Film > Sky High
Segui la storia  |       
Autore: IntoxicaVampire    18/06/2016    0 recensioni
«Ma... come fai?» gli chiesi, annebbiata da quel tepore. «Non fa male». Fissai il fuoco, che era basso e di un colore rosso intenso.
«Non ti farei mai del male, Rosalie».
• • • • • • •
Alla Sky High, scuola per giovani aspiranti supereroi, Rosalie Frozehart, "Freeze Girl" con il potere del ghiaccio, è da sempre innamorata di Warren Peace, il ragazzo con il potere del fuoco. Ma Ghiaccio e Fuoco sono due Elementi opposti per natura, possono essi convivere senza distruggersi l'un l'altro? Il loro amore così contrastato potrà realizzarsi? Entrambi soffrono eppure è così difficile resistere a un amore reciproco così intenso...
Genere: Science-fiction, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Warren Peace
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

27. Alleanze non disinteressate

 

L'indomani, a scuola, Warren mi raggiunse in mensa poco prima dell'ora di pranzo e si sedette vicino a me. Ero arrivata lì in anticipo così intanto tenevo il posto per noi e i nostri amici, in attesa che la cucina aprisse, e ne stavo approfittando per continuare un libro che avevo iniziato a leggere la sera prima.

«Non ti ho mai vista con gli occhiali» disse, osservandomi.

Alzai gli occhi dalla pagina che stavo leggendo. «Ah, è vero». Me li tolsi, ero così presa dalla lettura che non mi ero accorta di averli ancora addosso. «Perché alle feste metto le lenti a contatto. Li uso per vedere da distante, tipo alla lavagna o quando guardo la tv».

Warren sorrise. «Ti stanno bene».

Arrossii, ancora incapace di assimilare i suoi complimenti così spontanei e disinteressati. Nessuno mi aveva mai detto che stavo bene con gli occhiali, anzi mi trovavo abbastanza brutta anch'io. Ma forse era solo un'altra delle mie stupide, ennesime paranoie. «Grazie.»

Warren mi prese la mano. «Oggi pomeriggio vengo da te? Ho una sorpresa».

Lo guardai incuriosita, ma lui non proferì altra parola e continuò semplicemente a sorridere. Ero curiosa di sapere cos'aveva da propormi, ma avrei dovuto aspettare la fine della scuola per scoprirlo. Ero già impaziente. Warren aveva sempre idee stupende e così romantiche...

Insomma finite le lezioni lui venne a casa mia, portandosi la sua chitarra acustica, e mi suonò un sacco di canzoni romantiche una più bella dell'altra. Alcune le cantò anche, e così scoprii che aveva una voce bellissima. A pensarci meglio, mi aveva accennato che se la cavava col canto a inizio anno, ma non pensavo così tanto! Nella band se serviva faceva da seconda voce a Chris, ma si meritava più attenzione!

«Perché non canti come solista? Licenziamo Chris!» scherzai, accoccolata a lui seduti sul tappeto del salotto.

Lui rise. «Chris è molto più bravo di me, la sua voce si adatta a qualunque brano, e con le manie di protagonismo che ha, non credo sarebbe molto contento di venire scalzato via così». Ridemmo entrambi.

Finita la fase "romanticherie", Warren (che sadico) mi propose una sfida. Mi avrebbe suonato delle canzoni e io avrei dovuto indovinarle. Il che era un grosso problema, perché di brani di rock classico ne conoscevo ben pochi, se non zero ç__ç

«Partiamo da quelle semplici» disse. Beh, almeno un po' di cuore ce l'aveva.

Dalle prime tre note la riconobbi subito. Quasi mi commossi da quanto stupenda era suonata da lui in quel modo. Senza dirgli niente, appena finì l'intro iniziai a cantare, lasciandolo stupito e ammirato allo stesso tempo. «The last time ever she saw him, carried away by a moonlight shadow...»

Come potevo non riconoscerla? Moonlight Shadow era stata una delle canzoni della mia infanzia, assieme a Skies the Limit dei Fleetwood Mac e What's Up dei Four Non Blondes. Per non parlare dei Pink Floyd, la band preferita di entrambi i miei genitori, di cui avevano tipo tutti i cd. Beh, se avessimo continuato su questa linea, forse ne avrei indovinata qualcun'altra di canzone.

Infatti superai le mie aspettative. Alcune non le avevo mai sentite, ma più della metà le indovinai quasi subito, ricevendo un bel pollice in su da Warren. Per ultima me ne suonò una un po' diversa dalle altre, forse cercando di mettermi in difficoltà, ma sorprendendo perfino me stessa dopo poche note esclamai: «Sì che la conosco!! È Thunderstruck degli AC/DC!»

Warren, veramente ammirato, non poté che depositare la chitarra, arrendendosi. «Wow. Ti ho sottovalutata».

Non potevo di certo rivelargli che conoscevo quella canzone solo per via di un remix dei Crookers che Ashley aveva messo su a una qualche festa la scorsa estate. Se avessi confessato, probabilmente Warren mi avrebbe declassata fino al livello di "fatti una cultura musicale valà".

Warren appoggiò la chitarra sul divano, io lo presi per mano e lo trascinai in camera mia. Ci buttammo sul letto, lui sopra di me, e ci scambiammo un lungo bacio denso di passione. Era dalla festa di Joe che non avevamo occasione di rimanere un po' da soli a coccolarci come stavamo facendo ora.

«Non sai quanto ho sognato di poter stare così con te, gli anni scorsi» mormorò Warren, guardandomi dolcemente negli occhi.

«Intendi così disteso sopra di me?» scherzai, accarezzandogli il viso.

«Beh...» rispose lui, con uno sguardo furbetto, facendomi intendere che quello faceva parte delle sue fantasie. Arrossii, ma non potevo negare che anch'io l'avevo desiderato spesso.

E ora potevamo finalmente realizzare questo nostro desiderio.

 

La mattina dopo, appena alla prima lezione, il mio umore scese ventimila leghe sotto il mare a causa di un manifesto affisso sulla bacheca all'entrata. Mi lamentai liberamente ad alta voce. «Oddio no! Non un altro "Salva il Cittadino"!»

Warren sospirò. Anche lui non sembrava molto entusiasta della cosa. «Già, e sai cosa mi ha detto Boomer? Che oggi sarà il turno mio e di Stronghold di fare i cattivi.»

«Insieme a Stronghold?!»

«Se lui accetta, sì.» Fece una smorfia. «Altrimenti potrei chiedere a Speed... o a Lash...» Si mise ad ispezionare le bacheca, per leggere se c'era qualche altro annuncio importante.

Gli battei sulla spalla con un dito per richiamare la sua attenzione. «Scusa ma... non ti stavano entrambi sulle palle?»

Warren fece spallucce e rispose: «Mah, adesso non tanto, dopo che ci ho chiacchierato alla festa di Joe. Non mi danno più fastidio, ho visto che non sono poi così male dopotutto».

«Già! Anzi, sono simpatici sai? Basta saperli prendere per il verso giusto».

Si avvicinò a me. «Scusa se te lo chiedo, ma Lash non era innamorato di te?»

Sospirai. «Sì. Beh, più che innamorato penso fosse una cotta. Ma poi ha capito che io lo consideravo solo un amico... e dopotutto sapeva che a me piacevi tu.»

«Dovrebbe avercela con me, no? Essere invidioso...?»

«Ti piacerebbe, eh?» risi, dandogli una gomitata amichevole. «No sai cosa? Ha visto che io voglio stare con te, e lui ci tiene che io sia felice».

Sì, Lash era proprio un bravo ragazzo. Faceva tanto il bulletto con i ragazzetti più piccoli, ma era un buon amico. E tra l'altro era da un bel po' che non dimostrava interesse romantico nei miei confronti, quindi questo rinforzava la mia teoria della cotta passeggera (cosa che, se devo raccontarla tutta, avevo avuto anch'io per Joe nei primi tempi che l'avevo conosciuto, ma questa è un'altra storia). Quindi alla fine a Lash andava bene rimanere semplici amici. Inoltre da qualche giorno avevo notato che lanciava occhiate ad Audrey... Ad Halloween avevano perfino ballato assieme. L'unica cosa che potevo sperare era che non si mettessero insieme. Qualunque ragazza andava bene, ma non Audrey. Tutte tranne lei. Signore, fa' che Audrey non ricambi, ti prego. Sarebbe una disgrazia gigante, pregai, rivolgendo le mani giunte al cielo. Non avrei potuto farci niente se si mettevano assieme, ma l'idea di avere lei, Amber e Alison fra i piedi ogni giorno nel nostro gruppo non mi entusiasmava per niente. Brrrrr.

 

Dagli spalti guardai Warren scendere in campo insieme a Will Stronghold, dopo essere andati a mettersi le tute.

Alla fine Will aveva deciso di partecipare, forse voleva mettersi in mostra? Bah, probabilmente Boomer l'aveva obbligato, minacciandolo di scaraventarlo attraverso una finestra con la sua voce super-sonica.

Notai Speed e Lash, seduti davanti a me, guardare sconsolati quelli che ora erano i "cattivi" e Lash sussurrare al suo amico: «Vedrai che la prossima volta torneremo noi sul trono». Speed gli batté il pugno di risposta, complice.

«Bene! Abbiamo una nuova coppia di cattivi» annunciò Boomer. «Chi volete battere?»

Vidi Warren fare uno sguardo perfido e poi rivolgerlo nella mia direzione.

Mioddio, non sarà che... no, non può essere... guarda che sennò ce l'ho su con lui in eterno!!

«Intanto... Rosalie» comunicò Warren, molto sicuro di quello che stava facendo, con un ghigno insolente stampato in faccia.

No! Io questo lo uccido! Saltai su e arrabbiata urlai: «Ma daaaaaaiiiiiii!!!» e scesi gli scalini degli spalti a passo di carica, incazzatissima e, con Warren che se la rideva proprio di gusto, mi diressi verso lo spogliatoio per infilarmi la tuta con rammarico.

Intanto sentii che Will chiamava un certo Edward Sullivan: sapevo chi era, ma solo di vista. Era di terza, probabilmente in classe con Stronghold, era nuovo e aveva il potere dello sputo acido. Un bel ragazzo: alto, con la pelle scura e muscoloso. Lui e Joe erano amici. (ma Joe era amico tipo di tutti quindi non so se contava.)

Scendemmo in campo e io lo salutai. Lui ricambiò sorridendo, poi Boomer disse: «Bene ragazzi, le regole le sapete. Ah, Testacalda» aggiunse poi rivolto a Warren «Non andarci troppo pesante con la Frozehart. La voglio ancora viva per la fine dell'incontro!». Ghignò.

Io mi avvicinai a Warren e, puntandogli un dito sul petto, lo minacciai: «Questa me la paghi».

Lui rise, mi prese il dito e mi diede uno strattone attirandomi a sé. Affettuosamente mi sussurrò all'orecchio: «Prometto che non ti rovinerai l'acconciatura».

«Lo spero per te, altrimenti sei un uomo morto» soffiai.

Poi, sempre ridendo e con me che lo guardavo indignata, andò da Will e quasi ringhiando gli propose un piano d'attacco.

Io feci qualche passo verso Edward. «Ehi Ed, ascolta». Mi guardò curioso, forse perché senza nemmeno conoscerci gli davo già confidenza e diminutivi. «Tu hai lo sputo acido, giusto?» Annuì. Ripresi: «Bene: io avrei già un piano». Avrei potuto aggiungere per annientarli, ma vabbè.

Mi era venuta un'idea secondo me grandiosa: io avrei potuto congelare gli ingranaggi della trinciatrice, lui con lo sputo avrebbe tagliato la corda che teneva sospeso il manichino e io, prontamente, con un "Geloraggio" avrei spinto via il pupazzo per farlo cadere sul pavimento.

«E con Peace e Stronghold?»

«Dunque: Stronghold sinceramente non mi sembra molto sveglio... comunque l'importante è non avvicinarsi a lui. In questo siamo avvantaggiati perché né io né te abbiamo poteri per i quali serve un contatto fisico. Per Warren...»

«Ma non siete assieme?» mi chiese curioso.

Annuii. «Sì perché?»

«E allora come mai ti ha chiamata in campo?»

Ringhiai, guardando il mio ragazzo che fra un po' prendeva Will per la maglietta e lo menava. «Guarda non lo so. Forse sotto sotto in realtà mi odia, o è semplicemente un sadico senza scrupoli. Ma me la pagherà, questo è sicuro. La mia vendetta sarà crudeleeeeee!!!» gridai, dichiarando guerra aperta a Warren.

Edward rise a crepapelle, poi Boomer tuonò: «Pronti, ai posti, BATTAGLIAAAAA!!!»

«Coach! Sono già senza timpani all'inizio del match, secondo lei come dovrei arrivare alla fine?!?» urlai al prof, tappandomi le orecchie. Lui in risposta rise e fece finta di niente.

Mi diressi subito alla trinciatrice, vedendo da che parte cominciare. Pensai di partire dalla base e lanciai un raggio congelante lì, ma venne subito annullato da una palla di fuoco che vi piombò sopra. Mi girai a destra e vidi che Warren sghignazzava, con le mani ancora infuocate, pronto per un altro attacco.

«Ma oh! Dai lasciami un po' di gloria!» mi lamentai, aprendo le braccia.

«Neanche per sogno, dolcezza!» rispose lui, sempre con quel ghigno maligno. Non l'avevo mai visto così competitivo.

Allora io riprovai col Geloraggio ma successe la stessa cosa di prima. Andammo avanti così per un po' e alla fine, visto che non giungevo a niente, riuscii a cogliere Warren di sorpresa, deviando il raggio e indirizzandolo ai suoi piedi, congelandoli.

«A-ha! Vediamo se così riuscirai a muoverti! Questo ghiaccio è più freddo e spesso del normale, non si scioglierà molto facilmente!!».

In realtà sapevo che non avevo molto tempo, ma almeno mi ero guadagnata qualche secondo di vantaggio.

«ED!» gli urlai. «LA PRIMA PARTE DEL PIANO NON FUNZIONA! DOBBIAMO TROVARE UN'ALTRA SOLUZIONE!»

Mi fece segno di ok con la mano, mentre schivava un pugno di Will, e saltò appena in tempo quando questi creò un terremoto colpendo il pavimento.

È agile!, pensai, osservando Edward. Probabilmente la super agilità era il suo potere secondario.

Decisi che in ogni caso era meglio aiutarlo: lanciai un raggio congelante proprio sotto i piedi di Will che ghiacciò il pavimento e Will vi scivolò sopra.

«EDWARD! È CORROSIVO! SCIOGLILO!». Gli indicai la trinciatrice e lui prontamente lanciò uno sputo che sciolse tute le punte degli ingranaggi. Io congelai il resto, ma Warren nel frattempo si era liberato e sciolse tutto il ghiaccio con una palla di fuoco.

«Rosalie, non vincerai questa sfida!» dichiarò lui, ergendosi in piedi col petto in fuori e i pugni infuocati, mostrando tutta la sua potenza.

Devo ammettere che, con quell'espressione, quel tono e in quella posizione, un po' mi fece paura, ma non mi feci intimidire troppo. Mi ripresi e tornai in posizione da combattimento.

Sapevo che se avessi anche solo provato a lanciare un Geloraggio sugli ingranaggi Warren mi avrebbe subito bloccata con uno dei suoi bolidi. Perciò pensai che l'unica cosa da fare era distrarlo, o almeno stancarlo, per poi arrivare all'ultima parte del mio piano in sicurezza e vincere la sfida.

Guardai il timer: avevamo ancora due minuti. Beh, mi bastavano.

Salii sopra una panchina che era stata piazzata in palestra e da lì saltai agilmente sopra il dispenser dei giornali, e vidi che Warren seguiva i miei movimenti con lo sguardo. Da lì sopra gli lanciai contro un raggio congelante, e lui fece proprio ciò che mi aspettavo. Lo bloccò con un "lanciafiamme", che si scontrò con il mio raggio e creò molto vapore. Per fortuna che oggi non mi sono piastrata i capelli, sennò a quest'ora sarebbero già andati!, pensai, ridacchiando fra me e me.

Entrambi mantenemmo i nostri raggi, nessuno dei due desisteva. Sapevo che questa cosa l'avrebbe stancato molto: infatti Warren era solito lanciare palle di fuoco, non raggi, altrimenti l'ossigeno nel suo corpo sarebbe finito troppo in fretta. In questo ero avvantaggiata.

Alla fine però il suo fuoco ebbe il sopravvento: avanzò verso di me, e mi avrebbe colpita se io non me lo fossi aspettato e non avessi già architettato uno stratagemma d'attacco.

Mi abbassai immediatamente, per schivare il fuoco, e saltai giù sul pavimento. Warren si appoggiò sulle ginocchia, ansimante. Anch'io ero stanca, ma non così tanto come lui.

«EDWARD! ORA! SCIOLGI LA CORDA!»

Il mio alleato subito gettò uno sputo acido che tagliò la corda in cima e io lanciai un raggio di ghiaccio appena in tempo prima che il cittadino cadesse sugli ingranaggi. Anche se non erano più taglienti, a causa della corrosione avvenuta sulle lame grazie al mio compagno di squadra, erano ancora in funzione e se il cittadino vi fosse finito sopra di sicuro avremmo perso un sacco di punti.

Il pupazzo cadde sul pavimento e proprio lì suonò la sirena.

«Tempo!» urlò Boomer.

Tutti gli studenti esultarono: avevamo vinto!

Boomer però disse: «Aspettate ad esultare! Gli eroi vincono, ma non avete sconfitto i cattivi. Questo incontro finisce in parità! Siete stati bravi!»

«Yeeeee!!!» gioii, e corsi ad abbracciare Edward per congratularmi con lui. «Sei stato mitico, fratello!»

«Anche tu sorella!» rise, battendomi il cinque.

Will non provò neanche a fare la stessa cosa con Warren e, guardandolo incerto e mezzo terrorizzato, sia avviò direttamente agli spogliatoi. Edward invece si fece accogliere dalla folla esultante che si era riversata nel campo.

Io corsi da Warren, felicissima, gli saltai in braccio e lui mi circondò con le sue braccia.

«Mi perdoni?» mi chiese, notando la mia evidente gioia.

«Sì perché ho vinto». Gli feci la linguaccia, scherzosamente.

Mi alzai per arrivare al suo viso e lo baciai, assaporando la mia ricompensa per tutta quella fatica che avevo fatto nella sfida.

«Ho mantenuto la mia promessa» mormorò, accarezzando i miei capelli, che per sua fortuna non si erano scompigliati troppo.

«Hai visto che ho vinto io?»

«Sì, sei stata brava». Sorrise e mi baciò di nuovo.

Qualcuno gli batté sulla spalla. Era Joe, che gli disse: «Non so, qua tipo c'è qualcuno che vorrebbe congratularsi con voi».

Sorrisi a Stregatto, divertita. L'abitudine di dire sempre "tipo" l'avevo presa da lui. «Tipo».

Annuì. «Tipo.»

Dopo aver ricevuto i complimenti da tutti, dissi a Warren: «Allora per il prossimo incontro facciamo, ad esempio, io e te in squadra assieme?»

«Bella idea! Chiedi a Edward se gli va bene.»

Questi mi rispose di sì, quindi annunciai a Warren: «Fire Boy e Freeze Girl in squadra assieme».

«Come cattivi». Mi fece l'occhiolino.

Concordai. «Beh è molto più semplice e anche più divertente». Poi mi venne in mente una scena che avevo immaginato prima della sfida. Iniziai già a ridere. «Ahahah Warren senti questa! Prima di iniziare la sfida, quando tu ti stavi mettendo d'accordo con Will, ho avuto una visione: tu che lo prendevi per la maglietta e gli urlavi: "ALLORA DOBBIAMO ESSERE UNA SQUADRA CAPITO?!?"»

Scoppiammo a ridere entrambi: infatti era una scena molto realistica. Dopodiché andammo ognuno nei rispettivi spogliatoi a farci la doccia e cambiarci, tra le acclamazioni e gli applausi della folla.

Alla fine non era stato così terribile come mi ero immaginata, anzi a dire il vero mi ero anche divertita. Ma la presenza di Warren rendeva qualsiasi cosa migliore dopotutto. ♥

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Sky High / Vai alla pagina dell'autore: IntoxicaVampire