Film > Zootropolis
Ricorda la storia  |      
Autore: Mattalara    10/06/2016    4 recensioni
Una One Shot tratta dalla trama iniziale di Zootropolis, dove Nick era il protagonista ed ai predatori erano messi collari elettrici per placare istinti aggressivi e dove Nick sarebbe stato il vero protagonista.
Una piccola One Shot su una scena(tagliata di questa trama iniziale) che mi ha colpito molto e la partecipazione di una mia OC
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Compleanno, un giorno di festa, più o meno.
Il piccolo orsetto polare non ha nessuno al suo compleanno, se non suo padre, la madre è fuori per lavoro, perché tu ci sei andata?
Non lo conosci nemmeno, hai detto al padre che ti dispiace, anche tu sei sola e hai offerto un gelato al piccolo.
Ovvio non era molto tranquillo il padre, ma ha accettato alla fine, in fondo le iene maculate non sono molto ben viste, le iene in generale, i predatori in generale.
Fissi il collare elettrico al collo dell'orso, rabbrividendo all'abominio che Zootropolis fa ai predatori per tenerli a bada.
Per fortuna il tuo è finto, per non far vedere che non ce l'hai, o sarebbero state scosse, forti, per ogni impeto di rabbia o troppa eccitazione.

"A ZOOTROPOLIS CHIUNQUE PUO' ESSERE CIO' CHE VUOLE"

Tutti pensano questo, ma se non sei una preda, sei solo un pericolo, da tenere sotto controllo con questa mostruosità elettrica.
Il padre consegna il regalo al figlio, aprendo la scatola gli mostra e mette il collare. Il piccolo esulta contento, come se fosse un semplice gioiello.
Ti guarda, guarda anche le sagome di cartone di altri invitati, agita le braccia felice, saltella, ma non può saperlo.
Troppo agitato, il collare brilla di verde in modo innaturale e si sente un suono.
Il padre fa come te cenno di fermarlo.
Una scossa ed il cucciolo si blocca sconvolto, addolorato, spaventato.
Fissa il tuo volto triste e poi il padre, dispiaciuto.
Lo abbraccia piangendo, il padre piange con lui e tu non puoi trattenere le lacrime.

<< Papà, fa male! >>
<< Lo so piccolo >>
<< Brucia. Non lo voglio! >>
<< Non posso farci nulla >>

Non vuoi sentire il resto.
Sei sempre stata una che ama ridere, ma ora, il tuo sorriso è tinto di tristezza e angoscia.
Ti scusi dalla festa, un abbraccio dal piccolo ed un cenno di saluto e ringraziamento dal padre.
Ti incontri con una volpe, anche il suo collare è finto.
Li su una collina al tramonto.
Vi fissate, lui ha occhi verde smeraldo e tu hai il destro viola ed il sinistro rosso, colori al quanto singolari.
Vi togliete i finti collari e vi abbracciate, fissando la città di Zootropolis e l'abitazione dell'orso polare ed il suo bambino.
Fissate tutte le prede che giocano e fanno tutto ciò che vogliono, libere.
Poi tutti i predatori costretti alla prigionia con quei collari.
Suo padre, la tua famiglia.

<< Nick, devo andare >>
<< Anche io >>
<< Ci rivedremo >>
<< Spero >>

Li le vostre strade si separano, lui scompare e tu vai in tutt'altro luogo, dove anche i predatori sono liberi, da quella città illusoria, piena di false promesse e orribili bugie.
C'è chi dice che un leone si voglia candidare a sindaco, promettendo di eliminare quei collari.
Se fosse davvero così, tu torneresti, potresti tornare a casa tua.
Ma per ora sei solo un predatore, una iena vista da tutti come un'animale crudele ed infido, sadico e crudele, ed il tuo amico come una furba volpe di cui non ci si può fidare.
Fa male la realtà, alla fine non puoi essere chi vuoi, puoi solo essere te stesso.
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Zootropolis / Vai alla pagina dell'autore: Mattalara