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Autore: Niky_94    14/06/2016    4 recensioni
[Lucky Luke]
I fratelli Dalton, in fuga dal penitenziario ed inseguiti da Lucky Luke, e accompagnati dalla sorella minore, Niky, si rifugiano nella città di Hole Gulch... Dove si imbattono in una vecchia conoscenza: Billy the Kid.
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Niky fece un passo indietro. Aprì la bocca per gridare, ma dalla sua gola non uscì nulla più che un gemito strozzato.

Stracciatella, alle sue spalle, si agitava come impazzita, battendo gli zoccoli contro il fianco roccioso della collina.

La ragazza prese ad indietreggiare, senza staccare gli occhi dall'enorme testa pelosa, che si avvicinava sempre di più. Il grosso naso umido fiutava l'aria con insistenza, ed i piccoli occhi scuri si spostavano veloci dalla giumenta alla ragazza, come se l'orso fosse indeciso sul da farsi o, per meglio dire, su quale preda avrebbe sbranato per prima.

Niky rabbrividì, e non poté fare a meno di pensare a quanto poco l'animale che aveva di fronte somigliasse all'orsetto di pezza che Jack le aveva regalato quando era bambina. Il pelo del pupazzo era morbido e vaporoso, mentre quello dell'orso era lungo ed ispido, e nella folta pelliccia erano aggrovigliati rametti, foglie secche e terra. Il piccolo naso a forma di cuore era invece un grosso tartufo nero, umido ed incrostato di fango rappreso. Le piccole zampette avevano quasi le stesse dimensioni del viso della ragazza, ed erano munite di lunghi artigli ricurvi, in grado di dilaniare la carne delle prede senza alcuna fatica, e gli occhietti vivaci erano invece buchi neri ed oscuri, nei quali si sarebbe potuti sprofondare per sempre.

Niky rimase in piedi, impietrita dalla paura. Non riusciva a muoversi. Non era in grado di pensare. Non riusciva a distogliere lo sguardo dall'orso, come ipnotizzata da quegli occhi iniettati di sangue, che la scrutavano famelici.

Stracciatella, alle sue spalle, non smetteva di battere gli zoccoli a terra. Il suo istinto le ordinava di fuggire, ma mai e poi mai avrebbe abbandonato la sua padroncina. Nitrì irrequieta, cercando di risvegliare la ragazza dalla trance in cui sembrava essere caduta.

Ma per Niky, i suoi nitriti ed il fracasso prodotto dagli zoccoli della giumenta non erano altro che echi lontani. Ogni cosa sembrava essere scomparsa. Era come se le sue orecchie si fossero riempite del cupo ringhio dell'orso, la cui intensità sembrava aumentare sempre di più, impedendole di udire qualsiasi altro suono.

L'animale arricciò le labbra nerastre, e le lunghe zanne affilate risplendettero alla luce della luna.

Terrorizzata, Stracciatella emise un nitrito più forte degli altri, che sovrastò perfino il ringhiare dell'orso.

Niky spalancò gli occhi e sbatté e palpebre ripetutamente. Il nitrito della giumenta era riuscita a riportarla alla realtà.

Il gigantesco orso sollevò una delle enormi zampe munite di artigli e sferrò un violento colpo in direzione della ragazza.

Niky balzò indietro, e gli artigli affilati mancarono di pochi centimetri il suo viso, mandando il colpo a vuoto. La ragazza fece un passo indietro, tentando di allontanarsi dall'animale, ma posò il piede su un cumulo di foglie bagnate. Scivolò, e cadde all'indietro. << AAAAH! >>

Stracciatella emise un nitrito d'allarme, e corse dietro alla padroncina, mentre la ragazza rotolava lungo il fianco ripido e roccioso della collina.

 

*** *** *** ***

 

<< Maledizione, non riesco a vedere niente! >> Billy the Kid si guardò attorno, strizzando gli occhi più che poteva, cercando di vedere qualcosa nell'oscurità. Ma le fronde degli alberi erano fitte, e non lasciavano quasi passare la luce della luna, rendendo impossibile una chiara visione del paesaggio. Strinse le redini, e spinse il cavallo più in profondità nella boscaglia. << Niky Daaalton...? Lo so, che sei qui, vieni fuooori…! >> cantilenò, una mano a coppa vicino alla bocca per amplificare la propria voce. Si guardò attorno nuovamente, tendendo le orecchie, alla ricerca di un qualsiasi segno della sua presenza, senza successo. << Ti troverò, caramellina, stanne certa >> asserì, in un tono più duro e sicuro << E quando lo farò saranno grossi guai, per te… D'altro canto, >> aggiunse, voltandosi indietro per controllare nuovamente quella direzione << …se tornerai subito qui da me, ti prometto che la tua punizione non sarà troppo severa… >> Ancora nessuna risposta. Billy perse la pazienza. Estrasse la Colt dalla fondina, e lo sollevò, tenendolo vicino al viso << Conterò fino a tre… Uno… >> Posò il pollice sulla sicura, facendola scattare, pronto a fare fuoco << … Due… >>

<< AAAAH! >>

Billy sobbalzò, ed il suo cavallo, spaventato, si imbizzarrì, impennandosi sulle zampe posteriori ed iniziando a scalciare.

Il giovane bandito afferrò saldamente le redini, e tentò di riportare l'animale sotto il suo controllo << Ehi, ehi, datti una calmata! >> ordinò << Dobbiamo andare a vedere che succede, svelto! >> Con queste parole, spinse il cavallo tra gli alberi, diretto verso le colline rocciose dalle quali sembrava essere provenuto quel grido di terrore.

 

*** *** *** ***

 

Dopo alcuni interminabili istanti, la caduta di Niky finalmente finì. La ragazza si prese la testa tra le mani con un gemito, e chiuse gli occhi. La testa le girava terribilmente ed era molto indolenzita, ma non sembrava aver riportato alcuna ferita. Sentì un rumore di zoccoli che si avvicinavano ed un nitrito sommesso, e quando aprì gli occhi, si accorse della presenza di Stracciatella. La giumenta abbassò la testa bianca e marrone, e strofinò il muso sul viso della ragazza, spronandola perché si alzasse.

<< Tranquilla, va tutto bene >> disse Niky. Afferrò le redini della cavalla e le usò come leva per rimettersi in piedi. << Ora siamo al sicuro… >> Stava per carezzare il muso della giumenta, quando entrambe sobbalzarono, spaventate. Alle loro orecchie era giunto un inconfondibile ruggito, che fece gelare il sangue alla ragazza. Niky si voltò, e con orrore vide che l'orso era sceso lungo il fianco della collina, apparentemente deciso a non lasciarsi sfuggire le sue prede.

Con un ruggito che sembrò scuotere la terra, l'animale caricò, lanciandosi a tutta velocità verso di loro.

<< CORRI! >> Gridò Niky e, afferrate le redini, si precipitò verso il bosco, tirandosi dietro Stracciatella. La ragazza e la giumenta si infilarono tra gli alberi, sperando di riuscire a seminare l'orso. Ma il feroce animale, abituato a muoversi nella foresta, guadagnava sempre maggior terreno, avvicinandosi sempre di più alle sfortunate prede, tanto che a Niky parve di sentire il respiro caldo e ansante del predatore sul collo. La ragazza si voltò indietro, terrorizzata, e con orrore constatò che l'orso era a pochi metri da lei. Continuò a correre, senza staccare gli occhi dall'enorme cacciatore, che si faceva sempre più vicino. All'improvviso, la ragazza cadde a terra. Il colpo fu tale che i suoi polmoni si svuotarono completamente dell'aria, all'impatto con il suolo freddo ed umido del bosco. Si voltò di scatto, e si rese conto di essersi imbattuta in un albero caduto; la corteccia era nera e ruvida, ed emanava un forte odore di marcio. Niky tentò di rimettersi in piedi, ma non ci riuscì: durante la caduta, la sua caviglia era rimasta impigliata in uno dei rami dell'albero caduto, incastrandosi. Era in trappola.

Notando che la ragazza era a terra, l'orso arrestò la sua corsa. Si avvicinò a lei con un grugnito, il respiro pesante e le narici dilatate. Spalancò le enormi fauci, ed un rivolo di saliva biancastra colò sui lunghi canini affilati, e si riversò sul suolo erboso. Il predatore si avvicinò ancora ed ancora, i passi tanto pesanti da far tremare il terreno.

Niky emise un verso strozzato e prese a strattonare la propria gamba con forza, nel tentativo di liberarsi, ma la caviglia rimase bloccata nella sua prigione di rami aggrovigliati. Terrorizzata, la ragazza afferrò uno dei rami caduti vicino a lei e prese ad agitarlo di fronte a sé, tentando di respingere l'animale.

Ma l'orso, per nulla intimorito, sferrò alla ragazza una zampata tanto poderosa, che il ramo le sfuggì dalle mani, atterrando a diversi metri di distanza. Dopo aver piantato i piccoli occhi neri sulla giovane, l'animale riprese ad avanzare, spalancando le fauci.

Prima che potesse attaccarla, però, si udì un nitrito carico di forza, e Stracciatella si parò davanti a Niky, frapponendosi tra lei e l'orso. Si impennò sulle zampe posteriori con aria minacciosa, e calciò l'aria di fronte a sé, cercando di intimorire il suo avversario.

L'orso ruggì e si sollevò a sua volta sulle zampe posteriori, ergendosi in tutta la sua statura, chiaramente deciso a combattere.

La giumenta, spaventata, incespicò e cadde di lato, atterrando su un fianco. Subito prese a contorcersi nel disperato tentativo di rimettersi in piedi, ma gli zoccoli lisci non riuscivano a fare presa sul terreno scivoloso e coperto di foglie.

L'orso si avvicinò alla cavalla atterrata, chiaramente deciso ad approfittare di quel momento di debolezza per attaccarla.

<< Sta' lontano da lei! >> gridò Niky, in tono concitato. Si afferrò la caviglia con entrambe le mani e prese a tirare con quanta forza aveva in corpo. Doveva liberarsi. Doveva salvare Stracciatella!

L'orso, attratto dal movimento convulso della ragazza, voltò la grande testa nella sua direzione, e si avvicinò nuovamente a lei.

Niky impallidì, e fissò i grandi occhi scuri in quelli iniettati di sangue dell'animale. << N-no, no! >>

L'orso si erse nuovamente sulle zampe posteriori, sovrastando la ragazza con la sua imponente statura, e spalancò le fauci in un ruggito terrificante.

Niky si lasciò sfuggire uno strillo, quando la bestia sollevò una delle enormi zampe, pronta a sferrare l'attacco finale.

In quel momento, però, qualcosa si abbatté contro il petto dell'orso, che fece un passo indietro, colto di sorpresa. Un istante più tardi, un altro oggetto, poco più grande del precedente, centrò una delle grosse spalle pelose, e l'orso si abbassò nuovamente su quattro zampe. Niky si voltò nella direzione dalla quale quegli strani oggetti sembravano piovere, e scorse una figura esile, non molto alta, a qualche metro da lei. Quando la figura si fece avanti, la ragazza si rese conto, con enorme sorpresa, che si trattava di Billy.

Il giovane bandito raccolse un altro sasso dal terreno, e lo lanciò in direzione dell'orso, che ruggì minacciosamente, ma indietreggiò ancora, sparendo dietro ai cespugli. Il ragazzo si avvicinò accanto a Niky, e afferrò la gamba di lei con entrambe le mani << Forza, >> disse << tira >>

Lei obbedì, stringendo i denti per lo sforzo, ma la sua caviglia non si mosse. << Non ci riesco, è bloccata! >>

I due cavalli batterono forte gli zoccoli a terra, impazienti ed irrequieti.

<< Devi riuscirci! >> berciò Billy, di rimando << Quell'orso potrebbe tornare da un momento all'altro, e- >>

In quel preciso istante, una gigantesca testa pelosa spuntò da dietro l'albero caduto, ed abbatté una zampa verso i due ragazzi.

<< AH! >> gemette il fuorilegge, quando gli artigli affilati lacerarono la stoffa della sua giacca, aprendo una ferita sul suo braccio destro.

Niky si tuffò di lato, agguantò la pistola di Billy e la sfilò rapidamente dalla fondina. Impugnandola con entrambe le mani, la ragazza tolse la sicura e sparò un colpo, mancando volontariamente la testa dell'orso per pochi centimetri.

L'animale, spaventato, si ritrasse bruscamente, ed indietreggiò rapidamente.

La ragazza sparò nuovamente, colpendo il terreno a pochi passi dalle zampe dell'orso, che emise un ruggito pieno di paura. Sollevandosi il più possibile, Niky continuò a fare fuoco mirando al terreno fin quando l'animale non si diede alla fuga, scomparendo tra la fitta vegetazione.

Niky rimase seduta a terra, lo sguardo sbarrato e gli occhi fissi sul punto in cui l'orso era sparito tra gli alberi. Il suo respiro era corto ed affannoso, ed il suo cuore non cessava di batterle all'impazzata nel petto. I suoi vestiti erano strappati e sporchi di terra e fango, i suoi capelli scompigliati e pieni di foglie. Abbassò la pistola e deglutì, scossa da un violento tremore. Mai, da quando era stata rapita, aveva desiderato così ardentemente che Joe fosse insieme a lei, per potersi gettare tra le sue braccia, e lasciare che il suo fratellone la rassicurasse, dopo quella brutta avventura. Ma ora, Niky era sola. Non aveva nessuno accanto che potesse consolarla, che la proteggesse, che la facesse sentire al sicuro. Poteva contare solo sulle proprie forze, per uscire da quel guaio.

Nel frattempo, Billy non riusciva a distogliere lo sguardo dal suo ostaggio: per qualche ragione che non riusciva a spiegarsi, vedere la ragazza impugnare la sua pistola e sparare ad un orso inferocito mettendolo in fuga, gli era parso lo spettacolo più meraviglioso a cui avesse mai assistito. << Wow… Accidenti, non sapevo che sapessi sparare! >> esclamò, non riuscendo a mascherare del tutto l'ammirazione nella sua voce.

Niky, riportata alla realtà dalle sue parole, si voltò verso di lui e gli rivolse un sorriso imbarazzato. Poi, ricordandosi di essere ancora incastrata, abbassò lo sguardo sulla propria caviglia, si inginocchiò a terra, e tirò un'ultima volta. Il piede scivolò fuori dal groviglio di rami contorti senza alcuna fatica. << Tzk, tipico… >> borbottò mestamente.

Il giovane bandito deglutì. Per un attimo, ebbe la tentazione di allungare la mano, e liberare i lunghi capelli castani di lei dalle foglie che vi erano rimaste impigliate. Stava per avvicinarsi a lei, quando improvvisamente tornò in sé, ricordando il motivo per cui la ragazza era insieme a lui: era il suo ostaggio, il mezzo con attraverso il quale avrebbe potuto vendicarsi dei Fratelli Dalton, mettendo finalmente fine al loro scontro. Sbatté le palpebre ripetutamente, come per cacciare la nube di pensieri che gli affollavano la mente.

Stracciatella si avvicinò alla padroncina, ed allungò il muso in direzione della caviglia di lei, come per controllare che la ragazza non fosse ferita.

<< Tranquilla, piccola >> sorrise Niky << Sto bene. Grazie per l'aiuto >> Sorrise dolcemente e le carezzò il muso, godendosi la sensazione della peluria sottile sotto il palmo della mano.

Billy approfittò di quel momento di distrazione della ragazza, le le tolse la Colt dalle mani. << Bella prova, >> disse, tenendo sollevata l'arma << ma non provare più a prendere la mia pistola >>

Lei annuì << Grazie, per… >> disse piano, indicando la direzione nella quale l'orso era fuggito con un cenno del capo.

Il giovane fuorilegge gonfiò il petto, orgoglioso << Figurati, che vuoi che sia… Nessuno può rivaleggiare con Billy the Kid! >> Quando si alzò in piedi, però, si lasciò sfuggire un gemito di dolore, e si strinse forte il braccio destro al petto.

<< Ma… tu sei ferito! >> esclamò Niky, notando il sangue che imbrattava la manica della giacca di lui.

Il bandito scosse la testa << Non è niente. Forza, prendi quella specie di ronzino e torniamocene alla radura >>

Stracciatella sbuffò con aria offesa, ma la ragazza le posò una mano sul naso, e scosse la testa. << Coraggio, bella, andiamo… >> E, prese le redini, si avviò in silenzio al fianco di Billy the Kid.

 

*** *** *** ***

 

Era ormai l'alba, quando il gruppetto emerse dalla fitta boscaglia. Il sole del mattino iniziava a fare capolino dietro le vette delle basse montagne, rischiarando il cielo con una pallida luce. Le grandi nuvole avevano assunto un'intensa colorazione rosa e arancione, ed il cielo era di colore azzurro intenso. Una fresca brezza mattutina accolse i due ragazzi, quando raggiunsero la radura dove avevano passato la notte; il venticello leggero scompigliò loro i capelli, per poi giocherellare con la folta criniera dei due cavalli, che li seguivano con passo lento.

Niky aveva camminato per tutto il tempo accanto al suo rapitore, lanciandogli di tanto in tanto qualche occhiata sospetta attraverso le spesse lenti degli occhiali. Perché Billy the Kid, uno dei più famigerati banditi di tutto il selvaggio West, aveva deciso di intervenire in suo soccorso? L'aveva rapita, strappandola ai suoi fratelli per ragioni di cui era completamente all'oscuro, e quando lei aveva cercato di scappare, lui le aveva salvato la vita. Non riusciva davvero ad immaginare che cosa il giovane fuorilegge avesse in mente, e questo non faceva che aumentare sempre di più il senso di angoscia che cresceva nel petto della ragazza.

<< Non possiamo restare qui >> annunciò Billy ad un tratto, interrompendo il corso dei suoi pensieri << Di giorno saremmo troppo esposti, in questa radura. Dobbiamo cercare un altro posto, se non vogliamo essere trovati >>

Niky si avvicinò al giovane bandito, incuriosita << Non capisco, se mi hai rapita perché i miei fratelli ti inseguissero, perché non dovresti lasciare che ci trovino? >>

Lui scosse la testa << Non è dai tuoi fratelli che dobbiamo nasconderci, >> spiegò, mentre raccoglieva una grossa bisaccia e la legava alla sella del proprio cavallo con una corda << ...ma da Lucky Luke >>

<< Lucky Luke? >> ripeté la ragazza, sgranando gli occhi << Sta inseguendo anche te? >>

Billy annuì, continuando ad armeggiare con la fune << Immagino che ormai avrà saputo della mia evasione. Non sfugge nulla, a quel cowboy >>

Lei abbassò lo sguardo per un momento, colta da un pensiero improvviso. Se Lucky Luke avesse trovato Billy, lo averebbe certamente arrestato, e lei, non essendo ricercata, avrebbe potuto tornare dai suoi fratelli, una volta riuscita a mettere sufficiente distanza tra lei ed il cowboy solitario. Tutto quello che doveva fare era stare al gioco ed assecondare il suo rapitore, almeno fino a quando Luke non fosse stato abbastanza vicino.

Il giovane bandito sollevò lo sguardo sulla ragazza, e notò a sua espressione pensierosa << Ehi, ti sei incantata? >>

Niky sollevò il capo di scatto, e scosse la testa << No, no… Scusa… >>

<< Meglio così >> rispose il ragazzo con un'alzata di spalle. << Forza, in marcia. E non provare a scappare un'altra volta, >> la ammonì, lanciandole un'occhiata severa << ...o sarà peggio per te… >> Così dicendo, sollevò la Colt all'altezza del proprio viso.

La ragazza posò lo sguardo sulla lunga canna della pistola che riluceva sotto il pallido sole del mattino, emanando un bagliore sinistro, ed annuì nervosamente << Non scapperò >>

<< Ottimo >> commentò Billy con un ghigno, ed i due si rimisero in marcia.

 

*** *** *** ***

 

In quello stesso istante, qualche miglio più a sud, quattro uomini a cavallo stavano per fare il loro ingresso in una piccola città di pionieri. Il rumore degli zoccoli riecheggiava sordo per le strade quasi deserte, l'unico rumore a turbare la quiete del paesino ancora addormentato. Da una delle finestre provenne il forte russare di un uomo, ed in lontananza, un galletto solitario lanciò il suo richiamo stridulo al sole nascente.

<< Niky! >> chiamò Joe, guardandosi attorno << NIKY, DOVE SEI? >>

William lanciò un'occhiata alle stradine deserte, e si abbandonò ad un profondo sospiro. << È tutto inutile, Joe… >> disse, sconsolato << È da ieri mattina che cerchiamo Niky, e non c'è nessuna traccia di lei da nessuna parte! Sembra scomparsa nel nulla! >>

Jack annuì tristemente << William ha ragione, Joe. Penso che avremmo fatto meglio a rimanere a Trick Gulch e ad aspettare notizie di Billy, come una richiesta di riscatto… Non troveremo mai Niky, continuando a spostarci senza una meta da una città all'altra… >>

<< Ma allora non avete capito, razza di idioti! >> sbottò il fratello maggiore, lanciando loro un'occhiata di fuoco << Quel punk ci ha sfidati apertamente a seguirlo, è per questo che ha rapito Niky! Siamo noi, quelli che vuole… >>

<< Secondo te che cos'ha in mente, Joe? >> domandò William, preoccupato.

<< Credi voglia tenderci un'imboscata? >> chiese Jack, che come sempre condivideva i pensieri del gemello.

Joe scosse la tesa << Non ne ho idea, ragazzi >> ammise, abbassando lo sguardo sulle redini che stringeva in mano << Ma una cosa è certa: se si azzarderà a torcere un solo capello a nostra sorella, lo farò a pezzi! >>

William scosse la testa << Prima, però, dobbiamo trovarlo… E di questo passo, ho idea che ci vorrà un miracolo… >>

<< Non troveremo mai la nostra sorellina! >> piagnucolò Averell, portando entrambe le mani al viso.

<< NON DIRLO NEMMENO PER SOGNO! >> ringhiò Joe, paonazzo dalla rabbia << Riusciremo a trovare Niky, e la riporteremo a casa sana e salva! SONO STATO CHIARO?! >>

William, Jack e Averell si affrettarono ad annuire << Si, Joe… >>

<< Così va meglio! Continueremo a cercare Niky fino a quando non l'avremo ritrovata! E quando succederà… >> la sua espressione si rabbuiò mentre stringeva le redini con più forza, e nei suoi occhi scuri si accese una luce pericolosa << …niente e nessuno mi impedirà di riempire di piombo quello scarafaggio dai capelli rossi! >>

 

*** *** *** ***

 

Era quasi mezzogiorno, quando Billy the Kid annunciò di aver trovato un buon posto per accamparsi. Si trattava di un piccolo spiazzo erboso, situato tra il fianco scosceso di una montagna, ed un lungo ruscello. Le acque cristalline rilucevano sotto la luce del sole, e nel fianco della montagna, a livello del terreno, vi era una concavità abbastanza profonda da offrire riparo sia ai due giovani, che ai loro destrieri. << Si, ci fermeremo qui >> Il ragazzo si guardò intorno con aria convinta, ed annuì tra sé, come per confermare ciò che aveva appena detto.

Niky si abbandonò ad un sospiro di sollievo. Dopo ore di marcia, una sosta era esattamente quello che ci voleva. Inoltre, il sole era ormai alto nel cielo, e la temperatura si era alzata notevolmente, rispetto a quella mattina.

<< Lega i cavalli a quell'albero >> ordinò il bandito, porgendo alla ragazza le redini dei due cavalli.

Lei annuì, ed assicurò le lunghe cinghie di cuoio al tronco sottile di un albero sulla riva del ruscello.

Stracciatella nitrì, felice, ed affondò il muso nelle acque cristalline, bevendo avidamente, imitata dal cavallo di Billy.

Il giovane bandito si sedette sull'erba, ed appoggiò la schiena ad un grosso sasso, situato alle sue spalle. Quando la stoffa della giacca sfregò contro la ferita sul suo braccio, però, il ragazzo si lasciò sfuggire un gemito di dolore. << AHIA! >> Si strinse il braccio al petto e chiuse gli occhi, tentando di scacciare quella sensazione, ma invano.

Niky si voltò verso il suo rapitore, preoccupata. Notando la sua espressione, camminò verso di lui, e si inginocchiò a terra, lanciandogli un'occhiata preoccupata.

Sentendo i suoi passi, il ragazzo aprì gli occhi, e si ritrasse di scatto. << Ehi, che hai da guardare? >> berciò, rivolgendole un'occhiataccia.

<< Il tuo braccio… >> rispose lei, indicandolo con un cenno del capo << Ha l'aria di fare molto male… Potrei darci un'occhiata, se tu lo volessi… >>

Il bandito socchiuse gli occhi con aria sospettosa << Tu? >>

Niky annuì << Beh, sai, quando vivi in una famiglia come la mia, finisci con l'imparare qualcosa, di pronto soccorso… >> spiegò, rivolgendogli un sorriso imbarazzato << E poi credimi, è meglio non trascurare una ferita come quella. Potrebbe infettarsi, se non facciamo subito qualcosa… >>

Billy osservò la ragazza per qualche istante, come per capire se gli stesse mentendo. In fondo, lui l'aveva rapita; perché mai avrebbe dovuto aiutarlo? D'altro canto, per quanto si sforzasse di tenerlo nascosto, il dolore provocatogli dalla ferita lo stava davvero facendo impazzire. << D'accordo, suppongo che tu possa medicare la mia ferita, se ci tieni tanto… >> accondiscese, con un'alzata di spalle << Ma non provare a fare scherzi, altrimenti… >> si affrettò ad aggiungere, e sollevò nuovamente la pistola.

La ragazza annuì. << Devi togliere la giacca… >> lo informò timidamente.

<< Nessuno dice a Billy the Kid quello che deve fare! >> brontolò lui, ma fece come gli era stato detto, ed in pochi secondi la giacca di pelle marrone giaceva accanto a lui sul tappeto erboso.

Niky si avvicinò con cautela al bandito, e sollevò delicatamente la manica della camicia rossa che indossava, scoprendo il braccio di lui. Quando finalmente riuscì a vedere la ferita, la ragazza si morse istintivamente il labbro inferiore; il braccio di Billy era molto arrossato, e la pelle, nel punto in cui era stata colpita dagli artigli dell'orso, presentava due squarci lunghi diversi centimetri, ed incrostati di sangue rappreso.

<< Allora? >> domandò Billy, leggendo l'agitazione sul volto di lei << È molto grave? >>

La ragazza deglutì << Non sembra molto profonda, ma sarà meglio che tu la faccia vedere da un dottore. La situazione potrebbe peggiorare, se non facciamo qualcosa >>

Il bandito fece roteò gli occhi << Ora si, che mi sento meglio… >>

Niky scosse la testa << Dobbiamo trovare qualcosa per disinfettare la ferita >> disse gravemente << Immagino che tu non abbia dell'alcool, nella tua bisaccia… >>

Il ragazzo aprì la bocca per replicare, quando i due udirono un suono decisamente familiare: uno scalpiccio di cavalli al galoppo, seguito dal rumore delle ruote di una carrozza. Billy sogghignò: una diligenza. Si voltò verso la ragazza, e sorrise << Ecco la tua occasione per farti perdonare per avermi messo in questa situazione >> dichiarò, sedendosi dritto << Svaligia la diligenza, e procurati l'occorrente per curare la mia ferita >>

Niky spalancò gli occhi, sconvolta << Che cosa?! >>

<< Mi hai sentito >> rispose lui, serio << Ferma la diligenza, e fatti consegnare tutto quello che hanno. Ci sarà pure, in mezzo al bottino, qualcosa che possa fare al caso nostro! >>

<< M-ma… Io non ho mai rapinato una diligenza, prima… >> obbiettò la ragazza, la voce tremante per l'emozione.

Billy sbatté le palpebre, perplesso << Beh, allora direi che è arrivata la tua occasione… >> Stringendo i denti per lo sforzo, si alzò in piedi, e raggiunse il proprio cavallo. Infilò una mano nella bisaccia legata alla sella, e recuperò un vecchio revolver. Ne estrasse i proiettili, e lo porse al suo ostaggio << Ecco, prendi questa. E non dimenticarti di farti consegnare tutto ciò che trasportano >>

La ragazza prese la pistola tre le mani, riluttante, e scoprì che era piuttosto pesante. Lanciò un'ultima occhiata nervosa al giovane bandito, poi annuì. Si voltò verso la direzione dalla quale proveniva il rumore della diligenza in arrivo, e si avviò.

<< Un'ultima cosa… >> la chiamò Billy all'improvviso.

Lei si voltò, e vide che le sue labbra erano aperte nel solito sorriso sornione.

<< La tua pistola sarà anche scarica, ma la mia non lo é. Resterò nascosto tra i cespugli e ti terrò d'occhio. Se farai un solo passo falso… >> Non finì la frase. Non ce n'era bisogno.

Niky annuì nuovamente, e riprese a camminare, facendo del suo meglio per cercare di controllare il tremore che scuoteva ogni fibra del suo corpo. Aveva percorso solo qualche decina di metri, che la sagoma di una carrozza trainata da quattro cavalli apparve da dietro una delle colline.

“Ci siamo” si disse Niky, emozionata. Si legò un fazzoletto attorno alla testa, in modo da nascondere il proprio viso, ed aumentò la presa sul calcio della pistola, temendo che potesse scivolarle via dalle mani. Poi, con uno scatto, raggiunse il sentiero battuto dalle diligenze. Si fermò in mezzo alla strada, e levò alta la pistola, il cuore che batteva nel petto con un'intensità mai provata prima. << FERMI! >> gridò, con quanto fiato aveva in gola << QUESTA È UNA RAPINA! >>

   
 
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