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Autore: Who am I    24/05/2016    0 recensioni
Il piccolo Caleb ha sempre pensato di aver vissuto in un orfanotrofio calmo e pacifico, ma quando arriva in età adolescenziale si rende conto che tutto ciò a cui credeva era una bugia e decide quindi di scappare dal luogo in cui lo tenevano rinchiuso anche a costo di perdere la propria vita
Genere: Avventura, Mistero, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Da fuori le nuvole,nel cielo rosso come il sangue, sembrano un calmo paradiso e..."
<> Gridò ad un tratto il Boia.
<> risposi.
Non dovrei più cacciarmi nei guai facendomi beccare a scrivere sul posto di lavoro... 
Io sono Caleb, e vivo in una specie di orfanotrofio nel mezzo di una campagna lontana qualche miglio dal villaggio più vicino, i miei genitori mi hanno abbandonato qui quand'ero piccolo.
Sono addetto alla cucina. Il Boia è il cuoco di questo orfanotrofio, segue ogni mio minimo movimento affinchè io non possa rubare nulla da mangiare dalla cucina. Lui è un porco, beve e mangia tutto il tempo, e quando non fa questo va nella sua cabina a dormire o a guardare le foto delle sue ragazze pin-up preferite. Io non credo che quelle siano veramente le ue ragazze, ma lui dice di sì, una volta mi ha mostrato qualche foto dicendo che sono bellissime e che provendono da tutte le parti del mondo.
Non sopporto il Boia, ma almeno non mi è capitato di essere assegnato a qualcuno peggiore di lui, come il sarto.
A dire il vero lui non è un sarto, è un postino e si chiama Billie Joe, ma noi lo chiamaiamo il Sarto perchè si dice che scuoia tutti i bambini che lo deridono per i suoi buffi occhi, tutti quanti credono che i suoi stivali sono fatti di pelle di bambini.
Mentre pensavo il tempo passò infretta e non mi accorsi nemmeno che era arrivata l'ora di andare in mensa a mangiare.
Ma prima di ciò decisi di andare in camera mia a pulirmi un po' la faccia. Per arrivare alle camere degli alti ragazzi che stanno in orfanotrofio, si deve passare per un lungo corridoio, questo posto è molto vecchio, il pavimento in legno scricchiola, le tende sono piene di ragnatela e alcune un po' bruciate e tagliate. Al lato del corridoio, sulla parete viola scuro, ci stanno le foto di tuttii vecchi proprietari morti dell'orfanotrofio, alcuni sono molto anziani, pieni di rughe, con i nasi storti e gli occhi infossati.
Finalmente arrivato davanti alla porta della mia camera, noto che la porta accanto è aperta, per curiosità entro. Non vedevo questa stanza da parecchi giorni, è la camera di un mio amico di nome Ren. Nella stanza c'è una puzza incredibile, come se ci fosse morto qualcosa! Magari per questo l'hanno aperta...
   
 
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