Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: Dama DeLupottis    12/06/2016    2 recensioni
Se fossi nata 19 anni prima, in un’altra provincia, mi avresti mai notata? Saresti mai voluto essere mio amico? O addirittura, mio marito?
Questo sarebbe stato il mio sogno, un sogno che il destino, ha deciso di stroncare ancora prima che nascessi.
***
(I ruoli dei protagonisti sono stati lasciati volutamente vaghi, per lasciare libero spazio all’ interpretazione)
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vorrei essere nata prima. Negli anni ’80 per esempio, quando la tecnologia non aveva ancora preso il sopravvento sui rapporti umani, quando si interagiva guardandosi negli occhi e ascoltandosi veramente, quando le relazioni erano più profonde, quando i valori erano un po’ meno effimeri, e i canoni di bellezza erano forse un po’ più clementi.


Vorrei essere nata prima, ma soprattutto, in una provincia diversa, poco distante dalla mia, ma comunque lontana. Nel tuo Comune forse, sarei stata felice. Magari avrei avuto la possibilità di giocare con te, correre in strada, per i campi, andare in bicicletta insieme, essere la tua vicina di banco alle scuole elementari, quella bambina impertinente che ti rubava la gomma senza chiedertelo, la bambina con la quale magari avresti condiviso la merenda. E se invece fossimo stati vicini di casa? Sai che bello? Adolescenti alle prese coi propri sogni, distesi sopra un prato qualunque a guardare l’infinito cielo stellato.


Avrei voluto conoscerti allora, per crescere con te, ma a dire il vero, mi sarebbe bastato anche incontrarti più tardi, magari ai tempi dell’Università. Non necessariamente avrei voluto frequentare il tuo stesso corso di studi, perché beh, lasciatelo dire, hai scelto proprio uno dei più difficili! Però chissà, magari saresti riuscito a trasmettermi la passione per quelle materie, anzi, sicuramente l’avresti fatto. A te viene così facile affascinare le persone con qualsiasi argomento, e credo che questa dote tu l’abbia sempre avuta, seppur magari si sia affinata con gli anni.


Qualsiasi cosa mi sarebbe andata bene: essere la tua coinquilina, o la barista della tua università, oppure una semplice ragazza che studiava nella stessa biblioteca che frequentavi tu. Essere una sconosciuta con cui accidentalmente ti scontravi, alla quale poi magari avresti offerto un caffè per farti perdonare. Sarebbe stato da te, ne sono certa.


Mi sarebbe bastata solo un’occasione qualsiasi tra queste, un’occasione di conoscerti prima, in un altro contesto più giocoso e spensierato, meno formale…prima che tu diventassi un uomo realizzato. Avrei voluto conoscere le tue paure, i tuoi sogni, sostenerti passo per passo, essere la tua amica, quella confidente alla quale avresti potuto dire tutto, sviluppando quel rapporto così speciale nel quale sai per certo che qualsiasi cosa accada, l’altro ci sarà sempre, ovunque il destino vi possa portare e che non serviranno parole per spiegare, perché basterà uno sguardo per capirsi.


Chissà, magari, saremmo stati anche  compatibili… anime gemelle. Chi può dirlo? Lasciami sognare, almeno qua! Magari se mi fossi impegnata a fondo, sarei anche riuscita a conquistarti. Sicuramente, col senno di poi, conoscendo l’uomo straordinario che saresti diventato, non avrei mollato la presa per niente al mondo!  Essere tua moglie, la madre dei tuoi figli, sarebbe stato il mio sogno più grande mai realizzato. Non riesco neanche ad immaginare cosa sarebbe stato condividere con te la vita intera, i drammi e le gioie della quotidianità. Avrei voluto prepararti il caffè ogni mattina, salutarti al volo con un bacio prima di correre entrambi al lavoro, perché sì, nonostante il tuo stipendio, sarei stata troppo orgogliosa per permetterti di mantenermi!  Ci saremmo divertiti un sacco sulla neve, con tutta la famiglia, o al mare, perché no?! In una città d’arte? Beh, sono sicura che con te, anche la più brutta delle paludi sarebbe diventata interessante! Avrei voluto imparare ad annodarti la cravatta, anche se a dire il vero, ora che ci penso, non credo ti piaccia tanto! Naturalmente avrei anche discusso con te, visto che la testardaggine è una caratteristica di entrambi, però alla fine avrei sempre avuto voglia di abbracciarti per sigillare un accordo di pace. Il tuo sorriso avrebbe illuminato le mie giornate, dandomi la carica necessaria per arrivare fino a sera.


Questo sarebbe stato il mio sogno, un sogno dal quale non mi sarei mai voluta svegliare. Eppure il destino, mi ha privato anche di questa piccola chance, facendomi nascere 19 anni in ritardo, in un’altra regione, rendendo te un uomo di successo, un padre di famiglia e (ne sono sicura) un ottimo marito, mentre io, una normale studentessa  un po’ sfigata e insicura che tenta ogni giorno di costruirsi un futuro, lottando costantemente contro le proprie paure, e prendendo te, come modello di perfezione cui aspirare.


Se tutto fosse stato diverso, mi avresti mai notata? Saresti voluto essere anche solo mio amico?


La vita mi ha concesso comunque il grande dono di incontrarti, seppur facendoci rivestire dei ruoli poco adatti a stringere un’amicizia. E’ triste sapere che non potrò mai averti nella mia vita…mai quanto io vorrei…e che in ogni ragazzo, in ogni uomo, io cerchi sempre una piccola traccia che riconduca a te.


Ora che ho finito di sognare, torno con i piedi per terra, ad augurarmi l’unica cosa che seppur utopica, non sia del tutto impossibile da realizzare: mi auguro di incontrare un mio coetaneo, che abbia i tuoi pregi ma anche tratti diversi, perché in fondo, non voglio sostituirti, né dimenticarti, voglio solo imparare a convivere con la tua quasi assenza. Sarà dura, ma sono sicura che ce la posso fare. E’ solo una delle tante sfide che incontrerò nel mio cammino, e voglio affrontarla in modo positivo, come del resto…tu stesso mi hai insegnato.


 
Ciao ragazze/i! Ho scritto questa storia di getto, senza preoccuparmi troppo dei tempi verbali, in modo che risultasse più naturale possibile. (So che grammaticalmente sarebbe stato più corretto "avrei voluto essere nata prima" però "vorrei essere nata prima" mi sembrava più spontaneo e colloquiale) Perdonatemi se qualche tempo errato vi ha eccessivamente infastidito.

PS. Come ripeto, i ruoli dei due personaggi sono stati lasciati volutamente vaghi, in modo da lasciare libero spazio all’interpretazione. Se avete voglia di scrivermi le vostre impressioni o cosa vi siete immaginati, mi farebbe davvero piacere!! Un bacione!
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Dama DeLupottis