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Autore: downinamber    14/06/2016    0 recensioni
Chris Colfer sta avendo un problema con la sua scrittura, unico mezzo per sfogare le sue insicurezze. Così parla con Darren, che conosce da così poco ma con il quale sente un legame forte e stimolante. Ecco come Darren sa essere dolce e rassicurante con un ragazzo di cui non sa quasi nulla, ma che desidera proteggere.
//Dedicata ad una bellissima persona che conosco pochissimo, ma che sa quanto sia intimo ed importante scrivere. E saprà che è per lei.\\
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Unwritten Universe


Chris si svegliò all'improvviso, madido di sudore.
Le 4:43, "che orario ridicolo" pensò, voleva solo sprofondare nel mondo dei sogni. Ma poi si ricordò del motivo per il quale non stava più dormendo: lo perseguitavano in sogno un paio d'occhi dorati.

Eppure conosceva Darren Criss da solo pochi giorni, neanche gli piaceva troppo a dir la verità. Ma continuava a pensare a lui da quando gli aveva sorriso il primo giorno, presentandosi.

"Per me è un onore lavorare con te, con tutti voi, ho così tanto da imparare!" e lì per lì Chris l'aveva archiviato come belloccio e finto modesto.

Ma poi l'aveva senito cantare. Lì aveva colto l'estrema sensibilità di Darren; lì poteva vedere quanto davvero fosse talentuoso, umile e pieno di genuina voglia di migliorare.

Più o meno come quando Chris scriveva.

Decise però di non provarci nemmeno quella mattina, infatti era un po' di tempo che non riusciva a produrre nulla che lo soddisfacesse.

Arrivato sul set si diresse subito nel suo camerino. Schivava gli sguardi dei suoi amici come se nei loro occhi potesse trovare un giudizio, lì, ad aspettarlo. 

E Chris forse voleva solo piantarla di giudicarsi da solo per il suo continuo pensare a Darren Criss.

Ma Lea Michele non la pensava allo stesso modo.

Darren odiava le persone noiose, che gli smontavano l'allegria, ma odiava ancora di più accorgersi che ci fosse qualcuno di più iperattivo di lui nella stanza. E doveva fare di tutto per rivendicare quel primato.

Fu per questo che annuì e si mise in marcia quando Lea praticamente gli saltò in braccio per spedirlo da Chris.

Darren Criss non pensava di poter vantare un grande senso di comprensione e sensibilità verso il prossimo, lui sapeva di essere uno che ti tirava su di morale con un abbraccio e delle coccole, ma con le parole era convinto di fare schifo. 
Era per questo che Chris Colfer lo incuriosiva: uno scrittore che creava interi mondi solo a parole, per Darren era una novità.

E poi sapeva poco di Colfer, ma aveva imparato che dipendeva dalla diet coke e che il contatto fisico non era il suo migliore amico. 
Qualcuno che il pregiudizio avrebbe definito incompatibile, ma che Darren chiamava sfida.

Così entrò nel camerino del collega senza sapere cosa aspettarsi, probabilmente era una "giornata no", visto come era corso via.

La prima cosa di cui Darren si accorse fu l'assenza di luce. Se Chris non avesse avuto occhi così luminosi, la stanza sarebbe stata buia.

Ma da quando Criss pensava che gli occhi di un ragazzo appena conosciuto fossero... luminosi?!

-Apri un po' questa finestra, Colfer!- fu il suo delicatissimo approccio.

-Non è giornata, Darren, scusami.- fu la sua risposta laconica. Nonostante la penombra Darren scorse un piccolo broncio sul suo viso e no, non ce la fece proprio.

-Cosa c'è che non va?- domandò sedendoglisi accanto.

Chris rimase a pensare a lungo su come dire al suo collega che non erano affari suoi, ma poi si accorse che sarebbe potuto essere un amico, e non ebbe più molto su cui rimuginare.

-Cerco da settimane di andare avanti col mio libro, ma le idee sembrano scappare in un altro universo ogni qual volta poggio le mani sulla tastiera del pc.- confessò interrotto dai sospiri.

Darren, orgoglioso di averlo fatto parlare, si fece più audace e gli poggiò una mano sulla spalla; come conforto, certo, ma anche come approccio verso quella persona che lo interessava moltissimo.

Ma Chris lesse quel gesto come qualcosa di amichevole, così, semplicemente, provò ad accettare che forse Darren Criss, giovane ragazzo etero, volesse essergli amico nonostante fossero così diversi. Cosa completamente nuova per il giovane di Clovis.

-Allora, beh, penso... penso che dovresti raggiungere quell'universo.- concluse Darren, serio come non pensava di poter essere.

Chris alzò gli occhi, alternando lo sguardo dalla persona accanto a lui a quella mano ferma lì sulla sua spalla, molto distraente.

-Non è quello che hai sempre fatto?- proseguì il moro.

-So così poco di te. Ma so che da sempre lotti per essere capito e ci riesci creando dei mondi fantastici, portando qui delle storie che esistono solo in un altro universo...- fece una pausa, togliendo la sua mano per scostargli un ciuffo di capelli dalla fronte.

-Il più intrigante e misterioso.- un'altra pausa, uno sguardo carico di fiducia ed ammirazione.

-La tua mente.-

E lì Chris dovette trattenere il respiro perché era come se l'aria stesse scappando per lasciar posto solo all'enorme carico emotivo di quella situazione.

Darren, poi, fece qualcosa di inaspettato: lo abbracciò.

E Chris non ricordava di essere mai stato abbracciato da un ragazzo, non così. Ma lì, in quel momento, non avrebbe ricordato neanche il suo nome, perché Darren lo stava avvolgendo in una stretta fatta di calore e promesse.

-So così poco di te ma so che vorrei conoscerti di più, se me ne darai la possibilità.- sussurrò infine al suo orecchio il più grande.

 

 

Da quel giorno, Chris Colfer dormì tranquillo come un angelo tutte le notti, perché c'era sempre Darren a stringerlo.

Darren che aveva imparato a calmarsi, organizzare le emozioni e soprattutto dichiararle.

Darren che si era innamorato forse per la prima volta e che aveva fatto innamorare Chris come non sperava più di riuscire a fare.

Darren che gli aveva fatto raggiungere l'universo di cui non aveva ancora scritto, facendogli creare storie su loro due, su mondi incantati e su personaggi che avrebbero insegnato molto alla gente.

Darren che gli aveva fatto raggiungere quell'universo dove Chris non era mai stato, perché ci si va insieme, ci si viaggia amandosi.

  
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