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Autore: AlchiMimesIstantanea    11/06/2016    0 recensioni
la fantasia non è altro che una realtà capovolta… ed i sogni sono semplici verità irrazionali generate da un inconscio logico
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Avevamo appena oltrepassato l’ingresso del palazzo ritrovandoci in un ampio salone , così silenzioso, da poter udire l’eco dei propri pensieri. Incastonato nella parete davanti a noi vi era una gigantesco orologio dorato,  mi accorsi che nel suo quadrante l’ordine delle ore era inverso rispetto al normale. I numeri andavano dalle dodici verso l’una ed in più non vi erano semplicemente tre lancette bensì ventiquattro.
Sicuramente quel marchingegno doveva aver un compito preciso che ,mio malgrado, non riuscivo ancora a capire.

Iniziammo a percorrere quell’immenso spazio, un passo dopo l’altro. Mentre avanzavamo  un bottone del mio gilet, che doveva essersi allentato durante il viaggio, cadde sul pavimento e quando mi abbassai per  raccoglierlo , feci una scoperta che mi stupì non poco:

Tracciati sul pavimento del palazzo vi erano i medesimi circhi incisi nella mia mano, solo di una grandezza di gran lunga maggiore. La mappa dei cinque labirinti era letteralmente sotto i miei piedi e guardando meglio notai un dettaglio che mi era sfuggito: alcune curve e  rette presenti nel disegno assumevano la forma di una M, la firma di Morfeo, non vi era dubbio.

Quel posto era deserto, non s’udiva nulla, poi improvvisante avvertii dentro di me un qualcosa e continuando ad  osservare il disegno , il mio istinto mi spinse ad agire in un determinato modo: spontaneamente mi recai nella circonferenza del primo labirinto, “il Bosco del Respiro”dove tutto iniziò, per poi proseguire superando tutti gl’altri fino ad a raggiungere la circonferenza centrale. Appena giunti nell’ultimo cerchio ,i cinque labirinti s’illuminarono inaspettatamente, costringendomi ad accasciarmi a terra e quasi accecandomi. Il bagliore durò per pochi secondi e quando le immagini si fecero più nitide,una misteriosa figura mi stava osservando dall’alto verso il basso.

Il corpo avvolto in una veste di velluto color zaffiro, capelli bianchi come la neve con diverse sfumature di indaco e cobalto, raggruppati in una lunga treccia all’altezza della vita. I suoi occhi cerulei erano tempestai di schegge di diamante,talmente brillanti da rendere il suo sguardo cangiante. Tutto ciò che stava accadendo non aveva pari ma, guardando meglio quell’uomo, soprattutto una cosa mi fece restare a bocca aperta : eravamo quasi identici!
Nonostante i miei capelli corvini ed il verde dei miei occhi, i nostri connotati  erano perfettamente uguali,stesso taglio degl’occhi, stesse labbra, stesso naso, stessa fisionomia, dimostavamo anche la medesia età.Sembravamo fratelli.

-Kornelius, finalmente.- disse tendendomi la mano aiutandomi a rialzarmi.
Appena proferì parola, mi resi conto che la sua voce non mi era per niente  estranea, tutt’altro, l’avevo udita dentro di me ogni volta che io ed Eldilif  eravamo in difficoltà. Mi ha guidato ed in un certo senso protetto durante questo mio viaggio,difendendomi dal mio stesso sogno. Non avrei mai creduto che il proprietario di quella voce fosse..

-Morfeo..-dissi guardandolo negl’occhi,ricevendo in cambio un cenno di conferma.

-Posso immaginare che ti senta abbastanza spaesato e sicuramente ti starai chiedendo il perché della nostra impressionante somiglianza, vero?-

Mi chiese, descrivendo perfettamente  ciò che mi passava nella testa in quel momento. Io annuii e Morfeo continuò:

-Questo posto oltre ad essere il mio regno è prima di tutto frutto della tua immaginazione. Ciò significa che senza di te io non potrei esistere. Il tuo inconscio mi ha donato l’aspetto di “colui” che tu conosci alla perfezione: te stesso. Il mio corpo muta a seconda di chi sogna, adesso tu mi vedi sotto queste sembianze ma se mi trovassi nell’inconscio di qualcun’ altro  il mio volto non avrebbe niente a che fare con il tuo. La maggior parte degli umani sono convinti che sia io ad avere il controllo totale, ma è il sognatore che comanda e non il suo sogno.-

Quel suo discorso mi fece “aprire” gli occhi, ma una cosa ancora non mi era molto chiara. Non riuscivo a comprendere perché il Sole si trovasse lì. A quanto avevo intuito, Morfeo non doveva odiarlo così tanto, ma allora perché ha fatto ciò che ha fatto alla “madre” di Silfur? Dovevo assolutamente metterlo in chiaro.
Così , dopo essermi schiarito la voce domandai:

-Che cosa ci fa quest’astro qui? Dovreste odiarlo-

-Ti prego dammi del “tu”.- disse sorridendo , poi continuò- Immagino avrai fatto una chiacchierata con Silfur, non è così?-

-Mi ha detto che l’hai privato di sua madre senza alcuna pietà, soltanto perché non tolleravi che la Luna avesse un’ analogia con il Sole.- affermai freddo.

Il volto di Morfeo si fece  immediatamente serio

-Non fu una mia iniziativa, è stata proprio Lei a chiedermelo.-

-Che cosa?!-

Morfeo cominciò a camminare su e giù per il salone, raccontando come andarono le cose:

-Prima che Silfur venisse generato, il Sole e la Luna condividevano il medesimo spazio avvolgendo ogni labirinto, ma con la nascita di quel gigante, avvenuta in una notte priva di stelle, le cose dovettero cambiare.
Tutti sapevamo che a breve ci sarebbe stata un’Eclissi Incandescente”. Si tratta di un particolare fenomeno non molto frequente  che aveva luogo soltanto quando un sogno ed un incubo, provenienti da qualsiasi inconscio e generati entrambi   da una stessa persona, si fondevano, proprio come si sarebbero uniti il giorno e la notte.

Il Sole avrebbe avuto assoluto controllo sulla sua compagna soffocandola per tre secondi esatti.
Se Silfur fosse stato sfiorato anche solo per un istante dall’astro del giorno  il suo corpo, non  essendo abituato ad un calore differente a quello lunare,non avrebbe potuto mai resistere ed il Sole lo avrebbe ucciso in un batter d’occhio.
Per questo la Luna ha chiesto il mio intervento, voleva che la privassi del suo opposto.

Lacerandola a metà ho fatto in modo che il Sole l’abbandonasse definitivamente, confinandolo in questo luogo.
La Luna si è sacrificata solo per salvare suo figlio. E anche se Silfur, non avendo mai saputo la verità, mi vede come un nemico, be non posso certo biasimarlo. Credimi sarei molto più felice se continuasse ad odiarmi perché , anche se per una buona causa, ho ancora dei profondi rimorsi per quello che gli ho fatto.-

Vidi una lacrima rigare il volto del Sovrano dei sogni, che una volta ricomposto continuò dicendo:

-Dopo quel tragico evento l’Eclisse Incandescente cessò per sempre d’ esistere-

 Dopo quella frase dentro di me stava nascendo un dubbio terribile. Mi avvicinai a lui e ,quasi balbettando, chiesi :

-E chi..la generò per l’ultima volta?-

Morfeo si volse verso di me e con voce decisa  mi confermò ciò che temevo:

-Tu,Kornelius.-

Sentii il sangue congelarsi nelle vene. Un profondo senso di colpa mi avvolse per qualche istante, riflettendoci era come se fossi stato io a lacerare la “madre”di Silfur. So che era inevitabile ma ciò che mi faceva star male era sapere di essere la causa di quella triste separazione. Purtroppo o per fortuna i sogni non possono essere controllati fino in fondo, in certi casi sono loro a decidere quando nascere dal mio inconscio per poi raggiungere l’universo della mia mente, arrivando alcune volte , come nel mio caso,al momento sbagliato.
Anche se faceva male,non potevo lasciarmi abbattere e soprattutto non da me stesso. Forse mi sarei risvegliato o forse no ,ma ciò che dovevo fare in quel momento era continuare ad ascoltare  il mio sogno
   
 
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