Un’altra notte era iniziata, la scatola si aprì per lasciare spazio a quelli abominii creati dalla sua povera mente in rovina, all’inizio anch’io ero come quelle bestie, assetato del suo sangue, desideroso delle sue grida…fino a quando non ci fissamo negli occhi …non so cosa fù di preciso, forse il suo sguardo in lacrime, gli occhi imploranti pace e paralizzati dalla paura o come mi sembrò così piccolo, abbandonato … solo.
Non so spiegarare come faccio ad avere emozioni o libero arbitrio o come sia possibile che nonostante lui sia letteralmente divorato da altri ritorni ogni notte … forse è solo un sadico scherzo del destino; erano le quattro del mattino, ero riuscito a rinchiudere le belve nella scatola e la misi subito sotto la vigilanza del coniglietto di pezza, l’unico oltre a me ad avere compreso questo inferno. Mi avvicinai alla sua camera, riuscì a scivolarli alle spalle e lo fissai, lui era spaventato e non capiva le mie parole di conforto, fino a quando svenne dal terrore; come ogni volta lo presi e lo misi a letto sapendo che in questo modo il nostro incubo non avrà mai fine.
Ormai era tempo che ritornassi nella scatola, intanto le bestie erano uscite e pregustavano l’odore della loro preda, fù allora che mi venne un’illuminazione o forse un semplice atto di ribellione; tirai fuori ogni incubo sia la mia controparte sia quella strana specie di marionetta; tutti corsero alla camera, io fui più svelto e distrussi la porta, lui era completamente spiazzato, la sua ultima speranza era stata distrutta, lo presi in braccio e corsi in mezzo alle bestie fino alla scatola, il coniglietto di pezza capì il mio intento e si lanciò contro i nostri inseguitori per guadagnare tempo; il bambino era paralizzato ma ancora sveglio, aprii la scatola, ve lo posi e con un ultimo sguardo mi salutò …con quella sua unica e ultima parola …”grazie”, sentivo le belve vicine, chiusi la scatola …all’improvviso il mondo iniziò a crollare, le belve stavano diventando polvere e lo stesso destino toccò sia al coniglietto che a me; tutto accompagnato da un suono ritmico che piano piano rallentava fino a che non si spense dopo un lungo suono costante.
Mi ritrovai in questo limbo… buio … vuoto, dove l’unica cosa che esiste è il mio pensiero … meglio così … certe cose è meglio che vengano lasciate dimenticate …per ora.
Non so perché ma Plushtrap e Nightmare non mi sono mai sembrate vere minaccie per il bambino, comunque è solo una mia opinione ed è per questo che ho messo AU ; alla fine in FNaF solo il gameplay è l’unica certezza no?; critiche e suggerimenti sempre accettati .