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Autore: SusyToma    14/06/2016    1 recensioni
Emma si domanda cosa sarebbe successo se fosse cresciuta con i genitori così come sta succedendo al piccolo Neal e Kilian alias Uncino, decide di farle vedere attraverso una posizione magica proprio cosa sarebbe successo.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Emma, tesoro, se non la smetti di camminare in quel modo sono certa che farai un buco sul pavimento».
Emma s'interruppe, distratta e guardò sua madre confusa.
«Come?»
«Perché non ti siedi e mi racconti cos'hai?».
«Kilian non vuole parlarmi, è tutto il giorno che lo cerco e mi evita in tutti i modi» - spiegò Emma furiosa - «sto cercando di dargli il suo spazio, ma deve smetterla e starmi a sentire».
«Capita a tutti di litigare, sono certa che risolverete ogni cosa».
«A tutti?» - ripeté Emma guardandola scettica - «sono certa che tu e papà non avete mai litigato».
«Cosa?» - rise Mary Margaret - «certo che l'abbiamo fatto, non siamo immuni a queste cose. Cosa ti fa credere il contrario?»
«Bhe … semplicemente perché voi siete ... voi».
Mary Margaret sorrise e poi prese le mani della figlia e la invitò a sedersi accanto a lei.
«Nelle coppie succede, è normale»
«Che cosa è normale?» chiese David entrando in quel momento con un sacchetto della spesa che posò sul tavolo.
«Spiegavo a Emma, che anche noi a volte litighiamo».
«Certo, ma solo perché tua madre ha un brutto carattere».
Mary Margaret gli colpì il braccio con uno schiaffo e David rise divertito.
Si portò la sua mano alle labbra e le posò un bacio prima di sedersi con loro.
«Visto? Cosa ti dicevo?»
«Ignora tuo padre» - disse Mary Margaret, ma sta sorridendo ed era chiaro che non era arrabbiata con lui come voleva far credere - «ti va di parlare di quello che è successo?».
«Non so se vi piacerà»
«Se Uncino ha fatto qualcosa che …» iniziò David facendo sorridere Emma.
«Pensavo ti piacesse»
«Se ti ha fatto qualcosa di male, non mi piace più» rispose con convinzione David ed Emma sorrise.
Le era mancato nell'infanzia e nella sua adolescenza avere un padre, che prendesse le sue difese. Aveva tanto desiderato che quel padre rivendicasse quel ruolo e adesso non solo l'aveva trovato, ma era anche un Principe Azzurro e le voleva bene.
Agì d'impulso e lo abbracciò affondando la testa contro la sua spalla.
David restò sorpreso per un attimo e poi ricambiò l'abbraccio carezzandole i capelli. Cercò lo sguardo di sua moglie che alzò le spalle ignara quanto lui di quello che stava succedendo.
Poi David scostò la figlia da se e la guardò negli occhi.
«Che cosa è successo?».
Emma non aveva mai avuto degli amici veri, di solito teneva i suoi pensieri per se ma quella volta era diverso. Sapeva che con i suoi genitori, poteva sentirsi libera di parlare di ogni cosa.
E così raccontò loro, del viaggio che lei e Kilian avevano fatto. Raccontò dell'altra Emma, del ballo, di suo marito e terminò con Kilian che adesso la evitava.
«Non ero io, quella Emma non era reale e non capisco perché per lui sia difficile capirlo».
«Forse perché ti ha vista sposata a un uomo che se non fosse morto, molto probabilmente sarebbe qui» rispose con dolcezza Mary Margaret.
«Ho voluto bene a Neal» - rispose Emma - «per tanto tempo l'ho creduto capace di avermi tradito e quando l'ho ritrovato … credo che vorrò sempre bene a Neal e non solo perché è il padre di mio figlio. Ma questo, Kilian l'ha sempre saputo»
«Sì, ma vederlo diventare tuo marito è come se avesse visto i suoi peggiori incubi tramutarsi in realtà».
«Possiamo mettere da parte per un momento questo?» - intervenne David - «credo sia importante adesso, capire se c'è qualcosa che ti turba qui con noi. Credevo fossi felice qui a Storybrook»
«Lo sono» - confermò Emma - «è solo che quando vi guardo col piccolo Neal io … mi dispiace, so che non dovrei avere questi pensieri ma ci sono e non posso farci niente».
«Non devi dispiacerti» - le accarezzò una guancia Mary Margaret.
«Noi siamo qui per te» - aggiunse David - «e vorremmo che tuo fratello diventasse una bella persona come sei diventata tu, anche se non eravamo con te mentre lo diventavi».
Emma sorrise. C'era stato un tempo in cui non riusciva ad accettare di averli ritrovati e scoperto così molte cose sulla loro identità e sulle sue origini. Ma quel tempo era passata, adesso era fiera di essere la loro figlia e di essere la Salvatrice. Voleva bene ai suoi genitori e si sentiva fortunata a far parte di quella famiglia così unita e speciale.
«Non possiamo cambiare il passato»- disse Mary Margaret - «ma possiamo migliorare il nostro futuro. Se non sbaglio, hai detto che l'altra Emma non aveva fratelli o sorelle».
«Si» - rispose Emma sorpresa - «in effetti, era figlia unica».
«E non esisteva neppure Henry» - osservò Mary Margaret - «come vedi, ogni storia ha un suo perché e ogni vita ha qualcosa di speciale».
«Quando Neal sarà più grande, potremo fare qualcosa tutti insieme» - suggerì David - «e non limitare la giornata a padre figlio, potremo organizzare padre, figlio e figlia. Non sono stato presente a tante tappe importanti della tua vita, però possiamo ricominciare grazie a Neal».
«Si» - rispose Emma sentendosi improvvisamente gli occhi lucidi - «mi piacerebbe tantissimo».
Mary Margaret l'abbracciò e poco dopo anche David fece lo stesso.
Emma chiuse gli occhi, assaporando quel momento e rendendosi conto che non aveva bisogno di viaggi o di magie per capire che quella era la famiglia che aveva sempre cercato, e che finalmente aveva trovato.
Il lamento di Neal, li fece spostare di colpo. Il piccolo si era svegliato. Emma si asciugò le lacrime, mentre Mary Margaret prendeva il bambino in braccio per calmarlo.
«Mi ha fatto bene parlare con voi, ma adesso devo andare a parlare con Kilian».
«Spiega al caro pirata, che se non ti tratta bene, dovrà vedersela con me» la avvisò minaccioso David.
Emma sorrise di nuovo, poi salutò i suoi genitori e il suo fratellino e decise di andare a scovare il caro pirata.



   
 
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