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Autore: rora02L    16/06/2016    1 recensioni
SPOILER!
Tratto dal testo:"Elena, non sai cosa ti aspetta: appena ti svegli, voglio fare un po’ di ginnastica da letto con te in stile vampiro, per l’ultima volta. Ti stravolgerò, piccola. Poi, quando sarò umano anche io, voglio una caterva di figli da te."
Ho scritto un possibile finale della storia, ovviamente frutto della mia immaginazione.
Ispirato dalla canzone "Di nuovo umani" di La Bella e la Bestia, Disney.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Human Again.

https://www.youtube.com/watch?v=1gzxotcQ5Nk

Capitolo 1


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Prendi questi anni
lacrime ed affanni
e gettali via
Verrà ... il giorno, lo so
che un umano sarò
la ragazza ci libererà
quando umano uscirò
il sorriso riavrò
e la gioia da noi tornerà
qualche gioco e poi
in vacanza se vuoi
e speriamo che sia così
se il destino vorrà un amore verrà
perché anch'io un umano sarò

Prendo un gran respiro, guardando quella bara dove è stata la mia amata per tutti questi anni, addormentata per via di un maleficio. Ironico, sembra l’inizio di una fiaba, dove il principe, grazie ad un suo bacio, sveglierà la dolce principessa. Solo tutto in versione vampiresca, ovviamente.
Guardo Stefan accanto a me ed il suo sguardo fiducioso e sereno mi dà forza. Perché entrambi abbiamo paura dei grandi cambiamenti e di rimanere soli. Tra poco mi riunirò alla mia anima gemella. Berrò il suo sangue. E sarò nuovamente un essere umano. Niente più super poteri, abilità nel soggiogare le persone né vita eterna. Quando sarò umano di nuovo, gli anni segneranno il mio volto ed il mio corpo. Quando sarò umano di nuovo, Elena ed io potremo avere una vita tranquilla e abbastanza normale. Dico abbastanza perché, diciamocelo… sono Damon Salvatore, sono fantastico e la mia vita, anche da essere umano, sarà ugualmente grandiosa. Perché potrò stare con l’amore della mia vita.
Oh Elena, non sai cosa ti aspetta: appena ti svegli, voglio fare un po’ di ginnastica da letto con te in stile vampiro, per l’ultima volta. Ti stravolgerò, piccola. Poi, quando sarò umano anche io, voglio una caterva di figli da te.
Sorrido al pensiero e mi preparo a scoperchiare la bara con mio fratello. Mettiamo entrambi le mani sul legno lucido e ci guardiamo negli occhi. “Pronto?” mi chiede Stefan, con un po’ di preoccupazione.
Faccio il mio usuale sorriso sghembo e ribatto sfrontato: “Sono sessant’anni che aspetto di rivederla, Stefan. Non perdiamo altro tempo.”
Lui ridacchia, commentando che sono sempre il solito impaziente. Apriamo la bara. Eccola là, la mia principessa dormiente. Bonnie è nel suo letto d’ospedale, sta per morire. Direi che ha avuto una vita piena. Sta salutando i suoi pronipoti, nipoti e figli.
Il momento sta per arrivare. Elena spalanca gli occhi e prende un respiro affannato, come se fosse stata sul punto d’annegare. Provo una felicità immensa nel rivederla viva. Sorrido come non facevo da anni. Lei si volta a guardare me e Stefan e la prima cosa che chiede è cosa è successo a Bonnie.
Le spieghiamo la situazione e lei allora sorride, commentando: “Non le avete proprio fatto passare una vita tranquilla, voi due…”
Io alzo le mani ed esclamo con finto sdegno: “Ehi, non è stata solo colpa nostra… sai quanti nemici abbiamo dovuto affrontare, mentre tu facevi la bella addormentata?”
Elena sorride, sbattendo le sue lunghe e scure sopracciglia. Amo il suo sorriso. Amo lei. La prendo per mano, aiutandola a uscire dalla bara: “Bentornata nel mondo degli svegli, mia principessa.”
Le do un dolce bacio a stampo e la stringo tra le mie braccia, baciandole gli scuri capelli. Stefan sorride, sentendosi però il terzo incomodo. Gli sorrido sbarazzino e con un gesto della mano lo invito ad unirsi a noi: “Coraggio, fratello… un bel abbraccio di gruppo!”
Stringiamo entrambi la nostra Elena, sentendoci molto felici per il suo ritorno. So che Bonnie e Jeremy, Alarich e Matt vorrebbero essere qua a vederla di nuovo ridere, respirare e vivere.
Mi sembra un miracolo.

Danzerò qui con te, piroette e casquè
e la testa che gira, ahimè
se un umano sarò
anche un valzer farò
sempre al ritmo del vecchio "io e te"

Elena entra quasi in punta di piedi dentro la nostra casa. Già, la nostra casa, quella che ho preparato negli ultimi dieci anni, su consiglio della streghetta e di miss controllo. Sono molto orgoglioso di com’è venuta e vedo la mia ragazza guardare incuriosita nel soggiorno, dove ho messo alcune delle nostre foto trovate in alcuni scatoloni dimenticati. Ma non solo: ci sono anche le bambine di Alarich, i figli di Bonnie, Stefan e Caroline al loro matrimonio… e Jeremy da grande. So che Elena avrebbe tanto voluto vedere suo fratello crescere, diventando un forte e giovane uomo. Ometterò ovviamente il fatto che sia anche un cacciatore di vampiri… teniamolo segreto, oggi è giorno di festeggiamenti e di lutto, meglio non mettere troppa carne sul fuoco.
Elena si siede sul candido divano, davanti al caminetto, che riscalda la stanza in pieno inverno. Mi rendo conto solo allora che lei indossa un vestito nero che però non è propriamente invernale, allora mi chino su di lei e le domando se ha bisogno per caso di un cambio più pesante. Lei annuisce e aggiunge: “Damon… vorrei non essermi persa tutto questo.”
Io le sorrido incoraggiante, non voglio vedere la mia ragazza triste, dopo tanto tempo in cui ho aspettato il suo ritorno: “Appena torno col cambio, ti aggiorno.”
Le faccio un occhiolino e la vedo sorridere. Allora salgo le scale e vado nella nostra camera da letto, dove Caroline ha riempito mezzo armadio con vestiti per la sua amica ritornata dal pisolino durato sessant’anni.
Trovo allora un paio di jeans strappati sul ginocchio ed un maglioncino verde smeraldo, direi che possono andar bene per la temperatura di fine Ottobre. Scendo da lei e le do il cambio. Elena mi ringrazia e corre in bagno a cambiarsi e a farsi una calda doccia. Ma prima di farle varcare la soglia del bagno, la prendo per i fianchi da dietro, tirandola dolcemente verso di me. La sento ridere: “Damon, dai! Sono stata a dormire per sessant’anni, lascia che vada a farmi una doccia.”
Io ridacchio, sentendo il profumo del suo collo e appoggiando il mente sulle sue spalle: “Non ho alcuna intenzione di impedirtelo, Elena. Solo… ho pensato che la doccia è abbastanza grande per entrambi. E non penso sarebbe appropriato fare l’amore con te sporco di sudore, anche se so di essere sexy ugualmente.”
Faccio il mio solito sorriso sornione e lei ride, dimenandosi per andare sola alla doccia: “Sono convinta che Caroline e Bonnie abbiano pensato di farti mettere un secondo bagno. Quindi potresti andare a lavarti là, che ne dici?”
Ribatto subito: “Solo se i vestiti li mettiamo dopo.”
Elena mi guarda rimproverandomi per la mia sfacciataggine, ma poi sorride ed esclama: “Vedremo…”
Non sono mai stato così felice in vita mia. Corro sotto la doccia per finire prima di Elena: ho una sorpresa ancora più bella in serbo per lei. Finisco di lavarmi in tempo e, usando il mio super udito da vampiro cattivo, sento che la mia ragazza è ancora sotto la doccia: ottimo. Mi metto un paio di pantaloni scuri ed una camicia blu scuro e scendo in picchiata verso il soggiorno, diretto all’impianto stereo. Seleziono la canzone che avevo in mente, pronto a farla scattare non appena Elena entrerà nella stanza. Vado allora in cucina e tiro fuori gli ingredienti per la parmigiana. Ricordo ancora le urla isteriche della biondina mentre cercavo di prepararla sotto le sue istruzioni e le risatine di BonBon, seduta a tavola a guardare lo show. Era stata una tortura, ma almeno ho imparato a cucinare ed io ed Elena non moriremo di fame da umani. Già, umani… tra poco sarò nuovamente umano.
“Damon?” Elena mi chiama ed ho giusto il tempo per mettere nel forno la teglia e correre da lei a velocità vampiresca. Le sorrido sornione: “Sei bellissima anche così…- le accarezzo una guancia con la mano, sentendo il sangue scorrerle nelle vene- ho aspettato tanto per vederti. Quasi non mi sembra vero.”
La guardo dritto negli occhi, finché lei non arrossisce per le mie parole ed abbassa lo sguardo, imbarazzata e contenta. Allungo una mano e faccio partire la musica, un lento caldo e avvolgente. Le porgo la mano in modo teatrale e lei accenna un inchino da damigella, per poi ridacchiare e darmi la mano. Adoro sentirne il calore e la morbidezza. Ne bacio il dorso d’istinto, sentendomi così grato per il suo ritorno. Le cingo allora la vita e la avvicino a me, finché non appoggia il viso sulla mia spalla ed io immergo il mio tra i suoi lunghi capelli setosi. Le sussurro: “Ti amo.”
Lei allora alza il volto e accarezza il mio, vedo il luccichio dei suoi occhi annacquarsi mentre mi risponde: “Ti amo anche io, Damon.”
Adoro sentirle dire il mio nome e la bacio teneramente, riprendendo a danzare finché la canzone non finisce.

Verrà il giorno, lo so
che un umano sarò
ed il mondo avrà un significato

“Abbiamo un sacco di cose da raccontarci, bella addormentata- esclamo, facendola sedere a tavola- ad esempio… sapevi che Caroline ha partorito le gemelle di Ric? Ah no… stavi dormendo durante il film, scusa.”
Ridacchio e la butto sul comico per non far pesare ad Elena tutti gli anni che si è persa, facendo la principessa vittima del sonno. Non so se assomiglia di più alla bella addormentata o a Biancaneve… sicuramente nessuna delle sue era bella come lei. Metto a tavola del vino rosso e sforno teatralmente la teglia contenente gli sforzi dei miei anni ai fornelli. Elena sgrana gli occhi, guardando sorpresa la parmigiana fumante. Sorrido compiaciuto, dato che era l’effetto desiderato e sogghigno fiero: “Non te lo aspettavi, eh? Qualcuno doveva pur pensarci e sinceramente ho provato i surgelati, ma mi fanno davvero schifo, come fate voi umani a mangiare delle schifezze simili? Nemmeno il sangue di scoiattolo è così vomitevole.”
Lei mi fa il verso, prendendomi in giro: “Guarda che tra poco sarai un umano dagli schifosi gusti anche tu.”
Prende un pezzo di melanzana e lo mangia compiaciuta. Sorrido e, prendendo il mio bicchiere di rosso, rispondo: “Non credo proprio. Io sarò un umano dai gusti eccelsi.”
Finiamo la cena dopo il mio brillante racconto degli ultimi anni, con tutti i problemi, gli amori incasinati ed i dolori che io ed i nostri amici abbiamo passato in sua assenza. Ci sono stati anche momenti felici, ma venivano sempre ed irrimediabilmente risucchiati da quelli bui. Elena mi ascolta attenta, ogni tanto fa una risatina, ma per la maggior parte del tempo il suo viso è teso per la preoccupazione e la tristezza: ne abbiamo passate tante mentre lei dormiva. Conosco bene la mia ragazza ed è triste perché non è potuta essere accanto a noi nei momenti di difficoltà. Non ha potuto impedirmi di essiccarmi accanto a lei per tre anni, non ha potuto aiutare Bonnie né Caroline e nemmeno Stefan. Non ha potuto vedere le gemelle crescere e non ha potuto consolare Matt per la sua perdita. Le lacrime scendono lentamente sul suo bel viso olivastro, facendomi interrompere il racconto.
Allungo una mano e le asciugo le lacrime, sorridendole rassicurante: “Non devi essere triste, Elena. Non oggi. Non è stata colpa tua, lo sappiamo entrambi. E ce la siamo cavata, come hai visto. Voglio vederti felice, accanto a me. Per il resto della nostra vita da umani.”
Lei annuisce, cercando di allontanare la tristezza. Allora mi alzo ed estraggo la mia arma segreta dal cassetto della cucina dove tengo le posate. Mi avvicino a lei, che mi guarda dubbiosa, e mi inginocchio davanti alla donna che amo. Sento il cuore scoppiarmi nel petto e vedo la sua espressione sorpresa ed eccitata, posso sentire il suo battito accelerare rumorosamente. Prendo un bel respiro, sentendo anche un po’ d’ironia in quel momento: chi l’avrebbe detto che io, Damon Salvatore, il vampiro cattivone che è vissuto per più di 150 anni tra il sangue ed il male, avrebbe deciso di prendere moglie e lasciare la vita da immortale per prenderne una breve da umano? E tutto solo per una donna, una donna speciale ed unica: la mia amata Elena.
Apro il cofanetto nero, con dentro l’anello che avevo deciso per lei tre anni prima del suo risveglio. Il cerchietto è un intreccio di due anelli sottili, che si incrociano al centro, dove è stata incastonata una pietra blu scura, simile a quella del mio anello da vampiro. Elena spalanca la bocca e prima ancora che io riesca a parlare grida emozionata, tra le lacrime di commozione: “Sì!”
Mi getta le braccia al collo ed io rimango imbambolato, avevo preparato un discorso fantastico per quella proposta, mi sento un po’ deluso per non averlo potuto dire. Ma che cavolo di importanza ha ormai?! La mia amata ha deciso che resterà con me per la nostra breve eternità. La stringo a me, baciandole le guancia e poi le labbra. Le infilo delicatamente l’anello al dito, notando che le sta alla perfezione ed è ancora più bello addosso a lei. Elena alza il capo, guardandomi dritto negli occhi: “Ne sei sicuro, Damon? So che tu… ami essere un vampiro. Sei certo di voler rinunciare a tutto per stare con me, da umano?”
Io sorrido sereno e rispondo, prendendole le mani nelle mie: “Ho avuto sessant’anni per decidere, ti pare che non ci abbia pensato? Ho pensato a te ogni stramaledettissimo giorno che ho passato senza poterti vedere, senza poter toccare il tuo viso, ascoltare la tua voce o baciare ogni singola parte di te. So di adorare il mio essere vampiro, insomma, sono uno splendido cattivone succhia sangue dallo charme irresistibile, no? – le faccio un occhiolino complice- Però amo di più te, Elena Gilbert. Tu mi rendi felice. Non lo farò per te, ma per me, come ho spesso fatto nella mia lunga vita. Questa non è una scelta altruista, se lo fosse ti direi di cercare un uomo migliore di me, ti meriti il meglio. Ma sai che non sono così, io sono egoista e voglio passare ogni attimo della mia vita con te.
Voglio invecchiare al tuo fianco, finché dovrò reggermi con un bastone e le giacche di pelle mi staranno da schifo, pur di averti al mio fianco. Voglio sentire i piagnistei dei nostri figli, pur di vedere il tuo viso sorridente mentre li terrai in braccio. Voglio pagare mutui, tasse e tutta quella stupida roba di burocrazia, se servirà ad averti al mio fianco. Non so se sarà davvero eterno o se il destino deciderà di giovarci un altro scherzetto come quello del pisolino di sessant’anni. Ma io credo in noi, Elena.
Io ti amo e voglio che tu sia mia moglie. Voglio essere un umano di nuovo, con te.”
Lei mi bacia di slancio ed incominciamo una lunga sessione di baci e carezze, finché non la porto con la mia velocità da vampiro dritto nella nostra camera da letto, dove ci aspetta uno splendido letto matrimoniale che attende solo di essere devastato dalla nostra ultima notte di sesso in cui io la stravolgerò con metodi vampireschi.
Poi dovrà subire il sesso tra umani, ma diciamocelo… sono Damon Salvatore, anche da umano sarò strepitoso a letto.




Angolo autrice (me):
Il link all'inizio del testo è quello della canzone da cui ho preso ispirazione.
Ripeto, questo è un finale immaginato da me... e spero vi piaccia, dato che non scrivo molto in questo fandom.
I capitoli saranno 3, quindi è una minilong.
Fatemi sapere che ne pensate, grazie per la lettura!
A presto,
La vostra Rora
  
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