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Autore: Lesye    29/05/2016    4 recensioni
La protagonista ha seri problemi a relazionarsi con l'altro sesso. Fa palesemente di tutta l'erba un fascio, giudicando tutti gli uomini inutili, bugiardi e arroganti. Ma la nostra eroina, riuscirà davvero a mantenere le distanze da questi “uomini pericolosi”?
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dolcetta, Lysandro, Nathaniel, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Libri.








Il mio sguardo confuso si poggiò prima sul rosso e poi sull'albino. Mi sentivo al settimo cielo, stranamente.
- “Lysandro...”- Mormorai allibita.
Il suo sguardo si fece gentile quando si poggiò su di me. Mi sembrava strano persino pronunciare il suo nome, ogni volta che l'osservavo per me era come la prima, non che l'avessi visto così tante volte ma mi faceva sempre un certo effetto.
- “Margo',”- mi chiamò soavemente con la sua voce profonda, subito mi sentii accaldata. La doccia fredda che mi aveva fatto Ambra, non mi era bastata evidentemente.
Castiel si intromise letteralmente tra di noi separandoci, scrutò Lys con fare sospetto, i loro occhi si scontrarono silenziosi.
- “Da quando vi conoscete?”- Ringhiò con veemenza.
Subito presa dall'imbarazzo mi misi a gesticolare con le mani, avevo il volto rosso e le dita tremanti.
- “Qualche ora...”- Intervenni.
- “Da ieri, ”- ribadì l'albino con fermezza e freddezza.
- “Sì, sì!”- Confermai ondeggiando su e giù sui talloni con fare bambinesco. Mi sentivo una completa idiota ed il mio cervello era andato il tilt, mi morsi le labbra in un gesto nervoso osservando i due amici.
- “Com'è che lui sa come ti chiami ed io no?”- Intervenne Castiel, il suo tono era più acido di uno yogurt scaduto.
- “Di norma ci si presenta, non ci si fischia contro!”- Strillai esasperata, portandomi una mano ai capelli, ancora un po' umidi.
- “Davvero ti ha fischiato dietro?”- Chiese sorpreso perfino Lys, sgranando gli occhioni etero cromatici.
- “Non puoi capire, quel giorno era favolosa.”- Ammise senza imbarazzo alcuno.
- “Sì ma non puoi fischiare dietro alle donne!”- Senza volerlo Lysandro rise, sembrava anche a lui surreale come approccio, in quel momento e con quella frase confidenziale, capii subito il rapporto di profonda amicizia che c'era tra di loro, sicuramente si conoscevano da tempo.
- “Purtroppo è piatta come una tavola da surf...”- Intervenne sospirando come se il problema fosse il suo.
- “Punto primo, sono ancora qui!”- Protestai alzandogli il dito medio, - “ e secondo, sei un porco.”-
Castiel mi aveva messo in imbarazzo, avevo le guance rosse e avrei voluto sprofondare, quei commenti se li poteva risparmiare in mia presenza.
- “Andate sempre così d'accordo voi due?”- Domandò accigliato Lysandro. Senza rispondere strinsi le braccia al petto. -“Devo andare, sono in punizione, da adesso in poi lavorerò con Nathaniel in biblioteca. ”- Sbruffai violentemente.
- “Con il delegato?”- Brontolo il rosso digrignando i denti, aveva stampato in faccia un'espressione di disappunto.
- “Sì, ti crea qualche fastidio?”- Lo punzecchiai acida.
- “Margot, posso stare con te?”- Mi domando Lysandro guardandosi intorno, il corridoio si era letteralmente svuotato ed eravamo rimasti solo noi. L'albino con una mano si spostò il lungo ciuffo di capelli dietro l'orecchio, aveva le guance rosse, probabilmente per la domanda precedente che sembrava un invito a trascorrere del tempo insieme.
- “Lysandro, vieni da me a fare le prove della band!”- Protestò il rosso che sprizzava rabbia e onde negative da tutti i pori.
- “Mi piacerebbe stare con te.”- Miagolai guardando l'albino, a questo punto doveva scegliere, per un attimo sperai implorando tutti gli Dei per una grazia.- “Devo solo noleggiare un libro, poi ti raggiungo Castiel.”- Sentenziò il giovane.
Mi sentivo come una bambina, Lysandro era riuscito ad accontentarci entrambi, la sua mossa era stata estremamente matura e strategica. Avrebbe sia passato del tempo con me che con l'amico.
Castiel si allontanò con le mani intasca, farfugliando e brontolando sicuramente insulti.
Restare da sola con Lysandro mi metteva a disagio, lui sembrava tranquillo ed impassibile, non riuscivo a comprenderlo.
Quel cupo silenzio che si era creato era ricco di imbarazzi, decisi che io per prima avrei dovuto parlare. La prima domanda ovvia mi sembrava anche la più lecita.
- “Frequenti da tanto questa scuola, oppure ti sei trasferito adesso?”- Farfugliai imbarazzata.
- “In realtà sono qui dal primo anno, soltanto che per questioni famigliari ho iniziato questo in ritardo.”- Concluse, e con un gesto galante mi aprì la porta della biblioteca facendomi entrare per prima.
Nathaniel mi stava aspettando con le braccia conserte, la sua espressione era già irritata ma, quando vide un ragazzo al mio fianco sbottò d'ira.
- “Io ti salvo da una sospensione e tu arrivi pure in ritardo?!”- Disse alterato con un gesto nervoso, posò un libro nello scaffale quasi lanciandolo.
- “Scusa Nath mi ero fermata a parlare.”- Non potevo neanche controbattere, ero dalla parte del torto.
- “Non ti sembra di esagerare?”- Constatò con tono freddo Lys.
Il biondo si passò una mano tra i capelli scompigliandoli, le sue goti si erano tinte di rosso per la sfuriata precedente, si poggiò brusco contro uno scaffale.
- “Scusa Margot,”- riprese sospirando.
Mi sentivo strana, ero felice ma allo stesso tempo dispiaciuta. La prima derivava dal fatto che Lysandro mi aveva difeso e la seconda perché Nathaniel aveva ragione, dovevo prendere la punizione più seriamente.
- “Comunque,”- si schiarì la voce l'albino,- “Stavo cercando Dracula di Bram Stoker, per caso è disponibile?”-
- “Sì, se vai a guardare nella sezione folclore dovresti trovarlo subito.”- Tornò serio il biondo che si avvicinò a me.
Lysandro si immerse tra i corridoi formati dai libri, scomparendo dalla nostra vista.
Afferrai delicatamente un lembo della maglietta blu di Nath, lo sentii irrigidirsi e fermarsi.
- “Nathaniel, mi dispiace davvero molto, tu mi hai difeso e ti sei messo contro tua sorella, mi dispiace.”- Sussurrai, in un modo quasi impercettibile.
In un gesto strano e inaspettato vidi prima il suo volto mutare in un'espressione desolata, quasi afflitta, poi mi abbracciò stringendomi bruscamente tra le sue braccia e contro il suo ampio petto.
Il suo profumo sta volta era diverso ed intenso, l'odore di colonia si insinuò nelle mie narici.
Non riuscivo a comprendere se quel gesto mi infastidiva o mi piaceva, sentii la mia pelle andare a fuoco, lui era bollente e le sue braccia così accoglienti e forti.
- “Scusami, scusami..”- Si strinse ancora di più a me, - “non volevo attaccarti.”-
Non ricambiai l'abbraccio ma gli permisi di toccarmi e per me era già tanto, quando mi liberò lo guardai intensamente perdendomi i quei occhi dorati.
- “Non fa nulla.”- Sussurrai continuando a squadrarlo, lui avvampò e le sue guance si colorarono.
- “Dobbiamo sistemare dei libri.”- Si allontanò frettolosamente dirigendosi verso un'alta pila.

Spostandomi tra gli scaffali ogni tanto davo un'occhiata a Lysandro che stava leggendo, era perfetto ed emanava un'aria elegante e tranquilla. Era seduto sulle poltrone della biblioteca e teneva le gambe accavallate, tra un gesto ed un altro non riuscivo a distogliere lo sguardo, lo ammiravo come una statua.
Senza accorgermene urtai con veemenza uno scaffale.
- “ATTENTA”- Urlò Nathaniel, gettandosi di fretta verso di me, mentre la libreria mi stava cadendo di sopra.
Prontamente la sorresse ma i libri mi caddero numerosi e pesanti di sopra, in un attimo persi lentamente i sensi.

 

 

Angolo miioo

Salve girllllsss dopo anni luce torno con un altro capitoluccio, come sempre voglio le vostre opinioni ed i vostri pareri, plsssss. <3
Un bacione a chi mi segue da tanto ed uno a chi mi segue da poco.

 

 

  
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