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Autore: CalimeNilie    20/06/2016    5 recensioni
[Destiel]
"Sono malato, Dean?"
"Come è possibile? Gli angeli non si ammalano."
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Disclaimer: I due patati qui sotto non sono di mia invenzione/proprietà e io non ci guadagno nulla.
Note: Una cavolata giusto per non stare zitta proprio mai. Il titolo è una canzone dei Led Zeppelin, anche se il testo c'entra poco niente.


 

Since I've been loving you

“Sono malato, Dean?” chiede Castiel.
Sta in piedi in mezzo alla stanza, le braccia lungo i fianchi, un’espressione indecifrabile in viso.
“Come è possibile? Gli angeli non si ammalano.”
Dean cerca di celare la preoccupazione, ma non ci riesce benissimo, la sua voce ha un piccolo sussulto.
“Ma io lo sono ancora, un angelo?” domanda Cas, con un’innocenza disarmante. Dean gli si avvicina, sorridendogli, cercando di essere il più rassicurante possibile.
“Certo che lo sei, stupido” mormora, non del tutto sicuro.
Il viso di Castiel si deforma in un’espressione preoccupata – no, terrorizzata: “Ma guarda… ecco, vedi?”
“Cosa dovrei vedere?” chiede Dean, sorridendo, un po’ tranquillizzato dalle espressioni buffe che attraversano il viso dell’angelo – se stesse davvero male non farebbe tutte quelle facce.
L’angelo abbassa lo sguardo, arrossendo improvvisamente.
“Oh” mormora, quindi. “Pensavo che sarebbe uscito.”
Dean si inumidisce velocemente le labbra. “Che cosa, sarebbe uscito?”
Non è la prima volta che Cas si fa prendere da attacchi di panico simili. Una volta era convinto di essere prossimo alla morte, perché gli si era rotta un’unghia (“Non è normale che questi affarini bianchi sulle dita si rompano con questa facilità, Dean.”).
Cas solleva lo sguardo su di lui, poi gli prende con delicatezza inaudita una mano e se la porta al petto. Attraverso il tessuto della camicia, Dean può percepire chiaramente il suo cuore battere all’impazzata.
“Senti? Non uscirà?” domanda ancora Cas, allarmato.
“Il tuo cuore?” ride Dean.
Castiel prova a sorridere, anche se non capisce che cosa ci sia da ridere, visto che a volte il cuore gli batte talmente forte da fare male.
“Ogni volta che tu ti avvicini, o che ti penso, succede” spiega, con una serietà spaventosa. “Magari non sto facendo niente, magari sto leggendo, o guardando dalla finestra: poi arrivi tu e all’improvviso…”
Dean si irrigidisce, la sua gola si secca. Cas, che sta ancora reggendo la sua mano tra le sue, in coincidenza suo cuore, se ne accorge e immediatamente si allontana di qualche passo, pensando di aver fatto o detto qualcosa di male. Ma subito il cacciatore lo tranquillizza, sciogliendo il suo cipiglio e posando entrambe le mani sulle sue spalle. Ci sono tante cose che vorrebbe dire in questo momento, ma non ha voce per farlo. Non dopo quello che Castiel gli ha appena rivelato. Così si limita a sollevare una mano di Cas per poggiarsela sul cuore e tenerla lì, incastrata alla propria.
L’angelo china la testa di lato, come ogni volta che sta pensando molto intensamente a qualcosa. Si concentra. Sente il cuore di Dean battere, attraverso il tessuto della maglietta.

Batte così velocemente che potrebbe uscirgli dal petto.

 

 

 

NdA
Buonasera, o incauto lettore che hai osato arrivare fin qui!
Evidentemente non avevi idea a che cosa tu stessi andando incontro. Sia pure il tuo un errore madornale, ti ringrazio della fiducia riposta in me e nei miei deliri, che ti hanno spinto a leggere fin qui.

Questa è solo una scempiaggine, ma spero che vi sia piaciuta. Se vi va, mandatemi un angelo messaggero per farmi sapere che cosa ne pensate :)
Alla prossima

   
 
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