Anime & Manga > Kilari
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Autore: lonewolf87    28/05/2016    2 recensioni
A causa di un brutto incidente stradale in cui il povero Na-San perse la vita, Kilari si ritirò dal mondo dello spettacolo e si trasferì a New York, abbandonando tutti i suoi amici e il ragazzo di cui era innamorata. Quindici anni dopo, un improvviso malore del padre costringerà l’ex idol a tornare in Giappone, dove farà la conoscenza di una ragazzina che la spingerà ad affrontare il proprio passato.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiroto Kazama, Kilari Tsukishima, Nuovo personaggio, Seiji Hiwatari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E anche oggi abbiamo finito! Sono distrutta!” esclamò Kilari, interrompendo quel silenzio imbarazzante che era durato per tutta la serata. “Però dobbiamo ancora lavare i piatti.”
“Vai a riposarti,tesoro. Me ne occuperò io.” propose Takashi.
“Ma no,non c'è bisogno.” obiettò la figlia.
Non ti preoccupare. E’ il minimo che possa fare per averti fatta arrabbiare dicendo quelle cose senza senso.” insistette il padre.
“Ma papà...”
Se proprio non vuoi stare ferma, vai a sparecchiare i tavoli.”
“D'accordo. Chiamami se hai bisogno d'aiuto.”
Kilari lasciò la cucina e mentre girava per il locale trovò uno dei camerieri impegnato a sparecchiare i tavoli.
“Matteo, che ci fai ancora qui?” domandò l’ex idol. “Pensavo che fossi tornato a casa.”
“Oh,Kilari. Stavo finendo di sistemare i tavoli.” rispose il ragazzo. Volevo farti trovare tutto pronto prima di andarmene. Avete avuto un gran da fare in cucina tu e tuo padre. E poi dovresti saperlo che questo è il mio lavoro, altrimenti che ci sto a fare qui?”
“Aaahh! Magari gli altri s’impegnassero come te.” sospirò Kilari. “Dai,ti do una mano,così ci sbrighiamo prima.”
“Okay.”
“A proposito, come va l'università?”
“Non me parlare. Domani mi attenderà una giornata pesante con tutte queste lezioni. Sto impazzendo,non so proprio se riuscirò a reggere questo ritmo a lungo.”
“E’ normale che sia difficile, ma non devi arrenderti. Devi impegnarti e dare il massimo di te stesso se vuoi diventare un medico.”
“Grazie,Kilari. Le tue parole d’incoraggiamento riescono sempre a darmi fiducia.”
“Figurati. Sei un ragazzo intelligente e meriti di trovare un lavoro che ti piaccia.”
“Cercherò di realizzare il mio sogno,così come tu sei riuscito a realizzare il tuo.”
Quando sentì quelle parole,Kilari tornò in silenzio e si fece triste.
“Ehm…ho detto qualcosa di sbagliato?” domandò Matteo, che si accorse subito del cambiamento d’animo del suo datore di lavoro. Quel ragazzo era sveglio, ormai la conosceva molto bene. Matteo era un italiano emigrato qualche anno fa negli States per studiare medicina e ogni fine settimana lavorava come cameriere nel suo locale per pagarsi gli studi. Era un tipo molto socievole e disponibile con tutti, e s’impegnava molto al lavoro, motivo per cui era diventata l’unica persona all’infuori della sua famiglia con cui Kilari aveva stretto amicizia.
“Sai...non era aprire un locale negli Stati Uniti ciò che desideravo dalla mia vita.” confessò l’ex idol.
“Ma che dici? Tu e tuo padre siete bravissimi a cucinare. Fate dei piatti squisiti e ve lo dice uno che viene da un paese come l’Italia, famoso per il buon cibo.”
“Sì, ma essere bravi in qualcosa non significa realizzare i propri sogni.”
“E allora qual è il tuo sogno,Kilari?”
“Io...non ho più sogni,Matteo.”
“Cosa vuol dire?Tutti hanno dei sogni. Io per esempio vorrei fare il medico e aiutare tutti coloro che hanno bisogno di cure. E poi mi piacerebbe tanto conoscere qualche bella ragazza. Non che tu non sia bella,anzi. Sei meravigliosa,Kilari,e...”
“Basta,basta! Non c'è bisogno che tu aggiunga altro!Non mi sono mica offesa!” lo interruppe lei, quasi imbarazzata.
“Come vuoi. Però non capisco come mai dici di non avere sogni.”
“Beh...è una lunga storia...e non mi va di parlarne.”
“Misteriosa come sempre eh?” commentò il ragazzo. Kilari rimase di nuovo in silenzio. Nonostante lo considerasse un amico, non riusciva proprio ad aprirsi completamente con lui, soprattutto per ciò che riguardava la sua vita in Giappone.
“Kilari, io non so che problemi tu abbia avuto in passato, ma una cosa è certa. Sei giovane,hai ancora una vita da vivere e....”
La discussione fu interrotta improvvisamente da un fragoroso rumore di piatti rotti.
“Che cos’è questo rumore?” chiese Matteo.
Viene dalla cucina. Andiamo a controllare.” rispose Kilari, che non appena rientrò in cucina con il ragazzo, trovò il padre a terra privo di conoscenza con alcuni piatti rotti.
“Papà!!!” gridò Kilari spaventata.           
“Signor Tsukishima!!!” fece altrettanto Matteo, controllando le condizioni dell’uomo che non rispondeva ai loro richiami.
Papà,rispondimi ti prego!!! Papà!!!” continuò la figlia,sempre più terrorizzata.
Kilari! Chiama subito l’ambulanza!” disse il ragazzo.         
“Cosa?”
“Presto, non perdere tempo!!!” insistette lui, cercando di soccorrere il povero Takashi.          
“Va bene!”
Qualche minuto dopo giunse un ambulanza con dei paramedici che portarono via il padre di Kilari. 
  
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