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Autore: neoeli91    07/06/2016    1 recensioni
Il vero amore… tutte sciocchezze! Ero troppo razionale per credere in idiozie del genere e soprattutto, mi era ancora più difficile immaginare che qualcuno potesse farmi innamorare di lui…
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Rieccomi con la nuova FF sugli SHINee di cui vi avevo parlato qualche settimana fa^^
Spero vi piacerà! Buona lettura
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Piacere, mi chiamo Lee Taemin - esordì il ragazzo entrando e non appena lo vidi in viso lo riconobbi nell’immediato. Era il ragazzo che il giorno prima mi aveva aiutata con le borse della spesa mentre tornavo a casa- anche lui sembrò riconoscermi e mi fece un cenno con la mano. Ovviamente quel gesto attirò l’attenzione di tutti quanti.
- Conosci qualcuno dei tuoi compagni? - intervenne il professore una volta che Taemin ebbe finito di presentarsi.
Taemin annuì facendo il mio nome - L’ho incontrata per caso ieri sera, a quanto pare abitiamo nello stesso quartiere - riferì sorridente. Sapevo che quelle sue parole avrebbero attirato ancora più attenzione su di me, anche perché a quanto pare era già diventato popolare tra le mie compagne di classe. Oltretutto ero già pronta ad un interrogatorio da parte di Dahae e Hyorin.

Come previsto, durante la pausa pranzo Dahae e Hyorin vollero sapere come avessi conosciuto Taemin e passai un buon quarto d’ora a rispondere alle loro domande quando proprio Taemin si avvicinò al nostro tavolo - Posso unirmi a voi? - domandò sorridendoci - Non vorrei disturbarvi ma Eunbi è l’unica persona che conosco per il momento…
- Tranquillo - ripresi - Sembra che avrai altri amici molto presto - replicai divertita ma dopo aver visto la sua faccia sgomenta, iniziai a compatirlo un po’, d’altronde era successa la stessa cosa anche a me i primi giorni di scuola…
Com’era prevedibile le mie amiche non si fecero ripetere una seconda volta quella richiesta e lo fecero accomodare iniziando ad informarsi su di lui, ma in modo cortese. Non erano invadenti come molte delle altre nostre compagne di classe.
Dopo che ebbe riferito a loro ciò che aveva detto a me in poche parole la sera precedenete ed aver visto che anche le mie amiche erano persone “normali” che non lo assalivano (le pause tra una lezione e l’altra di quella mattina erano state a dir poco traumatiche per lui) si rilassò.
- Non preoccuparti per le nostre compagne - iniziò Dahae dopo una piccola pausa - Se le ignori smetteranno presto di infastidirti - spiegò mentre posava le bacchette concludendo il suo pasto.
Hyorin la supportò - Non sei di certo una persona che passa inosservata - espresse facendo ovviamente riferimento alla sua bella presenza, degna di un modello.
Taemin sorrise - Ci sono abituato - espresse sospirando - Ma ho capito a mie spese che è meglio ignorare quel tipo di persona concluse facendomi trovare completamente d’accordo.

Stavamo ancora parlando quando sentimmo il solito trambusto e capimmo che stavano arrivando Minho e Kibum accompagnati dalle loro seguaci.
Prima che avesse il tempo di chiedere, Hyorin spiegò a Taemin cosa stesse succedendo ma venimmo interrotti poco dopo, quando Kibum si avvicinò a noi.
- Ho sentito che avete un nuovo compagno di classe - esordì guardando verso Taemin - Vedo che avete già fatto amicizia - proseguì con tono seccato prima che Dahae intervenisse - In realtà Eunbi lo ha conosciuto ieri sera - disse di proposito per infastidire Kibum. A giudicare dal suo cambio repentino di espressione raggiunse il suo obiettivo.
- Kibum, andiamo! - lo richiamò Minho, prima che avesse il tempo di replicare alle parole di Dahae, facendogli notare che mancava poco alla fine della pausa pranzo. Svogliatamente Kibum ci salutò e se ne andò.
Dato che anche per noi era arrivato il momento di rientrare ci alzammo, e mentre tornavamo in classe; Dahae e Hyorin ebbero l’accortezza di raccontare a Taemin tutto ciò che riguardava me e Kibum, o per così dire ciò che loro credevano ci fosse tra di noi, come se lui dovesse saperlo ad ogni costo. D’altro canto Taemin ascoltò interessato, perlomeno aveva trovato un passatempo divertente.

All’uscita dalla scuola ero particolarmente di buona umore. Il sapere che Jinki mi sarebbe venuta a prendere rallegrava non solo me ma anche Hyorin che nelle ultime due ore di lezione non aveva fatto altro che distrarmi chiedendomi varie cose su di lui.
- Se ti piace così tanto perché non glielo dici? - proruppe Dahae rivolgendosi a Hyorin dopo la sua ennesima affermazione riguardante mio fratello.
- Ma cosa stai dicendo? - la rimbeccò Hyorin - E poi la mia è solo ammirazione, lo stimo molto come attore, tutto qui! - concluse convincendo poco sia Dahae che me.
- Tu invece Dahae? - ripresi io facendo riferimento all’ammirazione che aveva verso Jonghyun.
Lei arrossì all’istante - Cosa devo dirti? - rispose sulla difensiva - Oggi non verrà nemmeno, o no? - portò avanti sperando di trovare una scusa per cambiare argomento.
- Eccovi ragazze, pensavo non sareste più uscite! - esordì mio Jinki distraendoci dai nostri discorsi.
- Oppa! - lo salutai io - Da quanto sei qui? - domandai sorpresa del fatto che fossimo così in ritardo.
Jinki guardò l’orologio facendoci notare che la campanella era suonata da più di dieci minuti.
Per la felicità di hyorin rimanemmo davanti a scuola a parlare per una decina di minuti poi ci salutammo separandoci.

Arrivati al parcheggio notai che la nostra macchina era a fianco di una che mi risultava familiare e quando sentii qualcuno alle mie spalle chiamarmi, capii immediatamente di chi fosse quell’auto.
- Da quando ti trattieni così tanto a scuola? - mi chiese Kibum ancora palesemente seccato.
- Stavo parlando con le mie amiche! - replicai infastidita - In ogni caso non sono affari tuoi! - portai avanti prima di venir ripresa da mio fratello che dopo essersi scusato con Kibum volle sapere chi fosse.
- Ah, sei il ragazzo per cui lavora Sungjun l’amico di Jonghyun! - riferì una volta che Kibum si fu presentato - Piacere di conoscerti, sono Jinki il fratello di Eunbi e Jonghyun. Ho saputo che hai lavorato con mia sorella alcune volte - portò avanti troppo interessato per i miei gusti - Che ne dite di andare a cena una di queste sere? Ho saputo che avete portato a casa Eunbi quella sera e vorrei sdebitarmi - decise prima che potessi vietargli di farlo, era la cosa peggiore che potesse accadere e ovviamente Kibum accettò, senza farselo ripetere una seconda volta…

   
 
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