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Autore: FrenzIsInfected    06/06/2016    2 recensioni
Sono passati sei mesi da quando Daveigh Carroll ha ucciso Chloe Morrell. La giornalista di Spokane, insieme all'inseparabile Ellen, cerca di tornare alla vita di sempre. Ma l'arrivo di una nuova giornalista, Amanda, farà presagire che l'incubo, apparentemente concluso, è destinato a riprendere.
Genere: Horror, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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La madre di un demone Quando videro il cartello che segnalava l'inizio del territorio di Farmington, Daveigh ed Ellen tremarono. Per qualche secondo, rividero sulle loro menti gli avvenimenti di sei mesi prima.
- Ho pregato per sei mesi di non tornare più qui. E invece... - sospirò Ellen.
- Se non vogliamo che una pianta tagliata cresca di nuovo, dobbiamo togliere la radice. - disse Daveigh.
Farmington sembrava più viva di sei mesi prima. A quanto sembrava, dopo il rogo della villa, la cittadina stava tornando ai piccoli fasti di un tempo.
- Dove cominciamo? - domandò Amanda, che le aveva accompagnate.
- Alla stazione di polizia. Forse Shay e Reigns ci possono dire qualcosa sulla signora Morrell. - rispose Daveigh.
Lasciata l'auto, entrarono nella struttura, dirigendosi verso il centralinista.
- Mi scusi, sa dove posso trovare l'agente Shay? - chiese.
- I vostri nomi? - .
- Daveigh Carroll ed Ellen Clark. - .
L'agente alzò la cornetta e digitò dei numeri.
- Julian, ho qui davanti a me Daveigh Carroll ed Ellen Clark, desiderano parlare con te. - .
Dopo qualche secondo, il centralinista mise giù la cornetta.
- Quinta porta a destra, corridoio destro. - .
Le tre ragazze raggiunsero l'ufficio dell'agente, che le salutò con calore.
- A cosa devo questa visita, signore? - chiese.
- Ci servirebbero delle informazioni. - fece Daveigh.
- Prima però devo dire una cosa. - .
- Prego. - .
- Me lo lasci dire, signorina Carroll. E' stata molto furba, l'anno scorso, nel recitare la parte della turista di passaggio per intrufolarsi nell'area di Villa Floyd sotto la nostra scorta. - rise il poliziotto, seguito dalla giornalista. L'agente le fece accomodare.
- Come posso aiutarvi? - chiese.
- Shay, che Lei sappia, la signora Ingrid Morrell è ancora viva? - .
L'uomo sospirò.
- Sì, è ancora viva. - .
- Come mai quel sospiro, signore? - domandò Amanda.
Shay si sistemò sulla sedia.
- Se lo ha notato, signorina Carroll, Farmington, dopo il rogo della villa, sta recuperando il suo fascino di piccolo centro rurale. Sostanzialmente, quell'incendio è stato un bene. Un sacco di curiosi fanno tappa qui. E' stato costruito un ricovero per anziani. La gente vive più serena. - .
- E allora cosa c'è che non va? - .
- Ingrid Morrell, dalla notte dell'incendio, è impazzita. - .
Daveigh ed Ellen si guardarono confuse.
- Impazzita? - ripetè la giornalista.
- Ingrid va verso la settantina, il che è preoccupante. Si aggira per il paese come una sonnambula. Veste in modo trasandato. Ma quello che fa più spavento sono le frasi che dice. - .
- E cosa andrebbe dicendo? - .
- Cose riguardanti la figlia maggiore, che è stata rapita dagli "Angeli di Lucifero"; Chloe, se non sbaglio. - .
L'immagine della bambina cannibale china sul corpo di Kristen apparve nelle menti della giornalista e della fotografa.
- Dice che la figlia è una serva di Satana, qualcosa sul diavolo... - .
- Dove possiamo trovarla? - .
- A casa sua, numero 18 di Washington Street. - .
Stavano per uscire, quando Ellen chiese:
- Dov'è Reigns? - .
- E' stato trasferito a Seattle, per stare più vicino alla famiglia. - .


La casa di Ingrid Morrell era situata in un'anonima via di Farmington. Completamente bianca, cominciava ad avere i primi problemi dettati dall'età. Le finestre erano semichiuse, e lasciavano a malapena intravedere gli interni.
- Dio, com'è tetra. - commentò Amanda.
- Speriamo solo che non ci accolga con coltelli o simili. - rise Ellen.
Daveigh appoggiò una mano sul cancello.

Chloe era finalmente tornata a casa. I suoi genitori erano tornati, ma le era dispiaciuto di dover salutare la nonna, Betty. Vedere quella casa bianca, la faceva gioire come non mai.

- Daveigh, tutto bene? - .
La giornalista era rimasta come bloccata.
- Sì, andiamo. - .
Passarono il giardino, e si fermarono davanti alla porta. Ellen suonò il campanello.
Dopo qualche secondo, una voce roca chiese:
- Chi è? - .
- Signora Morrell, sono Daveigh Carroll, la giornalista che l'ha intervistata a novembre. - .
La porta si aprì.

Mamma Ingrid era splendida. Capelli corvini, labbra appena carnose, occhi verdi, una gonna nera ed un vestito a pois neri. Non poteva desiderare madre migliore. Era sempre sorridente, con lei e con gli altri.

Ingrid Morrell ora vestiva un vestito da notte bianco; i capelli grigi erano arruffati; in faccia, un'espressione apatica.
- Voi...siete qui...per Chloe. - .

Tu morirai, Daveigh Carroll.

- Esatto. - fece Daveigh.
La donna spalancò la porta.

Sentiva gli uccellini cantare, l'odore della primavera appena arrivata, e quello del pollo appena preparato dalla madre.
- Che bello essere a casa! - disse.

Ingrid le portò al piano superiore. Dopo aver percorso un piccolo corridoio, abbassò la maniglia di una porta.

Charlotte stava giocando di nuovo con le sue bambole.
- Ridammele, ladra! - disse, cercando di strapparle alla sorella.
- No! - fece con voce petulante lei.
- Ti ho detto mille volte di non prenderle. Tu hai le tue, io ho le mie! - .
- Tu non le usi. - .
- Charlotte ha ragione, Chloe. - .
Jason Morrell, suo padre, era apparso alla porta.
- Uffa, non è giusto. - sbuffò.
- Tu però, Charlotte, lasciagliene qualcuna, così anche tua sorella può giocare. - .
La piccola ne passò qualcuna alla sorella, continuando poi a giocare.
Appena il padre se ne andò, fece:
- Visto? - .
Charlotte le fece la linguaccia, continuando a far bere il tè alle bambole.

- Tu... - disse la vecchia, indicando Daveigh - ...hai visto mia figlia, vero? - .
La giornalista annuì.
- Loro me l'hanno portata via... loro l'hanno uccisa. L'ha presa il demonio...e ne ha fatto un suo strumento. - .
Ingrid si sedette sul letto della figlia morta.
- Ma un salvatore...un angelo sulla terra...avrebbe potuto mettere fine alla sua vita. E vendicare i bambini. - .
L'anziana la guardò.
- Tu sei quell'angelo, Daveigh. - .
La giornalista fece la finta tonta.
- Come, scusi? - .
- Ti ho visto. Quella notte. Sei anime si sono dirette alla villa. Quattro sono perite, e sono approdate ai cancelli dell'inferno. Ma due no. Una è stata capace di parlare con i morti, - e Ingrid guardò Ellen - e l'altra - posò lo sguardo su Daveigh - ha strappato la linfa vitale del demone che è diventata mia figlia. - .
La donna si alzò, riportandole di sotto. Aprì la porta d'ingresso.
- Ma ricordatevi. - disse, prima di farle uscire - Il demonio torna. Non sappiamo quando, ma lo farà. E bisogna ucciderlo ogni volta. - .
Daveigh ed Ellen uscirono.
Amanda, che era rimasta davanti all'ingresso sotto richiesta della giornalista, stava per fare lo stesso, quando un libro cadde da una mensola.
Lo raccolse, e lo diede alla donna, che la guardò negli occhi.
Le due si fissarono per qualche secondo, poi Ingrid prese il libro.
- Buongiorno. - fece la stagista, uscendo.
Ingrid osservò Amanda uscire.
E' perfetta.

  
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