con i genitori… Anche a voi fanno tenerezza le “ramanzine” che ci fanno ogni volta che mettiamo un piede fuori dalla nostra abitazione?

“Non bere, non fumare, non tatuarti, non fare tardi, non perderti, non fidarti degli altri..”

Cari genitori, noi vi vogliamo bene, ma… A volte siete pesanti!

Lo sappiamo che lo fate per il nostro bene, ma non è necessario ripeterci sempre cosa dobbiamo/non dobbiamo fare.

Diventate più noiosi del film “Titanic”!

 

In conclusione:

L’adolescenza è un periodo straordinario che precede la vera vita e dobbiamo godercela perché non tornerà più indietro.




NOTE DELL'AUTORE
Ciao ragazzuoli!
Questo è un breve testo che ho buttato giù in un'oretta, giusto per ropere il ghiaccio con questo sito.
Ho deciso di parlare in maniera simpatica e soprattutto LEGGERA dell'adolescenza.
Sono perfettamente consapevole che questa fase della nostra vita è molto più complicata ripetto a ciò che ho scritto nel mio testo, ma il mio obiettivo era quello di strapparvi un sorriso o una risata.
Ci tengo a precisare che non si tratta di una mia "biografia", di fatti molti di questi avvenimenti non riguardano me, ma sono stati inventati.
Solitamente non scrivo testi di questo genere, mi concentro su storie e su altri argomenti quasi sempre tristi, per cui mi sembrava giusto iniziare con un qualcosa di più "allegro".
Detto ciò, mi farebbe piacere ricevere qualche recensione che riguarda il testo, o anche semplicemente qualche vostra esperienza.
Mi farebbe piacere anche ricevere delle idee sui prossimi testi da fare. Ne ho già due quasi finiti, però se volete propormi un tema, sarò ben lieta di accontentarvi.
Vi anticipo che vorrei fare anche un testo riguardante la musica, ma lo devo organizzare.
Credo di aver detto tutto.
Vi ringrazio per aver sprecato qualche minuto della vostra vita per leggere le mie parole.
Buona giornata.

Vampire Of Suburbia.

 

   
 
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