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Autore: itachiforever    08/06/2016    2 recensioni
Dal capitolo 1
“Sono già passati mesi dal mio arrivo, ma ricordo ogni singola cosa sia successa da quel giorno come se fosse passato solo qualche minuto. Non so ancora come andrà a finire questa storia. Ho deciso di scrivere tutto dal principio, non si sa mai dovessi fare una brutta fine…magari qualcuno troverà questo libro e cercherà di portare avanti la mia causa. Mi chiamo Sasha, ho 17 anni e questa è la storia di come sono arrivata qui, a Minecraft, e di come sono diventata “Colei che porterà l’ordine”.”
Genere: Avventura, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 8


Charlie spiegò tutto al suo amico, dicendogli anche quanto poco credesse alla storia della profezia.
-E io dovrei credere che una tipa è caduta giù dal cielo per sconfiggere qualcuno che non esiste?
Andiamo, Herobrine è solo una stupida storia per spaventare i bambini e non farli andare in giro da soli.- Disse Tom.
-Neanche io ci credo, ma il Vecchio Saggio ne è convinto. Dovevi vedere la sua faccia, mancava poco che si mettesse a saltellare dalla gioia.- Charlie sembrava piuttosto divertito in effetti.
-Senti amico, mi stai facendo uno scherzo? Lo sai che non mi piacciono, odio perdere tempo in queste sciocchezze.
-Non sto scherzando! Sasha diglielo anche tu!-
-E cosa devo dirgli? Non lo so come sono finita qui e ora è saltata fuori questa cosa di Herobrine. Non lo so se è vero e sinceramente non ci tengo neanche a scoprirlo. So solo che voglio trovare un modo per tornarmene a casa, profezia o meno.-
-Sentite, cosa volete da me? Tutta questa storia mi sembra assurda, che posso fare io?-
-Il Vecchio Saggio dice che dobbiamo allenarla, potresti farlo tu, sei il migliore che conosco nel combattimento, anche se non vorrei ammetterlo… se deve stare qui almeno si renderà utile, non è vero?- mi chiese Charlie. Mi aveva preso per una scroccona?
-Certo, farò quello che posso per aiutarvi, ma in ogni caso è vero, mi serve qualcuno che mi aiuti ad usare la spada, l’arco e tutte queste cose qui. E a quanto dice Charlie mi serve anche un cavallo.
- Non dirmi che vuoi farla partire subito! Se non sa combattere non durerà ancora per molto. Prima ci si allena in un luogo sicuro, poi ci si prepara per un viaggio e poi si parte.
- Ehm…si amico…mi sa che hai ragione- Charlie si grattò la testa. Eppure non mi sembrava così sbadato.
- Ci risiamo, ti ecciti troppo. Sasha, il tuo nuovo amichetto qui è fissato con le miniere e lo scavare, se potesse ti trascinerebbe con lui seduta stante.
- Se non ci fossi io che ti porto i materiali come ti faresti tutte quelle armi che ti piacciono tanto eh?
I due ragazzi si misero a battibeccare come bambini, cercando di affermare la propria “supremazia” in quanto minatore o combattente.
Andai a sedermi su uno dei blocchi di diorite davanti al portale, assistendo alla scenetta che mi stavano offrendo. Sembrava che la cosa sarebbe durata per un po’ e ad un certo punto mi stancai di sentirli. Mi concentrai quindi su un altro rumore, piuttosto forte data la mia posizione. Dal portale del Nether provenivano degli strani sussurri in una lingua incomprensibile per me, misti ad un gorgoglio simile a quello della lava che ribolle, ma come se fosse distorto.
Improvvisamente sentii un altro sussurro, diverso dagli altri. Era più forte, come se avessi avuto qualcuno vicino al mio orecchio, e aveva anche un tono diverso. Gli altri sembravano confusi,  sofferenti  e prodotti da più voci. Questo era una sola voce, profonda, chiara e sicura ma al tempo stesso gentile, amichevole perfino. E mi chiamava.
-Sasha- diceva la voce – Sasha. Vieni, entra. Vieni da me- Mi girai verso il portale, sobbalzando per lo stupore, e la voce sparì così come era iniziata. Dietro di me c’era solo il portale e nient’altro. Cominciai a guardarmi attorno, alzandomi in piedi. Ma oltre noi tre non c’era nessuno, da nessuna parte.
I ragazzi notarono il mio comportamento e smisero di bisticciare.
-Sasha? Tutto apposto?- Mi chiese Charlie.
-Eh? Ah sì…tutto bene, mi stavo solo guardando intorno.
-Sicura? Sembri agitata- Disse Tom.
-No no, va tutto bene. Ho sentito un rumore ma era solo il portale-
-Ah, i sussurri delle anime. Fanno uno strano effetto a tutti quelli che li sentono per la prima volta- Tom tagliò corto, ma Charlie aveva già deciso di raccontarmi tutta la storia che si celava dietro quelle voci.
- Si dice che le anime di tutti quelli che sono stati uccisi da Herobrine o dai mostri arrivino nel Nether e lì vengano intrappolate per sempre nella soulsand. Gli anziani dicono che sia la forma visibile di una dimensione per noi irraggiungibile dove queste anime continuano ad essere torturate, ma sono così tante e i lamenti così forti che riescono a superare due dimensioni ed essere udibili da chi si trova vicino al portale.
Per tutto il tempo Charlie aveva assunto un’espressione quanto più inquietante gli riuscisse. Tom cercava in tutti i modi di non ascoltarlo, scuotendo la testa irritato.
-Lascialo perdere- disse alla fine- sta cercando di spaventarti…anche se non sembra esserci riuscito per fortuna.
-Bhe…la storia è interessante, ma se il tuo obbiettivo era quello di spaventarmi hai proprio toppato- ammisi.
Charlie non sembrò esserne troppo sorpreso comunque – ma io non ho finito qui! – disse.
-Nooo ti prego, basta con questa roba!- implorò Tom, che non venne minimamente ascoltato.
- Si dice anche che a volte qualcuno abbia sentito una voce che lo chiamava provenire dal portale. Tutti quelli che sono entrati dopo averla sentita non hanno più fatto ritorno e tutti quelli che non vi sono entrati sono comunque morti qualche tempo dopo in modi orribili –
A quel punto credo che la mia espressione, fino a quel momento interessata e divertita, sia stata turbata da un velo di paura, che cercai di non far notare con una risata nervosa.
-Ah ah ah, certo certo, come no- dissi
- Visto? Neanche lei crede alle tue stupide storielle dell’orrore-
-Però ha detto di aver sentito un rumore. Magari Herobrine sa che lei è la prescelta e sta già preparando una trappola per farla fuori! Teme la potenza della grande Sasha!- Lui scherzava, ma mi resi conto in quel momento che la voce che avevo sentito poco prima era la stessa del sogno che avevo fatto prima di arrivare su Minecraft.
- Sì Charlie, molto divertente, davvero…-
- Eddai, stavo scherzando, non te la sarai presa vero?-
- E invece secondo me se l’è presa, e farebbe pure bene- intervenne Tom- non è questo il modo di trattare le belle ragazze- mi fece l’occhiolino e mi mise anche un braccio intorno alle spalle. Ma chi si credeva di essere?! Altra cosa che non mi piace: le persone che si prendono da subito troppa confidenza.
Come piccolo smacco personale nei confronti di Tom feci una piccola sceneggiata.
-E come la mettiamo se io adesso facessi qualcosa di inaspettato?- Tirai fuori dallo zaino la spada in diamante e la puntai verso Charlie.
I due si allarmarono e Tom tirò fuori prontamente la sua spada di diamante. Ha dei buoni riflessi, molto veloci, il ragazzo.
Charlie era totalmente disarmato al momento e indietreggiò di qualche passo – ehi ehi ehi che fai?!-
-Metti giù la spada ragazza!- Mi intimò Tom.
-Pfff ahahahah dovreste vedere le vostre facce!- non potei fare a meno di ridere. Charlie era terrorizzato e Tom si era anche lui preso un bell’infarto. Sembrava anche arrabbiato, forse più per il fatto di essere stato colto di sorpresa che per l’amico in pericolo. Abbassai la spada e anche Tom fece lo stesso.
-Non provarci mai più!- a quanto pare piacciono per niente gli scherzi a questo qui.
- Mi hai fatto prendere un colpo!- si lamentò Charlie.
-Almeno così siamo pari- sghignazzai, vedendolo ancora paonazzo per lo spavento.
- Ok, è vero, me lo sono meritato…-
- Bella spada comunque, quanta esperienza ti è costata incantarla così tanto?
Non vi ho ancora detto che effettivamente la spada di diamanti che avevo trovato è incantata, infatti manda dei bagliori colorati che la fanno risplendere.
-A dire il vero nulla, l’avevo con me quando sono arrivata…l’ho trovata già così, ma non l’ho ancora mai usata. Che enchanting ci sono?- Non avendola mai adoperata non sapevo neanche quale, o meglio quali, incantesimi fossero stati applicati.
- A giudicare dall’aspetto dovrebbe avere sharpness 4, knockback 2 e fire aspect 2! -mi spiegò Tom, guardando con ammirazione la spada.
-Wow! Allora è una spada fortissima per una principiante! Certo ci sono spade più potenti, ma procurarsele è dura. Sasha sei messa benissimo se parti così! Di questo passo potremmo andare a cercare dei dungeon prestissimo!
-Dei dungeon? Così già dall’inizio?- chiesi perplessa.
-Ovviamente no!- Esordì Tom – sono pericolose le caverne normali, figuriamoci i dungeon. Prima si allena e poi te la puoi portare alla ricerca di tutti i materiali che ti servono. Spada potente o meno, se non sa usarla non serve a niente.
-Ehm…si si certo, intendevo dire che…ecco…cioè se la alleniamo noi ci sbrigheremo.
Ricominciarono a battibeccare. Tom accusava Charlie di essere troppo impulsivo e lui si difendeva dicendo all’altro che era solo entusiasmo. Stanca di sentirli e coi nervi a fior di pelle decisi di intromettermi.
-Ma allora volete finirla?! Vi state comportando come dei bambini! In venti minuti avete iniziato a litigare già due volte. Piantatela o col cavolo che vi sto ancora a sentire!
I due smisero e mi guardarono torvi, scontenti di essere stati rimproverati probabilmente, ma non ebbero il tempo di dire o fare qualcosa che un urlo attirò la nostra attenzione verso il villaggio. Un villager con una tunica marrone stava chiamando a gran voce Tom perché andasse subito a vedere cosa stava capitando.
-Che succede?- chiese Tom una volta raggiuntolo. Un gran trambusto proveniva dal lato opposto del piccolo gruppo di case-
-Ci stanno attaccando! Ciclopi e Tree Spirits! Stanno per buttare giù la casa di Matt!- Urlò tutto agitato il villico.
-Merda, andiamo! Sasha vedi di dare una mano anche tu!- Detto questo Tom iniziò a correre verso il luogo dell’attacco, seguito da me e Charlie.
-E c’è bisogno di dirlo?!- gli dissi, anche un po’ irritata. Pensava che me ne sarei rimasta in disparte a non fare niente per aiutarli? Beh si sbagliava di grosso.
Arrivammo che i tree spirits avevano distrutto uno dei muri della casa di quel tale Matt, un villager che con vestito marrone e un grembiule nero. I ciclopi intanto stavano cercando di entrare in una casa di cobblestone nella quale si erano rifugiati gli abitanti del villaggio. Erano riusciti ad abbattere la porta, ma non riuscivano ad entrarvi perché troppo alti e troppo stupidi per capire che avrebbero dovuto abbassarsi.
Non appena comparimmo, gli “alberi mobili” ci vennero addosso. Per fortuna erano solo tre, quindi ne prendemmo uno per ciascuno come obbiettivo. Charlie, che si era procurato una spada in pietra in fretta e furia, e Tom non fecero troppa fatica ad eliminare i loro e subito andarono contro i ciclopi, superiori in numero e forza dato che eravamo tutti e tre senza alcun tipo di armatura. Io ci misi più tempo ad abbattere l’alberone, che mi sbalzò in aria, facendomi poi finire contro il muretto di un pozzo. Mi rialzai il prima possibile con la schiena dolorante, tornando a colpirlo con tutta la forza che avevo. Purtroppo questi mob sono immuni al contraccolpo. Non appena ebbi finito con lui andai a dare man forte conto i ciclopi. Alla fine riuscimmo ad eliminare tutti i mob ostili. Charlie aveva consumato quasi del tutto la spada, zoppicava e si teneva con una mano un braccio rotto. Tom era quasi illeso, a parte un occhio nero. Io me l’ero cavata abbastanza maluccio, con una gamba rotta e contusioni varie.
Tutti i villager ci ringraziarono e vollero sapere chi ero. Per tagliare corto dicemmo che ero una vecchia amica di Charlie in visita. Subito dopo Tom ci portò a casa sua per rimetterci in sesto.
Aveva creato una sorta di collina artificiale, sulla quale aveva costruito una torre di cobblestone a base rettangolare larga quanto una casa si piccole/medie dimensioni. La porta d’ingresso si affacciava sul centro del villaggio ed entrando da lì una scalinata a chiocciola portava fino in cima, dove si trovava la casa vera e propria. Tom ci fece accomodare sui divani e ci chiese cosa preferivamo mangiare per rimetterci in forze. Lui si preparò una semplice zuppa di zucca, che a sapere come si faceva, mi sarebbe tornata utile quando ero da sola, invece che mangiare solo quella di funghi. Bastava avere una ciotola e una zucca e il pasto era servito. Charlie si fece una strana insalata usando denti di leone, papaveri e semi dentro una ciotola. Altra ricetta che mi sarebbe tornata sicuramente utile. Io invece lasciai campo libero a Tom, non sapendo cosa avesse, e mi diede un paio di uova fritte. Dopo esserci rifocillati il padrone di casa ci fece visitare il resto della casa. Attraverso una botola di legno sul pavimento si andava nella sua camera, dove brillava un’armatura di diamanti accanto alla porta, e da un’altra dal lato opposto della stanza rispetto al suo portava a quella di sua sorella.
-A proposito, dov’è Martha?- chiese Charlie.
- E’ andata a Shopville a provare a vendere le sue pozioni, dovrebbe tornare entro sera – gli rispose Tom.
Così scoprii che come Charlie amava minare e Tom combattere, Martha aveva il pallino delle pozioni.
-Anche questo potrebbe tornarci utile. Avere qualche pozione con se fa sempre comodo- Il biondo iniziò a fantasticare su come sarebbero state le giornate in miniera con me al suo fianco ad aiutarlo, con disappunto di Tom, che stavo iniziando a capire. Dopo un po’ Charlie tende a diventare un tantino pesante, e coglie ogni occasione per raccontare come sia stato fantastico in una certa occasione.
Scocciato dalla parlantina dell’amico (come fanno ad essere amici non lo so, dato che litigano ogni tre per due) Tom ci invitò a salire sul tetto, che fungeva da terrazzo e punto di osservazione. Si riusciva a vedere tutto il villaggio da lì e in lontananza anche Durin. Ci affacciammo dal muretto di cobblestone e chiesi come mai dei mob avessero attaccato così un villaggio.
-Guarda di là- iniziò a spiegarmi Tom – oltre i nostri due villaggi la pianura è completamente vuota, c’è solo qualche albero di tanto in tanto ed è completamente circondata da foreste. Subito dopo di quella foresta di querce che vedi laggiù c’è un altro villaggio, Shopville, che è un mercato. Lì i mob non possono entrare perché è ben illuminato e completamente circondato da mura di pietra, oltre che difeso da Irongolem. Quindi tutti i mostri della zona sono attirati dai nostri piccoli villaggi e arrivano a frotte.
- E come mai non li fortificate anche voi?- chiesi.
- Ci abbiamo provato - mi rispose Charlie – ma sia a Durin che qui a Thorin i creeper facevano sempre saltare in aria le mura e i mob sono davvero troppi a volte. Da soli non sempre riusciamo a fermarli tutti in tempo e il ferro è troppo prezioso per noi. Non possiamo metterci a costruire Irongolem che durano una o due notti massimo. I villager vorrebbero aiutarci ma sono davvero negati nel combattimento. A Shopville invece oltre a loro ci sono anche mercanti e viaggiatori che si fermano li, quindi possono difenderla più facilmente.-
Dopo questa spiegazione Tom disse che era il caso di andare a rimediare ai danni subiti dalle costruzioni, così scendemmo a lavorare, aiutati dai villager. Poi mi portarono ad un grande recinto pieno di cavalli e asini per farmi scegliere il mio.
-Thorin è abbastanza famosa, alleviamo cavalli e asini e poi li vendiamo - mi disse Thomas - scegli pure quello che vuoi.
Li guardai tutti attentamente e alla fine scelsi, facendomi consigliare, una cavalla mansueta con il pelo marrone chiaro, zampe bianche, coda e criniera nere e una piccola macchia bianca sul muso.
Non era ancora stata domata, ma non ci volle molto. Fui disarcionata poche volte e poi iniziammo da subito ad andare d’accordo. La sellai e la chiamai Alice, il primo nome carino che mi venne in mente. Nonostante non fossi mai andata a cavallo prima di allora la trovai una cosa alquanto semplice da fare, oltre che divertente. Il moro mi disse di fare un giro intorno al villaggio per provare e così feci. Mi trovai molto bene con la mia nuova cavalcatura. Era abbastanza veloce e ubbidiva subito. Potei vedere anche un secondo recinto più da vicino, con un solo cavallo dentro, marrone con coda e criniera nere, sellato e con un’armatura di ferro addosso. Tom stava proprio salendo in groppa quando mi fermai davanti al cancelletto aperto.
-Questo è Felix- mi disse – è il mio cavallo. Andiamo a farci un giro insieme.
-Sì, volentieri!- dissi, felice dell’idea. Charlie ci raggiunse in sella ad un cavallo bianco, di quelli già domati, e andammo a fare un giro per la vallata.
Facemmo una lunga cavalcata in sella ai nostri destrieri. La pianura era abbastanza sprovvista di alberi, eccetto quelli delle foreste intorno, ma c’erano tanti fiori e anche un bel po’ di cavalli ancora in libertà, insieme a qualche pecora  e qualche mucca. Il fiume creava un sentiero d’acqua lungo il lato ovest, serpeggiando tra i dislivelli non molto alti del terreno. Riuscii anche a vedere un gruppo di procioni che cacciavano degli insetti. Ogni tanto venivamo inseguiti da dei charger che Tom prontamente eliminava. Peccato però, sono carini.
Stava per arrivare il tramonto quando vedemmo spuntare dagli alberi della foresta di querce un cavallo nero, cavalcato da una ragazza seguita da un procione che cercava di tenere il passo con tutte le sue forze. “Povero piccolo…” mi venne da pensare.
La ragazza si fermò appena arrivata da noi, e intuii subito si trattasse di Martha. Portava una felpa arancione e bianca con dei pallini rossi e riconobbi subito l’aspetto di una torta, dei pantaloncini a righe bianche e grigio chiaro e degli stivali rossi. Aveva i capelli castani alla base, che andavano a schiarirsi fino a diventare arancioni e poi bianchi sulle punte, e gli occhi verde scuro.
Salutò il fratello e poi, sempre stando in sella si catapultò a salutare Charlie, avvinghiandosi al suo braccio. Mi presentai e raccontammo anche a lei tutta la tiritera della profezia, alla quale si dimostrò scettica, come era prevedibile. Tornammo tutti insieme verso Thorin e arrivati davanti casa loro Charlie disse che era meglio tornare a Durin, dato che stava arrivando la sera. Così smontammo da cavallo. Tom e Martha misero i loro nel recinto più piccolo, mentre Charlie andò a rimettere quello che aveva preso in prestito nel recinto degli animali da vendere. Tom entrò direttamente in casa, Martha restò a fare gli occhi languidi a Charlie, che non se la filava per niente, con il suo procione Annie che ci saltellava intorno. Finalmente la ragazza ci permise di andarcene, staccandosi dal braccio di Charlie e ci guardò andare via. Tom mi diede anche un guinzaglio, in prestito dato che potevo farmene uno mio una volta arrivata a casa di Frank, con il quale tenevo Alice. Non mi andava di lasciare Charlie a piedi, così mi appiedai anche io. A poca distanza dal villaggio raccolse una margherita e me la regalò, come gesto di benvenuto, mi disse. Probabilmente però Martha, che ci stava ancora tenendo d’occhio, interpretò quel gesto come un altro…e da quel momento decise di odiarmi. Non potevo certo immaginare che avrebbe fatto ciò che fece qualche tempo dopo.



Angolo autrice
Ciaoooo!
Sono finalmente riuscita a pubblicare un nuovo capitolo.
Non so assolutamente che dirvi…a parte forse un piccolo avviso.
I mob ostili aggiunti dalle varie mod, in maggioranza, saranno abbastanza aggressivi e attaccheranno sia le persone che i villaggi, ma saranno anche piuttosto stupidotti. I mod classici invece, scheletri, zombie e quant’altro, saranno più intelligenti e meglio organizzati, più si è meglio è, tanto per farvi capire come andranno le cose. E per ora vi dico solo questo…
Quindi vi lascio con le mod usate in questo capitolo:
Ciclopi e Tree Spirits sono quelli aggiunti dalla Nevermine; i procioni li aggiunge la Mo’ Creatures (che a dire il vero aggiunge anche gli alberoni, solo che si chiamano Ent se non ricordo male e sono neutrali); Zuppa di zucca, insalata di fiori e uova fritte sono tre ricette aggiunte dalla Useful Foods Mod.
E con l’immagine di Martha Ironblock. Vi piace? Questa skin mi è piaciuta troppo appena l’ho vista. Come al solito non è mia ma l’ho presa da skindex.

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A presto!
  
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