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Autore: Darth Ploly    17/06/2016    1 recensioni
Per Ponyville è un periodo di quiete: la vita scorre serena dopo che, qualche mese prima, una furia omicida si era scatenata contro gli inermi cittadini. Tutto è però tornato alla normalità e adesso ci si prepara per il grande evento: le elezioni che decreteranno chi sarà il nuovo sindaco. Ma qualcosa sta per cambiare: una pony che tutti speravano di aver dimenticato sta per tornare a Ponyville. Quale sarà il suo scopo? Cosa succederà alla città? E quale sarà la reazione di Octavia di fronte alla pony che le ha cambiato la vita?
Tornano le avventure della Melodia della Giustizia, disillusa detective che indaga lungo le strade di una Ponyville cupa ed egoista. Diretto seguito di "Melodia di Giustizia-A trip into madness", si consiglia vivamente di non iniziare questa lettura senza aver terminato la precedente.
Allontanandosi dal giallo tradizionale, questo racconto narra una vicenda più ampia in cui nuovi e vecchi personaggi troveranno maggior spazio e si verranno a instaurare o a sviluppare maggiori rapporti tra ogni protagonista e gli altri pony o la città stessa.
Mi auguro possa piacervi.
Genere: Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Derpy, Le sei protagoniste, Spike, Trixie
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Dal giardino pensile in cui mi trovo si vede tutta Ponyville. Seduta qui, sul tetto della città, la meravigliosa Celestia Tower, prendo un caffè in compagnia del miliardario Filthy Rich, in corsa per diventare nuovo sindaco di Ponyville.
Dopo avermi accolto con la dolce figlioletta Diamond Tiara, educata ed elegante, mi ha accompagnato al giardino, posto su un terrazzo a cui si ha accesso dall’immenso salotto, una stanza dalle pareti in vetro magnificamente arredata.
Mentre beviamo tranquillamente il nostro caffè, allietati dalla calda giornata di sole,  inizio subito il mio lavoro.
A. K. YEARLING: Vorrei ringraziarla per aver concesso quest’intervista esclusiva al nostro giornale, signor Rich.
RICH: Ma si figuri, per me è un privilegio. Sono felice che un giornale che non sia mio si sia interessato a tal punto alla mia campagna elettorale.
YEARLING: Non potrebbe essere altrimenti, non crede? È lei la novità di queste elezioni.
RICH: Oh, la prego, diamoci del tu. Detesto le formalità.
YEARLING: D’accordo, Rich. Allora iniziamo con una domanda semplice: cosa spinge un imprenditore come te a entrare in politica?
RICH: Vedi, le due carriere, quella politica e quella imprenditoriale, sono molto più simili di quel che crede. Io faccio il mio lavoro per cercare di cambiare questa città, ma mi rendo anche conto che come politico potrei raggiungere risultati ben maggiori.
YEARLING: Ma perché cambiare Ponyville?
RICH: Perché la amo. Questa città è la seconda cosa che io ami di più al mondo e mi dispiace constatare quanto potenziale sprechi quotidianamente. Questa città potrebbe essere infinitamente più grande e più ricca di quanto non sia già. Più sicura anche.
YEARLING: Più sicura?
RICH: Più sicura.
YEARLING: Vuoi diffondere una critica alle forze di polizia tramite questo giornale, Rich?
RICH: Io dico solo ciò in cui credo, poi saranno i lettori e gli elettori a scegliere se sono d’accordo o meno. Io so soltanto che il commissario Dash, residuo di una Ponyville ormai vecchia, non fu in grado di evitare ben quattro efferati ponycidi sei mesi fa.
YEARLING: Vero, ma riuscì a evitarne tanti altri. Fu lei a fermare la colpevole.
RICH: Non ne sarei del tutto certo. Alcune fonti mi riferirono che il merito fu soprattutto della Melodia, ma purtroppo non posso provarlo. Comunque rabbrividisco al pensiero di non poter affidare la mia sicurezza e quella di ogni altro pony a delle forze pubbliche e di dover invece ricorrere a una privata. Ecco, questa è una delle cose che vorrei cambiare se venissi eletto. È tempo di modernizzare strutture arcaiche tanto care alla vecchia Mayor Mare.
YEARLING: Questa è una dichiarazione forte. Non temi di perdere consenso?
RICH: Ho smesso da tempo di provare paura.
YEARLING: Eppure sei mesi fa la città si espresse preferendo Spitfire a te. E lei era una delle fedelissime di Mayor Mare.
RICH: Ogni pony cambia idea e in sei mesi sono cambiate tante cose.
YEARLING: Potresti essere più chiaro?
RICH: Certamente. Vedi, il mio programma prevede anche una carta speciale che gli altri candidati non hanno. Qualcosa di eccezionale.
YEARLING: E potresti parlarcene?
RICH: Posso mostrarvela. Vieni pure, cara!
La penna mi cade dagli zoccoli mentre vedo raggiungerci una puledra di cui non si faceva il nome da tempo. Il manto è di una bellissima tonalità di azzurro, i suoi occhi catturano i miei impedendomi ogni movimento. Vorrei che fosse effetto di un qualche incantesimo, invece è pura e terribile paura quella che mi tiene incollata alla sedia. Con difficoltà sussurro il suo nome. Trixie.
TRIXIE: Buona giornata, “Voce di Ponyville”! Vi sono mancata?
   
 
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