Stiles prese il distintivo da sceriffo e lo strinse tra le mani. Era il suo primo giorno, per lui, che ne aveva passate tante. Suo padre gli aveva spiegato tutto quello che doveva sapere. Ora doveva soltanto agire. Salì sulla sua Jeep, che tutti avrebbero definito un catorcio, ma per lui era ancora così bella come la prima volta che l'aveva guidata. Specialmente quel giorno. Il giorno in cui sarebbe diventato uno sceriffo. Lo sceriffo di Beacon Hills. Mentre guidava, pensava. Pensava ai tanti casi irrisolti del padre, pensava alla paura di non riuscire ad eguagliarlo, e pensava a quella notte nel bosco che gli aveva cambiato la vita. In fondo, se quella notte se ne fosse rimasto a casa, senza farsi gli affari del padre, senza andare a chiamare Scott per andare a cercare quel misterioso cadavere tagliato in due, non avrebbe certo preso questa strada. Non sarebbe mai diventato sceriffo. Quando arrivarono all'ufficio, tutti lo stavano aspettando. Suo padre gli mise una mano sulla spalla, con l'altra lo abbracciò. "E' il tuo turno, adesso" esclamò, con gli occhi lucidi e qualche lacrima di commozione che era bravo a trattenere. Seguì un applauso forte e commosso da parte di tutti. "Stiles", come si faceva chiamare da tutti, era diventato lo Sceriffo Stilinski. La persona che da allora in poi avrebbe risolto i casi più oscuri di Beacon Hills.
Il suo migliore amico Scott arrivò un quarto d'ora dopo. "Perché non sei venuto prima?" chiese Stiles, che lo stava aspettando da quando era entrato in ufficio. "Una belva" rispose Scott, con un filo di voce "Una belva ha portato via Lydia!!". Stiles non si trattenne neanche un istante. Rifiutò i dolci di festeggiamento e si precipitò fuori. "Dov'è adesso?" chiese all'amico, mentre si preparava a risolvere il suo primo caso da sceriffo.