Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: FlyGirl 92    15/06/2016    0 recensioni
Liesel sorrise e disse. “Beh… qua è troppo affollato per parlarne, perché non è un argomento di dominio pubblico, ma… diciamo che ha a che fare con un tesoro. Un tesoro nascosto nella scuola, probabilmente.”
La sedicenne Sofia Walker non immaginava certo che la sua vita in collegio sarebbe stata così intensa, quando lasciò la sperduta Ullapool per trasferirsi alla scuola privata Wishmaster Hill, sull'Isola di Skye (Scozia).
Una storia che spazia tra amicizia, sentimenti e avventura e che accompagna, pagina dopo pagina, il percorso di crescita di una giovane donna lontana da casa e che conoscerà, per la prima volta in vita sua, la semplice genuinità delle emozioni vere.
NB. I collegi sono inventati da me, così come i personaggi.
Genere: Avventura, Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

2 Capitolo – Una scuola davvero magica

 

“Sofia, ci sei?” Ghignò Liesel.

S-si, è solo che mi sembra di essere capitata in un libro di avventure…” Si giustificò la ragazza.

“Vai tranquilla, è normale. Adesso facciamo che io, Alicia e Liesel ti spieghiamo tutto.”

“Ehm, scusate…” Tossicchiò Alicia “Ricordate? Io devo studiare biologia, altrimenti sono fottuta… Sono scesa perché avevo voglia di staccare un po’. A dopo.”

Sorrise e uscì dalla sala.

“Certo, certo…” Disse Liesel sovrappensiero “Ma che fretta c’è? Beviamoci il nostro tè, poi parliamo.”

Le altre due furono subito d’accordo.

Più tardi, quando la pausa the fu finita, Liesel ed Elisabeth portarono Sofia a fare un giro per il collegio.

“Beh,” Disse allegramente Liesel “tanto vale cominciare dall’esterno. Venite.”

Le altre due la seguirono fuori dall’edificio. C’era parecchio vento e Sofia rabbrividì. Percorsero un piccolo sentiero, fatto di ghiaia, che attraversava il prato, fino ad arrivare in cima ad una collinetta, sulla quale era giaceva un grande gazebo verde.

Le ragazze si sedettero su una panchina di legno posta sotto il gazebo e, voltandosi verso la facciata dell’edificio, Elisabeth cominciò a descrivere il giardino attorno.

“Quello laggiù in fondo è il nostro dormitorio, mentre aldilà di quella siepe si intravede il dormitorio dei maschi… Se noti, sembrano entrambi parte di due diversi edifici, ma in realtà sono collegati… Certo, per arrivare da un dormitorio all’altro devi percorrere circa un mezzo chilometro di corridoio, ma ci sono così tanti sottopassaggi che credimi… bastano pochi minuti per arrivare da una parte all’ altra” rise Elisabeth.

“Per sottopassaggi intendi…” Domandò Sofia, interessata.

Passaggi… segreti, direi…” Le sorrise la ragazza.

Wow…

“Te l’ho detto che è figo stare qui! Non immagini neanche quanti cunicoli e posticini ignoti alla maggior parte degli studenti e degli insegnanti ci siano!”

“E’ vero.” Intervenne Liesel. “I pochi che li conoscono possono sgattaiolare avanti e indietro sotto il naso di tutti, ma nessuno lo sa e non sa nemmeno di non saperlo!” Le tre ridacchiarono.

Ma… se dite che solo in pochi conoscono i passaggi segreti, voi come avete fatto a venirne a conoscenza?” Domandò poi Sofia, curiosa.

Elisabeth fece per rispondere, ma Liesel la interruppe con un gesto della mano. Le due si lanciarono un’occhiata d’intesa, dopodiché la rossa disse “Temo che dovrai aspettare stasera per questa parte di storia, Sofia. Mancano gli altri ‘protagonisti’ e sono sicura che saranno tutti felicissimi di raccontartela con me.”

Elisabeth annuì e sorrise incoraggiante a Sofia, che ormai moriva di curiosità ma riuscì a trattenersi. “Ok.” Disse. “E stasera sia.”

“Direi che col giardino abbiamo più o meno finito. Se domani sarà bello, se vuoi possiamo tornarci. Ho idea che stia per piovere.” Decise Elisabeth, osservando il cielo: si il forte vento proveniente dall’oceano si era fermato di colpo e il cielo era diventato plumbeo, gonfio di pioggia.

Le tre si affrettarono a rientrare nel collegio.

“Per un pelo!” Disse Liesel. “Guardate!” Pesanti gocce avevano cominciato a cadere dal cielo come lacrime, riempiendo l’aria di un profumo di erbe e mare che riempì il naso di Sofia in un lampo.

“Bene, ragazze. Che il giro turistico del Wishmaster abbia inizio.” Decretò Liesel, riavviando i capelli. Sofia si sorprese di quanto fossero incredibilmente lunghi, perfino più dei suoi: le scendevano in morbidi ricci fino al sedere.

Elisabeth glieli accarezzò con invidia :“Sono cresciuti ancora.” Sospirò. “Non so come fai, Liz. Io impazzirei con tutti questi capelli.”

La rossa abbozzò un timido sorriso, ma si riscosse subito :“Coraggio ragazze, il castello non si esplora da solo.”

Detto questo, le quattro salirono l’immensa scalinata che portava al primo piano e girarono a destra. Il tour del castello fu fantastico per Sofia, che ancora una volta si sorprese di come antico e moderno potessero fondersi così bene.

Le aule erano enormi, con i soffitti alti, i muri candidi e file di banchi ordinati; ogni aula era dedicata ad un corso, tanto che c’erano un sacco di poster esplicativi per ogni materia.

Dal primo piano, le ragazze mostrarono a Sofia una grande vetrata da cui si intravedeva la palestra, la quale aveva tutta l’aria di essere un edificio di nuova generazione, unito successivamente a quello primario che era poi la scuola.

L’area che più piacque a Sofia fu l’immensa biblioteca al terzo piano, che sembrava uscita direttamente dal castello di “La Bella e la Bestia”, cartone che la ragazza amava. Elisabeth e Liesel dovettero letteralmente trascinarla fuori da lì.

“C’è ancora un sacco da vedere!” La rimproverò Liesel.

Le due ragazze mostrarono a Sofia varie stanze, tra cui le sale TV con le poltrone e i divanetti colorati, le due sale Computer, le aule studio, la lavanderia con le lavatrici e asciugatrici a gettoni, una sala ricreazione con il ping pong, tre tavoli da biliardo e un tavolo da calcetto e un’altra biblioteca, più piccola della precedente, situata al quarto piano.

Liesel mostrò a Sofia la sua stanza, numero 30, che si trovava praticamente a una decina di metri dalla sua. Angelique, sua la compagna di stanza francese, era distesa sul letto, immersa nella lettura di un libro.

Non era particolarmente bella, ma a Sofia piacque molto la sua aria un po’ sognante e molto dolce. Era di altezza media, con lunghi capelli biondi e un po’ crespi, in cui erano intrecciati dei deliziosi fiorellini bianchi di stoffa, sopracciglia folte e occhi verde nocciola. Si presentò a Sofia con un marcato e musicale accento francese e la riempì di domande su chi era, da dove veniva, cosa studiava, ecc.

“Oh santo cielo, Ange. Parleremo stasera tutti insieme, gli altri devono ancora conoscere bene Sofia. Non la riempiamo di domande già alla seconda ora che si trova in questa scuola.” Sbuffò Liesel.

“Scusa, è talmente carina! A stasera, ragazze. Voglio finire il capitolo.” E tornò nel suo mondo, assorta nella lettura.

Che tipa, pensò sorridendo Sofia, mentre ricominciavano il tour.

“E ora, la creme de la creme.” Annunciò Elisabeth. Erano giunte al sesto e ultimo piano del castello, ma non c’era altro che una porta di legno chiusa.

“Che cosa c’è li dietro?” Chiese Sofia, curiosa.

“Il macello per gli studenti che prendono troppi brutti voti.” Rispose prontamente Liesel, estraendo una sigaretta dal pacchetto.

“Finiscila, Liz. Ecco.” Quando Elisabeth aprì la porta, Sofia rimase a bocca aperta: davanti a lei si apriva un terrazzino con le ringhiere di ferro battuto, da cui si vedeva tutto il panorama dell’Isola di Skye nella sua selvaggia bellezza.

“E’ meraviglioso…” Mormorò Sofia, senza fiato.

“Vero?” Disse Elisabeth, compiaciuta. “E’ il mio posto preferito, qui. Se vuoi ci torniamo in un altro momento. Ora è meglio scendere a cercare gli altri. Se devo essere sincera, sono un po’ preoccupata per Jason.”

E così scesero fino al quarto, fino ad una delle aule studio; le ragazze si fermarono a sbirciare.

“Meno male mi sono ricordata l’aula giusta. Ecco Alicia.” Disse Liesel e, dopodiché, entrarono.

La biondina era seduta ad uno dei tavoli, il libro di biologia davanti, e sembrava molto assorta nella lezione che stava cercando di imparare.

“Ciao, Ali.” Fece Elisabeth.

“Ciao ragazze.” Rispose Alicia a bassa voce, concentrata com’era sulla pagina della respirazione cellulare.

“A che punto sei?”

“Ho quasi finito, per fortuna.”

“Hai visto i ragazzi, alla fine?” Chiese Liesel, le sopracciglia aggrottate dall’apprensione.

“Si, e purtroppo non portavano buone notizie…” Sospirò la bionda. “Datemi un minuto. Questo è l’ultimo paragrafo.”

Elisabeth e Liesel si lanciarono uno sguardo preoccupato, ma attesero che l’amica terminasse di studiare la lezione, prima di riempirla di domande.

Non appena Alicia chiuse il libro, venne sommersa da un mare di interrogativi.

“Cos’è successo? Jason sta bene?” Chiese Elisabeth.

“C’entrano i Cobra?” Fece Liesel.

Alicia le fermò esclamando un “Shhhhhhh!” e le due tacquero immediatamente. Sofia aveva osservato la scena in silenzio.

“Allora, la questione è semplice” Spiegò la bionda “Oggi Snake e Pedro hanno beccato Jason da solo nel cortile, così si sono intrufolati dentro e l’hanno pestato approfittando del fatto che erano due contro uno.”

“Come al solito la preside ha dato la colpa a Jason, immagino.” Disse Liesel con una smorfia.

Esatto… Non è nemmeno conciato tanto bene: ha un occhio nero ed è pieno di lividi. Ma il peggio deve ancora venire…

“Poverino.” Intervenne Sofia.

Le tre la guardarono, sorprese di sentirla parlare, e la novellina arrossì.

“Che è successo?” Chiese Elisabeth, apprensiva.

“Beh, Andrew, Oliver, Tom e Jillian hanno raggiunto la scena appena in tempo. Da quel che ho capito, appena ha visto l’amico a terra, Jillian ha urlato e si è scagliato addosso a Snake.” La biondina rabbrividì al pensiero. “E lui gli ha tirato un pugno sullo sterno, fortissimo. Credo sia ancora in infermeria per accertamenti. Potrebbe avere delle costole rotte…

Le ragazze trattennero bruscamente il respiro.

Sofia ascoltava in silenzio, mentre ripensava a JillianNemo, Cobra… Ma chi erano in realtà?

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: FlyGirl 92