Bugie
La vede ancora crescere sotto i suoi occhi, quella bimba scura e magrissima, non le ha mai detto quanto tiene a lei proprio per dispetto, perché sa che a lei piacciono le cose esplicite.
Ha cercato però di amarla in silenzio, tra un sorriso e una bugia, solo come i veri amanti sanno fare.
L'ha cresciuta come un fiore troppo puro, l'ha amata come se non potesse meritarla mentre le insegnava ad andare in bici, a suonare il piano, a bere e a guidare, quando la interrogava per gli esami di laurea e quando, tra un respiro e una bugia, la perdeva poco a poco.
Se la vede ancora crescere davanti a quegli occhi vuoti e profondissimi al tempo stesso, lui che ha visto la stranezza e con essa ci è cresciuto.
Sorride ora, ora che è grande, Marin gli chiede il perché.
Lui scuote la testa e sorride.
Alan non vuole pensare a tutte le cose a cui ha dovuto rinunciare per quella vita, né a tutte le bugie che ha raccontato, ma lo farebbe per altre venti vite se ciò servisse a proteggerla.
Morrell gli chiede per quanto altro debbano fingere di essere fratelli e gli accarezza il pizzetto sorridendo.
A Deaton non piacciono le bugie ma si ritiene abbastanza bravo a mentire, così le risponde che è ancora per poco.
In realtà probabilmente non dovranno smettere mai, ma non c'è niente che lui non farebbe per proteggerla.
La sua Marin.
N.d.a.
So che è una flash sconclusionata che nessuno considererà, ma stava in cartella a prendere polvere e ho deciso di pubblicarla anche in onore di questi due batuffoli che non hanno l'importanza che si meritano.
Quindi spero che un po' sia piaciuta.
Just words, fantasies and fortune
Erika