All’inizio avevo deciso
di fare una fanfiction romantica su una coppia che adoro, shaoran x sakura, ma
alla fine è venuta fuori così. Decisamente non sono tagliata per le storie
romantiche.
Non so se vi piacerà,
comunque commentate.
COMMEDIA
Oggi sarà un giorno
particolare.
Inizia come tutti gli altri
giorni. Mi alzo, vado al bagno, scendo in cucina (ovviamente mia madre non c’è),
mangio un toast con la marmellata, una tazza di latte … Ok, ok, non ve ne frega
niente. Non sono queste le cose interessanti.
Allora andiamo al punto
saltando i 79 minuti e 34 secondi che intercorrono tra quando addento il toast
a quando incontro Sakura davanti alla scuola.
È estate, ma è il posto
migliore che ci viene in mente per darci un appuntamento. Questo dovrebbe farvi
capire che razza di “buco” sia la città di Tomoeda.
- Tomoyo!- Sembra contenta di
vedermi. Dentro di me sorrido.
La mia faccia si atteggia
invece ad un’espressione estasiata degna di un film americano. Avete capito
quali? Parlo di quelli che dal primo fotogramma sai già come andranno a finire,
puoi quasi indovinare le battute. Lui incontra lei. Lei non lo degna di uno
sguardo. Poi dopo i dialoghi demenziali di lui che cerca di dichiararsi a lei,
un inseguimento automobilistico in cui viene sfasciata mezza tratta
autostradale ( ma sempre rispettando il politicaly corret: i bambini non si
fanno mai male) alla fine si sposano e vanno a vivere felici e contenti.
Sto divagando, forse anche un
po’ delirando.
Oggi mi sono svegliata con la
luna decisamente storta.
Comunque con Sakura mantengo
sempre il mio solito comportamento demenziale. Non so perché continuo a fare
così, forse perché questa maschera che indosso impedisce agli altri di scorgere
il mio vero io.
Si, anche a Sakura. Neanche
davanti a lei riesco a mostrarmi come sono realmente. Lei è la mia unica amica
ed ho così paura di perderla!
È per questo che ho accettato
di fare quella cosa.
Ed è per quella cosa che sono
così irritabile.
- dove andiamo?- mi chiede.
- a casa tua. Ho preparato un
vestito che vorrei farti indossare.-
- ancora!?- sospira.
- e poi ovviamente ti
riprenderò!-
Quei vestiti! Non capisco come
trovi il coraggio di indossarli, fanno rabbrividire anche me che li ho fatti.
Ma forse lo fa perché mi vuole
bene. Questo pensiero mi fa commuovere e mi addolcisco un po’, anche verso
quello che devo fare per quella persona.
Clicchiamo il tasto “avanti
veloce” del telecomando. Io e Sakura camminiamo, arriviamo davanti a casa sua,
saliamo in camera, apro la borsa, tiro fuori il vestito, lo indossa … PLAY.
- ti sta benissimo!- dico.
È vero, solo che anche addosso
a lei un vestito del ‘400 sembra un po’ fuori luogo.
- grazie Tomoyo, ma … che ci
devo fare?-
- ma che domanda! Partecipare
ad una recita!- invece è una domanda legittima ed io sembro del tutto fuori di
testa. Però non posso dirle di più l’ho promesso a quella persona.
Mandiamo ancora avanti veloci
le parti noiose ma necessarie, perché in qualche modo ci dobbiamo pure arrivare
a teatro.
Ora siamo a teatro.
- mi dici che devo fare?-
Sakura comincia a sembrare un
po’ esasperata.
- Giulietta-
- Giuli … Cosa!?-
La spingo sul palco. - stai buona lì!-. Corro in sala regia, spengo le
luci, accendo il microfono e mi accingo a fare la radiocronaca. - Sono partiti!
Rossi è in testa ma Stoner lo tallona da dietro … No. Non questa radiocronaca,
non va bene. Questa invece si - signore e signori ( ma se non c’è nessuno!),
stasera andrà in scena il dramma Romeo e Giulietta, in un solo atto, per
tagliar corto ( ok, quest’ultima battuta era fuori copione). Nel ruolo di
Giulietta abbiamo Sakura Kinomoto!- la povera Sakura non capisce più cosa sta
succedendo, mi guarda supplicandomi di spiegarle. Tra poco capirà.
Intanto continuo - mentre nel
ruolo di Romeo abbiamo … (suspence) Shaoran Li!-
Shaoran entra in scena vestito
da Romeo. Sakura lo fissa costernata.
Non è un miraggio, è lui in
carne ed ossa. Mi ha chiesto in ginocchio una settimana fa di mettere su questa
pagliacciata per aiutarlo a dichiararsi.
Io odio impicciarmi nei fatti
degli altri, ma non so come è riuscito a convincermi.
Con queste mie spiegazione vi
ho interrotto la scena d’amore, scommetto che vorreste tirarmi i vostri pop
corn. Tranquilli, adesso riprende.
Lui le prende le mani, la
guarda negli occhi e le dice - ti amo-.
Lei è in uno stato di
confusione totale, poi decide per il momento di non chiedere spiegazioni.
Risponde solo - anch’io ti amo- e gli salta al collo baciandolo.
Io faccio chiudere il sipario.
Si sono dichiarati. Un film di
Hollywood DOC ( denominazione origine controllata). Chissà se a Shakespeare
sarebbe piaciuto un finale così.
Eppure …
Ogni tanto un lieto fine fa
bene al cuore.