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Autore: iivirtex_silent    06/06/2016    0 recensioni
Non importa perché l' hai costruita, sappi che non durerà in eterno. E quando la tua Fortezza crollerà, su chi potrai contare?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FORTRESS


 
Parliamoci chiaro, la Vita è una tempesta.
 
Dobbiamo essere freddi, distaccati e chiusi per sopravvivere alla furia che essa ci porta.
 
E' per questo che ognuno di noi ha costruito la sua Fortezza.
 
Potremo non ammetterlo, ma queste fortezze sono uguali tra loro: inespugnabili, indistruttibili, fredde, tutte con lo scopo di difendersi.
 
Può cambiare il motivo che ci ha portato a costruirle, ma l' obiettivo è sempre quello.
 
Nell' erigerla però, non pensiamo al momento in cui tale Fortezza crollerà. Perché lo farà, statene sicuri.
 
La progettiamo senza volerlo, sperando che duri in eterno, che ci permetta di decorare l' interno nel modo in cui ci piace di più, che ci permetta di viziarci.
 
Ma quella Fortezza è solo un rifugio temporaneo, in cui prepararsi alla guerra.
 
E se quando crolla non sei preparato, dovrai assicurarti di non essere solo.
 
Dovrai permettere a qualcuno di oltrepassare le tue mura, che sappia il motivo per cui esistono.
 
E' difficile, lo so, ci sono passato, ma quando ha iniziato a crollare la mia di Fortezza, ho avuto qualcuno che mi aiutasse a combattere l' inferno che vi si celava all' esterno.
 
Cavolo, non so come avrei fatto se così non fosse stato.
 
Mi manca quel senso di sicurezza che avevo stando nella mia personale e chiusa dimora, ma sono contento che ora io sia qui a lottare per non doverla ricostruire.
 
E tu?
 
Perché hai costruito la tua Fortezza?
 
Perché mi sembra molto più inespugnabile della mia?
 
Perché mi ostacoli così tanto nell' oltrepassarla?
 
Sembra che sia passato parecchio dall' ultima volta che qualcuno vi abbia avuto accesso.
 
Chissà cosa si cela al suo interno.
 
Inferno, purgatorio, paradiso, qualsiasi cosa andrebbe bene.
 
Purché io sappia cosa si nasconda lì dentro.
 
Sei brava, te lo concedo.
 
Riesci a far apparire la tua Fortezza come il più allegro degli edifici, ma un occhio attento come il mio, che sa che vuol dire mascherare il proprio io, sa riconoscere il dolore quando lo vede.
 
E' quello che ti ha spinto ad erigere questa struttura colossale?
 
Il dolore?
 
E di cosa poi?
 
Sto bussando al cancello d'entrata.
 
Non mi senti?
 
Pazienza, busserò più forte, finché non aprirai.
  
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