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Autore: miky923    19/05/2016    6 recensioni
La storia narra le vicende di Naruto proprio come nell'anime/manga, ma con situazioni, eventi e incontri diversi.
Scusate per l'orribile prologo, spero tanto che la storia vi piaccia. Lasciate una recensione (positive e negative).
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Kurama, Naruto Uzumaki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Kin era inginocchiata a fianco di Naruto tenendo gli occhi chiusi ormai da ore. Appena portata da Naruto osservò il sigillo del suo maestro, in corrispondenza di un altro sigillo più complesso. Cercò di convincere le due ragazze che non ne sapeva nulla, che non conosceva il modo per scioglierlo, ma solamente guardando l'espressione che avevano decise di tentare qualcosa con un piccolo sigillo da lei creato. Questo sigillo era fatto apposta per bloccare il chakra dei prigionieri cosi da farli soffrire e impedirgli di combattere. Sperava sinceramente che il suo sigillo riuscisse a neutralizzare gli effetti degli altri, e che Naruto si svegliasse presto. Ora aveva le mani posate sopra lo stomaco del ragazzo dando l'impressione a chi la guardava che stesse facendo qualcosa. In realtà la sua mente era totalmente in confusione e non riusciva a compiere dei pensieri coerenti, era ancora spaventata dalle due ragazze, sopratutto da Akitsu. Ogni tanto sentiva i loro occhi su di lei osservarla attentamente per poi spostarsi nuovamente. Kin fece un grande respiro cercando di rilassarsi, riuscendo a calare la tremarella che si era impossessata di lei. Aprendo gli occhi osservò il viso del ragazzo addormentato davanti a lei e si morse il labbro incerta, pensando se i suoi compagni o il suo maestro si sarebbero spinti a tanto per lei come Akitsu e Haku stavano facendo per il ragazzo.

-No non lo farebbero...- Pensò scuotendo la testa muovendo i capelli a destra e a sinistra.

-Cavolo che male...- Pensò Naruto riacquistando coscienza.

Lo stomaco gli faceva un male assurdo, ancora più di quando Orochimaru lo aveva colpito. La testa gli doleva e l'unico suono che riusciva a sentire era un fastidioso fischio dentro le sue orecchie.

-Kurama?- Chiamò dentro di se.

Era già passato qualche minuto da quando era diventato cosciente, e ancora la sua coinquilina non aveva fiatato. Ogni volta che stava male o c'era qualcosa che non andava la volpe gli avrebbe parlato dolcemente, lo avrebbe spronato, oppure avrebbe fatto qualche commento sprezzante o ironico quando avrebbe fatto qualcosa di sbagliato. A Naruto gli venne un groppo in gola non sentendo una parola, nonostante i suoi continui richiami. Quando sentì un spostamento d'aria sulla pelle decise di aprire gli occhi anche se riluttante e vide una ragazza che scuoteva la testa inginocchiata al suo fianco.

“Hey...” Chiamò Naruto con voce bassa.

Per poco Kin non fece un balzo strillando quando sentì la voce del ragazzo cosi all'improvviso.

“H-hey.” Rispose cercando di mettere una faccia più composta possibile inutilmente.

“Hai paura?” Domandò Naruto con una punta di preoccupazione alzando un sopracciglio percependo che la ragazza era ancora agitata e nervosa.

-Ma che cavolo gli prende a questi?! Prima quelle due diventano dei mostri perchè preoccupate per il ragazzo, e ora lui si preoccupa se io sono spaventata?- Pensò Kin .

In quel breve lasso di tempo l'espressione della ragazza cambiò da confusa, a stupita, ad arrabbiata e infine incerta.

“Ciao Aky, ciao Haku.” Salutò il biondo con un ampio sorriso vedendo le sue due amiche avvicinarsi.

“Come stai?” Domandò Akitsu.

“Bene. Ma cosa è successo?” Chiese alzandosi a sedere, sentendo qualcosa di strano nel muoversi.

Akitsu e Haku gli spiegarono brevemente cosa era successo da quando lo avevano trovato a ora che si era svegliato, tralasciando il trattamento che avevano riservato ai ninja del suono.

“Quindi adesso non posso più usare il chakra?” Domandò curioso a Kin.

“No tu lo puoi sempre forzare ed usarlo, ma questo attiverebbe il mio sigillo causandoti un grande dolore. È l'unica cosa che mi è venuta in mente per poter fermare il chakra fuori controllo. Mi dispiace.” Disse alla fine chinando la testa aspettandosi una reazione di sgomento e di ira.

“Bhe c'è poco da fare, appena finita la prova chiederò a Yoken e Zabuza se sanno sciogliere il sigillo.” Rispose con un ampio sorriso.

“Aspetta non sei arrabbiato?” Chiese confusa.

Visto come erano Akitsu e Haku quando la avevano presa, pensava che questo ragazzo fosse cento volte peggio.

“Scherzi? Se non fosse per te probabilmente non mi sarei ancora svegliato.”

Con una piccola spinta Naruto si alzò in piedi e faceva una grande fatica a restare semplicemente in equilibrio. Vedendo come il ragazzo inciampava sui suoi piedi e dimenava le braccia ogni volta che stava per cadere Haku rivolse a Kin uno sguardo confuso.

“I ninja crescono usando il chakra anche per le più piccole cose. Quando il chakra viene bloccato cosi bruscamente è normale che il corpo si senta sbilanciato, come se mancasse una parte di se.” Rispose in fretta per paura di un altro scatto d'ira da parte sua.

 

Poco lontano.

 

Seduta ad un ramo Yugito osservava Naruto aggrappato ad Akitsu cercando di restare sulle sue gambe.

'Avresti dovuto togliergli il sigillo quando le due ragazze si erano allontanate.' Commentò Matatabi al suo interno, cercando di non ridere nel vedere il ragazzino cadere un'altra volta.

'Volevo vedere cosa avevano in mente. Non mi aspettavo che sarebbero tornate con una ninja del suono.' Rispose la ragazza senza distogliere lo sguardo dal gruppo.

'Ti sei fatta un'idea su che piano sta lavorando il ragazzino?'

Il ninja della nuvola scosse la testa.

'E tu?'

'Un'idea molto vaga me la sarei fatta.' Rispose vedendo il jinchuuriki della volpe a nove code porgere due rotoli alla ragazza del suono.

'E cioè?' Chiese curiosa assistendo alla stessa scena.

'Se è quello che penso io lo vedrai presto. E se giochi bene le tue carte di bella seduttrice potresti far parte di questo piano anche tu.' Disse l'enorme gatto con voce suadente.

Yugito in risposta emise un solo sospiro per il comportamento del suo prigioniero. Dopo tutti quegli anni di convivenza si era rassegnata al comportamento lussurioso e giocoso di Matatabi.

 

Rifugio.

 

“S-sei sicuro?” Domandò Kin incerta guardando il rotolo della terra e del cielo nelle mani del ragazzo.

“Certo! Abbiamo sconfitto parecchie squadre quindi giunti a questo punto sarebbe difficile trovare altri rotoli per il tuo team.”

La ragazza allungò lentamente le mani aspettandosi che la colpisse o che le altre due la eliminassero appena presi i rotoli, ma non successe nulla anche quando gli afferrò.

“Ti andrebbe di unirti al mio clan?” Domandò di punto in bianco Naruto.

“Che cosa?! Te ne rendi conto che è per colpa del suo capo se ora sei in questo stato?” Domandò Akitsu con un ringhio.

“Ma sento che lei è buona. E poi non mi ha fatto nulla se non aiutarmi.” Rispose parecchio intimorito.

“Bha spero che tu sappia quello che fai.” Disse con una scrollata di spalle riprendendo la forma di volpe.

“Bene ora noi ci muoveremo verso la torre. Ci vediamo la Kin-chan.” Salutò con un ampio sorriso Naruto iniziando a muoversi barcollando con Akitsu dietro.

“È strano.” Pensò ad alta voce Kin riscuotendosi dai suoi pensieri.

“Vero, ma puoi contare sempre su di lui se serve, e su di noi.” Rispose Haku sorridendole dolcemente prima di passarle a fianco e seguire gli altri due.

 

Base della torre.

 

La squadra di Naruto arrivò alla base della torre dopo alcune ore. Dopo parecchi tentativi di camminare da solo Naruto cedette all'invito di Haku di trasportarlo sulle spalle, dicendogli che se si muovevano troppo lentamente erano facili bersagli. Una volta varcata una delle porte posizionate intorno alla torre il gruppo si trovò in una grande stanza con una iscrizione appesa nel muro davanti l'entrata.

“Ora dobbiamo aprire i due rotoli e aspettare che succeda qualcosa.” Disse Haku dopo aver letto l'iscrizione.

Akitsu ripresa la forma umana prese due rotoli dalla sua sacca e li aprì stendendoli a terra. Dai rotoli fuoriuscì una nube di fumo che iniziò a diradarsi da subito.

“Complimenti avete superato la seconda prova. Ci avete messo decisamente troppo.” Annunciò con voce annoiata Zabuza comparendo dal fumo.

Vedendo i ragazzi davanti a lui lo spadaccino della nebbia prese qualche istante ad osservarli in silenzio.

“Sei in uno stato pietoso.” Disse alla fine rivolto a Naruto ancora sulla schiena di Haku.

“Hey non sono in uno stato cosi orribile.”

“Ok ok. Ora spostiamoci agli alloggi in cima alla torre. Anche se ci avete messo più del doppio di quanto mi sarei aspettato da voi mancano ancora tre giorni circa alla conclusione del test.” Disse Zabuza andando verso le scale.

 

Lato opposto della torre.

 

Il trio del suono era riuscito a raggiungere l'entrata ovest della torre dove gli attendeva Orochimaru appoggiato al muro con il volto nuovamente cambiato.

“E allora come è Sasuke?” Domandò con un sorriso che si allargava sempre di più.

“È riuscito a sopprimere l'influenza del sigillo maledetto, ma se non fosse intervenuta la sua compagna probabilmente ne sarebbe stato consumato.” Rispose Dosu.

“Bene bene, non mi aspettavo nulla di meglio. Ottimo lavoro.” Disse staccandosi dal muro e iniziando ad allontanarsi.

“Aspetta! Non ci avevi avvertito che avresti giocato con un altro ragazzo. Ce lo dovevi dire!” Esclamò Zaku stringendo i denti arrabbiato.

“Un altro ragazzo?” Domandò sorridendo sfacciatamente al suo allievo.

“Si chiama Naruto. Non so che piani tu abbia per lui ma ci dovevi dire che mostri erano i suoi compagni.”

“Oh vero. Gli ho solo mandato in confusione il chakra con un sigillo cosi che non vi intralciasse con Sasuke. È stato un problema?” Domandò iniziando ad incuriosirsi.

Dosu gli spiegò dell'assalto ricevuto dalle due ragazze e descrisse le tecniche che avevano usato, mentre Kin disse rapidamente cosa aveva fatto quando la avevano portata dal ragazzo.

“Interessante, non mi aspettavo che avesse compagni cosi unici. È tutto?” Domandò puntando gli occhi alla ragazzina davanti a lui.

“Si.” Risposero i ninja del suono.

“Davvero? Avanti Kin, si vede che nascondi qualcosa.” Disse posando la punta dell'indice sotto il mento della ragazza e alzandolo cosi che lo guardasse negli occhi.

“D-Dopo che si fu svegliato mi ha dato i due rotoli per passare la prova e mi ha chiesto di entrare nel suo clan.” Rispose spaventata.

I suoi due compagni la guardarono confusi, sapevano solo la storia dei rotoli e nient'altro.

“E tu cosa hai risposto?” Domandò Orochimaru con uno strano sorriso nascergli sulle labbra.

“S-se ne sono andati prima che potessi rispondere.” Rispose cercando di distogliere lo sguardo.

“Tu vorresti entrarci nel suo clan?” Domandò cambiando il sorriso di prima in uno dolce.

Kin rimase in silenzio non sapendo cosa rispondere. Non aveva mai avuto una vera famiglia e vedere come Akitsu e Haku avevano agito per Naruto le avevano fatto venire voglia di far parte di quel gruppo. La cosa che la frenava però era la paura di essere considerata una traditrice da Orochimaru, e che questo non gliela facesse passare liscia.

“Allora?” Domandò nuovamente il ninja leggendario.

“S-si.” Rispose chiudendo gli occhi.

Dosu e Zaku rimasero in silenzio aspettando una mossa da Orochimaru. Se lui la avesse considerata una traditrice loro la avrebbero trattata come tale.

“Kin, se vuoi unirti a loro puoi. Sei la mia cara allieva e voglio vederti felice. Sarà un'esperienza interessante, se ti trovi bene puoi restare con loro e se invece non è come te lo aspettavi puoi tornare sempre da me.” Rispose sorprendendo tutti.

“Davvero?”

“Si. Ora muovetevi ad entrare prima che qualcuno si inizi a insospettire di noi.” Disse alla fine mostrando ancora il suo sorriso caldo ai tre allievi prima di allontanarsi.

Dopo che il loro maestro fu scomparso dalla loro vista i tre ninja entrarono nella torre con Kin che si sentiva decisamente più leggera.

'Situazione davvero interessante. Non vedo l'ora di vedere come crescerà questo clan Naruto Uzumaki.' Pensò Orochimaru leccandosi le labbra.

Poi il suo pensiero tornò a Kin e ridacchiò.

'Le spie migliori sono decisamente quelle che non sanno di esserlo.' Pensò con il sorriso di prima tornato a deformargli il volto, cancellando ogni traccia di quel falso sorriso dolce che era riuscito a fare.

 

Cima della torre.

 

L'ultimo piano della torre era composto da degli alloggi che servivano ad ospitare i concorrenti che avessero terminato la seconda prova con largo anticipo. Il piano aveva quattro corridoi che si incrociavano al centro, ai lati di ogni corridoi c'erano le camere. Tutti i corridoi terminavano con una terrazza sull'esterno, eccetto uno che terminava su delle scale che portavano al piano di sotto. Ogni alloggio era composto da tre letti e un tavolino con tre sedie. Al centro del piano si trovava una grande sala comune con un grande tappeto a terra, sopra il quale erano stati posizionati diversi divani e poltrone messe in cerchio cosi che chi sedeva vedeva tutti gli altri. Al centro era posizionato un grande tavolo rotondo e attaccato al soffitto sopra di esso un lampadario di cristallo.

“Questa sala è più grande del mio appartamento.” Esclamò Naruto guardando con occhi sognanti la sala.

“Questa è la vostra camera.” Disse Zabuza non calcolando il ragazzo che continuava a guardarsi intorno ed entrò nella stanza.

Dopo che furono tutti entrati Haku posò Naruto con i piedi a terra e lo fece sedere su una sedia, le altre due furono occupate da lei e Zabuza, mentre

Akitsu si sedette su uno dei letti.

“Bene. Adesso spiegami rapidamente perchè non riesci nemmeno a fare due passi da solo.” Disse Zabuza osservando attentamente il biondo.

Naruto descrisse allo spadaccino il suo scontro contro Orochimaru e di che tecnica avesse usato per creargli il sigillo. Continuò poi con il descrivere il secondo sigillo posto da Kin per aiutarlo a stabilizzare il chakra.

“Capisco. Orochimaru è uno dei tre ninja leggendari, e se ti ha lasciato in vita probabilmente non ti ha visto come una minaccia, oppure vuole giocare con te in futuro.” Disse Zabuza quando il ragazzo terminò di parlare.

“Giocare?” Domandò Naruto inclinando la testa.

“Ad alcuni ninja piace affrontare avversari sempre più forti, magari avrà visto in te del potenziale e vorrà affrontarti quando sarai più forte.”

“Capito. Per quanto riguarda il sigillo sapresti toglierlo?”

“Ti do l'aria di uno che tiene in vita i suoi avversari e usa sigilli su di loro?” Domandò incrociando le braccia e alzando un sopracciglio.

Naruto fissò Zabuza per qualche secondo dritto negli occhi pensando attentamente a che risposta dare.

“No.” Rispose alla fine con un sospiro rassegnato.

“Bene, se trovo qualcuno che può aiutarti te lo farò sapere. Voi preparatevi per l'ultima prova intanto.” Disse prima di alzarsi e uscire dalla porta, lasciando i ragazzi da soli.

“Ora che si fa?” Domandò Naruto alle due compagne.

“Dovremmo riposare. L'ultima prova si fa sempre parecchi giorni dopo il termine della seconda, ma non possiamo sapere se quest'anno sarà come gli altri.” Rispose Haku.

“Già hai ragione.” Disse alzandosi in piedi e raggiungendo il letto al centro senza cadere a terra.

“Hey Naru, ti va un po di compagna?” Chiese Akitsu lanciando un sorrisetto di sfida ad Haku.

Non ricevendo risposta si voltò verso il ragazzo trovandolo già addormentato.

“Guasta feste.” Sbuffò riprendendo la forma di volpe.

“Vado a controllare che altre squadre hanno terminato la prova, vieni con me?” Domandò all'altra ragazza.

“Si.” Rispose raggiungendola e uscendo dalla stanza lasciando Naruto da solo.

 

Notte.

 

Naruto sospirò per l'ennesima volta quella notte alzandosi a sedere. In quel momento si sentiva terribilmente solo, nonostante le due ragazze occupavano i letti vicino al suo. Sentiva dentro di se formarsi un enorme vuoto, lo stesso che provava da bambino prima di incontrare Kurama. Quella volpe era diventata la sua prima amica e nonostante sapesse che era ancora dentro di lui il non poterla sentire lo faceva sentire ancora più solo. Con un altro sospiro si alzò in piedi e si diresse verso la porta. Ora si era abituato abbastanza a muoversi anche con il chakra sigillato. Accennò un sorriso lanciando un'occhiata alle sue due amiche e uscì dalla camera.

“Lo seguiamo?” Bisbigliò Akitsu.

“Senza che lui lo sappia.” Rispose Haku uscendo dal letto.

Naruto intanto aveva raggiunto la sala centrale dove incontrò solo Gaara appoggiato al muro con le braccia incrociate.

“Ehmm... Ciao, non mi aspettavo di trovare qualcuno sveglio a quest'ora.” Salutò esitante ricordandosi il nervosismo di Kurama verso di lui.

Il ragazzo lo guardò con occhi vitrei prima di staccarsi dal muro e avvicinarsi a lui con passo lento ma deciso. Naruto rabbrividì vedendo i suoi occhi pieni di rancore e odio e indietreggiò quando questo iniziò ad alzare la mano aperta puntandola verso di lui. Il biondo iniziò a vedere dei granelli di sabbia muoversi in aria intorno a lui e stava per dire qualcosa quando si sentì stringere le spalle.

“Ecco i piccoli 9 e 1 ♫.” Canticchiò Bee stringendo le spalle di Naruto con un braccio.

Naruto lo guardò sorpreso e vide vicino a lui Yugito. Gaara gli osservò senza espressione per un momento prima di tornare al suo posto sul muro.

“Sapevo che ce l'avresti fatta a superare la prova, ma non che arrivassi prima di me.” Disse Bee con un ampio sorriso sedendosi su uno dei divani tirando Naruto con se seguiti dalla ragazza.

“Ehehe credo sia stata solo fortuna. Sono arrivato solamente oggi pomeriggio.” Borbottò sentendosi in imbarazzo.

“E tu quanto ci hai messo?” Domandò Yugito rivolta a Gaara.

“Tre ore.” Rispose prima di allontanarsi da loro e tornare in camera.

“Non deve essere facile convivere con Shukaku.” Disse la ragazza guardando il ragazzo andare via.

“Perchè no?” Domandò Naruto incuriosito.

I due ninja della nuvola lo guardarono sorpresi.

“Tu sai chi è Shukaku vero?” Chiese Yugito.

“Certo! È il demone tasso ed è fratello di Kurama.”

All'insaputa di Naruto i demoni all'interno dei due ninja della nuvola scoppiarono a ridere sentendo quel commento.

Non è adorabile? Anche se è un ninja è cosi tenero e ingenuo.” Ridacchiò Matatabi.

Yugito scosse la testa e si rivolse a Naruto.

“Shukaku è conosciuto per essere molto instabile. Da quanto so ogni suo contenitore ha sofferto problemi di insonnia che portavano a seri disagi comportamentali.” Spiegò il più precisamente possibile.

“So anche che nel villaggio della sabbia il contenitore di Shukaku viene discriminato e odiato. Non oso immaginare quante volte avranno tentato di eliminarlo.” Continuò osservando attentamente la reazione del biondo.

Naruto aveva stretto i pugni rivivendo per un attimo quello che aveva vissuto da bambino ma scosse la testa scacciando subito quei pensieri.

“E noi non possiamo fare nulla? Voglio dire siamo uguali, non possiamo aiutarci?” Chiese sinceramente preoccupato guardando negli occhi la ragazza.

Aww che morale forte, e guarda che sguardo. Forza che aspetti a saltargli sopra?” Incitò il gatto di fuoco.

“Non credo possa essere aiutato, non raggiunto questo punto.” Rispose con un sospiro.

“Ok.” Disse Naruto non del tutto convinto abbassando lo sguardo.

“Hey voi sapete sciogliere i sigilli?” Chiese risollevandosi.

“Che sigilli?” Chiese Bee guardandolo curioso.

Naruto si alzò in piedi e si scoprì la pancia mostrando i sigilli ai due.

“Questo è quello che rinchiude Kurama, questo lo ha fatto uno strano tipo che mi ha incasinato il chakra e questo lo ha fatto una mia amica per bloccarmi del tutto il chakra cosi che non fosse dannoso.” Spiegò indicando i sigilli sovrapposti.

“Non mi interesso molto a queste cose ma di certo Yugito sap...” Iniziò a rispondere Bee bloccandosi sentendosi premere gli artigli della ragazza sul braccio.

“Mi dispiace Naruto ma non so proprio che sigillo sia.” Rispose Yugito.

“Va bhe troverò qualcuno che lo saprà sciogliere.” Disse ridacchiando.

“Sapete come si può liberare il demone dentro di noi?” Chiese poi distrattamente.

“Come?” Chiesero sorpresi gli altri due jinchuuriki.

“Oh niente lasciate stare. Ci vediamo presto Bee, Yugito.” Salutò sorridendo e camminando verso la sua camera.

“Aspetta! Noi abbiamo sentito che hai una specie di piano. So che non ci conosci e non ti fidi, ma tra jinchuuriki possiamo aiutarci se hai bisogno.” Disse Yugito il più amichevolmente possibile.

“Ma io mi fido. Ve lo dirò una volta fuori da questa torre. Magari potrete aiutarmi.” Rispose tranquillamente entrando nella sua stanza.

'È ancora troppo ingenuo.' Pensarono Akitsu e Haku allo stesso tempo, già tornate ai rispettivi letti.

“Ahah non è stato cosi difficile ottenere la sua fiducia come pensavi tu.” Sorrise Bee andando anche lui verso la propria stanza.

Yugito invece era rimasta seduta sul divano a pensare. Quel moccioso si fidava di loro? Solo perchè erano entrambi jinchuuriki?

“Il piccolo nove mi piace sempre di più ♫” Canticchiò Bee lasciando sola la ragazza.

 

Alcuni giorni dopo.

 

Anko era seduta su un divano ad accarezzarsi il segno maledetto con le dita.

“Ti fa ancora male?” Domandò il terzo hokage.

“No per niente, quel moccioso sa come alleviare il dolore.” Rispose sorridendo.

“Non mi hai ancora detto come Naruto ti ha aiutato.”

Anko si guardò intorno vedendo solo due ambu nella stanza oltre a loro.

“Non so come ma ha usato il chakra del Kyuubi per sopprimere il sigillo. Quando ho visto il chakra del demone uscire pensavo avesse preso il controllo del ragazzino ma non era cosi.” Spiegò sorprendendo il vecchio uomo.

“Stai dicendo che riesce a controllare il chakra del Kyuubi di sua volontà?” Domandò curioso.

“No, sembrava più che il demone gli donasse il chakra.”

“Capisco.” Disse l'uomo pensieroso lisciandosi la barba.

 

Flashback

 

Sarutobi inspirò una grande boccata di fumo dalla sua pipa e lo soffiò fuori molto lentamente scrutando il bambino agitato davanti a lui.

“Potresti ripetere Naruto?” Chiese cercando di sembrare il più tranquillo possibile.

“E-ecco, io so che dentro di me vive il Kyuubi, e volevo chiederti se ci fosse un modo per liberarla.” Chiese torturandosi le mani e guardando a terra.

Il vecchio hokage chiuse gli occhi pensando. Sperava con tutto se stesso che la prima volta che aveva sentito questa richiesta fosse uno scherzo del suo cervello causato dell'età avanzata, ma ecco che quella lieve speranza si era frantumata quando il bambino domandò ancora come liberare il demone a nove code.

“Scusa se te lo chiedo Naruto, ma chi ti ha detto che hai il Kyuubi dentro di te? E perchè lo vuoi liberare?” Chiese riaprendo gli occhi.

“Me lo ha detto lei. Una sera sono stato picchiato da delle persone e quando mi sono risvegliato ho incontrato una bambina che mi ha spiegato tutto e mi ha aiutato.” Rispose il bambino con un ampio sorriso.

“Oh davvero? E chi era questa bambina?” Chiese ricambiando il sorriso del bambino, nascondendo per l'ennesima volta la rabbia che provava verso i cittadini più violenti del suo villaggio.

“Si chiama Kurama, è Kyuubi ma il suo vero nome è Kurama. È una bambina davvero carina con lunghi capelli rossi, anche gli occhi sono rossi e strani, con le pupille lunghe e schiacciate, ha due orecchie arancioni e nove code dello stesso colore.” Spiegò entusiasto vedendo l'hokage tranquillo.

“Ahaha va bene Naruto ora calmati. Adesso non saprei come liberare la tua amica ma se scopro qualcosa te lo farò sapere.” Disse alzandosi in piedi e avvicinandosi a Naruto accarezzandogli la testa.

“Non parlare a nessuno di queste cose però, ci sono tante persone cattive in giro che non ti crederebbero e ti prenderebbero in giro.” Avvertì il terzo hokage nel modo più dolce possibile.

“Va bene, anche Kurama mi ha detto la stessa cosa.” Rispose Naruto annuendo.

“Ora scappo che mi devo allenare. Ci vediamo!” Salutò con la mano correndo fuori dalla stanza.

 

Fine flashback.

 

Hiruzen ridacchiò ripensando a quella scena. A quel tempo aveva pensato che si qualcuno aveva detto a Naruto tutta la verità per farlo soffrire, ma che il bambino invece di chiudersi in se stesso avesse creato un'amica immaginaria per metabolizzare la notizia. Ora viene a sapere che non solo quello che gli aveva detto anni fa poteva essere vero, ma che Kurama aiutava il ragazzo di sua volontà quando voleva.

“Signor hokage?” Chiamò Anko confusa per la reazione dell'uomo.

“Scusa stavo solo pensando, dove eravamo rimasti? Oh si, e dopo che ti ha guarito cosa è successo?” Domandò rivolgendo l'attenzione alla donna.

“Dopo che ha annullato il sigillo sono svenuta e quando mi sono risvegliata sia il ragazzo che Orochimaru erano scomparsi. Pensavo che avesse fatto una brutta fine finchè non ho saputo che era arrivato alla torre tra le prime squadre completando la prova.” Rispose finendo incerta verso la fine.

“E?” La incoraggiò a continuare il terzo hokage.

“Non lo so. C'è qualcosa di strano in lui che non va. Prima che iniziasse la seconda prova ho osservato tutti i partecipanti per farmi un'idea del loro potenziale, e ho potuto ricontrollare Naruto quando mi ha salvato. Non so cosa sia ma ho visto che ora ha qualcosa di diverso nei movimenti che compie.” Concluse.

“Signorina Anko scusi il disturbo.” Gracchiò la voce da un monitor nella stanza.

“Che succede?”

“La seconda prova è terminata. Sembra che siano rimaste molte squadre e secondo il regolamento bisognerà fare delle eliminatorie prima dell'ultima prova.”

“Intanto procediamo con l'esame tenendo d'occhio i movimenti di Orochimaru.” Ordinò il terzo hokage.

“Va bene.” Rispose Anko prima di sparire dalla stanza.

 

Arena della torre.

 

“Complimenti a tutti i presenti! Sono lieto di informarvi che avete superato la seconda prova.” Annunciò l'hokage in piedi davanti ad una grande statua affiancato dai vari maestri jonin.

'Sono rimaste più squadre del previsto.' Pensò Haku guardandosi intorno.

“Prima di spiegarvi l'ultima prova dovete sapere il vero significato di questo esame. L'esame per diventare chunin è in realtà una rappresentazione di una guerra tra i paesi alleati.” Spiegò Hiruzen sorprendendo la maggior parte dei presenti.

“Voi tutti non combatterete solo per diventare dei chunin, ma dovrete portare sulle spalle l'onore del villaggio che rappresentate. Come spettatori alla terza prova ci saranno molti personaggi importanti che ci richiedono le missioni, nonché i Daimyo e i capi villaggi di numerosi paesi. Alla fine della terza prova il villaggio che si è distinto di più per forza riceverà più richieste di missioni, e al contrario chi si dimostra debole subirà un notevole calo delle richieste.” Concluse il terzo hokage.

'Proprio quello che vogliamo eh Kurama?' Pensò Naruto sorridente sperando che la volpe riuscisse a sentire tutto.

“Ovviamente un secondo beneficio che deriva dall'essere riconosciuti come i più forti è il poter esercitare una pressione militare e politica con i paesi confinanti più deboli. Ora prima di continuare...” Continuò a parlare prima di venire interrotto dall'apparizione di un jonin in ginocchio davanti a lui.

“Eccomi signor hokage. Come arbitro della prova vorrei continuare io.” Disse l'uomo ancora inginocchiato.

“Prego.” Rispose il vecchio invitando a parlare.

“Piacere il mio nome è Hayate.” Disse alzandosi in piedi e voltandosi verso i genin.

“Prima di passare alla terza prova c'è una casa che vi farò fare, si tratta dei preliminari.”

“Come dei preliminari? Perchè dobbiamo sostenere un'altra prova?!” Domandò alterato Shikamaru.

“Sono rimasti ancora troppi candidati a diventare chunin. Come detto dal signor hokage ci saranno numerosi ospiti importanti ad assistere all'ultima prova. Il tempo sarà limitato e non possiamo permetterci scontri noiosi. Quindi se qualcuno vuole ritirarsi lo faccia adesso, i preliminari cominceranno subito.”

“Subito?!” Domandò Kiba sorpreso.

Kabuto sorrise osservando il suo maestro e alzò la mano.

“Io rinuncio.”

“Tu sei Kabuto Yakushi del villaggio della foglia.” Disse Hayate controllando il foglio che aveva.

“Altri rinunciatari? D'ora in poi ci saranno solo combattimenti singoli quindi non preoccupatevi per i vostri compagni.”

“Choji, tu dovresti ritirarti, la ferita alla spalla che ti ha fatto il ninja della pioggia non si è ancora chiusa. Meglio non rischiare.” Disse Shikamaru a bassa voce al suo amico.

“Esatto. Potrai tentare l'esame la prossima volta e lo passerai.” Continuò Ino incoraggiando il suo compagno di squadra.

“Ok ragazzi, ma non me ne vado, voglio vedervi vincere.” Rispose Choji alzando la mano come Kabuto.

“Anche io mi ritiro.”

“Bene.... Altri?” Domandò Hayate dopo aver segnato il nome di Choji.

“Naruto...” Chiamò a bassa voce Haku toccando il braccio del ragazzo.

“Non preoccuparti Haku. Supererò anche questa sfida.” Disse Naruto con un ampio sorriso rivolto alla ragazza.

“E io ti aiuterò.” Ridacchiò Aki dalla testa del ragazzo.

“Visto che non c'è nessun altro che si ritira cominceremo con i preliminari. Saranno scontri veri e propri e termineranno solo quando uno dei due muore o si dichiara sconfitto. A decidere del vostro destino sarà il tabellone elettronico posizionato sopra la statua che annuncerà i nomi degli sfidanti. Ora vediamo subito il nome dei due genin che dovranno affrontarsi.” Disse il giudice prima di voltarsi verso il tabellone.

In pochi secondi sul tabellone comparvero i nomi di Haku e Dosu.

“I due sfidanti rimangano qua, tutti gli altri salgano sulle balconate.” Ordinò Hayate indicando le due balconate ai lati della stanza.

“Metticela tutta Haku, io ti aspetto la su.” Le sorrise Naruto lasciando il campo insieme a tutti gli altri.

“Ciao Naruto.” Lo salutò Kakashi sorridente avvicinandosi al biondo.

“Hey maestro.”

“Come sta procedendo l'esame per adesso?” Domandò appoggiandosi alla ringhiera come il suo allievo.

“Eheh ho avuto qualche piccolo imprevisto.” Ridacchiò imbarazzato.

“Zabuza me ne ha parlato. Cosa hai intenzione di fare adesso?”

“Improvviserò. Prima di pensare ad un piano devo vedere chi sarà il mio avversario.” Rispose sicuro di se.

Kakashi scosse la testa e riportò la sua attenzione ai due ninja che stavano per iniziare lo scontro.

“Siete pronti?” Domandò Hayate ai due avversari.

I due risposero con un semplice si senza togliersi gli occhi di dosso.

“Bene, cominciate!”

Dosu saltò subito indietro evitando di poco due spuntoni di ghiaccio che gli avrebbero bloccato le gambe.

“Ho già visto queste mosse la prima volta che ci siamo incontrati, se vuoi sconfiggermi dovrai fare di meglio.” Tentò Dosu di irritare la ragazza.

Haku lo fissò con uno sguardo privo di espressione e scattò verso di lui con un pugnale fatto di ghiaccio. Il ninja del suono la schivò facilmente chinandosi e girò su se stesso colpendo la ragazza al fianco con il bracciale, emettendo numerose onde sonore al suo interno.

“È stato f...” Non riuscì a terminare la frase che cadde a terra con tre spiedi impiantati sul collo.

Hayate osservò attentamente il corpo apparentemente privo di vita del ninja del suono, per poi spostare lo sguardo verso la ragazza in piedi poco lontano.

“La vincitrice dello scontro è Haku.” Annunciò l'arbitro.

La maggior parte dei presenti erano stupiti dalla rapida vittoria della ragazza, solo in pochi erano riusciti ad intravedere i veloci movimenti che aveva compiuto.

“È solo una morte apparente.” Disse in tono freddo la ragazza passando accanto ad Hayate e finendo con un balzo a fianco di Naruto.

“Ahaha sei stata grande Haku! Sapevo che era impossibile che tu perdessi!” Rise Naruto stringendola in un forte abbraccio.

“Hai fatto parecchia scena la giù. Non ti facevo tipa da mettersi in mostra.” Disse Akitsu muovendo lentamente la coda.

“Visto il gran numero di presenti ho pensato fosse un momento buono per farsi notare.” Rispose ancora stretta nella morsa di Naruto.

“Giusto! Darò anche io il meglio di me, non vedo l'ora arrivi il mio turno.” Esclamò Naruto puntando subito gli occhi allo schermo in trepida attesa.

'Mi domando cosa avete in mente.' Pensò Kakashi avendo assistito alla scena.

'Un controllo cosi preciso del ghiaccio può essere dovuto solo da un'abilità innata.' Constatò Orochimaru piacevolmente sorpreso, vedendo il corpo della ragazza colpito da Dosu sgretolarsi in piccoli frammenti di ghiaccio.

“Uff non tocca a me.” Sospirò il biondo vedendo comparire i nomi di Bee e Shino sullo schermo.

I due nuovi contendenti si spostarono al centro del campo.

“Bene, siete pronti?”

“Oh yea! Pronto a cominciare quando vuoi ♫” Canticchiò Bee muovendo le braccia.

“Mi ritiro. Non ho speranza contro di lui.” Rispose invece Shino tornando al fianco del suo team.

“Shino?! Ma che cacchio combini?! Avresti dovuto affrontarlo!” Urlò alterato Kiba.

“I miei insetti mi hanno avvertito che lui è totalmente fuori dalla nostra portata.” Rispose Shino senza sentimento nella voce.

“Kiba, probabilmente Shino ha fatto la scelta migliore. Io non ho la percezione come gli insetti di Shino, ma se hanno avvertito che era troppo pericoloso è cosi.” Disse Kurenai al suo allievo.

Appena i nomi di Shino e Bee scomparvero dallo schermo apparvero i nomi di Sakura e Kin. Le due ragazze scesero dalle balconate e si posizionarono faccia a faccia davanti al giudice.

“Questa volta non finirà come con la seconda prova.” Disse Sakura con odio nella voce.

“Stavo per dire la stessa cosa.” Rispose Kin con un sorrisetto sfacciato.

“Bene se siete pronte cominciate.” Disse Hayate facendo qualche passo indietro.

Sakura estrasse rapidamente un kunai e attaccò la ninja del suono in un corpo a corpo. Kin schivò rapidamente gli attacchi deviandone qualcuno con i suoi spiedi.

“Tutto qui ragazzina? Pensavo avessi detto che non sarebbe finita come l'ultima volta.”

Sakura si irritò e concentrando il chakra sotto i piedi scattò contro Kin colpendola con un pugno al mento.

'Bene cosi.' Sorrise tra se la ragazza lanciando due spiedi a Sakura che li schivò chinandosi.

Prima che potesse attaccare nuovamente il ninja del suono Sakura venne attratta da un tintinnio alle sue spalle, voltandosi vide i spiedi che aveva schivato conficcati sul muro con due campanellini attaccati ad essi.

'Banale, ora mi attaccherà nuovamente con i campanelli nascondendo lo spiedo privo di essi. Non cascherò in un trucco cosi semplice.' Pensò voltandosi ancora verso Kin.

La ragazza le lanciò un altro spiedo e quando Sakura lo schivò venne accolta in pieno viso da un pugno che la spinse qualche metro indietro. Kin sorrise vittoriosa facendo qualche saltello indietro allontanandosi. Sakura fece per alzarsi ma cadde subito in ginocchio perdendo l'equilibrio. Ai suoi occhi ogni cosa ora si muoveva in modo innaturale, e sentiva suoni incomprensibili e lontani.

“Direi che è finita. No?” Domandò Kin con un kunai nella mano sinistra puntando la ragazza.

Le dita della mano destra si muovevano tirando dei finissimi fili collegati ai campanellini facendoli suonare. Hayate lanciò un'occhiata a Sakura vedendola con gli occhi spenti e ancora in ginocchio.

“La vincitrice dello scontro è Kin per incapacità di reagire dell'avversario.” Annunciò Hayate.

Kin tirò i fili con uno strattone prendendo gli spiedi al volo e si allontanò verso le scale per la balconata. Osservò con la coda dell'occhio il suo maestro che le sorrise facendole un piccolo cenno verso Naruto. Prendendo un grande respiro raggiunta la cima delle scale si avvicinò al biondo impegnato a parlare con Kakashi.

“H-Hey Naruto.” Lo chiamò la ragazza.

Naruto si voltò verso di lei.

“Hey Kin! Sei stata fantastica. Stavo parlando di te con Kakashi, che tecnica hai usato poco fa per sconfiggere Sakura?” Domandò avvicinandosi a lei.

“Oh quello?” Chiese alzando i due campanelli mostrandoglieli.

“Ho usato i fili collegati ai campanellini per farli suonare e ci ho fatto passare il mio chakra per far cadere la ragazza in una illusione.” Spiegò facendo suonare i campanelli.

“Mhmm... ci hai disegnato sopra dei sigilli.” Constatò Akitsu allungandosi sulla testa di Naruto osservando i piccoli oggetti.

“Ci vuole un grande talento per riuscire a creare sigilli cosi piccoli e precisi.” Continuò Kakashi nascondendo dietro la maschera un sorriso divertito.

“S-Si... Comunque Naruto volevo parlare di una cosa.” Iniziò cercando di nascondere il suo disagio.

“Certo dimmi pure.” Rispose con il suo solito sorriso allegro.

Akitsu e Haku fissarono attentamente il nija del suono studiandola, e dopo qualche secondo la ragazza di ghiaccio scosse la testa sorridendo.

“Vieni Akitsu, lasciamogli un po di spazio.” Disse porgendo le braccia verso di lei.

La piccola volpe socchiuse gli occhi rivolta al ninja del suono per poi emettere un leggero sospiro.

“Ok.” Rispose semplicemente saltando tra le braccia di Haku.

“Ragazze?” Domandò Naruto vedendole allontanarsi.

“Vado anche io Naruto, devo controllare come sta Sakura e se Sasuke è pronto. Ci vediamo dopo.” Salutò alzando la mano e andando verso i suoi altri due studenti.

“Bhe di cosa volevi parlare Kin?” Domandò rivolgendo tutta l'attenzione alla ragazza.

“Ehmm si... Ti ricordi quello che mi avevi proposto poco dopo che ti eri svegliato? E-ecco se è ancora possibile vorrei accettare.” Disse in evidente imbarazzo.

Il biondo inclinò leggermente la testa con sguardo pensieroso osservandola.

“Oh si! Ma sei davvero sicura di volerti unire al mio clan?” Domandò un po troppo forte secondo Kin.

“S-si. Ne ho parlato con il mio maestro e ha detto che non c'è problema.” Rispose cercando di trattenere il sorriso che le stava nascendo sulle labbra.

Naruto le diede un abbraccio di scatto e poi la prese per mano tirandola a dove le ragazze si erano messe.

“Aki, Haku! Ora anche Kin fa parte del clan.” Annunciò entusiasto.

Haku le sorrise gentilmente, mentre Akitsu la guardò con meno astio.

“Gli altri tre membri del clan sono Yoken il fratello di Akitsu, Zabuza uno dei sette spadaccini della nebbia, e Kurama. Bhe lei è una persona particolare ed è meglio se te la faccio incontrare una volta risolto il problema dei sigilli.” Continuò ridacchiando.

Kin annuì al ragazzo rimanendo senza parole nel sentire i membri del clan ora non presenti e si concentrò poi sul campo dove si erano posizionati Yugito e Kankuro.

“Cominciate.” Disse Hayate abbassando il braccio dando via all'incontro.

Prima che Kankuro potesse muovere un solo muscolo venne fatto a pezzi da cinque lunghe lame avvolte da fiamme blu e nere.

“Avanti esci.” Ordinò Yugito al grande pacco avvolto dalle bende posato a terra.

Dalle bende uscì un braccio che afferrò una estremità delle bende e si srotolò.

“Fatti sotto.” Lo invitò la ragazza.

Yugito si piegò sulle ginocchia con le gambe allargate, la mano sinistra posata sul terreno e la destra sollevata, mostrando cinque artigli infuocati.

“Mi arrendo.” Disse in fretta Kankuro libero dalle bende alzando le mani.

“La vincitrice è Yugito.” Annunciò Hayate.

Quando i due se ne furono andati Naruto non poteva far a meno di sorridere contento. Sullo schermo comparve il suo nome insieme a quello di Ino.

“Finalmente tocca a me!” Esclamò Naruto.

Il ragazzo era pronto a correre fino al centro del campo quando venne bloccato da Kin che si era stretta al suo braccio.

“Aspetta Naruto. Nelle tue condizioni non sei in grado di affrontare nessuno.” Disse guardandolo seriamente negli occhi.

“Ha ragione. Ti sei appena abituato a muoverti abbastanza bene senza usare il chakra, ma appena ti attaccherà lo userai d'istinto.” Continuò Haku.

“Esatto, il mio sigillo è pensato più per la tortura. Se usi il chakra e hai ancora il sigillo si attiverà e soffrirai tantissimo. E invece se lo tolgo si riattiverà il sigillo di Orochimaru mandando in confusione il tuo chakra rischiando cosi la tua vita.” Lo supplicò Kin.

Naruto si fermò guardandole un attimo pensando a cosa fare.

“Io ci provo. Non so quanto posso resistere al dolore se non ci provo no?” Sorrise incoraggiando le ragazze.

“E no Aki. Non voglio che combatti con me, Ino non ha nessun aiuto e non sarebbe giusto.” Disse alla volpe vedendola pronta a saltare dalle braccia di Haku.

“Uff ok.” Sbuffò Akitsu facendo un'espressione imbronciata.

Accorgendosi che Hayate era ancora al centro del ring a fissarlo con Ino vicino, Naruto si sbrigò a raggiungerli.

“Bene, siete entrambi pronti?” Domandò Hayate ai due ragazzi.

“Ok cominciate.” Disse dopo che entrambi i ninja della foglia risposero affermativamente.

Entrambi si misero in posizione di combattimento aspettando che uno dei due facesse la prima mossa. Ino sperava che Naruto facesse la prima mossa cosi da contrattaccare ma visto che questo non si muoveva decise di attaccare per prima. La ragazza prese tre shuriken dalla tasca sul fianco e li lanciò contro Naruto scattando subito dietro di loro. Il Jinchuuriki del Kyuubi contrastò gli shuriken con i suoi e corse anche lui contro Ino ma non essendosi dato la spinta con il chakra era troppo lento e la ragazza riuscì a colpirlo in volto facendolo cadere all'indietro. Tutti gli spettatori rimasero in silenzio sorpresi per ciò che era appena accaduto. Tutti gli esordienti della foglia erano a conoscenza della differenza di forza tra Ino e Naruto e nessuno si aspettava che lei riuscisse a colpirlo cosi facilmente. Alzandosi subito in piedi Naruto schivò un pugno della ragazza diretto verso l'alto facendo un balzo all'indietro e congiungendo le mani creò tre cloni che contrattaccarono. Il primo clone colpì la ragazza con un potente pugno allo stomaco scagliandola indietro, il secondo clone le scattò sotto quando era ancora a mezz'aria colpendola con un calcio sul fianco lanciandola in alto, il terzo clone balzò su sopra di lei pronto a schiantarla a terra con un altro potente calcio quando questo improvvisamente scomparve. Subito dopo scomparvero anche il primo e il secondo clone, lasciando solo il Naruto originale piegato su un ginocchio. Ino riuscì a darsi uno slancio in aria atterrando in piedi, si asciugò una goccia di sangue che le colava dal labbro e fissò Naruto che non si era mosso. Il ragazzo era ancora in ginocchio e tremava visibilmente. Il respiro si era fatto breve e irregolare, mentre gli occhi erano diventati opachi, perdendo quasi del tutto il loro azzurro acceso.

“Signor Hokage?” Domandò Anko senza togliere lo sguardo da Naruto.

“C'è sicuramente qualcosa che non va, ma non possiamo intervenire. Non penso proprio che ce lo perdonerebbe.” Rispose il vecchio seriamente vedendo il ragazzo rialzarsi in piedi con difficoltà.

'Prima non riesce a schivare un semplice pugno. Poi evoca tre cloni ma svaniscono prima che possano terminare l'attacco e ora sembra più svenuto che cosciente.' Pensò Ino non togliendo gli occhi da Naruto.

'Sembrerebbe esaurimento da chakra. Bene ho capito come batterti caro mio.' Pensò sorridente la ragazza.

Prendendo in mano un kunai Ino si prese la coda di cavallo e la tagliò lanciando i capelli a terra, stupendo i suoi compagni di squadra che pensarono immediatamente che era impazzita. Con un altro scatto Ino si avventò contro Naruto cercando di colpirlo con colpi rapidi e deboli, continuando a girargli intorno velocemente concentrando il chakra sulla pianta dei piedi. Naruto riuscì a schivare la ragazza abbastanza facilmente finchè non si ritrovò bloccato con i piedi a terra. Abbassando lo sguardo il biondo vide che i piedi erano stati avvolti dai capelli che Ino aveva tagliato poco fa, e girandosi verso di lei la vide sorridente, con una mano posata a terra attraverso la quale incanalava il chakra per la trappola.

“Bene Naruto è finita.” Disse in tono allegro pronta a lanciare il kunai.

Naruto cercò di incanalare più chakra possibile sui piedi facendolo uscire tutto di colpo, disperdendo i capelli controllati dalla ragazza. Quando tentò di allontanarsi avvertì un dolore lancinante percorrergli la spina dorsale costringendolo a rizzare la schiena, il dolore passò poi in rapida successione al petto, allo stomaco e alla fine alle articolazioni costringendolo a cadere in ginocchio.

“Come ho detto è finita.” Ripetè Ino felice del piano ben riuscito e congiunse le dita delle mani creando un cerchio.

“Tecnica del capovolgimento spirituale.” Disse prima che il suo spirito fosse trasportato all'interno di Naruto.

Passò poco più di un minuto durante il quale tutti fissavano in silenzio cosa sarebbe successo da li a poco, quando all'improvviso entrambi gli avversari ricominciarono a muoversi.

“La tecnica di Ino è fallita?” Domandò Choji sorpreso.

“No. Se avesse fallito sarebbe dovuto passare molto più tempo prima che riuscisse a riprendersi. E poi Naruto era giusto davanti a lei, non lo ha mancato.” Rispose Shikamaru.

“No... Questo corpo decisamente non fa per me.” Sbuffò Ino posando la mano sinistra sulla spalla destra iniziando a roteare il braccio.

Vedendo Naruto ancora in ginocchio Ino gli si avvicinò con passo svelto e gli diede una piccola spinta facendolo cadere all'indietro, mettendosi poi a cavalcioni su di lui.

“Tu piccolo stupido che non sei altro.” Disse la ragazza con voce irritata premendogli la testa tra due pugni e sfregando le nocche su di lui.

“Ahy ahy ahy.” Si lamentò Naruto cercando di sfuggire dalla terribile presa.

“Avresti potuto chiedere aiuto all'hokage per il sigillo, quel dannato vecchiaccio avrebbe potuto aiutarti ma tu nooo ovviamente non ci hai pensato.” Continuò irritata.

Tutti compreso l'hokage osservarono i due con occhi spalancati non sapendo cosa stesse succedendo.

“Avresti potuto chiedere aiuto ad Akitsu ma anche quello non potevi perchè la tua maledetta morale te lo impediva.” Continuò lasciando andare la testa del ragazzo e prendendolo per il colletto.

Naruto alzò lo sguardo a lei vedendo gli occhi blu di Ino diventati rossi accesi con le pupille fine e allungate.

“Scusa Kurama.” Borbottò Naruto imbarazzato.

L'hokage riuscì a nascondere la sua reazione di sorpresa dagli altri quando sentì quel nome. Ricordava benissimo che da bambino Naruto gli disse che il vero nome del kyuubi fosse Kurama.

“Scusa? E per non parlare della mocciosa del suono. Certo sono contenta che abbia accettato ma dovresti pensare di più prima di parlare.” Continuò a sgridarlo socchiudendo gli occhi minacciosamente.

Accorgendosi che Naruto stava pian piano perdendo conoscenza Kurama sospirò lasciandolo andare e si alzò rivolgendosi verso l'arbitro.

“Mi ritiro.”

“Sei sicura?” Domandò ancora confuso per quanto successo.

“Ti do l'aria di una che non è sicura? Ho detto che mi ritiro.” Sbuffò stizzita incrociando le braccia.

“B-bene... Il vincitore è Naruto Uzumaki.” Disse Hayate ricomponendosi.

“E tu vedi di sciogliere in fretta il sigillo. Sto iniziando a sentirmi sola in quella fogna.” Disse Kurama rivolta a Naruto facendogli l'occhiolino.

Dopo queste parole il chakra che aveva immesso nella ragazza scomparve e Ino svenne a terra, seguita poco dopo da Naruto.

  
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