Anime & Manga > HunterxHunter
Segui la storia  |       
Autore: Hao Sakura    12/06/2016    6 recensioni
Killua e l'autrice tornano con questa fic demenziale ambientata a casa Zaodyeck!
Tra denunce del WWF, sradicamenti delle foreste e cose malinconiche a non finire, la vostra sanità mentale scenderà a zero.
Buona Lettura!
Genere: Avventura, Demenziale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Illumi Zaoldyeck, Killua Zaoldyeck
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era una bella giornata, l'autrice e Killua non avevano nulla da fare. Così gli venne in mente una cosa che sicuramente era una deficientata pazzesca e un'autentica pazzia. Ma, visto che le loro menti super malate avevano il completo controllo su di loro, decisero in quel fatidico giorno di partire per un viaggio; che in sé non era importante. Era la meta che lo era, ovvero: Casa Zaoldyeck! Eh già, ma direi di cominciare, quindi...
LET'S GO!
 
 
 
- Ehi Killua, quand'è che arriviamo? Io mi sto annoiando terribilmente! - Domandò l'autrice con fare annoiato, mentre guardava il paesaggio circostante dal finestrino del treno. Aveva pronunciato quella domanda con tono curioso, ma allo stesso tempo stufo: erano passate molte ore dalla loro partenza. Aspettava impazientemente la risposta dell'amico, che non si fece certo attendere.
- Manca poco, dai! Ancora un'oretta e dovremmo esserci. - Rispose l'albino, con quella che sembrava essere eccitazione mista ad ansia. La ragazza sbruffò, delusa e tornò a contemplare il paesaggio, che, con l'avanzare della locomotiva, cambiava poco a poco.
- Mh, d'accordo. Senti, Killua, la tua famiglia è simpatica? - Chiese lei di punto in bianco. Non aveva nemmeno voltato la testa per guardarlo e continuava a tenere la sua solita espressione depressiva.
Venne colto alla sprovvista e abbassò lo sguardo: non amava parlare della sua famiglia.
- A proposito... io ho fame, credo che andrò a prendere qualcosa. - Disse con fare sbrigativo; si vedeva chiaramente che era a disagio, anche se cercava di nasconderlo. Non le piaceva quando l'altro cercava di cambiare argomento. Il ragazzo tentò di alzarsi, ma venne trattenuto per un braccio. Si voltò di scatto; aveva un'espressione lievemente sorpresa da quel gesto. I suoi occhi fiordaliso osservavano la giovane che l'aveva afferrato.
- Se non ne vuoi parlare, non ce ne è bisogno. - L'aveva detto con fare calmo, pacato. Ma nella sua voce si leggevano chiaramente note dolci, quasi comprensive.
- Grazie. Comunque, non preoccuparti, scoprirai tutto quando saremo arrivati. - 
Ed, in quello stesso istante, il suo volto s'incurvò in un ghigno sadico; mentre l'altra inarcava un sopracciglio, stranita.
Povera autrice... ancora non sapeva cosa le sarebbe capitato.
 
 
I nostri eroi arrivarono finalmente, dopo un viaggio infinito, all'agognata villa e fu lì, che incominciarono la demenza e loro folli avventure.
Si trovavano davanti al portone d'accesso ed Aly non aspettava altro che entrare.
- WOW, TU VIVI QUI?! - Urlò l'autrice, guardandosi intorno con fare stupefatto. Non aveva mai visto una casa del genere e le brillavano gli occhi al solo pensiero di varcare la soglia. Killua sorrise a quella reazione e scosse la testa per levarsi alcuni ciuffi bianchi dal volto.
Appena entrati nella dimora, la ragazza rimase incantata di fronte a quella meraviglia: un grandissimo bosco si ergeva maestoso; uccelli dai colori variopinti svolazzavano lì attorno e la luce solare filtrava attraverso le verdi fronde degli alberi.
- Certo! E questo è solo il giardino - Rispose lui; facendole cenno di seguirlo.
Aly era letteralmente rimasta senza fiato. Una cosa la fece distogliere dal trans in cui era entrata e la preoccupò assai: il dover camminare per raggiungere la casa. Purtroppo, essendo pigra, il solo pensiero di doverlo fare le faceva venire un'orticaria pazzesca.
Ma, voi credete che l'albino non fosse preparato a tale eventualità?
- So a cosa stai pensando. Tranquilla, non andremo a piedi. - Le aggiunse; rassicurandola. Detto questo mise i mignoli delle mani agli angoli della bocca ed emise un lungo fischio. 
D'improvviso la terra iniziò a tremare e mezza foresta venne sradicata, gli alberi volavano da tutte le parti. I volatili che erano presenti prima, fuggirono spaventati dal gran frastuono. Senza che se ne accorgesse, si ritrovò investita da un enorme cane verde acqua;
(Sì, perché oggi i cani sono di color verde acqua.) il quale aveva la lingua di fuori e respirava convulsamente per la gran corsa. Il muso affusolato e lo sguardo assassino.
Che c'era di peggio? 
L'animale in questione sembrava avere tutto, fuorché intenzioni poco amichevoli verso la povera sventurata.
- Calma. Mike non fa niente! Vuole solo giocare. - S'intromise l'amico; precisando le intenzioni dell'essere. L'altra continuava a tenere lo sguardo incatenato con quello del cane, che la guardava leccandosi il muso. 
- Dai, sali - Fece, per poi voltarle le spalle ed arrampicarsi sul cane e ritrovandosi a cavalcioni sulla sua groppa.
- Eh, su Mike? Ma, non è che mi scanna? - Chiese un po' insicura sul da farsi. Degludì a vuoto, spaventata dalla sua stazza imponente. 
- Sii più positiva! Poi, al massimo, ti ferisce gravemente! In più, se venissi scannata, non dovrei dargli i croccantini e avrebbe già cenato! - Esordì. Il volto contratto in un'espressione malefica ed un sorrisetto sadico.
- In poche parole: mi vuoi morta. - Constatò, mettendo il broncio.
- Bah, si può dire così. Ora, sali. - Esclamò Killua, tendendole una mano dall'alto. Aveva appena afferrato la sua mano e ciò poteva dire solo una cosa: aveva appena firmato la sua condanna a morte.
Dopo essere saliti; Mike si mise a correre a velocità folle verso casa Zaoldyeck. Mentre gli alberi volavano e venivano sradicati, il cane provocava un terremoto mondiale con la sua “leggerezza”di un bufalo in calore.
Ma verso metà strada successe qualcosa di inaspettato...
 
 
- EHI, VOI! - Gridò, con tutto il fiato che aveva in corpo, un agente del WWF palesemente incacchiato.
I nostri eroi non lo sentirono nemmeno e continuarono il loro cammino, o meglio, corsa. Il vento sferzava i loro capelli e si tenevano ben saldi in groppa. 
- Ehi, fermatevi! Siete in arresto! - Continuò a sbraitare il tipo, che per l'occasione aveva pensato bene di raggiungere i due; sparando arcobaleni dal sedere.
Si fermarono di colpo e l'autrice imbranata, com'era, per poco non si spaccò il naso, ma dettagli.
- Perché saremmo in arresto? - Domandò l'albino confuso ed inarcando un sopracciglio.  
- Siete colpevoli di furto e distruzione di giardino, altrui, protetto. - Dichiarò l'agente con voce ferma e fredda. Ovvero quella che s'addiceva ad ogni buon inviato poliziotto.
- Furto? Distruzione? - Fecero eco i due; non capendo un emerito cacchio della situazione.
- Si, furto! Voi avreste rubato il famoso "Canis Lupus Mangiafruttas", cane da guardia degli Zaoldyeck e, in più, distrutto una foresta protetta e, soprattutto, privata! - 
- Emh, Canis Lupus Mangiafruttas? Sicuro di non aver bevuto troppo, vecchio? - Ipotizzò il ragazzo, ridendo divertito. Alché l'autrice gli dette un pugno sulla spalla, per poi fulminarlo con lo sguardo. 
- Questo animale è di proprietà di Killua Zaoldyeck e questo giardino è privato! Senza contare che, l'avete pure rovinato! - 
- Killua sarei io, questo è il mio giardino ed anche casa mia. - Precisò lui, alzando l'indice ed indicandosi. L'agente strabuzzò gli occhi e, molto probabimente, gli venne un infarto per l'errore incompensabile che aveva fatto.
- Oh, ergh, eheheh. La prego di perdonarmi, io non intendevo... - Rispose, cominciando a ridere nervosamente. Si vedeva chiaramente che fosse a disagio.
- Oh, sì, lei intendeva. - Esordirono i due ragazzi. Fu un attimo: i loro volti si tramutarono in un'espressione maligna e perfida. 
- NO, NO, NO! ASPETTATE, PER FAVORE, NON MI AMMAZZATE! -  Urlò in preda al più completo panico. Sbiancò di colpo e quasi non riusciva a respirare dalla paura, che gli stava penetrando fin nelle ossa. 
- Non l'ammazzerò. Le farò scendere la sanità mentale a zero, poi, le farò passare solamente... LA VOGLIA DI VIVERE! - Fu così che Killua cominciò a ridere sguaiatamente; strofinandosi le mani maniacalmente. 
  
Dopo sradicamenti vari e denunce, i nostri eroi arrivarono a fine giardino, o ad inizio villa, dove li attendeva una strana figura che annaffiava una pianta carnivora con fare concentrato. Essendo girato, non si riusciva a riconoscerne l'aspetto. Aly era curiosa di sapere chi fosse, ma l'espressione seria dello Zaoldyeck la fece ravvedere dall'idea iniziale.
 
Chi sarà lo strano individuo e perché starà annaffiando una pianta carnivora?
Ma, soprattutto, l'autrice sopravviverà a Mike che vuole scannarla?
Scopritelo nel prossimo episodio di "A Casa Zaoldyeck"! 
 
 
 
Angolo stretto dell'autrice 
Lettori: *si preparano a lanciare i pomodori * 
Calmi, calmi! Il capitolo era così corto perché era un prologo! Quindi, risparmiate i pomodori. Vi prometto che i prossimi saranno più lunghi ed, a quel punto, incomincerà la demenza allo stato puro! Se siete particolarmente facili da far ridere, mi dispiace per voi. 
Alla prossima!
One kiss
Hao  
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > HunterxHunter / Vai alla pagina dell'autore: Hao Sakura