.Noi tutti figli d’Ulisse.
Noi tutti figli d’Ulisse,
che non ci contentiamo delle strade segnate,
d’avventure altrui solo narrate,
soffriamo di libertà
desiderata.
Sognata,
ambita libertà, con tutto il suo dolore,
con la compagna solitudine
e la stessa Luna d’allora durante l’odierno andare
e lo stesso mare dove lui si perse
attrae noi
che inermi andiamo,
e così la sua fine non servì
a impedire la nostra partenza.
E noi prima dei nostri sogni cadiamo
vittime della realtà.
Ma loro ci sopravvivono,
più forti del nostro fallire,
e vanno oltre,
da altre genti,
ad animare nuovi passi sull’antica strada
lastricata
di perpetuo andare.
Rotta senza approdo,
sfumata assenza di confini,
libertà.
Noi tutti figli d’Ulisse,
che non ci contentiamo delle strade segnate,
d’avventure altrui solo narrate,
soffriamo di libertà
desiderata.
Sognata,
ambita libertà, con tutto il suo dolore,
con la compagna solitudine
e la stessa Luna d’allora durante l’odierno andare
e lo stesso mare dove lui si perse
attrae noi
che inermi andiamo,
e così la sua fine non servì
a impedire la nostra partenza.
E noi prima dei nostri sogni cadiamo
vittime della realtà.
Ma loro ci sopravvivono,
più forti del nostro fallire,
e vanno oltre,
da altre genti,
ad animare nuovi passi sull’antica strada
lastricata
di perpetuo andare.
Rotta senza approdo,
sfumata assenza di confini,
libertà.