Quella sera Alec varcò la soglia dell'istituto esausto come non mai, era stata una giornata particolarmente impegnativa e aver combattutto contro un demone superiore di certo non migliorava la situazione, come se non bastasse durante la lotta fu distratto da una mossa particolarmente avventata di Jace e il demone ne approfittò per procurargli un grosso taglio alla spalla destra.

Tutto ciò a cui pensava entrando in camera sua fu di lasciarsi cadere nel letto, ancora con tutti i vestiti addosso sporchi di polvere, sangue e quelli che probabilmente dovevano essere resti di demone.

Mentre stava quasi per addormentarsi sentì bussare alla porta, aprì gli occhi e vide entrare Jace.

-Alec...sei scappato come una furia, devo medicarti il taglio sulla spalla-

-Lascia perdere...sto bene, voglio solo dormire- disse Alec richiudendo gli occhi.

-Niente affatto! Su alzati ci metto un secondo- disse Jace tirando fuori lo stilo e avvicinandosi risoluto al letto di Alec.

-Va bene, va bene!- disse Alec mettendosi a sedere sul letto e alzando gli occhi al cielo.

Jace si chinò e con estrema precisione tracciò sul braccio di Alec la runa di guarigione, aveva il viso stanco, notò Alec, e l'espressione concentrata di chi ci mette tutte le proprie risorse in quello che fa.

Osservandolo non potè non pensare che fosse davvero bello, che le sue attenzioni gli davano sollievo ma che in quel momento, mentre la mano di Jace gli sfiorava il braccio, il suo cuore non saltò un battito, il suo respiro era regolare e incontrò i suoi occhi senza imbarazzo, sostenne il suo sguardo e la sua mente andò oltre Jace, otre la ferita sul braccio, otre l' istituto...

-Alec?...Alec?!- disse Jace scuotendolo appena.

-eh...si...che vuoi?- disse mentre scostava le mani di Jace dalle sue spalle e si alzava dal letto.

-Cosa stai facendo?!- disse Jace guardandolo sbigottito.

Alec si era rapidamente tolto la maglietta sporca di dosso lasciandola cadere a terra, aveva afferrato dei vestiti puliti dall'armadio, senza far alcun caso a cosa stesse prendendo, e entrò in bagno chiudendo forte la porta dietro di se.

Jace restò fermo al centro della stanza guardando ancora per un'attimo la porta del bagno chiusa davanti a se, credendo che Alec fosse pazzo o che semplicemente avesse reputato prioritario farsi una doccia anziché dormire.

Con questi pensieri che gli affollavano la testa alzò le spalle e uscì dalla stanza dicendo abbastanza forte da farsi sentire da Alec :- Tu sei pazzo, fratello!-

“Si, probabilmente aveva ragione Jace” pensò Alec metre usciva dalla doccia e si rivestiva in fretta, non aveva tempo da perdere, era già tardi e non voleva presentarsi ad un'ora indecente a casa di Magnus...

-Magnus..- disse quasi in un sussurro Alec osservando la sua immagine nello specchio appannato del bagno.

Neanche si rese conto di cosa lo avesse spinto a prendere questa decisione, sapeva solo che la stanchezza oramai era un ricordo lontano, per un'intera settimana non aveva fatto altro che pensare al loro primo appuntamento, ad ogni parola, gesto e sguardo che Magnus gli aveva rivolto.

Ripensò a pochi minuti fa, quando Jace lo stava curando, al fatto che avrebbe voluto alzare lo sguardo e incontrare degli occhi diversi, avrebbe voluto delle mani diverse a sfiorarlo.

Uscì in fretta dall'istituto con solo un pensiero a colmarlo, voleva vedere Magnus.