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Autore: BakaInu    18/06/2016    1 recensioni
Yu e Mika, fratellastri, hanno fatto tutto insieme sin da bambini. Al rientro dalle vacanze, Mika decide di accantonare la sua timidezza e staccarsi dal fratellastro, deciso ad avere finalmente degli amici tutti suoi. Che il "Sanguinem Art Club", appena fondato da un gruppo di nuovi studenti, rappresenti il modo in cui Mika potrà finalmente liberarsi dal bozzolo in cui la dua timidezza lo ha segregato?
Estratto:
"Non aveva un'idea precisa, in genere, su cosa avrebbe disegnato; lasciava che i pensieri defluissero liberamente fuori dalla matita e rimanessero impressi sulla carta. Anche in quel momento, la mano si muoveva in maniera quasi automatica, seguendo il flusso delle sue emozioni.
Il risultato finale lo sorprese: la sagoma nera di un ragazzo, seduto all'interno di una sfera di vetro dalla quale si ergevano concrezioni imponenti."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mikaela Hyakuya, Shinoa Hīragi, Un po' tutti, Yūichirō Hyakuya, Yoichi Saotome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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~ Mika, 1.59 a.m.

- Yu, non riesco a dormire. - mormorò.
Nessuna risposta, solo un fruscio di coperte e il cigolio delle doghe del letto al lato opposto della stanza.
Mika guardò l'orologio: l'una, mancava ancora molto all'inizio delle lezioni.
Si distese supino e cominciò a pensare all'estate appena trascorsa; frammenti di quelle vacanze gli tornarono in mente: le serate in spiaggia, la settimana passata al lago con Akane, Yu e gli altri amici.
Sorrise, ricordando con felicità mista ad amarezza quei momenti.
- Yu, sei sveglio?
Suo fratello si rigirò nel letto, si stropicciò gli occhi e rispose: - Mika, sto cercando di dormire. Grazie e buonanotte! - e si rigirò, riprendendo a dormire.
- Ma, Yuu-chan... - non terminò la frase, interrotto dal russare del fratellastro.
Incapace di prendere sonno, afferrò il quaderno e la matita che teneva sul comodino: se non riusciva a dormire, si disse, almeno voleva impiegare bene il tempo in cui era sveglio.
Scorse velocemente, in attesa di una superficie bianca su cui liberare il suo estro creativo. Scorse disegni dai colori cupi, altri dalle tonalità più allegre e opere incompiute; ritratti e disegni di ragazze dai lineamenti delicati, orribili mostri e rappresentazioni di paesaggi gli passarono davanti agli occhi, finché non arrivò ad una pagina immacolata e fece scorrere la matita.
Non aveva un'idea precisa, in genere, su cosa avrebbe disegnato; lasciava che i pensieri defluissero liberamente fuori dalla matita e rimanessero impressi sulla carta. Anche in quel momento, la mano si muoveva in maniera quasi automatica, seguendo il flusso delle sue emozioni.
Il risultato finale lo sorprese: la sagoma nera di un ragazzo, seduto all'interno di una sfera di vetro dalla quale si ergevano concrezioni imponenti. Non male, pensò, ma lo continuerò domani, ora sono stanco.
Rimise a posto il materiale e provò a prendere sonno. Anche questa volta, però, non riusciva ad addormentarsi.
Si mise supino, seccato, e passò alcuni minuti a guardare il soffitto; poi, quasi senza volerlo, incominciò a pensare all'anno che stava per iniziare. Gli dispiaceva tantissimo dire addio all'estate e avere di nuovo a che fare con professori odiosi e compagni di classe che avrebbe volentieri sgozzato non era esattamente nei suoi piani.
Non gradiva molto nessuno degli amici del fratello: aveva provato più volte a stringere amicizia, a interessarsi ai loro stessi argomenti - per lo più vacuità, riteneva Mika. Nonostante gli sforzi, non riusciva ad avere intesa con loro e, oltretutto, gli sembrava si sentissero sempre un gradino al di sopra degli altri.
Mentre pensava, le palpebre gli si facero sempre più pesanti e decise di cedere al sonno. Prima di addormentarsi, pensò che, forse, fosse quel ragazzo racchiuso nel bozzolo di vetro.
Spero soltanto che questa tortura passi in fretta.

~ Yuu, 2.47 a.m.

Anche Yuichiro, qualche minuto dopo, era stato svegliato dalla vibrazione del cellulare: un messaggio di Akane, con la quale messaggiava ininterrottamente da oltre un'ora.
La luce del telefono lo infastidiva ed ebbe l'impressione che l'esposizione prolungata a quell'apparecchio gli avesse atrofizzato gli occhi.
Premette rapidamente le lettere della tastiera ed inviò il messaggio ad Akane: "Se non fosse per loro, probabilmente passerei le giornate a sbattere la testa contro l'armadietto."
Passò qualche minuto, e finalmente rispose con una risata, poi aggiunse: "Che esagerazione! Piuttosto, che mi dici di questa Shinoa:devo essere gelosa?" Yu scorse un che di provocatorio, ma allo stesso tempo di scherzoso in quelle parole.
Stavano insieme da quasi un anno, ormai, e la loro storia funzionava a meraviglia, nonostante riuscissero a vedersi solamente durante quelle tre settimane in vacanza al lago.
Yu benedisse silenziosamente l'esistenza del cellulare che gli permetteva di essere in contatto con Akane in qualsiasi momento.
"Figurati! Siamo amici, nemmeno così stretti. E poi, sai che preferirei te a quelsiasi altra ragazza."
"Sembri quasi dolce." Un modo velato per dire "Oh, che carino, ti amo tanto anche io?" Yu non seppe dirlo. "Va a dormire o domani non ti alzerai neanche a cannonate" aggiunse poi la ragazza. "Notte, Yuu-chan."
Yuu ricambiò e poggiò il telefono sul comodino.
Almeno avrò lei e gli altri, pensò, spero che quest'anno sia bello come i precedenti.
Si addormentó, sorridente.

 

   
 
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