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Autore: chiara_beri    07/06/2016    2 recensioni
Dalla storia:''La notte del mio risveglio, l’unica persona a cui pensavo era lui… non ci eravamo mai visti di persona, ma al pensiero che stava per venire da me non riuscivo ad essere agitata, riuscivo solo a pensare che volevo abbracciarlo, che volevo sentire il calore della sua mano nella mia, volevo sentire la dolcezza di un suo bacio… tutte emozioni che nel gioco potevamo solamente immaginare.''
''I suoi sentimenti erano uno specchio dei miei.''
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asuna Yuuki, Kazuto Kirigaya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento piangere... no, per favore. Non ancora! Un pianto disperato... adesso vorrei solamente dormire. Ma non posso ignorare questa disperazione, questo pianto. Fanno effetto anche su di me. Però sono troppa stanca per alzarmi, non riesco neanche a concepire l'idea. Tutto il mio corpo si ribella alla mia pazza idea di muovere anche solo un muscolo.

«amore, mi dispiace ma è il tuo turno. » dico allora sperando con tutto il cuore che mi abbia capita o meglio, che mi abbia sentita.

«certo tesoro, tranquilla. » risponde mio marito alzandosi lentamente dal letto e andando silenziosamente, verso la culla della nostra bambina.

Ad un tratto c'è il silenzio, o meglio, si sente solamente un leggero mugolio.

Grazie al cielo! È davvero difficile resistere al pianto della mia piccola Yui, ma a volte sono talmente stanca che davvero non ce la faccio.

Per fortuna Kirito riesce sempre a tranquillizzarla, se così non fosse io non avrei un momento di pace e impazzirei subito.

Non riesco a resistere all'impellente bisogno che mi pervade e così alzo lo sguardo. Un sorriso si dipinge sul mio volto. Uno di quei sorrisi che riesce a fare solamente una mamma vedendo il proprio marito con in braccio la sua marmocchia. Si fanno le coccole a vicenda.

È un'immagine così dolce che potrei stare ore a guardarli.

Kirito sente che lo fisso e mi guarda. Sorride anche lui, in modo indescrivibilmente dolce.

Siamo così felici. Non ci sono parole per esprimere la nostra gioia. O meglio, ce ne sono due: "insieme" e "Yui".

Si, perché stiamo insieme e insieme abbiamo avuto una bellissima bambina.

Kazuto rimette nella culla la bambina e poi torna a letto. Mi abbraccia forte e mi bacia.

«non ti ringrazierò mai abbastanza per tutto questo. Non saprei come fare se non ci fossi tu. » gli dico in un improvviso momento di nostalgia, ma in senso buono.

«nemmeno io. Penso che l'unico modo per ringraziarci a vicenda sia stare insieme sempre, qualsiasi cosa accada. Supportarci, come abbiamo promesso nel giorno in cui ci siamo sposati. »

E così torno indietro nel tempo... a circa un anno fa.

La cerimonia è stata fantastica e tale è stato il ricevimento.

Abbiamo passato una giornata fantastica con parenti e amici. Kirito è piaciuto subito a tutti e penso di aver fatto una buona impressione anche io, questo è quello che mi ha detto.

Abbiamo passato una luna di miele tranquilla prendendo in affitto, per due settimane, un piccolo cottage al lago. Bellissimo! Molto simile alla casa che avevamo in SAO.

La casa era in mezzo al bosco e con una passeggiata si arrivava al villaggio, un villaggio posto circolarmente sulle rive di un lago limpido e profondo.

Quando ci siamo sporti per guardare l'acqua per un momento mi sono aspettata che uscisse un enorme pesce colorato. Quando non è successo in un certo senso ci sono rimasta male, anche se è stata una delle mille conferme del fatto che non fossimo più in quel gioco.

Abbiamo passato due settimane a fare passeggiate nel bosco, gite in barca e pic-nic. Le persone di quel villaggio erano tutte molto simpatiche e ci hanno trattati benissimo.

Una sera il capo villaggio ci ha anche invitati a cena! Non vedo l'ora di tornare per far vedere a tutti la nostra piccola Yui.

Ci continuavano a dire: «vogliamo un piccolo bebè! Mandateci le foto poi! » o « sfornate un bambino! Di sicuro sarà bellissimo e diventerà una bellissima persona, visti i genitori. »

Scherzavamo tanto su questo fatto ma in fondo io e Kirito volevamo davvero far crescere la nostra famiglia. A chi non ci conosce così bene, come i miei compagni di università, o come i compagni di Kirito, almeno all'inizio, erano molto stupiti di quanto fossimo andati avanti veloci nella nostra relazione. Ma nessuno, nelle nostre famiglie, ha provato mai a dirci qualcosa.

Cioè, insomma. In fondo ci siamo già sposati in passato e abbiamo anche avuto una "figlia". Certo, era una figlia virtuale, ma le volevamo davvero bene e lei ne voleva a noi.

Kirito è riuscito a riprodurla anche nel nuovo ALO, ma ormai non facciamo più parte integrante del gioco. Vogliamo ancora bene alla nostra Yui virtuale, ma abbiamo avuto bisogno di qualcosa di vero che ci tenesse con i piedi per terra.

Così, tre mesi dopo la nostra luna di miele, ho scoperto che avremmo potuto realizzare il nostro sogno.

Quando ho detto a Kirito che ero in attesa all'inizio non ci ha creduto.Quando però è riuscito a concepire l'idea, non solo ha fatto sapere la notizia a mezzo mondo reale, ma ha sparso la notizia ovunque anche su ALO.

Abbiamo festeggiato sia nel mondo reale che in quello virtuale. Siamo stati doppiamente felici.

Dal momento in cui abbiamo scoperto che stavamo dando forma alla nostra famiglia, gli incubi che ancora ci tormentavano di notte hanno cominciato a diradarsi fino a scomparire dopo la nascita di Yui.

Ormai ha tre mesi e non ci posso pensare perché sono passati davvero velocemente, troppo velocemente.

E' lei che ci sta tenendo con i piedi per terra. Da quando è nata non vediamo più SAO e ALO come qualcosa di assolutamente negativo. Anzi!Ora riusciamo solo a pensare che sia stata un'esperienza positiva. Brutale certo, ma positiva. Ci ha fatti conoscere e ci ha fatti arrivare fino a dove siamo ora.

Ormai richiamiamo solo ricordi felici come la casetta nel 22°piano di Aincrad dove oltretutto abbiamo incontrato Yui, o anche più semplicemente la sera in cui Kirito è venuto a cena da me e, beh, non aveva capito niente! E poi ovviamente ci sono tutti i momenti felici passati con i nostri amici che continuiamo a vedere e che non perderemo mai, proprio perché solo loro sanno che cosa abbiamo passato e le nostre esperienze comuni ci rendono ancora più legati.

Yui aiuta a tenere insieme tutta questa felicità nata da tanto dolore. Riesce sempre a strappare un sorriso a tutti.

Sia io con Kirito che io e Kirito con i ragazzi ci siamo sempre supportati ed aiutati a vicenda, ma Yui ci aiuta ad affrontare qualsiasi cosa ogni singolo giorno.

Grazie a lei siamo felici come non lo siamo mai stati.

Siamo molto giovani, ma siamo perfettamente consapevoli delle scelte che abbiamo fatto.

«ti amo alla follia. » dico a Kirito.

«anche io Asuna. »

Ecco un'altra cosa che a tutti sembra assolutamente strana. Ci chiamiamo a vicenda con i nomi del gioco.

O meglio: i compagni di università di Kirito, e i miei, pensano che quello che uso io sia solamente un soprannome o nomignolo.

Ma è bizzarro anche per chi sa chi siamo. Voglio dire, chi si chiamerebbe anche nella realtà con il nome che aveva in un gioco che avrebbe potuto facilmente ucciderlo?

Domanda molto più che lecita in effetti. Ma la risposta è molto semplice: SAO e ALO ci hanno forgiati. Hanno fatto in modo che diventassimo come siamo oggi e inoltre senza SAO e le nostre avventure ad Aincrad non ci saremmo mai conosciuti e io sarei finita con quel viscido e cattivo uomo che avrei dovuto sposare.

Anche se sono nomi simbolo di tristezza e sofferenza, questi nomi ci rappresentano.

Ma poi è anche una questione di abitudine. Abitudine che non abbiamo in realtà mai provato a cancellare. Soprattutto perché abbiamo comunque tenuto questi nomi anche nella nuova versione di ALO.

È un po' come quando cominci a chiamare un tuo compagno per cognome e poi ti sembra strano chiamarlo per nome e viceversa.

Tornando alla realtà... Kirito mi bacia e, tenendomi stretta appoggia la testa sul cuscino.

Io sorrido e cerco di fermare il flusso dei pensieri che improvvisamente mi ha assalita, così, dopo qualche altra immagine felice che compare come se avessi un proiettore in testa, mi addormento.

 

Sento una piccola manina morbida sul mio viso e lentamente apro gli occhi. Rannicchiata di fianco a me c'è la mia bimba che dorme come un ghiro.

È così piccola ed innocente. È tenerissima e mi viene sempre voglia di mangiarla!

Sorrido e sto ferma a guardarla mentre dorme. Non vorrei essere da nessun'altra parte in questo momento.

La mia ranocchietta si muove, allora comincio a farle le coccole per fare in modo che dorma ancora un po'. Appena sono sicura che sia di nuovo tranquilla, prendo cautamente il cellulare dal comodino e guardo l'ora.

Mi viene un infarto quando mi rendo conto che sono le 11 del mattino. Per carità, è domenica, ma è comunque davvero tardi.

Probabilmente Kirito sarà in giro per casa a sistemare qualcosa... il mio tuttofare. Continuo imperterrita a guardare la mia piccolina, quando cominciano ad arrivarmi una marea di messaggi con gli auguri. Ed è così che mi ricordo che è il mio compleanno.

Ringrazio tutti mano a mano che mi fanno gli auguri e poi penso a come potrei passare questa giornata.

Nel momento stesso in cui comincio a trastullarmi per vedere dove andare con una bambina di soli tre mesi che non deve fare altro che dormire e mangiare, Kirito entra in camera.

«buongiorno piccola! E buon compleanno! » fa a gran voce.

Gli strappo il cuore dal petto e glielo mangio. Lo guardo con sguardo truce.

«scusa... non pensavo stesse ancora dormendo. Buongiorno piccola! E buon compleanno! » dice questa volta a bassa voce.

Controllo Yui e poi, vedendola che ronfa ancora bella tranquilla, sorrido a mio marito – mi fa ancora strano dirlo! - che si avvicina e mi bacia dolcemente.

«buon compleanno... ormai sei vecchia. Hai già 20 anni! » dice questa volta con tono seducente.

Faccio una piccola smorfia di disappunto ma non resisto e lo bacio.

In questo momento da una parte vorrei che Yui fosse nella culla, ma dall'altra il suo corpicino attaccato a me, mi fa sentire bene.

«ora ti lascio. Devo finire una cosa. Torno una volta che si è svegliata. »

Detto questo, dopo un altro bacio, esce dalla stanza. Io rimango a guardare la porta e poi torno a guardare Yui.

Fino a qualche tempo fa mi chiedevo come si potesse stare a fissare un bimbo che dorme. Cioè, mi sono sempre piaciuti i bambini, ma stare ore a guardarli mi sembrava da pazzi.

Adesso invece capisco, anche molto bene. Guardare un bambino che dorme mette pace e tranquillità, per un momento si ritrova la propria innocenza e ci si sente felici e spensierati.

Va beh, poi, ovviamente, viene a galla l'istinto di prenderle la gamba cicciotta e mangiarla, ma questi sono solamente dettagli!

Sorrido ancora, come una povera ebete.

Rimango a fissarla per circa mezz'ora quando alla fine decide di svegliarsi. Si stiracchia e comincia a mugolare. Si stropiccia gli occhietti e poi si accoccola di nuovo al mio fianco.

Io mi alzo e la prendo in braccio per darle da mangiare. Una volta finito, vado in sala dove trovo Kirito al computer.

Appena mi vede si alza e viene a salutare per bene tutte e due.

«wow! Kirigaya Kazuto che studia già a quest'ora del mattino! » lo prendo in giro appena dopo aver ricevuto un suo bacio.

Lui fa una smorfia e risponde: «Yuuki Asuna, non sei divertente quando provi a fare battute. »

Ci facciamo l'occhiolino a vicenda e finiamo la finta faida appena iniziata.

Giochiamo un po' con la nostra Yui e poi la faccio addormentare. Dopodiché io e Kirito cominciamo a pensare a cosa fare durante la giornata.

«prima di tutto devo fare le pulizie. Poi devo mettere a posto camera nostra e lavare i panni poi... »

«ok, volevo che fosse una sorpresa ma... non voglio che continui. Non ti dico niente. Voglio solo trovarti pronta tra mezz'ora per uscire.»

«ma ho appena fatto addormentare Yui, se usciamo si sveglia. »

«tu non ti preoccupare per lei. Ho già programmato tutto. »

Faccio per ribattere ma Kirito, come un bambino, si tappa le orecchie e si gira dall'altra parte. Così decido di andare a farmi una doccia. Dopo essermi lavata mi vesto e mi trucco leggermente come mio solito.

Torno in salotto e trovo la zia di Kirito che mi viene incontro abbracciandomi e augurandomi buon compleanno.

Con sguardo confuso guardo Kirito che prontamente mi dice: «piccola, è da tre mesi che non ti stacchi dalla nostra bambina se non per le lezioni, quando non le segui da casa. Quindi, oggi si esce e non ammetto repliche. È il tuo compleanno ed è da un tanto che non passiamo un po' di tempo insieme. »

Di nuovo sto per ribattere ma poi penso a ciò che ha appena detto e in effetti mi manca passare del tempo con lui senza Yui.

Faccio le solite raccomandazioni alla zia, raccomandazioni inutili visto che è più esperta di me. Do un leggero bacio sulla fronte a Yui cercando di non svegliarla e, a malincuore, la lascio.

Ci mettiamo in macchina e dopo una ventina di minuti scopro che la destinazione è il mare. Il posto in cui mi ha chiesto di sposarlo per la seconda volta.

Mentre siamo in macchina ci teniamo per mano, cantiamo e parliamo soprattutto dell'università, come farebbero due ragazzi qualunque.

Arrivati, andiamo subito a mangiare in un ristorantino sulla spiaggia. Prima del dolce Kirito tira fuori, da non so dove, un mazzo di rose rosse e bianche e io lo abbraccio con tutta me stessa.

Mi ha sempre sorpresa ad ogni mio compleanno, ma questo è quello più bello in assoluto.

Passiamo il pomeriggio a passeggiare sulla spiaggia con il vento tra i capelli e le nostre mani strette una nell'altra.

È bello ogni tanto ritornare nella nostra intimità. In quel piccolo mondo formato solamente da me, Kirito ed il nostro amore.

Arriva il tramonto e ritorno indietro nel tempo... a quando mi ha chiesto di sposarlo 3 anni fa.

E mentre ci ripenso, il flashback diventa reale.

Kirito mi fa fermare e si mette in ginocchio davanti a me e comincia a guardarmi intensamente.

«amore mio, sono passati 3 anni da quando, in questo stesso giorno, ti ho chiesto di sposarmi. Forse questa è una cosa che dovrei fare il giorno dell'anniversario, ma oggi mi sembra più significativo perché in SAO non ti ho davvero chiesto di sposarmi. Era più una cosa del tipo: facciamola perché non sappiamo quanto rimarremo insieme. Quello che voglio dire con questo – prende una scatolina e la apre. Dentro c'è un bellissimo anello. - è che io non tornerei mai indietro. Ti chiederei altre cento volte di sposarmi. »

«e io altre cento volte ti risponderei di si. »

Sorride.

«tu e Yui siete la cosa più bella che mi sia mai capitata in tutta la mia vita. Anche se qualche volta in SAO e ALO l'ho pensato, adesso non vorrei mai non essere entrato nel gioco quel giorno in cui tutto è cominciato. E questa è una cosa che ripeterò sempre. Non si può cambiare il passato, ma possiamo goderci il presente e rendere sempre più bello il futuro. Grazie per esserci sempre stata per me e come ti dissi una volta: la mia vita ti appartiene. Ti apparterrà sempre. Non mi hai salvato solo in SAO o in ALO... mi salvi ogni giorno sorridendomi appena mi sveglio e vivendo con me. Non potrei desiderare qualcosa di meglio. In SAO mi hai salvato fisicamente, in ALO il pensiero di doverti trovare ha fatto in modo che non mi arrendessi mai. Adesso mi salvi fisicamente quando eviti che mi scotti con i fornelli e moralmente. Che altro dire... ti amo. »

Detto questo mi prende la mano e mi mette il nuovo anello. Poi lo guarda e tutto felice esclama: «oh! Questo si che ti rende giustizia! Altro che quella pietra che ti ho regalato 3 anni fa. »

«sai che non mi è mai interessato l'anello... - comincio. Lo bacio e poi continuo il mio discorso. - da quando ci siamo sposati siamo sempre stati insieme e ci siamo già sposati in passato, anche se solo simbolicamente. Io posso aver salvato te, ma tu hai salvato me. Oltre che in SAO e che in ALO anche qui, nella vita vera. Mi sento esattamente come te, ma la mia sensazione è tre mila volte amplificata. Mi hai salvata più volte ti quanto tu possa immaginare e... ti amo davvero tanto! »

Ci abbracciamo forte e poi ci mettiamo a guardare il tramonto.

Ad un certo punto sento delle voci. Mi giro e mi salgono le lacrime agli occhi.

Ci sono tutti: Klein, Agil, Silica, Lisbeth e Leafa. Ci stanno venendo incontro e a gran voce continuano a dire: Buon Compleanno Asuna!!!

Ci raggiungono e c'è un grande abbraccio collettivo durante la quale io scoppio definitivamente a piangere. Ringrazio tutti e poi, in fila, ci mettiamo a guardare il tramonto insieme. Sorridiamo e per un momento sento la magia che c'è ad ALO e un'immagine di noi in quel mondo magico ritorna alla mente.

 

Angolo dell'autrice:

Ragazziiiii! Abbiate pietà di me, per favore! Sinceramente non so come sia venuto questo sequel. Spero non sia troppo sdolcinato o qualcosa del genere... nel caso datemi consigli ma cercate di non insultare, per favore...

Ah! Scusate se in alcune parti mi sono dilungata molto ma... non ne ho potuto fare a meno!

Poi volevo comunicarvi una cosa...

Se anche questa parte vi è piaciuta, avrei una mezza idea di cominciare a fare proprio una storia/spin-off in cui parlerei della vita universitaria e di tutti i giorni di Asuna e Kirito senza passare da anno ad anno ma facendo proprio qualcosa di più dettagliato.

Ditemi che cosa ne pensate e vedrò che cosa fare!

Spero davvero che vi sia piaciuta anche questa parte e che non vi abbia delusi. So che non è come la prima ma... spero comunque che sia di vostro gradimento!

Abbiate pietà di me!

 

HaNi_SeHun *.*

 

P.S. Siate indulgenti in caso di errori grammaticali ma non ho riletto perché sono impaziente di sapere che cosa ne pensiate. Domani rileggerò per bene e farò eventuali correzioni! Grazie!

   
 
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