.la natura del velluto
leopardato.
E allora dimmi, ora
Che prezzo ha avuto
Doversi conservare così intatta
Da ritrovarsi da sola
Ogni notte e ogni giorno
Non senti forse
Quei momenti in cui
Vorresti qualcuno
Al tuo fianco
Al tuo fianco giusto per te?
Soltanto se tu mi confessi, ora
Che costo ha avuto
Doversi sacrificare così puramente
Allo scopo di servire un uomo bambino
A cui scusare ogni partenza e ritorno
E il perdono dopo il pentimento
Non senti forse
Come se qualcosa di te fosse andato perduto
Per sempre
Nel sacrificio di ogni giorno
Giusto per aver qualcuno accanto?
Indossi l’orgoglio come un’armatura contro il mondo
Come tu indossi tacchi alti per far girare la testa a chi
vuoi incantare
Al punto che sai mostrare i denti più nel morso che nel
sorriso
E tiri fuori immediatamente la dolcezza per ottenere
qualcosa
Ma ogni giorno c’è qualcos’altro per cui ti devi
dimostrare di essere forte
Ma solo di notte puoi fermarti a pensare se non è solo
questione di essere apprezzati dagli altri piuttosto che da te stessa
Portando addosso lo sfregio di chi ti ritiene
intrattabile come un riconoscimento del tuo saper combattere
Sapendo strappare l’apprezzamento a favor di chi vuole
compiacerti per auto-compiacersi, e non sai più smettere
Però ti odieranno perché non stai ai giochi che tutti in
qualche modo hanno imparato
Quei giochi che ti hanno imprigionato, quando pensavi che
quello fosse il trucco di volta per ogni cosa
E tra le macerie di un mondo che aspetti di veder cadere
in rovina, ululi nella solitudine
E quando sarà tutto finito, potrò sorridermi senza
bisogno di guardare in faccia uno specchio
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N.d.A.:
raramente mi
piace scrivere note alle mie nonsense,
ma in certi casi mi sembra possa essere interessante potenzialmente per voi che
leggete se faccio un’eccezione. In questo caso, propongo una sorta di “guida”
alla lettura un po’ esplicativa, ma metto appositamente la nota DOPO la
nonsense perché vi consiglio prima di leggere la nonsense e poi questa nota.
Così, se qualcuno/a ci può vedere qualcos’altro in queste parole, può
continuare a mantenere la sua prima impressione/sensazione/etc.
anche dopo aver letto questa nota un po’ esplicativa. I colori sono due perché
questa nonsense è nata un po’ come una sorta di dialogo tra due lei diverse, o
più che altro un confronto. Ci sono differenze contrastanti più o meno
apparenti, ma il gioco è forse anche a specchio e dunque diventa una sorta di
gioco ambiguo (nel senso sia “buono” che “negativo” del termine, se proprio
dovessi dare questo tipo di “giudizi”). Dunque, in realtà potrebbe essere un
dialogo in realtà tra due “modi di essere” della stessa persona, modi di essere
che convivono eventualmente nello stesso tempo, oppure in due periodi diversi
della vita della stessa persona? Mah, da questo punto di vista, non ho (e
quindi non do) nessun tipo di indicazione.
Il titolo non
mi convince del tutto, ma mi spuntò fuori così (essenzialmente da chissà dove,
come sempre nel caso delle mie nonsense) quando la scrissi, e non avendo al
momento niente di meglio (anche perché è ormai “andata” l’ispirazione
momentanea precisamente focalizzata su questa nonsense), lo mantengo.
Nota per la
comprensione: ‘trucco di volta’ è un mio gioco di parole (liberamente
azzardato) sul termine ‘pietra di volta’ (all’incirca e sommariamente: in
architettura, è la pietra centrale di un arco, quella che mantiene l’equilibrio
centrale tra i due semiarchi di pendenza opposta, e anche quella “di passaggio”
da una pendenza all’altra; ma il termine si usa anche al di fuori dell’architettura,
in genere per indicare un momento/evento/altro che sia come una chiave per
capire qualcosa che ci fa cambiare direzione/prospettiva/etc.
in maniera significativa e più o meno come se avessimo avuto un’”illuminazione”)