Voi non avete nessun diritto di giudicare, capito?
Voi mettetevelo bene in testa non siete un cazzo di nessuno.
Che diritto vi arrogate di guardarla con aria sprezzante, da farla sentire piccola e sbagliata.
Come se le importasse...
Come se a voi esseri arroganti gia non fosse abituata. Alle vostre lamentele, ai vostri giudizi sommari.
Voi non capite. Non capite che l' unico diritto di farla sentire piccola ce l'ha chi la prende tra le braccia dopo essere stato scelto e la culla. Non pensate nemmeno che sotto a quel carapace ci sia un turbinare di pensieri ed emozioni che non può esplodere. E allora? Allora implode. Sapete, si dice che le persone, delle persone si possano leggere gli occhi. Di lei nemmeno quelli. Se li è svuotati palmo a palmo, scavando a mani nude, con rabbia. Forse con dolore.
E non venitemi a dire che capita a tutti. Venitemelo a dire quando avremo, io e voi, la stessa età: ci penserò su.
In ogni caso non vi da il diritto di giudicare. Per il semplice fatto che io con voi non lo farei. Non vi ha fatto niente di male, perche dovete farne voi a lei?
Ah gia, io non posso sapere.
Però io le braccia dentro quel secchio profondo più di un pozzo le ho immerse. L'ho agguantata per la collotola e per quanto vano fosse il mio aiuto ho provato a tirarla su. Ho sporcato la mia camicia più bella. Ho tentato di renderle la vita migliore.
Da quel secchio trabordante di sangue ormai versato, oleoso, di tutte le tonalità vicine allo scarlatto.
Non azzardatevi a giudicare.