Luci. Le metropoli ne sono piene.
C'è sempre tanto colore in una città, tutto prende vita.
Stasera piove. La pioggia sembra una catena che non finisce mai.
Per alcuni la pioggia è fastidiosa, per altri è una carezza.
C'è un ombrello lì tra la folla, un ombrellino verde: sguazza tra le pozzanghere e ride. Oh, se si diverte! Ama la pioggia e l'acqua sembra averlo capito.
Vicino a lui, un ombrello più grande lo tiene d'occhio. Non lo perde di vista, potrebbe essere pericoloso.
Ma all'ombrellino non importa perché per lui non esistono i confini, non esiste bene o male: c'è solo l'acqua che scende e che ti bagna, che ti fa il solletico, che ti abbraccia.
È bello quando piove.
La confusione è tanta, Non si riesce a camminare. Ci si perde di vista, ombrelli tutti uguali.
C'è un ombrello lì tra la folla, un ombrellino verde: si è perso.
L'ombrello più grande è sparito, non si riesce a vederlo.
Non dovevi correre, ombrellino, la strada è pericolosa.
E ora sei lì, animato dalla paura. 
Ma non ti preoccupare, l'ombrello grande ti sta cercando.
Ha paura anche lui, paura di perderti, paura di non riabbracciarti.
Lo vedi? È quello che si fa strada tra la folla, quello che urla il tuo nome. Non ti vuole far volare via.
La pioggia non finisce, ma per te non è mai stato un problema.
Ma con tutte le mille luci della città, non ti accorgi di quella che ti sta venendo addosso.
C'è un ombrello lì tra la folla, un ombrellino verde: è caduto, non ha fatto attenzione.
L'ombrello più grande non è stato abbastanza veloce. Le lacrime si confondono con l'acqua.
E la pioggia continua a scendere.