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Autore: Drago Rosso Sangue    21/05/2016    1 recensioni
Dante Alighieri è alle porte delle Malebolge col suo Virgilio, mille emozioni ad affollargli il sensibile animo da poeta
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Dante Alighieri, Virgilio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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SINE NOMINE

La notte è calata da poco su questa landa desolata di brulle rocce e anime dannate, grigia e scarlatta, avvolta dal fumo demoniaco che chiude un poco i miei polmoni.
È stato difficile abituarmi allo scorrere del tempo nel Pozzo, ma ora ho compreso: la luce rossastra che illumina debolmente questo luogo si è fatta meno intensa e più scura, brunastra di nebbia come sangue rappreso.
La roccia sulla quale sono seduto si trova proprio sulla cima più alta di questa montagna, che cade a picco, come una lama di pugnale, nell'Abisso di fuoco e ombre.
Dall'alto di questo dirupo, una grande muraglia difensiva, osservo pensieroso il desolante paesaggio.
Le oscure Malebolge si estendono sotto di me in un groviglio di cerchi di pietra, sangue, fiamme e membra.
Il mio occhio non arriva lontano, ma riesco comunque a scorgere i diavoli ghignanti, intenti a torturare, uncinare, frustare, trascinare i peccatori, tra risa e urla strazianti che mi giungono dolenti e raccapriccianti alle orecchie.
Lentamente volto il capo e osservo il mio maestro: la sua bianca tunica risplende sanguigna nella luce rossastra del tramonto infernale, ma morte e scure sembrano le foglie della sua corona d'alloro.
Non guarda nella mia direzione, il suo volto è rivolto al tremendo spettacolo delle terrificanti Malebolge: l'aria calda come il fiato dei demoni lo avvolge nel suo abbraccio.
Io un po' me ne rattristo, perché solo il vento può accarezzare i suoi morbidi capelli e scaldare il suo corpo, in queste terre dannate; io, invece, non posso farlo.
Mi ricordo ancora la prima volta che lo incontrai: fu molto tempo fa, quando mi trovai nella Selva Oscura, circondato da tre fiere spaventose, che agitavano il mio cuore e la mia anima.
Fu lui ad allontanarle, apparendomi come una celeste visione, le vesti candide e pure, i riccioli castani che si snodavano tra le verdi foglie d'alloro intrecciate a corona, il volto bellissimo, intelligente, rassicurante.
Colpì subito il mio cuore, con la sua naturale gentilezza e i suoi modi dolci ma precisi, e mi piacque fin da subito quella sua premura nello spiegarmi ciò che vedevo e nel confortarmi a parole o con lievi strette di mano se avevo paura.
Ho sempre ammirato la sua poetica, la sua splendida e innata capacità nell'esprimere sensazioni solo con le parole.
Per me era il poeta che avrei sempre voluto essere, ma ora che è qui, in carne e ossa, non riesco più a considerarlo solo "il Maestro", l'esempio da seguire.
È diventato qualcosa di più.
In questi momenti di riposo non riesco a levarmi il suo pensiero dalla testa, il suono della sua voce dalle orecchie, la sensazione del calore del suo corpo, quando cammina al mio fianco.
Ho paura di rivelargli quello che provo per lui, e non lo direi ora, con le orribili Malebolge come unico paesaggio romantico.
Per questo cerco di mascherare il mio cuore, cerco di essere discreto le volte che mi fermo ad osservarlo, o quando mi perdo nei miei pensieri e nei sogni ad occhi aperti su di lui, e arrossisco, e mi agito, e il mio cuore pare scapparmi dal petto, così come i suoni sgradevoli attorno a me si ovattano e tutto scompare, tranne la sua angelica figura, tranne lui stesso, che è sempre al mio fianco ed è diventato indispensabile per me, come aria buona nei polmoni.
A volte sembra che si accorga dei miei sentimenti, ma forse è solo la mia impressione, quella tenue speranza che possa ricambiare ciò che sento nel mio cuore.
La maggior parte delle volte, invece, appare indifferente verso queste mie dolci sensazioni, quasi non le avvertisse, e sembra non notare i miei sguardi trasognati, i miei tremori quando si avvicina, le mie gote che avvampano se incontro i suoi occhi nocciola.
In queste occasioni mi ricorda Guido, il mio grande amico Guido, il primo uomo e poeta di cui mi infatuai anni addietro: durante i nostri incontri letterari gli lanciavo sguardi furtivi, ma questi parevano non intaccarlo minimamente, chino sui fogli, intento nella lettura.
Perché ci si innamora sempre di chi non si può avere?
Mentre rimugino su una possibile risposta, la quale non arriva mai, mi accorgo che Virgilio si è voltato e mi sta guardando incuriosito, avvolto nelle lunghe vesti romane che danzano nel vento di fuoco dell'Inferno.
I nostri occhi si incontrano, e io, vergognandomi, arrossisco miseramente.
Ma lui, come se avesse letto il mio cuore, sorride, forse per la prima volta, disegnando la gioia sul suo volto sempre serio, e quel sorriso è solo per me, dolce, sincero, bellissimo.
Mi scalda l'anima.
  - È ora, Dante. Dobbiamo proseguire il nostro viaggio - dice, e il suo braccio si tende verso di me, le mano aperta che mi invita ad afferrarla.
Io la stringo, levandomi in piedi, e anche io sorrido, perché forse, nonostante gli Inferi ci circondino, la speranza non è ancora andata perduta, e quel sorriso di Virgilio è una crepa nella sua maschera impassibile, una manifestazione spensierata di affetto, la prova che forse il mio amore potrà essere ricambiato.
  - Sono pronto, Maestro - gli rispondo determinato, prima di incamminarci, mano nella mano, verso la tortuosa discesa della montagna che ci porterà dritti nelle Malebolge, fino al Cocito, e poi nel cuore dell'Inferno stesso.
Il sentiero è stretto, ripido a tal punto che mi sento cadere ad ogni faticoso passo.
Il cammino è arduo e stancante e il silenzio regna tra di noi, mentre schiocchi inquietanti e grida di peccatori ci giungono sempre più vicine, insinuandosi dentro di me.
Però Virgilio è al mio fianco, mi sta stringendo la mano in modo protettivo, e io spero con tutto il cuore che resterà con me per tutto questo viaggio mistico e che riuscirà a portarci fuori dall'Abisso a rivedere le stelle.

FINE


Angolino del Drago

Deo grazia! Si aprono i cieli con i soavi cori angelici per questa pubblicazione! Mi scuso tantissimo per non essermi fatta più sentire in ambito di storie, ma ho avuto seri problemi col computer (HTLM compreso... Ora ho capito come funziona) e soprattutto con internet... I'm really, really sorry! Comunque, ora eccomi qua!!!!!!!!

Enjoy my new story :-*

Drago :3
  
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