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Autore: Anastasija00V    25/05/2016    1 recensioni
"Alice aprì gli occhi."
La storia è dedicata a tutte le persone che lottano tutti i giorni fronteggiando i propri demoni. Gli eroi non hanno mantello, né spade, né lance. Solo tanti sogni, molta forza e tenacia.
Genere: Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alice aprì gli occhi.

Quello che vide, non lo riconobbe affatto.

Come c'era finita al parco, sdraiata sul prato nei pressi del lago illuminato da lucciole?

Era sicura di essersi addormentata nel suo letto, se ne era persino accertata.

Alice non si fidava molto di sé, soprattutto considerando gli ultimi eventi.

Doveva registrare nella sua memoria ogni movimento oppure azione, per imprimerlo bene nella mente, in modo da dimostrare, ma soprattutto dimostrarsi, di aver fatto tutto in modo normale.

Di recente, le era capitato di lasciare il rubinetto aperto finendo per allagare tutta la casa, nonostante fosse sicura di averlo chiuso.

A questo si erano susseguiti gli eventi più disparati.

Era sempre stata troppo razionale per cedere a pensieri troppo fantastici e originali, ma ora che il suo cervello le propinava una realtà distorta che non le apparteneva, si sentiva disorientata.

I medici avevano chiamato tutto questo con il nome di “esaurimento nervoso”.

Ad Alice non sembrava una vera diagnosi del suo problema.

Certo, le pillole la aiutavano molto a distendere i nervi e rilassarsi, ma non poteva assolutamente pensare ad una cosa del genere.

La vita di Alice è sempre stata una routine di doveri e di rimproveri da parte di se stessa.

Voleva arrivare in alto, essere qualcuno, ma senza sofferenze e rinunce, sarebbe rimasta solo con un cumulo di mosche in mano, e questo non poteva proprio permetterselo.

La sua tortura mentale era andata avanti per molti, troppi anni, il controllo che credeva di possedere, si era rivoltato contro, facendogliela pagare con una buona dose di interessi.

E ora era lì, spaventata. E sola.

- Ci mancava solo il sonnambulismo!

Si alzò.

Se ne accorgeva solo ora che indossava degli abiti diversi, abiti non suoi!

Okay, cerchiamo di essere razionali, pensò. Magari sto sognando, non può essere altrimenti, la mia inquilina se ne accorgerebbe se uscissi, no? Sbuffò. Ovviamente no, quella non si accorgerebbe nemmeno se ci svaligiassero la casa!

Così decise di tornare a piedi nel suo appartamento.

Abitava in una cittadina tranquilla, non potevano esserci pericoli. Forse.

Ben presto, si rese conto di qualcosa che la turbò parecchio.

Il parco sembrava non avere vie d'uscita e finiva per ritrovarsi sempre nello stesso identico punto.

Ora si che era nel panico.

All'improvviso si sentì chiamare: era la voce di un ragazzo.

- Alice!

La poverina sobbalzò dallo spavento.

Ma soprattutto, non vedendo nessuno, si convinse che forse era uscita pazza!

Provò ad ignorare la voce, cercando di scappare da qualche parte, ci doveva essere un cancello o qualcosa di simile!

Ma niente.

Le sembrava di essere in un film dell'orrore. E a lei non erano mai piaciuti i film dell'orrore.

Nonostante la paura e lo sgomento, si fece coraggio e decise finalmente di rispondere al giovane sconosciuto.

- Chi sei? Che cosa vuoi da me?- Chiese in tono minaccioso.

- Non è importante la mia identità. Tu chi sei, Alice? Cosa stai cercando?- Incalzò la voce in tono pacato e tranquillo.

- Smetti di scherzare, e se ne hai il coraggio mostrati! Sei stato tu a portarmi qui?

Il giovane si mostrò a lei.

Era alto, bello, con due occhi luminosi color nocciola e i capelli scuri.

- No Alice. Sei stata tu a venire qui.
​- Ma cosa stai dicendo?- Chiese la ragazza incredula.

Poteva essere davvero possibile? Davvero aveva camminato fino a lì mentre dormiva? Era davvero diventata pazza fino a questo punto?

 

 

   
 
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